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Autore: ayebaybay    21/01/2016    1 recensioni
'Harry, viene dalla North Pacific, per lei siamo come immondizia. E' la piccola innocente e ricca biondina che non ha preoccupazioni, eccetto ciò che deve comprare con la sua carta di credito illimitata'. Roteai gli occhi. Sapevo pochissime cose su Scarlet, ma ero sicuro che non fosse così.  'Vuole quei ragazzi che indossano la camicia a quadri e che le possono comprare diamanti senza alcuna ragione. Non ragazzi come noi che, cosa possono offrirle, un pò di droga? Cosa pensi che vorrà? Droga o una collana di diamanti?' 
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''Pensi davvero che potresti convincere Scarlet a dormire con te?'  Zayn chiese con le sopracciglia alzate.  'Yep' 'Ok, scommettiamo'  disse Zayn con un sorriso diabolico.
Avevo 2 mesi. 2 mesi per conquistare la fiducia di Scarlet per poi perderla a causa di una scommessa.
TRADOTTA DA UNA FF AMERICANA, CON OLTRE 800 RECENSIONI.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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CAPITOLO 38

Alle 10, Harry era fuori casa mia, seduto nella sua auto. Attraversai la mia strada ed entrai nella sua auto, al posto del passeggero. “Ciao” gli sorrisi. I suoi occhi erano già su di me quando si avvicinò, coinvolgendomi immediatamente in un bacio passionale. “Mi sei mancata” disse poggiando le sue labbra sul mio collo. Gemevo e ridevo allo stesso tempo. “Ci siamo visti qualche ora fa, Haz” sorrisi alzandogli la testa,così da poter baciare ancora le sue labbra. Dopo aver pomiciato per altri 15 minuti, finalmente riuscimmo a staccarci e a partire. Fissai Harry. I suoi capelli erano sistemati in un modo diverso. I suoi ricci, invece di andare verso il lato della sua testa, erano leggermente alzati. E proprio come ogni cosa che riguardava Harry, erano incredibilmente sexy. Indossava dei jeans stretti e neri con una maglia marrone con scollo a v. Faceva risaltare i suoi occhi verdi, che nel buio quasi sembravano brillare. I suoi tatuaggi scuri si intravedevano sotto la maglietta, e mi ritrovai a sfiorare quelli che fuoriuscivano dalla manica.
“Adoro i tuoi tatuaggi” mormorai. Harry mi guardò, sorridendo. “Io adoro il tuo tatuaggio” rispose. Lo sorrisi mentre cominciavo a sfiorare il mio tatuaggio preferito, tra i suoi: il mio nome. “Scarlet”, scritto in un perfetto corsivo, lungo il suo braccio.
Dieci minuti più tardi eravamo arrivati a casa di Niall, che era grande come quella di Harry; ma sembrava contenere il doppio del numero di persone che potesse ospitare. La musica rimbombava e arrivavano distinti l’odore di alcol e droga.
Harry strinse la mia mano mentre ci facevamo strada in cucina, tra la gente che danzava e i gruppi di persone che chiacchieravano. Niall entrò, con un pacco di birre tra le mani. I suoi occhi si accesero e corse verso di noi, sorridendo buffamente. Si avvicinò, stringendomi e lasciandomi un bacio sulla guancia. “Scarlet! Harry!” Niall esclamò. “A Niall piace ubriacarsi” disse Harry guardando la mia espressione sorpresa. Io e Niall avevamo parlato a volte, ma non eravamo mai arrivati ad abbracciarci o a lasciarci baci sulla guancia. Harry sembrava aver ragione: Niall era fin troppo ubriaco. “Oh, merda!” imprecò Harry toccandosi la tasca. “Devo prendere il mio cellulare da Lou, l’ho lasciato a casa sua e doveva portarmelo stasera a questa festa” “E’ di sopra” rispose Niall facendo un altro sorso dal suo drink. “Andiamo a cercarlo” disse Harry toccandomi il braccio, ma Niall mi afferrò. “No, lasciala qui a chiacchierare un po’ con me!” disse allegramente, sorridendomi. “Voglio parlare con qualcuno”. Harry spostò lo sguardo da me a Niall; capivo che fosse stranamente preoccupato per ciò che era successo all’ultima festa in cui mi aveva lasciata sola.
