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Autore: Justice Gundam    16/01/2016    4 recensioni
Nel continente di Vesrin, una regione sconosciuta ma tecnologicamente avanzata del mondo di Pokemon, stanno per accadere degli eventi straordinari. Il giovane ricercatore Gary Oak e la piccola coordinatrice Lucinda Berlitz saranno proprio al centro di queste vicende quando saranno chiamati a Vesrin per quella che all'inizio si preannuncia come un'innocua commissione... e che porterà i due giovani allenatori e i loro compagni a confrontarsi con un passato che tutti ritenevano ormai sepolto e dimenticato. Storia iaspirata al fangame Pokemon Zeta / Pokemon Omicron. Ambientata dopo le mie storie "Heart Soul Adventures" e "Best Wishes Reload", la cui lettura è consigliata per comprendere certi elementi della fanfiction. (Cavaliershipping)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gary, Lucinda
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime, Videogioco
Capitoli:
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Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
 
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Disclaimer: Bentornati e buon anno a tutti voi, fan di Pokemon! Spero che siate contenti di rivedermi... con questo primo capitolo inizia una nuova storia nella mia saga di Pokemon, ispirata al videogioco "Pokemon Zeta" / "Pokemon Omicron", un fangame di Pokemon creato dall'ormai famoso thesuzerain e conosciuto per il suo tono decisamente più dark di molti altri giochi di Pokemon (anche se ancora non siamo ai livelli di Pokemon Reborn) e sopra le righe. 
 
In questa storia, ambientata poco dopo la fine di "Best Wishes Reload", seguiremo due dei migliori amici di Ash - ovvero, Lucinda e Gary, due personaggi che mi piacciono molto sia individualmente che come pairing - nel loro viaggio verso la tecnologica regione di Vesrin, il luogo in cui si svolgono le vicende di quel fangame. Cosa incontreranno questi due giovani eroi nel loro viaggio, e quali misteri nasconde quella terra sconosciuta e piena di insidie? Sicuramente ci sarà molto da vedere, e molte sfide da superare... in particolare, quando un passato che tutti o quasi avevano dimenticato tornerà a galla!
 
Ma non facciamo spoiler, e passiamo all'ormai classica tiritera. Pokemon non appartiene a me, ma a Nintendo e Game Freaks. L'anime di Pokemon, e tutti i personaggi appartenenti ad esso appartengono al defunto Takeshi Shudo e a Tv Tokyo. Il videogioco Pokemon Zeta / Pokemon Omicron appartiene al suo creatore, thesuzerain, così come tutti i personaggi ad esso appartenenti. Questa fanfiction è stata scritta a puro scopo di intrattenimento, senza fini di lucro.
 
Detto questo, iniziamo con la storia!  
 
 
 
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Prologo - Preludio al caos
 
"Hey! Hey, aspetta, Sven! Non lasciarmi indietro!"
 
"Andiamo, Alexander! Sei sempre la solita tartaruga!" 
 
"Hey, non è colpa mia se tu corri sempre come un forsennato! Andiamo, che fretta c'è? In fondo, abbiamo tutta la giornata per esplorare questo posto!"
 
"Già, anche questo è vero... hehehee, non riesco quasi a crederci! Ci troviamo in uno dei posti più misteriosi e sperduti del continente di Aroma! La Torre Sisma... cavolo, ci pensi cosa ci potremmo trovare, qui?"
 
"Forse un tesoro... o chssà, magari qualcosa che renderà più forti i nostri Pokemon! Chi lo sa, le possibilità sono infinite!"
 
Due giovani allenatori, due amici provenienti dalla stessa città, da un continente che fino a quel momento era rimasto quasi del tutto sotto silenzio nella storia degli allenatori di Pokemon, erano impegnati ad esplorare la grande stanza piena di sabbia e detriti nella quale si erano avventurati, facendosi luce con delle torce elettriche e grazie alla mossa Flash dello Ampharos di uno dei due. I due allenatori e il simpatico Pokemon elettrico stavano esplorando la stanza con grande attenzione, in cerca di qualcosa di interessante. Anche se fino a quel momento non avevano trovato nulla di veramente prezioso, l'eccitazione di trovarsi in un luogo che fino a quel momento avevano sentito solo nelle leggende e nei racconti popolari era quasi incontenibile!
 
Il ragazzo di nome Alexander, un tipetto biondo con i capelli disordinati, con addosso una maglietta viola, ampi jeans di colore grigio e scarpe da trekking, diede un'occhiata a ciò che era scritto su una grande stele che si ergeva al centro della sala, ricoperta da simboli arcaici che gli ricordavano gli Unown, i misteriosi ed inquietanti Pokemon alfabetici legati a molte antiche leggende del mondo dei Pokemon. "Certo... quando andremo a parlare a Samuel e ad Agata di quello che abbiamo scoperto, sono sicuro che non saranno più in sè dall'invidia! Hehehee... soprattutto quella smorfiosa di Agata!"
 
"Potrà anche averci battuto al grande torneo di Kanto di quest'anno, con quei suoi Pokemon Veleno... ma non potrà certo vantarsi di aver esplorato un posto come questo!" rispose Sven, un morettino con un berrettino da baseball, una giacchetta nera senza maniche sopra una naglietta bianca, blue-jeans e scarpe grigie, e con il viso pieno di piccole lentiggini. Il suo Ampharos camminava accanto a lui, facendogli luce con il suo brillio naturale in modo da aiutarlo a cercare. "Quando trovi qualcosa, fammelo sapere, okay, Alexander?"
 
