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Autore: CottonBatu    16/03/2009    15 recensioni
«Ron, puoi smetterla di farti violentare da Hermione, per favore?»
«Non ci riesco!» strillò lui, isterico.
Harry alzò gli occhi al cielo, sospirando.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Calì Patil, Ginny Weasley, Harry Potter, Lavanda Brown | Coppie: Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Hermione aprì lentamente gli occhi, emettendo un lamento indefinito

Steamy Amortentia

Prologo

 

 

 

 

 

 

 

 

I want you to want me

I’d love you to love me

I’m begginyou to beg me

I need you to need me

I’ll shine up the old brown shoes, put on a brand-new shirt.
I’ll get home early from work if you say that you love me.

 

                                        I want you to want me – Chris Isaak

 

 

 

«Non dirai sul serio, vero?» Calì Patil fissò il volto rotondo e raggiante di Lavanda Brown con un’espressione mista tra lo sconcertato e il rivoltato.

 

«Io la trovo una grande idea» ribatté lei annuendo forte con la testa, ignorando la reazione non propriamente positiva dell’altra; si gettò sul letto e si strinse ad un cuscino a forma di cuore, sospirando sognante. Calì sbatté ripetutamente le palpebre, incrociando le gambe e tormentandosi i capelli nerissimi e lucenti.

Era una persona che amava la logica, lei.

Forse un po’ svampita, è vero, ma che dovesse abbinare le scarpe al vestito o imparare a fare un incantesimo particolarmente complicato, affrontava la cosa con organizzazione e rigore.

Sempre.

 

Logica era la sua parola d’ordine.

E guardando lo sguardo svanito e perso nel vuoto della sua migliore amica, la consapevolezza che Lavanda fosse totalmente priva della qualità che lei considerava primaria e indispensabile le saltò agli occhi, prepotente.

 

«Non puoi dire sul serio» ribadì, scuotendo energicamente la testa corvina come a scacciare un cattivo pensiero. «E’ illogico»

E lei amava la logica, per l’appunto.

 

Lavanda prese a giocare con una ciocca di capelli, sospirando.

«Non capisco perché mai tu ti sconvolga tanto. Non hai niente a che fare né con Ron, né con quella, dovresti appoggiarmi!»

 

«Ma non ha senso!» ripeté Calì, concitata. «E’ passato quasi un anno, dovresti andare avanti…progredire!»

 

«Ma io sto progredendo! Solo che prima devo prendermi la mia piccola rivincita» sul volto grazioso di Lavanda si aprì un sorriso candido.

Calì serrò le mascelle, i suoi occhi scuri lampeggiarono.

 

«Hai mollato tu Ron, se non ricordo male» borbottò lei, incrociando le braccia al petto.

 

«Lui mi ha costretto a lasciarlo!» strillò Lavanda improvvisamente infervorata. «Tu non c’eri, Calì, vederlo insieme a Her-…» s’interruppe, lanciando un’occhiata sprezzante al baldacchino vuoto di Hermione. Serrò le labbra, cercando di riprendere il controllo. «Se solo fossi arrivata qualche minuto prima, chissà in che posizione li avrei trovati, il mio Won-Won e quella sottospecie di pseudo castoro cervellone!» strinse forte i pugni sulle ginocchia, il suo volto improvvisamente rosso di gelosia. «…E dovevi vederli, come ridevano! Con me non ha mai riso così»

 

«Come se glielo avessi mai permesso» apostrofò Calì alzando gli occhi cielo. «Passavate ore intere a scambiarvi saliva, era già difficile distinguere la tua faccia dalla sua, figuriamoci fare altro»

 

«Non è questo il punto» tagliò corto Lavanda con un gesto stizzito della mano.

Calì si passò una mano tra i capelli, sospirando scoraggiata.

 

«Lavanda, Ron e Hermione sono buoni amici. Credo che tu abbia frainteso tutto fin dall’inizio e-»

 

«Amici, non farmi ridere! Ho visto quei due uscire dal dormitorio maschile ridendo! Ridendo, capisci?! Si stavano senza dubbio prendendo gioco di me, ci scommetto» emise un grugnito stizzito, stringendo di nuovo al petto il cuscino. «…E poi, insomma, non sono mica nata ieri, un ragazzo e una ragazza che escono insieme da un dormitorio non possono che aver fatto qualcosa di osceno»

Il sopracciglio di Calì s’inarcò naturalmente nell’udire quella visione così maliziosa dei rapporti uomo-donna.