“Niall mi terrà sott’occhio” assicurai Harry prima di rivolgermi a Niall. “Vero Niall?” lui in risposta annuì entusiasta, ma sapevo che non era del tutto cosciente.
“D’accordo. Torno subito.” Harry rispose dopo un po’, prima di baciarmi per poi avviarsi. “E’ bello che voi due siate ancora insieme” disse Niall improvvisamente, fissando la sua birra come se fosse una cosa interessante. Annuii, ridendo per la sua espressione stupida. “Beh, nessuno credeva che sarebbe durata” risposi bevendo dalla bottiglina d’acqua che Harry mi aveva preso dal frigo.
“E’ solo che non sembri il tipo di ragazza che accetterebbe di stare con uno spacciatore, sai?” disse Niall cominciando a ridere da solo. Lo guardai curiosa. “Harry non è uno spacciatore. Si occupa solo di riscuotere i soldi dai clienti”. “Ah, non te l’ha detto? Harry comincerà domani, avrà il suo primo compito da vero spacciatore. Ci è voluto molto, se vuoi saperlo”. Sentii un fischio nelle orecchie mentre cercavo di captare le parole di Niall. Era vero ciò che diceva? Davvero Harry il giorno successivo avrebbe venduto della droga?
Cos’era accaduto alle sue intenzioni di allontanarsi dalla gang?
Sentii delle braccia stringere i miei fianchi e capii che si trattava di Harry, sentendo i suoi ricci solleticare la mia guancia. Mi liberai dalla sua presa, per poi ricevere uno sguardo di confusione. “Voglio andare a casa” dissi guardando Harry. “Cosa? Perché?” “Non mi sento bene, voglio che mi accompagni” risposi evitando di guardarlo negli occhi. Provai a superarlo per andare verso l’uscita ma mi afferrò.
“Scar, che succede?” chiese cercando il mio sguardo. La sua espressione era preoccupata, ma restavo ferita. Dovevo sapere la verità ma non potevamo parlarne in quel posto; riuscivo a stento a sentire i miei pensieri, con quella musica ad alto volume. “Buon divertimento piccioncini!” disse Niall, ignaro del fatto che non ci stavamo affatto divertendo. Si allontanò, muovendosi al ritmo di musica.
“Niall mi ha detto la verità, Harry. Ora portami a casa” dissi fredda e rigida. Un’espressione colpevole si fece spazio sul volto di Harry mentre annuiva, portandomi verso l’uscita. Provò varie volte a parlarmi, ma tutto ciò che facevo era interromperlo o ignorarlo. Il viaggio verso casa fu silenzioso, come lo volevo io. Dovevo riordinare i pensieri, non sarei riuscita a parlare con lui in quel momento.
Finalmente arrivammo a casa mia, che aveva le luci spente visto che non c’era nessuno. I miei genitori erano in giro per qualche questione di affari, e Woods sarebbe rimasto da amici quella sera.
“Posso entrare?” chiese Harry dopo aver spento la sua auto. Annuii, prima di scendere e avviarmi verso la porta di casa. Digitai il codice di sblocco e entrammo. Accesi le luci e salii le scale verso la mia stanza, con Harry che mi seguiva.
Non aveva una bella espressione, come se si stesse per sentire male.
Harry entrò dopo di me e chiusi la porta. Si mise seduto sul mio grande letto. Incrociai le braccia sul petto e cominciai a fissarlo. “Ascolta Scarlett, devi capire…” cominciò ma a stento riuscivo ad ascoltarlo per quanto fossi arrabbiata. “E’ cominciato tutto due mesi fa, e non ti conoscevo ed ero solo un cretino-“ “Lo spacciatore, Harry?” urlai su di lui fissandolo. Non volevo sentire scuse o spiegazioni stupide.
Subito dopo, Harry sembrò sollevato, rendendomi confusa. “Come hai fatto a non dirmelo! Sono la tua ragazza! Dovresti amarmi, fidarti di me e dirmi tutto. Credevo stessi cercando di allontanarti dalla gang, non di acquistare più potere!”