"Certamente, amico mio! Sai che condivido sempre tutto con te!" affermò il ragazzino di nome Alexander. Spostò alcuni sassi con le mani, sperando che sotto ci fossse nascosto qualcosa di interessante, ma tutto quello che trovò fu un gruppetto di Joltik che si diedero rapidamente alla fuga. Il giovanotto alzò le spalle e continuò a cercare, guardando verso l'altro lato della stanza, dove spiccava una sorta di mosaico. Anche nella semioscurità della sala, Alexander riuscì a vedere che si trattava di una rappresentazione di una scena di battaglia, anche se non riusciva a vedere bene di cosa si trattasse...
 
"Hey, Sven! Diamo un'occhiata da quella parte!" affermò Alexander, puntando la sua torcia elettrica verso l'arazzo. Si trattava di una raffigurazione stilizzata in cui un'immensa creatura dall'aspetto nobile, simile ad un incrocio tra un cavallo bianco ed un drago, con una sorta di ruota dorata che gli circondava l'addome, stava combattendo contro un gruppo di mostri neri dalle espressioni feroci e folli, e li stava ricacciando in un abisso nero. Assieme a lui c'erano altre due creature, più piccole e dall'aspetto più inoffensivo - una assomiglia ad un volpino umanoide dal corpo color crema, con due lunghe orecchie che formavano una sorta di V sulla sua testa, grandi occhi celesti e una bocca dalla quale spuntavano un paio di graziosi canini; e un piccolo Pokemon umanoide che fluttuava accanto agli altri due, con il corpo bianco, una stella gialla a tre punte che gli faceva da copricapo, e un terzo occhio sulla pancia. Erano rappresentazioni molto stilizzate, ma Sven ed Alexander avevano studiato abbastanza da sapere di cosa si trattasse... e ne rimasero esterrefatti!
 
"Alexander... mi sbaglio io, o quei Pokemon che vediamo sono... Victini, Jirachi ed Arceus in persona?" esclamò Sven. "Stiamo... stiamo parlando di Pokemon Leggendari... anzi, stiamo parlando del Pokemon creatore, il primo e il più potente di tutti!"
 
"Come è possibile che una stanza così importante sia rimasta inesplorata per tutto questo tempo? E noi non siamo certo i primi ad entrare nella Torre Sisma!" commentò Alexander, mentre lo Ampharos di Sven si avvicinava come ipnotizzato al mosaico. Era come se qualcosa lo stesse chiamando... gli occhi della rappresentazione di Arceus, il mitologico Pokemon creatore, sembravano avere un effetto misterioso su di lui...
 
"Ampha... Ampha... ros..." mormorò il Pokemon Elettro, cercando di fare maggior luce sul mosaico per vedere meglio quel che vi era raffigurato. Il suo allenatore e il suo migliore amico lo seguirono, pensando che Ampharos avesse visto qualcosa di potenzialmente interessante...
 
Sven stava per dire qualcosa, e aveva già aperto la bocca... quando accadde qualcosa che lasciò entrambi i ragazzi senza fiato!
 
Improvvisamente, le luci si spensero - sia quelle delle loro torce elettriche, che la luminescenza naurale di Ampharos, e i tre si ritrovarono improvvisamente al buio, in una stanza di cui riuscivano a distinguere soltanto i contorni delle pareti, e poco altro! Come se questo non fosse già di per sè abbastanza inquietante, la temperatura calò di colpo, passando da un caldo secco ma confortevole al gelo di una mattina d'inverno... e sia Sven che Alexander rabbrividirono, cercando di proteggersi stringendosi nelle spalle e sfregandosele con le mani!
 
"Aaah! Che... che cavolo..." esclamò Alexander, facendosi cadere di mano la torcia elettrica per lo spavento. Un brivido di gelo e di terrore lo percorse quando si rese conto che stava accadendo qualcosa di soprannaturale... "Sven, la tua torcia! Accendi la tua torcia, per favore! Presto!"
 
"Lo... lo farei, ma non funziona più!" rispose Sven, armeggiando furiosamente con la sua pila per cercare in qualche modo di farsi luce in quel luogo inquietante. "Che... che cosa significa tutto questo? Come mai la luce è sparita all'improvviso?"
 
"Ampharrrr..." esclamò spaventato Ampharos. Per quanto la sua specie fosse conosciuta per essere in grado di fare luce anche molto lontano, in quel momento non riusciva neanche ad emettere l'equivalente del lume di una candela... e questo lo terrorizzava! C'era decisamente qualcosa di innaturale in quanto stava accadendo... no, dire innaturale era ancora dire poco. Era una sensazione di qualcosa di terribilmente... alieno e... sbagliato. Ecco, quella era la parola giusta! Stavano avendo a che fare con qualcosa che violava tutte le leggi della natura e della fisica...
 
I due amici si misero fianco a fianco, cercando di tenersi pronti... e rabbrividirono quando videro due Cofagrigus emergere dai muri, prolungando verso di loro le braccia nere e tentacolari! I Pokemon simili a sarcofagi viventi erano circondati da una strana aura luminosa che li rendeva chiaramente visibili... e per questo ancora più terrificanti! Sven ed Alexander frugarono nei loro zaini e tirarono fuori due Ghicocche ciascuno...
 
