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Autore: Cicciolgeiri    15/03/2009    7 recensioni
"Guardo mio...figlio, la sua forza, la sua bontà, la luce che irradia ovunque. E ciò non fa che rafforzare, più di ogni altra cosa, la speranza, la fede. Come è possibile che non esista qualcosa di più, per uno come Edward?"
E se quello che hai sempre sperato, un'altra possibilità, esistesse davvero? Fic ambientata dopo Breakin Down, senza alcuno scopo di lucro. Recensite in tanti.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Un raggio di sole giocò sui miei occhi. Mi ero addormentata e avevo il collo indolenzito. Avvertii un cambiamento, ma non riuscivo a mettere a fuoco cosa fosse, feci un rapido ripasso mentale: il respiro di Jacob, un altro un po’ più distante, forse quello di Carlisle, il rumore regolare del battito di Edward nel monitor…
“IL < B-A-T-T-I-T-O R-E-G-O-L-A-R-E DI EDWARD >?!” Pensai all’istante e aprii gli occhi scattando.
“Buon giorno” mi raggiunse la sua voce nuova, stanca e bellissima, il suono più sublime e delizioso che avessi mai sentito. “ Sembri sfinita: sicura di stare bene?” Disse, un po’ preoccupato, come se fossi stata io quella che aveva rischiato di morire e lui invece fosse appena ritornato da una passeggiata.
La mia reazione fu istantanea e seguita da un urlo di gioia che fece scattare immediatamente gli altri, terrorizzati .
“Bella, ma vuoi che ci restiamo secchi?” Disse Jacob, scivolando dalla poltrona dove si era addormentato.
Edward sorrideva esausto e provato da quelle ore. Gli buttai le braccia al collo e, strappandomi dal viso la mascherina, lo baciavo .
“Piano, fallo respirare” disse Jake . “ Felice di vederti…adesso come dovrei chiamarti? Succhia brodo?” Rideva e sapevo che era contento.
Fratello ... andrà benissimo, Jacob” gli rispose con una smorfia compiaciuta, accennando il suo sorriso sghembo.
Carlisle cominciò a visitare suo figlio, mentre lui, non mi toglieva gli occhi di dosso, continuando a tenermi la mano e a sussurrarmi con la voce ancora debole “ Sei bellissima, amore!”
“Lo so, ma tu di più” Mi sorrideva stanco.
Poi, rivolto a suo padre: “Papà…? Sei proprio tu?...Anche tu sei bello, lo sai?” Si divertiva e io stavo impazzendo di gioia.
“Sì, Edarwd, sono io. Grazie, anche tu sei bellissimo…ma adesso stai un po’ zitto e buono che devo finire di visitarti!”
La felicità non mi faceva smettere di piangere, sentii Jacob avvisare tutti dello scampato pericolo e con mia enorme e piacevolissima sorpresa, lo sentii parlare con i Cullen. Stava chiedendo ad Esme di Nessie, come la chiamava lui, ma volavo così in alto che non mi importava, in quel momento glielo concessi.
Chissà come aveva reagito la mia bambina a tutto quel cambiamento e come l’avrebbe presa vedendoci, ma ormai niente poteva andare per il verso sbagliato, perché Edward era lì, insieme a noi.
Jacob mi fece cenno di prendere il telefono: “Pronto?” dissi .
“Bella, sono papà. Tutto bene, piccola, non preoccuparti di niente. Come sta tuo marito? Ho saputo che se l’è vista brutta! Di’ al dottore che baderò io alle cose qui. Vi aspettiamo presto e saluta Edward da parte di tutti.” Dall’altra parte, si sentii un coro festante.
Edward si era addormentato. Avevo bisogno di una doccia e ne approfittai.
Quando si svegliò, Jacob lo aiutò a darsi una sistemata e suo padre gli aveva fatto la barba, uno degli inconvenienti di essere tornato con il suo aspetto umano. La trasformazione li aveva resi più grandi di almeno quattro anni e per la verità, devo essere sincera, non mi dispiaceva che sembrasse più grande di me, dopo che avevo rischiato prima di invecchiare con lui nella condizione d’eterno diciassettenne, di rimanere bloccati per l’eternità in una semi vita e poi di perderlo.
Entrai nella stanza con la tazza di brodo in mano, mi aspettava con il suo sorriso sghembo stampato in viso, esultante e felice.
“Cosa porti lì di buono?” Domandò.
“Brodo” Risposi “ Ti ricordi ancora come sa?”
Fece cenno di sì con la testa, mentre mi guardava con quei suoi incredibili occhi verdi che notavo soltanto in quel momento per la prima volta: presa dall’euforia di saperlo ormai salvo non ci avevo fatto caso.
“I tuoi occhi!” Esclamai sbalordita .