Harry continuò a fissarmi, come se non stesse capendo che gli stavo urlando contro. “E se davvero credi che ti lascerò fare tutto ciò al tuo futuro, allora ti sbagli. Non so cos’hai in testa!”.
Lo guardai con gli occhi pieni di rabbia. Mi guardava. Mi aspettavo rabbia anche da parte sua, che avrebbe cominciato a urlare. Ma invece era il contrario. Aveva un accenno di ciò che sembrava un sorriso sulla bocca, con i suoi occhi fissi nei miei.
“Perché mi guardi così?” chiesi acidamente. “Ti amo” disse quelle parole come se appartenessero ad un’altra lingua, come se fossero parole nuove. Erano inaspettate.
Harry era irascibile, e anche tanto, quindi l’ultima cosa che mi sarei aspettata era che lui confessasse il suo amore per me, invece di urlarmi contro a sua volta. “Cosa?” chiesi per accertarmi di aver sentito bene. “Sono così innamorato di te” ripetè Harry sorridendo mentre mi guardava con i suoi occhi verdi.
“Io…” mormorai, confusa e sorpresa da ciò che avevo sentito. Non sapevo nemmeno cosa rispondere. “Non puoi uscirtene così quando sono furiosa!” borbottai. Continuò a sorridere. “E perché no?” chiese alzando le sopracciglia. Mi morsi il labbro, lo odiavo. Era così perfetto. Come potevo sentirlo parlare così e continuare ad essere arrabbiata con lui?
“Fottiti” dissi prima che le sue braccia raggiungessero la mia vita e mi tirassero verso di lui. Le sue labbra si unirono alle mie come se fossero state la sua fonte di aria, la sua fonte di vita. “Volentieri” disse mentre faceva pressione sul mio labbro superiore. Misi tutta la mia rabbia, tutta la mia frustrazione in quel bacio, mettendoci tutta la forza. “Fanculo” ringhiò Harry dopo che morsi violentemente il suo labbro inferiore. Il sapore del suo sangue nella mia bocca mi fece realizzare quanto effettivamente ero stata violenta. Ma ciò sembrava piacere ad Harry, prima che posasse le sue grandi mani sul mio sedere. Si alzò, con le mie gambe che avvolgevano i suoi fianchi mentre si voltava, per farmi sdraiare sul mio grande letto. I suoi occhi diventarono più scuri alla vista dei miei capelli disordinati e delle mie labbra rosse. Si fiondò sul letto, mettendosi sopra di me come se lui fosse il predatore e io il suo pasto. Si abbassò, baciando il mio collo in vari punti. Continuava a mordere, leccare e baciare la mia pelle sensibile, facendomi riempire la stanza dei miei gemiti.
Appena finito di lasciare il segno sul mio collo si alzò leggermente, e io ne approfittai per lasciare a mia volta un segno. Mi avvicinai, inalando il suo profumo ormai noto. Sentivo profumo maschile mischiato all’odore del fumo. Baciai e morsi il suo collo, concentrandomi su un punto in particolare, dove avevo lasciato un segno la settimana precedente.
Dai gemiti che emetteva, aveva capito quanto fossi eccitata. Le mie braccia erano avvolte al suo collo, così da non lasciare alcuno spazio tra di noi. Mentre continuava a baciarmi le sue mani andarono sul mio seno, afferrandolo e ampliando così la mia frustrazione. Afferrò i bordi della mia maglietta, facendomi alzare le braccia per poi sfilarla. Dopo qualche secondo, il pavimento fu raggiunto anche dal mio reggiseno. Ero lì, per metà nuda, davanti ad Harry e non mi sentivo nemmeno a disagio. Mi fidavo di lui e mi sentivo sicura.
Così. Dannatamente. Perfetta.” Sussurrò Harry come se stesse parlando a se stesso; i suoi occhi si alzarono per guardarmi, prima che si abbassasse per baciare il mio seno. Un sospiro lasciò la mia bocca quando Harry accolse il mio capezzolo con le sue labbra, mentre giocava con l’altro con le dita. Mi morsi il labbro mentre Harry baciava e giocava col mio seno, facendomi sentire come se la testa mi stesse esplodendo.