"Non ci sarà bisogno di quegli sciocchi aggeggi. Non saranno certo i vostri Pokemon ad aiutarvi, in questo caso."
 
Una voce calma e sicura, che doveva appartenere ad un ragazzo più o meno della loro età, risuonò nella stanza... e i Cofagrigus, che sembravano in procinto di scagliarsi sui due malcapitati giovani, si fermarono e si ritirarono di qualche centimetro, emettendo delle riecheggianti esclamazioni di paura! Una nuova ondata di gelo investì Sven ed Alexander... e dalla grande soglia ad arco tramite la quale erano entrati nella stanza, entrarono altre due figure che, a prima vista, avrebbero potuto apparire come quelle di due ragazzini come loro, un ragazzo con un berrettino in testa e una ragazzina dai capelli lunghi... ma c'era qualcosa in loro che faceva immediatamente capire che si trattava di molto di più che semplici umani... se non fossero stati gli occhi bianchi e privi di pupille, e il feroce sorriso che sembrava brillare di luce propria nell'oscurità della sala... sicuramente lo era il fatto che i loro corpi sembravano composti di pura oscurità, che aveva acquisito forma e solidità per una sorta di oscuro miracolo! Forse era l'oscurità in cui erano immersi, o forse il sentore di malvagità e pericolo che accompagnava quelle due figure come qualcosa di tangibile... ma l'effetto era quello...
 
"Cosa? E voi... e voi chi siete? Che... che cosa volete da noi?" esclamò Sven, una volta che lo shock gli ebbe lasciato abbastanza lucidità mentale da spiccicare parola.
 
La ragazza oscura si avvicinò a lui con la grazia silenziosa di un gatto e il cipiglio minaccioso di una pantera in caccia... e Sven rabbrividì quando sentì le sue dita fatte di pura oscurità solidificata che gli accarezzavano il viso in maniera agghiacciante nel suo fare lezioso e manipolatore.
 
"Diciamo semplicemente... che siamo qui perchè abbiamo delle cose da fare. E voi ne fate parte. Dovreste sentirvi onorati." rispose la ragazza, con una voce cristallina e quasi giocosa che ugualmente non riusciva a nascondere la malvagità del suo animo. "E visto che ve lo state chiedendo... no, noi non siamo dei semplici e patetici mortali come voi. Noi siamo molto di più... come vi accorgerete presto!"
 
"Fermi! Fermi, che cosa volete fare?" esclamò Alexander. Prima ancora che lui si potesse rendere conto di cosa stesse accadendo, il ragazzo oscuro era scivolato alle sue spalle, quasi teletrasportandosi, e gli appoggiò una mano sulla spalla! Il biondino si sentì agghiacciare fino alle punte dei capelli, e le gambe restarono come incollate al terreno, impedendogli di scappare!
 
"Vorresti lasciare qui il tuo amico? Heheheheheee... E' proprio vero che i legami di affetto tra gli umani sono fragili ed inconsistenti... così come quelli tra umani e Pokemon!" sussurrò il ragazzo oscuro nelle orecchie del giovane allenatore biondo.
 
"No... no... io... ho paura... ma non voglio scappare! Non abbandonerò qui... Sven... lasciami, pazzoide! Che cosa vuoi da noi?" rispose Alexander, quasi sibilando. Lo Ampharos di Sven, riscossosi dalla sua paura, cercò di scagliare un attacco Fulmine contro i due mostri in forma umana... ma dal suo corpo non uscì che qualche innocua scintilla crepitante, che si esaurì quasi subito!
 
"Pharos..." mormorò il Pokemon Elettro, cercando di sforzarsi per scaricare la sua energia addosso a quei due terrificanti individui... ma senza alcun risultato. Sembrava quasi che l'oscurità avesse prosciugato anche i suoi poteri, oltre che la luce...
 
"Nulla di particolare... siamo qui soltanto... per farvi conoscere la verità!" mormorò il ragazzo oscuro, ghignando sinistramente. La ragazza, dal canto suo, sembrava aver già terrorizzato Sven al punto da non permettergli di dire altro... e ora stava stringendo le sue dita attorno alla gola del morettino, che strinse i denti tremando dall'orrore. Sembrava quasi che gli occhi senza pupille della ragazza stessero cambiando di colore, baluginando di mille tinte che Sven non pensava neanche possibili...
 
"Ora... i vostri Pokemon appartengono all'Ombra!" esclamò la ragazza, dal cui corpo cominciarono a levarsi volute di fumo nero. "Non preoccupatevi... noi sapremo farne un uso molto migliore!"
 
"Chiudi il tuo cuore, Ampharos..." sussurrò il ragazzo di oscurità, guardando minacciosamente lo Ampharos di Sven. "Accetta l'Ombra... presto... molto presto... non dovrai più preoccuparti di nulla..."
 
Una risata tremenda e roboante riecheggiò nei dintorni della Torre Sisma, coprendo le urla di orrore che si levarono da Sven, Alexander e dallo sventurato Ampharos...
 
 
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Quarant'anni dopo...
 
