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Autore: Musa00    15/01/2016    0 recensioni
Akira Nakamori è una ragazza di quasi 18 anni.
Non ha ricordi del suo passato, e vive assieme al referendo Benjiro Nakamori che l'ha adottata.
Un giorno assieme alla figlia del referendo: Ayumi, parte per ordine del padre adottivo a frequentare la prestigiosa scuola di Karl Heinz.
Ma tra strani incidenti,fughe rocambolesche,incontri strani con sei vampiri molto affamati...le due povere ragazze potrebbero rimetterci la pelle...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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CAP.1

L'arrivo alla villa Sakamaki



POV. Ayumi
La sveglia suonerà da un momento all'altro e io non ho chiuso occhio per tutta la notte, passando ore a guardare il soffitto e rigirarmi nel letto, ripetendo a mente il programma dei corsi.
-Imouto-chaan!!! Scendi!!! E' pronta la colazioneeee!!! - mi chiama Akira dal piano di sotto.
-Ok, scedo subito!- rispondo io.
Dal rumore delle porte sotto di me capisco che Akira è in panico quanto me.
Ho un grosso nodo in gola e mentre mi vesto prego che l'ansia diminuisca con il passare delle ore.
Oggi sarebbe stato il mio primo giorno alla scuola alla prestigiosa scuola del famoso Karl Heinz che ha offerto a me e a mia sorella una buona borsa di studio.
Di certo non me lo sarei mai aspettata...
Passavo sempre i fine settimana a studiare mentre le mie amiche uscivano un pò in giro e a cacciarsi nei guai come fanno tutte le adolescenti.
Ma io ero diversa...
Trascorrevo sempre le serate china sui libri.
Il giorno in cui arrivò la lettera mio padre fù felicissimo...mia sorella Akira invece nò.
Io e Akira non eravamo sorelle di sangue.
Papà l'ha adottata quando era molto piccola, ma anche se non era proprio mia sorella eravamo comunque molto unite.
Akira era tutto il contrario di me: bassa,timida e maldestra.
Aveva all'incirca due anni in più di me.
Era una tipa alta e molto carina, capelli ondulati ed arancioni con sfumature bianche, ed occhi viola molto profondi.

Scendo le scale e vado in cucina dove già trovo mio padre: Benjiro Nakamori, sui fornelli intento a preparare la colazione.
La sua cucina era estremamente deliziosa.
Ogni pomeriggio lasciava a me e Akira un panino con una salsa di cui solo lui sapeva gli ingredienti, e un bicchiere di té fumante.
Adoravo fare merenda seduta sul tappeto a gambe incrociate davanti al camino guardando la legna ardere.
Secondo mia sorella Akira, la salsa nel panino sapeva anche di prosciutto.
A me pareva un pò strano e non proprio sicura, ma di una cosa ne ero assolutamente certa: era la cosa più deliziosa che avessi mai assaggiato, più delizioso di una qualsiasi salsa...
La sera, per cena, di solito mio padre preparava un piatto di riso o di zuppa con tre piatti di contorno che potevano essere tempura o tsukemono...
E delle strisce buone di sashimi con verdure, ma che però veniva arricchito con delle erbe speciale coltivate nel nostro giardino.
Curiosamente però, sebbene mangiassi di più o meglio che a casa non ingrassavo.
-Buongiorno Ayumi!- la voce allegra di mio padre interruppe i miei pensieri e il delizioso profumo di cibo mi confortò un pò.
Mi sedetti a tavola accanto ad una Akira stranamente pensierosa e dalla faccia irritata.
-Nee-chan? Qualcosa non và?- risposi io sebbene sapessi perfettamente qual'èra il problema.
-No, tutto ok...- borbottò lei distogliendo lo sguardo irritata.

---

POV. Akira
Per tutto il viaggio in leamousine verso la fantomatica villa dove avremmo alloggiato rimasi tutta silenziosa mentre Ayumi mi parlava allegramente.
Non avevo neppure idea di cosa stesse parlando Ayumi, ma sò che cercava di rassicurarmi.
Non avevo mai voluto partire verso quella dannata villa e in quella dannata scuola,mio 
padre mi ha costretta con la scusa che sarebbe stata una bella esperienza culturale per entrambe, almeno però ci andavo con Ayumi e non da sola.
-Oh, siamo arrivate!- esclamò Ayumi con felicità, quando varcammo il cancello della villa.
Dal vivo era bella proprio come ci aveva mostrato mio padre nelle foto, ma aveva un non sò cosa di sinistro e quasi...minaccioso...
In silenzio, ci avvicinammo verso l'enorme portone e bussammo aspettando che qualcuno ci venisse ad aprire.
Chissà com'èrano gli abitanti di questo posto...


 

ANGOLO DELL' AUTRICE:

Salve a tutti ^-^ se siete arrivati/e a leggere il mio angolo dell'autrice significa che avete letto il capitolo.
Allora? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere con una recensione ^_^ !
Shiauu ;D alla prossima ^^


PS: i capitoli che verranno gli stò scrivendo in collaborazione con una mia amica :D quindi probabilmente (non sò quando) potreste trovare questa storia scritta su Wattpad però con nomi diversi ^-^
  
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