“Harry” riuscii a dire dopo un po’. Il suo viso si avvicinò al mio, mentre si manteneva con i gomiti ai lati della mia testa. “Scar”. Annullai le distanze, continuando a baciarlo, con la sua lingua che pregava la mia.
“Fai l’amore con me” lo implorai strofinando la mia intimità con la sua. Morivo dalla voglia, era quasi doloroso. I suoi occhi si fecero ancora più scuri di quanto lo fossero già, erano quasi neri. Non disse niente, oltre a un ringhio mentre mi baciava appassionatamente. Tre minuti dopo la sua maglia, i suoi pantaloni e i miei erano ammassati a terra. L’unica cosa che mi separava dall’essere nuda era la mia mutanda, mentre i suoi boxer sembravano diventare sempre più stretti, minuto dopo minuto.
Harry si spostò facendomi salire sopra di lui, con il mio seno in bella vista per lui. Appoggiai la mano sulla sua protuberanza, accarezzandolo sopra il cotone dei boxer. Harry sussultò, muovendo i suoi fianchi verso la mia mano, mentre la protuberanza cresceva secondo dopo secondo.
Le mie dita andarono sotto i suoi boxer, facendolo sospirare. Abbassai i boxer, facendo uscire il suo duro membro. Harry era nudo sotto di me, non avevo mai visto qualcosa di così attraente in tutta la mia vita.
Stavo per raggiungere la sua erezione quando Harry si mosse, avendo deciso che era finito il mio tempo di comandare. Dominava a letto, lo sapeva, e ciò gli piaceva anche.
Continuò a lasciare dei baci sul mio petto, continuando fino alla pancia e facendomi venire le farfalle allo stomaco. “Wow” mormorò dopo aver infilato la mano nei miei slip, prima di cominciare a fare pressione contro il mio clitoride. “Sei così bagnata”. Entrò con un dito, muovendolo dentro e fuori. Io, nel frattempo, gemevo e muovevo i miei fianchi verso di lui. Lo volevo. Avevo bisogno di lui.
“Harry, ho bisogno di te” dissi sincera. Harry baciò le mie labbra mentre continuava a penetrarmi con un dito. “Dimmi di cosa hai bisogno piccola. Dimmelo” disse con voce rauca, facendomi eccitare più di prima. “Ho bisogno di fare l’amore con te” mi fermai per un momento, guardandolo dritto negli occhi. “Forte”.
Il suo dito uscì da me, contro la mia volontà. Mormorai volenterosa, mentre lui avvolse la bocca intorno al suo dito, per assaggiarmi. Chiuse gli occhi ed emise un gemito. “Il tuo sapore è migliore di qualsiasi altra cosa che abbia mai assaggiato. E’ così dannatamente buono”.
La sua mano andò sul bordo dei miei slip, per sfilarli violentemente e poi buttarli a terra con il resto dei vestiti. Si chinò, premendo le sue labbra sul mio tatuaggio. Le iniziali “H.S.”, scritte in corsivo sul mio fianco, sembravano piacergli mentre continuava a baciarle. Harry si spostò sul bordo del mio letto per prendere qualcosa. Prese una bustina grigia e se la portò all’altezza dei denti, e capii che era un preservativo.
“Lascia fare a me” dissi prendendolo dalla bustina. Srotolai il preservativo sulla lunghezza di Harry, facendolo sospirare. “Sdraiati” mi disse. Lo accontentai, cadendo contro il mio morbido letto e il mio morbido cuscino. “Cazzo, sembri un angelo” mormorò mentre si abbassava su di me. “Ah!” mormorai quando Harry posizionò la sua punta all’altezza della mia entrata. Era la seconda volta che facevo sesso, ma sapevo che sarebbe stata sicuramente meglio della mia prima e dolorosa volta.
“Ti scoperò come se fossi un angelo, cosa che sei” disse Harry entrando deciso in me. “Danneggerò la tua innocenza”.