 
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Il piccolo villaggio di Kanto chiamato Biancavilla. Il villaggio, apparentemente così anonimo e tranquillo, che aveva visto la nascita e l'inizio del viaggio di un giovane che aveva già lasciato il segno nella storia della regione di Kanto... e in quella del mondo intero. Il giovane Ash Ketchum, il ragazzino che aveva vinto il campionato della Lega di Sinnoh dell'anno precedente e che assieme ai suoi numerosi e fedeli compagni - in particolare, il suo inseparabile Pikachu, il primo Pokemon che lo aveva seguito nel suo viaggio - era riuscito a mandare all'aria i piani del Team Vicious e, più recentemente, quelli del Team Plasma. Tutti, in quella piccola cittadina, avevano assistito al torneo della Lega di Unima di quell'anno... e soprattutto, alla spettacolare battaglia in cui Ash e i suoi Pokemon avevano sconfitto il malvagio Ghecis, la mente criminale che si nascondeva dietro il complotto del Team Plasma, e i cui piani avevano rischiato di distruggere il legame tra innumerevoli allenatori e i loro amici Pokemon. 
 
In quel momento, un altro allenatore di Pokemon, non famoso come Ash ma anche lui con la sua reputazione, stava passando in rassegna i suoi bagagli, verificando che tutto fosse in regola per il viaggio che si apprestava ad intraprendere. Il giovane ricercatore Gary Oak, nipote del famoso professor Samuel Oak, l'inventore del Pokedex e un luminare dei Pokemon di fama mondiale, era in quel momento impegnato a controllare le sue carte e le annotazioni che si era fatto. Il viaggio che lo attendeva si preannunciava alquanto impegnativo, e voleva essere sicuro di non lasciarsi dietro nulla.
 
"Okay, vediamo un po'..." disse il giovane ricercatore, annuendo tra sè mentre metteva su un tavolo alcuni strumenti di laboratorio. "Beh, mi hanno detto che la tecnologia di Vesrin è avanzata rispetto alla nostra, ma non credo che farà male portarmi dietro un po' di strumenti. Non si sa mai, potrebbero essere utili."
 
Il suo sguardo si spostò verso le sei Pokeball che aveva messo sulla scrivania. Era stato attento a selezionare alcuni dei suoi Pokemon più forti, ben allenati ed affidabili, e soprattutto, di avere pronta una squadra abbastanza varia per affrontare ogni possibile evenienza. Non gli risultava che nel continente di Vesrin, il luogo dove si sarebbe recato, ci fossero particolari minacce. Ma il giovanissimo ricercatore non era uno che amava correre rischi inutili. Anche se non fosse accaduto nulla di strano, sarebbe stato comunque contento di avere con sè una squadra pronta a qualsiasi avversario.
 
"Bene... e con questo, direi che quasi ci siamo." affermò Gary, dopo essersi appeso le Pokeball alla cintura. "Electivire, Blastoise, Scizor, Exeggcutor, Arcanine ed Umbreon. Credo che questa squadra sia abbastanza equilibrata. Non dovrebbero esserci particolari intoppi, ma non si sa mai cosa si incontra. Dopotutto, Ash si è trovato di fronte un bel po' di situazioni inaspettate che erano cominciate come un semplice viaggio in un altro continente o una visita ad una nuova città. Beh, inutile stare tantoa pensarci. Vediamo che anche Lulù è pronta."
 
Gary ridacchiò tra sè pensando al nomignolo che la sua fidanzatina, Lucinda Berlitz, una coordinatrice di Sinnoh che aveva accompagnato Ash per lungo tempo, e che era diventata una delle sue più grandi amiche e compagne, si portava dietro da quando era molto piccola. Se ci fosse stata lei in quel momento, avrebbe sicuramente protestato. Il giovane ricercatore mise un po' di ordine sulla sua scrivania e scese al piano di sotto del laboratorio nel quale lavorava assieme a suo nonno. Come c'era da aspettarselo, Lucinda stava finendo di preparare il suo zainetto, mettendoci dentro tutto ciò di cui c'era bisogno per il viaggio.
 
"Ehilà, Gary!" lo salutò Lucinda non appena lo vide scendere le scale. La ragazzina di Sinnoh dal lunghi capelli blu era vestita del suo tipico completino, con la maglietta nera senza maniche, la gonna rosa e gli stivaletti dello stesso colore alti fino al ginocchio, e il berrettino di lana bianco... e dava l'impressione di essere molto eccitata per il viaggio che si apprestava a fare. Con lei, ad armeggiare in maniera un po' goffa attorno allo zaino della sua allenatrice, c'era il suo starter, il piccolo Piplup, che come sempre stava fuori dalla sua Pokeball, con il suo ciondolo recente una Pietrastante al collo. "Tutto a posto, allora? Siamo tutti e due già pronti a partire per Vesrin? Perchè io lo sono già!"
 
"Immaginavo che ti avrei già trovato pronta..." commentò Gary con tutta calma. "Mi sembri particolarmente eccitata per questo viaggio. Posso chiederti il perchè?"
 
"Oh, è molto semplice! Sono appena venuta a sapere che anche a Vesrin sono iniziate le gare di Pokemon! Il campionato è appena iniziato, e tutti i coordinatori che collezioneranno quattro Fiocchi si qualificheranno per il campionato dell'Altopiano Quasar!" esclamò Lucinda, con un brillante sorriso sul volto!
 
"Pip! Pip! Piplup!" cinguettò Piplup deciso. Era un'occasione ghiotta per lui... voleva dire altre possibilità di mettersi in mostra e di portare la sua allenatrice alle vette del campionato, come a Sinnoh!
 