 

«Non è possibile che stessero semplicemente parlando? O studiando? Hermione Granger non sa fare altro!» tentò lei ragionevole.

Lavanda conficcò le sua unghie smaltate nel cuscino a forma di cuore.

 

«Non dove ci sono dei letti» stridé lei, isterica. «Insomma, è stata capace di irretire Viktor Krum! Possibile che non ti rendi conto delle reali capacità di quella capellona?! Ha il fascino dell’intellettuale, misto a quello della selvaggia, scommetto che è il sogno proibito di metà Hogwarts! Quell’impiastro del mio Won-Won non dev’essere stato preda difficile» il suo sguardo si perse nel vuoto, contrito.

 

«Questo non ti dà il diritto di avvelenarlo per vendicarti della sua goffaggine, però» lo sguardo di Calì era duro, turbato.

Lavanda le rivolse un’occhiata carica di genuino stupore.

 

«L’Amortentia non è mica un veleno!» il suo tono suonò anche più acuto del normale. «Non mi sognerei mai di fare del male all’amore della mia vita!»

 

«Se è l’amore della tua vita dovresti volerlo vedere felice!» Calì si alzò dal suo letto, prendendo a camminare nervosamente per la stanza.

 

«Ma io voglio vederlo felice» rise Lavanda, portandosi una ciocca bionda dietro l’orecchio, «…con me!»

Calì le rivolse uno sguardo compunto.

 

«Posso ricordarti che l’ultima volta che ha mangiato cioccolata è stato quando Romilda Vane ha mandato una scatola di Cioccocalderoni a Harry e lui ne ha accidentalmente mangiato uno cadendo vittima di un filtro d’amore non destinato a lui?»

 

«E con questo?»

 

«Con questo» spiegò lei, tentando di mantenere la calma «non puoi pretendere che sia tanto sprovveduto da cascarci di nuovo!»

Lavanda fece una risatina e Calì non ne capì il motivo.

 

«Tesoro, ma io non gli manderò mica della cioccolata! Mi credi così sciocca, forse?»

La risposte che balenò prontamente nella mente di Calì fu un immenso, luminoso, lampeggiante, rumoroso, indisponente SI’.

 

«Certo che no» rispose immediatamente lei, evitando di guardarla negli occhi.

Il suo tono non era credibile, dal suo sguardo trasparivano i suoi reali pensieri e il suo andamento nevrotico evidenziavano quello che era ovvio a tutti meno che a Lavanda.

Tuttavia lei le credé.

Sul suo volto si aprì un sorriso soddisfatto segno di una ritrovata serenità.

 

«Il mio piano è infallibile, Calì…-» mormorò vittoriosa, «…Ron tornerà da me e si dimenticherà di Hermione prima che possa dire Pluffa!» fece un risolino soddisfatto e mefistofelico, lasciandosi cadere sognante sul materasso.

 

Calì la squadrò, allarmata.

Speriamo almeno che non sbagli filtro…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hola! :DD

Come vi sembra? Sarà una fic di pochi capitoli, ma ultimamente non riesco a scrivere altro C; Cosa succederà ora che Vanda ha deciso di riconquistare Ron? Spero di avervi incuriosito almeno un pochino.

Che altro dirvi, il capitolo vero e proprio è praticamente già pronto, quindi non vi farò attendere troppo, scuola permettendo! Intanto ringrazio infinitamente robby, HermioneForever92, SiJay, Smemo92, LucyLight, FieryRedhead, EDVIGE86, mem, eli weasley, Lill, Saty, Nonna Giuly Weasley, _BellaBlack_, Marty McGonagall, Hermionina e mica per i commenti alla fic Forgotten! Grazie infinite!

Per rispondere a Hermionina (looov da quanto! **), qualcosa di vecchio è in arrivo, vi chiedo solo, per l’ennesima volta, di avere un po’ di pazienza. xD

Non controllo io quel che scrivo, io sono solo un mezzo!

 

Ora che ne dite di lasciarmi un commentino ino ino? *-* Così mi dite cosa ne pensate di questo Prologo C:

A prestissimo <3

 

 

 

 

 

 

   
 
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