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Autore: PriorIncantatio    15/01/2016    5 recensioni
Non so se č comprensibile o meno, ma il mio č un elogio, un commiato, un tributo.
Alan non era solo Severus, ovviamente. Ma io l'ho amato in ogni istante, in ogni attimo indelebile dove ha mostrato tutta la sua grandezza. Lui č andato oltre, non ha vestito solo i panni di quel personaggio. Lui l'ha sentito, lui l'ha vissuto e si č fatto peso di tante situazioni e mai, mai dimenticherņ che grandissimo uomo sia stato Alan. Sia stato Severus.
Ti ho conosciuto nelle pagine di un libro, ma ho anche avuto la fortuna di aver visto Alan dal vivo e mai dimenticherņ quel giorno.
Addio, Alan. Ti amiamo. Always.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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             Le lacrime del Principe
                      

 
Flebis: non tua sunt duro praecordia ferro
vincta, nec in tenero stat tibi corde silex.


Mi piangerai: il tuo petto non è cinto dal
duro ferro, e nel tuo tenero cuore non c’è pietra.  - Tibullo


 














Hogwarts era sprofondata in un surreale silenzio quella notte. Un’altra passata insonne, con le ombre della sua vita, dei suoi incubi che lo perseguitavano. Una processione, una lunga coda di anime dal volto impenetrabile gli era apparsa in sonno. Donne, uomini, bambini. Ha tradito tutti, ha mentito, ha ucciso. Ed ogni notte è sempre più lunga, sempre più fredda.Severus Piton, come accadeva spesso in quegli ultimi gelidi giorni, si diresse alla Torre di Astronomia dove era solito ricordare, meditare. Il cielo caleidoscopico brillava e illuminava l’interno della torre. Era solo, lo era sempre stato.
Presto tutto sarebbe cambiato, quel cielo così come lo conosceva, sarebbe stato dilaniato e straziato, quel castello sarebbe stata la tomba di ragazzi, di persone coraggiose che hanno saputo scegliere da che parte stare.
E lui? Lui era un codardo, dopotutto.
Lui era un Mangiamorte. Era un assassino. Aveva ucciso un anno prima, proprio su quella torre, Albus Silente, l’uomo che lo ha conosciuto meglio, che gli era stato vicino, che gli aveva voluto bene.
La luna alta nel cielo lo scrutava, il volto scavato dal dolore, dalla rabbia, dalla voglia di esplodere, dalla macabra tentazione di porre fine a tutto.
Ma no, non lo avrebbe fatto. Lì, giurò che l’avrebbe protetto. Lì confessò di amarla. Lì affermò che il tempo non era nulla. Che il suo cuore ha sanguinato stretto nella struggente morsa della sofferenza.
Il vento scuoteva delicatamente i suoi capelli color ebano, le fronde degli alberi si udivano anche a notevole distanza. Severus ne era certo, quella sarebbe stata una delle sue ultime notti. Allora decise di voler apprezzare tutto di quel suggestivo e meraviglioso scenario. La luna, le stelle, l’incommensurabile distesa di alberi, la natura e la vita in tutta la sua forza. E quel castello che è stata la sua casa, il suo rifugio. Assaporò il dolce sapore del vento e della notte che tentarono di obliare i suoi remoti ricordi. Ma non lo avrebbe permesso. Gli sarebbero serviti. Non a lui, ma a quel ragazzo che ostinatamente proteggeva.
E una piccola, esile lacrima percorse il suo viso.
Una lacrima per quell’uomo che lo aveva difeso.
Una lacrima per quel ragazzo che presto avrebbe abbandonato.
Una lacrima per ogni amico tradito.
Una lacrima per lei.
Per la sua Lily.
Presto, molto presto l’avrebbe raggiunta. L’avrebbe seguita fino in capo al mondo. E mai, mai più avrebbe lasciato la sua mano. Mai più l’avrebbe offesa. Mai più le avrebbe mentito. E per sempre l’avrebbe protetta, per sempre l’avrebbe amata. Per sempre l’avrebbe stretta tra le sue braccia, per sempre avrebbe accarezzato la sua pelle, ammirato i suoi occhi e per sempre avrebbe odorato quei suoi meravigliosi capelli.Non aveva paura, da diciassette anni non aveva più paura di niente. Non aveva paura della morte, anzi, l’aspettava. E allora Hogwarts sarebbe stata la sua casa e la sua tomba, e gli asfodeli sarebbero cresciuti davanti alla sua lapide e, magari, non sarebbe morto invano. Magari non sarebbe stato più un codardo, magari una persona migliore. Magari qualcuno avrebbe pianto per lui. E chissà, qualcuno avrebbe chiamato il proprio figlio con il suo nome e, qualcun altro, lo avrebbe definito come l’uomo più coraggioso che avesse conosciuto.


PriorIncantatio

NOTE DELL'AUTORE
Ho sempre considerato alcune parti della mia vita assolutamente incastonate dentro di essa, che non sarei capace di rimuovere: attimi, minuscoli istanti ma indelebili, uomini e donne che mi hanno fatto amare la vita, la magia, l'essenza dell'amore, il coraggio. Ho considerato quei sette libri come un percorso da seguire, ho considerato alcuni personaggi esseri ai quali ispirarsi. Ho conosciuto chi è riuscito ad andare oltre, ad immedesimarsi, a fare suo un personaggio che nessuno poteva capire meglio di lui. E sì, le lacrime sono amare e tutto sembra appannato, incomprensibile. Perdi una parte della tua infanzia, perdi un tuo eroe, un tuo ispiratore, un uomo che solo due anni fa hai avuto la fortuna di guardarlo negli occhi e capire che meravigliosa persona sia stato. E se una persona così distante da te crea un tale vuoto dentro, vuol dire una cosa: era dannatamente speciale.
"Se amavi Lily Evans, se davvero l'amavi, allora la tua strada è tracciata."
Addio, Alan. Addio, but not "always".
 
 
 
 

       
  
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