"Hmm, questa mi era sfuggita, lo ammetto." affermò Gary, un po' stupito dalla novità. "Beh, questo è un motivo in più per goderci il più possibile il nostro viaggio attraverso Vesrin, non trovi?"
 
Lucinda prese in braccio Piplup e raggiunse il suo fidanzatino, dandogli un bacetto sulla guancia. "Già, e sarà un'occasione per vedere quanto sono migliorata dopo il nostro viaggetto ad Unima!" affermò la ragazzina, riferendosi alle vicende che, soltanto un paio di settimane prima, si erano concluse con la disfatta del Team Plasma e il fallimento del piano del malvagio Ghecis. Lucinda e Gary erano stati in prima linea durante quella crisi, in particolare quando Ash aveva sfidato Ghecis in persona e lo aveva sconfitto, mandando all'aria i suoi folli piani. "Il mio piccolo Maractus ha già qualche sorpresa in serbo per il pubblico... oh, e ovviamente anche il mio Piplup, non credere che mi sia dimenticata di te!"
 
"Piplup!" Il piccolo pinguino azzurro alzò fieramente il becco in aria, sicuro che avrebbe fatto una bella figura nelle esibizioni di cui sarebbe stato protagonista.
 
"A questo proposito... chissà se ci saranno anche i tuoi amici di Sinnoh? Zoey, Kenny ed Ursula, voglio dire. Ho come l'impressione che ci saranno anche loro. Non credo che coordinatori di Pokemon del loro calibro si faranno scappare questa occasione." affermò Gary. "E... come dire, non sarebbe la prima volta che ci capita una coincidenza così."
 
"Piplup..." disse Piplup alzando le spalle, come se volesse dire che le cose andavano così. Lucinda annuì con un cenno della testa, e guardò fuori da una finestra. Ormai era metà settembre, e il caldo dell'estate stava facendo man mano posto ad un clima fresco e rilassante. Per molti allenatori, era il momento ideale per fare quanto più allenamento possibile, in vista dell'apertura del successivo torneo... e in effetti, a Lucinda e a Gary venne in mente che potevano approfittare di quell'occasione per passare alla fattoria a vedere se Ash e Misty fossero lì. 
 
"Senti, Gary... già che ci siamo, perchè non proviamo a vedere se Ash è al ranch ad allenare i suoi Pokemon?" chiese Lucinda, indicando la porta della casa-laboratorio del professor Oak con un cenno della testa. "In fondo, passerà un po' di tempo prima che rivediamo lui e Misty, immagino... e avrei davvero voglia di scambiare quattro chiacchiere con loro."
 
Gary si sfregò il mento per un attimo e annuì gentilmente. "Sì, mi sembra una buona idea. Chissà che progetti ha il buon vecchio Ash per il futuro. Ho sentito che vorrebbe andare a sfidare la Lega Pokemon di Kalos..." rispose il ragazzo dai capelli spettinati. "Beh, adesso glielo andiamo a chiedere direttamente."
 
"Okay! Tanto il ranch è qui a due passi, se Ash è lì!" rispose Lucinda, tendendo la mano a Gary prima che i due si dirigessero verso l'uscita...
 
 
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Il ranch del professor Oak era il luogo dove gli allenatori di Pokemon di Biancavilla lasciavano riposare i loro Pokemon tra un viaggio e l'altro, consapevoli che in quella grande fattoria i loro compagni di viaggio avrebbero trovato tutti i comfort necessari, e che sarebbero stati seguiti con affetto. E in quel momento, nessun allenatore aveva lasciato lì più Pokemon del giovane allenatore che stava rendendo Biancavilla famosa in tutto il mondo - il quattordicenne Ash Ketchum, vincitore della Lega di Sinnoh dell'anno precedente, e il giovane eroe che aveva mandato all'aria i piani del Team Vicious e del Team Plasma, e che aveva incontrato più leggende e visitato più luoghi favolosi di quanti qualsiasi altra persona avrebbe mai potuto immaginare. Lui, il suo inseparabile amico Pikachu e la sua fidanzata Misty erano in quel momento impegnati in uno scontro di allenamento con alcuni dei loro Pokemon - da un lato, Ash stava dando istruzioni al suo Butterfree ed al suo Donphan, mentre Misty aveva fatto uscire la sua Corsola e il suo grazioso Alomomola, quest'ultimo il primo dei Pokemon che lei aveva incontrato e catturato durante il viaggio ad Unima con Ash. Molti altri Pokemon si erano raccolti là attorno per assistere agli allenamenti, tra i quali si potevano riconoscere Infernape, Torterra, Swellow, Charizard, Sceptile, Heracross, Samurott e Meganium dalla parte di Ash; e Gyarados, Psyduck, Staryu, Starmie, Kingdra, Panpour e Basculin da quella di Misty.
 
"Okay, Butterfree! Usa Segnoraggio! E tu, Donphan, esegui un attacco Battiterra!" esclamò Ash, volendo che due dei componenti più vecchi della sua squadra - tra cui il Butterfree che lui aveva catturato a Bosco Smeraldo quando era ancora un Caterpie, e che era tornato diversi mesi prima - facessero un po' di pratica con delle mosse che avevano imparato da poco.    
 
