Il primo giorno della loro vacanza in Thailandia era già passato.
Taemin era ancora vestito con una splendida camicia bianca, steso sul letto della camera d’albergo.
Le luci erano spente, la televisione anche.
In quella stanza dominata dal buio si potevano udire il vociferare delle persone in giro per i mercatini tipici del posto, o il ronzio di qualche moto.
Ma la sua attenzione era per la donna appoggiata al vetro del balcone, curiosa di quel viavai.
Sul suo profilo si riflettevano la luce fredda della luna in contrasto con la luce calda e solare dei lampioni.
Gli uscì spontaneo un dolce sorriso a vederla.
Andò da lei ad abbracciarla dolcemente da dietro, con esitazione, a causa dal suo carattere un po’ freddo.
Era la sua prima storia d’amore seria, a causa della sua fama dovevano nascondere la loro relazione.
Ogni bacio, ogni carezza, ogni stretta di mano, doveva essere celata, ciò irrigidiva ancora di più i loro caratteri freddi e autoritari.
In quel momento, però, erano liberi da ogni sguardo indiscreto.
Lui appoggiò il mento sulla sua spalla, si lasciò inebriare dal profumo dei suoi capelli.
-Jagiya, non credi sia ora di andare a dormire? Le disse Taemin sonnolento.
Sorrise, senza accennare parola, come spesso accadeva.
La prese in braccio e la portò a letto.
-Taemin.
-Che c’è?
Gli accarezzò le guance teneramente e lo abbracciò, prima di scivolare nel mondo dei sogni.
-Buona notte mio tesoro.
-Buona notte, Jagiya.