“Già, verdi. Delusa?” Disse un po’ preoccupato.
“No, per niente! Sono … bellissimi. Due stupendi laghi. Potrei annegarci!”Ero senza parole.
“OH!...NO! NO! Bella ti prego, non ricominciamo, cerca di non annegare da nessuna parte, non dirlo neanche per scherzo! Sono solo un normalissimo essere umano adesso, magari un po’ più longevo, ma di sicuro senza super poteri, a parte il saper leggere nella mente come prima!”
“Puoi ancora farlo?” Chissà perché, ma ne fui felice.
“Sì, Jacob è contento quasi quanto te, ma ha deciso che non lo ammetterà mai” Rideva ed era bellissimo.
“Appena sarò un po’ più in forma di adesso, sai cosa voglio fare?” Corrugò leggermente la fronte, arricciando le labbra.
“Cosa?” Domandai.
“Andare con te e nostra figlia a giocare sulla spiaggia, sotto il sole, in mezzo alla gante, senza più nasconderci!” Allungò le braccia facendomi spazio vicino a lui, lo raggiunsi e mi accolse nel suo abbraccio morbido e caldo: “Così è tutta un’altra cosa, eh?” Gli sorrisi, mordendomi il labbro.
“Scusa.”
Lo guardai perplessa: “Di cosa?” Chiesi, mentre giocherellava con i miei capelli scansandomi una ciocca dalla fronte. “Di averti fatta preoccupare.”
Mi guardava dritto negli occhi e sentii la testa girare , il cuore battere all’impazzata. Lui poggiò la sua mano sul mio petto, per ascoltarlo e contemporaneamente prese la mia e la poggiò sul suo .
“Senti? E’ impazzito come il tuo.” Disse guardandomi e avvicinando sempre di più il suo viso al mio.
Lo sentivo accanto a me, con quello sguardo nuovo, ma che riconoscevo negli occhi verdi e trasparenti che mi toglievano il fiato. L’odore della sua pelle, il suo respiro caldo e lo sentii sussurrare: “Respira… Bella,… respira” sempre più piano fino a che quelle parole, non soffocarono sulle mie labbra che accolsero le sue morbide, in quel primo nuovo sconosciuto bacio.
Qualcosa di caldo e umido mi bagnava il viso, con delicatezza lo scostai dal suo e per la prima volta vidi Edward piangere. Sollevai una mano e con le dita gli sfiorai gli occhi. Mi guardò, timidamente, imbarazzato. “Non sai, quante volte ho desiderato poter stare con te in questo modo ….E così, il leone si trasformò in agnello”. Disse con un filo di voce e ad un tratto, la sua espressione sprofondò nella voragine dei ricordi.
Negli occhi di smeraldo, riaffiorò la sofferenza che lo aveva lacerato quando lottava contro se stesso, combattuto tra il bisogno di amarmi e la paura di farlo, quando era intrappolato in quell’essere che detestava di più di ogni altra cosa al mondo. In quel momento capii che non si sarebbe mai perdonato ciò che era stato.
“Lascialo andare, Edward”. Gli presi il volto tra le mani “Non c’è più. Non ti tormenterà mai più”. Lo guardavo mentre gli parlavo, ma sembrava lontano. “Guardami Edward!” Gli dissi sollevandomi per fissare i miei occhi nei suoi: “ Non ci sono più colpe da farsi perdonare. Sei libero ora. Io sono qui con te e non ti ho mai visto diverso da come sei in questo istante, ho sempre saputo che eri nascosto da qualche parte dentro di lui e ti ho amato con tutta me stessa da subito”. Il suo viso tra le mie mani inondato di lacrime: “ Amore eri tu, sei sempre stato tu, in fondo ai suoi occhi, dietro la sua voce c’eri tu! Io vedevo te, il ragazzo adorabile e straordinario che sei!”
Piangeva, sfiorandomi con le dita le labbra, riconoscente. Mi guardava, e sentii la forza di quel nostro amore travolgermi, mentre lo stringevo a me accarezzandogli i capelli ed il viso, cercando di calmare quel pianto che, mi auguravo, avrebbe portato via i fantasmi del passato .
“Ti amo, Edward Cullen” Dissi.
“Io di più”. Rispose, tornando a cercare le mie labbra tra le lacrime.




Ecco qui, per il momento è tutto.
Ci sono storie dove non vorremmo mai leggere la parola fine. Per questo motivo, per riempire un po’ di quel vuoto, ho voluto raccontarmi questa possibilità che non vuole violare nessun diritto.
Spero vi sia piaciuto leggerla, quanto me scriverla.
Grazie a tutti, per il tempo che avete dedicato a questa fanfiction, per le recensioni e l’inserimento nei preferiti. Baciotti da CICCIOLGEIRI.

  
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