"Free!" rispose allegramente il colorato Pokemon farfalla, drizzando le antenne prima di scagliare un fascio di luce colorata sul terreno, vicino ai Pokemon di Misty! Il suo Donphan, un Pokemon simile ad un elefante in miniatura con una lastra corazzata nera e flessibile sul dorso, percosse il terreno con una zampa e scatenò un piccolo terremoto tutt'attorno a sè, facendo staccare da terra qualche zolla. Il Pokemon Armatura, che malgrado il suo aspetto minaccioso aveva un carattere amichevole e giocoso, drizzò vivacemente la sua proboscide in aria e lasciò un barrito di vittoria.
 
"Pika pikachu!" esclamò Pikachu, facendo il segno del pollice in alto ai suoi compagni di avventura per dire che approvava di come stavano andando!
 
"Ottimo lavoro, ragazzi! Siete diventati davvero molto bravi!" commentò Ash, accarezzando Donphan sulla testa. Il Pokemon elefante chiuse gli occhi e diede ad Ash una pacchetta amichevole sulla spalla, sorridendo con orgoglio... e Butterfree scese di quota e gli diede un abbraccio, felice che, nonostante la sua non più giovane età, non aveva perso un colpo! "Se continuiamo così, ragazzi... sono sicuro che faremo un figurone quando arriveremo nel continente di Kalos!"
 
"Free, free!" esclamò il grazioso Pokemon Coleottero/Volante.
 
Misty ridacchiò dell'entusiasmo dimostrato dal suo fidanzato, poi riprese ad addestrare i suoi Pokemon. "Beh, Ash e i suoi Pokemon sono davvero in gamba, questo non lo posso negare. Ma aspetta di vedere cosa sanno fare i miei, caro il mio aspirante Pokemon Master!" disse tra sè la focosa allenatrice di Pokemon d'Acqua. "Okay, Corsola... vediamo un po' quanto sei diventata brava ad usare Forzantica! E tu, Alomomola, usa un attacco Cascata!"
 
La Pokemon simile ad un corallo emise un breve verso di gioia e si concentrò, creando delle sfere di energia dorata simili a rocce frastagliate attorno a sè, per poi scagliarle in aria... e poi, usando il suo poderoso attacco Azione, Corsola si lanciò contro una delle rocce mentre questa cadeva, e la frantumò, atterrando poi con grazia ed agilità sul tappeto erboso! Il Panpour di Misty applaudì, e il suo Gyarados emise un grugnito di approvazione, mentre lo Alomomola della ragazzina si esibiva in uno spettacolare attacco Cascata, volteggiando su sè stesso per poi spiccare un salto altissimo e gettarsi verso il terreno circondato da una massa d'acqua turbinante! Atterrò con un potente schianto, mandando getti d'acqua tutt'attorno, ed emerse con un'esclamazione di vittoria! "MOMO!" 
 
"Samur, samur! Samurott!" esclamò il vivace Samurott di Ash. Il Pokemon simile ad una lontra samurai si era messo in piedi sulle zampe posteriori e stava applaudendo l'esibizione di Alomomola... mentre al suo fianco, Sceptile teneva gli occhi chiusi, le mani dietro la nuca e un lungo filo d'erba in bocca, come per dire che per lui era ordinaria amministrazione e avrebbe saputo senz'altro fare di meglio!
 
Detto questo, Misty pensò che entrambi se la fossero cavata bene, e andò a complimentarsi con loro. "Ottimo, ragazzi! Bravi tutti e due!" esclamò, facendo loro qualche carezza. "Ne avete fatti molti di progressi, anche voi!"
"Corsol!" esclamò contenta la Pokemon Acqua/Roccia, lanciandosi con trasporto verso Misty per abbracciarla... con il risultato che, data l'insospettabile forza della Pokemon corallina, Misty lanciò un grido di sorpresa e finì gambe all'aria, con grande ilarità di Ash, Pikachu e di alcuni dei Pokemon lì attorno!
 
"Heheheheee! Andiamo, Misty, non mi dirai che ti sei dimenticata di quanto la tua Corsola ami abbracciare la gente? Siamo un po' arrugginiti dal viaggio ad Unima, eh?" ridacchiò Ash. La sua fidanzata si stava alzando lentamente, con un'espressione di comica indignazione sul viso, completa di venuzza pulsante sulla fronte! Un istante dopo, un martello di legno sfrecciò attraverso l'aria e colpì Ash in pieno, stampandogli un marchio rossso sulla fronte e restandovi appiccicato per qualche secondo prima di cadere a terra! "Owwww... cavolo, Misty, dimenticavo che nessuno ti batte nel lancio del martello! Peccato che non sia quello olimpionico!"
 
"Come si suol dire, fa sempre bene rinfrescare un po' la memoria!" disse Misty con un ghigno soddisfatto. Alomomola andò a recuperarle il martello e glielo restituì, approvando la mossa con un sorrisetto astuto! "E spero che questa te la ricorderai per un po', caro il mio Ash Ketchum! Grazie, Alomomola..."
 
"Momola!" rispose il pesce luna rosa, come per dire che il ragazzo se l'era andata un po' a cercare. Ash, Misty, Pikachu e Panpour risero assieme della buffa situazione per qualche secondo, prima che arrivassero Lucinda, Piplup e Gary a salutarli.
 
"Ehilà, voi due! Le vostre solite chiacchierate da novelli sposini, eh?" li prese amichevolmente in giro Gary, entrando nel recinto con un agile balzo sopra il recinto di legno. "Allora, come va? Vedo che siete entrambi in pieno allenamento!"
 