Con le sue parole e i suoi movimenti, sapevo che non sarei durata molto. Continuò ad uscire ed entrare velocemente in me, gemendo insieme a me. Ogni tanto il mio nome compariva sulla sua bocca, insieme alle parole “cazzo” o “porca puttana”. “Harry” il suo nome uscì dalle mie labbra mentre lo guardavo. A stento riuscivo a tenere gli occhi aperti, che si chiudevano a causa del forte piacere.
“Così stretta…” mormorò Harry con le sue labbra premute contro le mie. Si riusciva a sentire il rumore dei nostri corpi insieme ai nostri gemiti. Guardai i ricci di Harry, che si agitavano ad ogni suo movimento. I suoi tatuaggi erano illuminati, contro il mio corpo che invece era pulito, oltre alle sue piccole iniziali. Aveva cicatrici, tatuaggi e ferite. Io non avevo nient’altro che le sue due iniziali tracciate sul mio fianco, A parte quelle, la mia pelle era pulita e chiara. Era un’altra delle differenze tra me e lui.
“Ci sono quasi” dissi spostando un riccio dal suo viso mentre continuava a muoversi dentro di me. Harry velocizzò i suoi movimenti, rendendoli più decisi. Era difficile per me non urlare. Meno di un minuto dopo, sia io che Harry raggiungemmo l’apice del piacere; il nome di Harry lasciò le mie labbra in un sussurro.
Dopo ciò, Harry si sdraiò su di me e coprì il mio corpo col suo, cercando di far tornare il suo respiro regolare.
Tutto ciò a cui riuscivo a pensare era a quanto era stato meraviglioso. A come sentivo Harry più vicino, ogni volta che facevamo sesso. Non avrei mai voluto che finisse.
Harry si spostò, sdraiandosi accanto a me. Scoprì il suo membro e gettò il preservativo nel cestino vicino. Il suo braccio avvolgeva la mia stretta vita, stringendomi a lei. Lo guardai. C’era una connessione così forte tra i nostri occhi che a stento riuscivo a respirare. Mi spostai per dargli un lungo e appassionato bacio.
“Per essere la tua seconda volta, sei stata abbastanza selvaggia” ruppe il silenzio Harry. Poggiai la testa sulla sua spalla. “Ho imparato dal migliore” risposi, facendo ridere Harry. “Mi hai graffiato la schiena, credo che stia sanguinando”. “Cosa ti aspettavi da una ragazza a cui hai danneggiato l’innocenza?” risposi, usando le sue parole contro di lui. Harry aprì la bocca, ridendo con la testa all’indietro. Era il mio suono preferito, quello,
“Ci sono così tante cose che vorrei insegnarti” disse guardandomi. Annuii, baciandogli la guancia. Anche io volevo imparare altre cose. Volevo provare nuove cose, nuove posizioni, nuovi modi per far provare piacere ad entrambi. Volevo avere più esperienza.
“Harry?” ruppi il silenzio. Harry spense la lampada, lasciandoci al buio. “Si’, piccola?” la sua voce rauca del post-sesso mi diede i brividi.
“Davvero diventeremo una di quelle coppie che sfoga la propria rabbia facendo sesso dopo aver discusso?” dissi sorridendo. “Il sesso da arrabbiati è il miglior sesso” rispose palpando leggermente il mio sedere.
“Ho sentito che anche il sesso per fare pace è bello” risposi, facendogli alzare le sopracciglia. “Credo di aver creato un mostro” disse, ridendo.
“Credo che sia soltanto l’effetto che hai su di me” risposi con nonchalance. “Ti amo, lo sai.”
“Ti amo anch’io”.


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Hola babes! Un'ennesima scusa per un ennesimo capitolo in ritardo. Però è abbastanza lungo.. Potrebbe bastare a farmi perdonare? :)
Anyway, sono stata indaffarata con gli esami ma ora ho una decina di giorni di pausa tra primo e secondo semestre, spero di riuscire a tradurre il più possibile, se questa storia interessa ancora a qualcuno :D Finalmente è arrivato il momento tanto atteso, finalmente si sono uniti fisicamente! 
Alla prossima, (spero non troppo tardi) 
Ciao ragazzi, e grazie a quei pochi che ancora passano il tempo a leggere i miei capitoli :)

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