"Ehilà, Gary! Ciao Lucinda, ciao Piplup!" rispose Ash alzandosi da terra e spazzandosi i pantaloni. "Eh, sì... vogliamo essere in forma per quando andremo a Kalos! Ho intenzione di affrontare la Lega Pokemon di quel continente... e questa volta, ho intenzione di farlo a modo mio!"
 
Lucinda, che si era scambiata in quel momento un cinque con Misty, si voltò verso il suo compagno di viaggio, curiosa di sapere cosa intendesse. "Mi pare di capire che hai intenzione di fare qualcosa di particolare per quando andrai lì." disse la ragazzina dai capelli blu. "Dimmi, Ash... che vorresti fare per la Lega di Kalos?"
 
"Ho avuto un'idea un po' particolare per fare pratica ai miei Pokemon." disse il ragazzino, accarezzando Butterfree sulla testa. "Affronterò ciascuna Palestra con dei Pokemon dello stesso tipo di quelli che allenano lì. Sarà un modo per mettere alla prova le capacità sia mie che dei miei Pokemon - uno scontro ad armi pari, per così dire."
 
"Capisco... beh, è un'idea interessante!" affermò il suo amico-rivale. "Ovviamente, spero che a Kalos non ci siano Palestre di tipo Elettro, visto che a tutt'oggi hai solo Pikachu in squadra come Pokemon di quel tipo! Cos'è, Ash, non sei stato previdente?" Sorrise con fare ironico, e Pikachu storse il naso e rivolse al nipote di Oak uno sguardo di sfida. Senza dubbio, voleva ricordargli che aveva battuto il suo Umbreon durante uno dei tornei di Don George, e che avrebbe potuto farlo di nuovo.
 
"Pikachu!" esclamò, drizzando un orecchio.
 
Ash si aggiustò il berretto, rispondendo con tutta calma alle insinuazioni del suo amico-rivale. "Heh... I vecchi tempi non passano mai del tutto, vero? Comunque, stai tranquillo, Gary! Me la caverò, in un modo o nell'altro!" affermò.
 
Gary incrociò le braccia sul petto e annuì, per poi assumere un'espressione un po' più seria. "A proposito, Ash... Kalos è il continente in cui Serena si è trasferita, se non ricordo male." affermò. La sua mente stava andando ai giorni dell'infanzia sua e di Ash, e a quell'amica in comune che avevano all'epoca, prima che lei cambiasse casa...
Ash si incupì un pochino. Anche per lui era un po' difficile ripensare a quei giorni senza provare un po' di malinconia, quando erano bambini e tutto sembrava molto più semplice. "Esatto. Proprio lì. Chissà come se la sta cavando Serena in questo momento. Certo... se per qualche caso dovessi rivederla, non mancherei di parlarle di te." affermò. Lucinda sbattè gli occhi, incuriosita. Questa era una cosa di cui lei non sapeva nulla... e decise che presto o tardi avrebbe chiesto qualcosa a Gary in proposito.
 
I quattro amici restarono in silenzio per un po', e anche i loro Pokemon rimasero fermi e in rispettoso silenzio, attendendo che i loro amici umani decidessero loro di proseguire. Per fortuna, quel momento un po' imbarazzante non durò a lungo. Con la coda dell'occhio, Pikachu vide arrivare due figure abbastanza ben conosciute - il professor Oak e il suo assistente di laboratorio, Tracey Sketchit, accompagnati dai tre Pokemon del ragazzo più giovane - Venomoth, Azumarill e Dunsparce. Il luminare dello studio dei Pokemon avanzava sorridendo giovialmente, con il Dunsparce di Tracey che cercava di accoccolarsi su di lui sbattendo lentamente le sue piccole ali.
 
"Pika pi!" Pikachu richiamò il suo allenatore e i suoi compagni. 
 
"Ehilà, ragazzi! Vedo che state facendo un'allegra riunione!" esordì Oak.
 
"Buongiorno, professor Oak! Sì, stavamo facendo un po' di pratica con i nostri Pokemon, in modo da essere pronti per quando andremo a Kalos." affermò Misty. "Comunque, sarà tra un mesetto o giù di lì. Per adesso, vogliamo prenderci il nostro tempo... e passarlo con i nostri Pokemon e le nostre famiglie."
 
"A questo proposito, stavamo anche pensando di fare visita a Pidgeot a Bosco Smeraldo, domani mattina." continuò Ash. "Ad ogni modo, vedo che le cose qui vanno bene, e che sono tutti di buon umore!"
 
"Charrrrr!" ringhiò Charizard, facendo il segno dell'okay. Bulbasaur alzò la testa e mosse allegramente in aria le sue liane per confermare... e si adombrò all'istante quando il goloso Heracross si attaccò al suo bulbo e cominciò a succhiare il nettare!
 
"Bulbasaur!" esclamò il Pokemon Erba/Veleno, cercando di scrollarsi di dosso l'ingenuo e un po' importuno scarabeo gigante. Meganium sospirò ed estese alcune delle sue liane, afferrando le caviglie di Heracross e trascinandolo via tra le sue proteste!
 
"Mega!" esclamò Meganium, strizzando un occhio a Bulbasaur, che rispose con un cenno di assenso, e il gruppo di amici fece una breve risata di gruppo.
 
Tracey si schiarì la voce, riportando il discorso al motivo per cui lui e il professore erano venuti. "Allora... tra pochi giorni partirete per Vesrin, giusto, Lucinda, Gary?" chiese il giovane disegnatore. "Un po' vi invidio... è un posto di cui ho sentito parlare in termini davvero ottimi. Mi piacerebbe poterlo visitare anch'io, un giorno o l'altro!"
 
"Beh, non è esattamente una vacanza... andiamo lì perchè dovrei fare questa commissione per mio nonno, e anche perchè ci sarà un campionato di gare Pokemon. Lulù non vorrà certo perdersi questa occasione." rispose Gary. "Comunque, ci faremo sentire! E vi faremo sapere come va! Quindi... voi restate pure alla base, prendetevi il tempo che vi serve, e godetevi anche il vostro viaggetto a Kalos, voi due piccioncini!"
 
Ash si scambiò uno sguardo arguto prima con Pikachu e poi con Misty. Aveva già la risposta pronta per quello... "Il Tauros dà del cornuto al Rapidash, Gary! Non penserai che noi crediamo davvero che tu e Lucinda non ne approfitterete per passare un po' di tempo da soli!" rispose con un sorrisetto.
 
"Piplup!" rispose Piplup, le alette incrociate sul petto e il becco puntato fieramente in alto.
 
"Ash ti ha reso pan per focaccia, Gary, questo lo devi ammettere!" ribattè Lucinda.
 
Sportivamente, Gary alzò le spalle. "Okay, un punto per te, Ash. So riconoscere quando perdo." affermò. "Va bene, lo ammetto. Lulù ed io ci prenderemo anche qualche occasione per stare assieme! Comunque, è quasi tutto pronto. Ho anche già scelto la mia squadra di Pokemon, e ne ho altri qui a Biancavilla che posso richiamare da un qualsiasi PC. E tu, Lulù? La tua squadra è pronta?"
 
"Certo! Piplup, Buneary, Togekiss, Quilava, Maractus e Pachirisu sono con me... e qui a Biancavilla ci sono anche Ambipom e Mamoswine!" rispose la bambina dai capelli blu. "Non vediamo l'ora di mostrare al continente di Vesrin quello di cui siamo capaci!"
 
"Allora sono sicuro che sarà uno spettacolo! Cercherò di non perdermelo!" affermò il professor Oak. Fece una risata gioviale, anche mentre la sua mente tornava a tanti anni prima, quando lui era ancora un allenatore di Pokemon pieno di speranze... 
 
"Beh, Agata... questi sono i ragazzi che prenderanno il nostro posto, tra non troppo tempo. Ormai stanno crescendo... e stanno diventando dei grandi allenatori! Immagino... che Sven ed Alexander sarebbero felici, se potessero vederli..." pensò tra sè.
 
 
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In un luogo sconosciuto del continente di Vesrin, in una caverna nelle profondità più recondite di quella terra sconosciuta ed affascinante, un misterioso individuo stava seduto su una piattaforma di roccia levigata, in silenziosa meditazione... quando una strana sensazione gli fece distogliere l'attenzione, facendogli volgere lo sguardo verso un angolo scarsamente illuminato.
 
"Che strano..." mormorò tra sè. "Ho avuto una sensazione particolare... come se da un momento all'altro dovesse accadere qualcosa di davvero straordinario..."
 
"Pika?" chiese un Pikachu che sedeva accanto a lui. Il suo allenatore era rimasto in silenzio e in meditazione per ore. Strano che adesso si svegliasse... e per quale motivo, poi?
 
L'uomo rispose accarezzando il suo Pokemon sulla testa e grattandolo con affetto dietro un orecchio. "Va tutto bene, Pikachu. Per un attimo... mi è sembrato che qualcosa dal passato stesse per riemergere...
 
 
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CONTINUA...
 
Nota dell'autore: Allora, com'è come inizio? Vi ho già incuriositi con gli eventi del flashback, e con ciò che sta accadendo dopo la fine di Best Wishes Reload? Spero di sì... perchè credo che questa storia avrà molto da dire! E per chi se lo stesse chiedendo... sì, Kenny, Zoey ed Ursula appariranno in questa fanfiction, così come le gare di Pokemon! Ci sarà parecchio da vedere, ve lo posso assicurare!
 
Una piccola guida per i non informati:
 
Il Butterfree di Ash si è riunito a lui nella prima storia della mia saga, "Heart Soul Adventures".
 
Ash e Misty sono diventati una coppia alla fine di quella stessa storia, mentre Gary e Lucinda... verso metà, più o meno. A proposito, vorrei dedicare questa storia anche a tutti i miei colleghi Cavaliershippers, in particolare a ChibiRoby. A proposito, Roby, se stai leggendo queste righe... sarei felice se potessimo risentirci, magari tramite PM! :)
 
Lucinda ha ancora Ambipom, in quanto ho ignorato gli eventi di quel poco felice episodio sul ping-pong. Cyndaquil (ora Quilava) si è unito alla sua squadra in un altro modo rispetto all'anime. Infine, Lucinda ha catturato un Maractus durante la sua ricomparsa nella mia storia "Best Wishes Reload".
 
Lo Oshawott di Ash è diventato prima un Dewott poi un Samurott in "Best Wishes Reload".
 
Credo di aver detto tutto. Ci vediamo al prossimo capitolo, e buon proseguimento!     
 
 
 
  
          
  
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