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Autore: Marra Superwholocked    21/01/2016    4 recensioni
Traduzione di Just call me Baby, una mia fanfic che potete trovare sempre qui su EFP, in cui Sam e Dean non trovano più la loro macchina e si imbattono in una ragazza misteriosa di nome Baby...
Genere: Comico, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Impala, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Domenica mi è arrivata una recensione per “Just call me Baby” (che ho letto solo stamani) in cui I love the weasley twins mi ha chiesto di pubblicare la stessa storia in italiano :) così mi sono messa subito al lavoro e ho riscritto tutto, traducendo come meglio ho potuto cercando di restare il più fedele possibile all'originale! Devo dire che, nonostante io ami la versione inglese, questa in italiano mi è riuscita abbastanza bene e spero di aver agevolato non solo I love the weasley twins, ma molti altri :)


xoxo
Marra

 

Chiamatemi Baby


«Dean!» Sam era stufo: suo fratello stava flirtando con la commessa del supermercato. Di nuovo. Erano in ritardo con un caso, ma no, pensiamo a fare sesso!
Dean si voltò riluttante. «Che vuoi?» sussurrò, poi lasciò un biglietto col suo numero di telefono alla commessa, la quale non riusciva a staccargli gli occhi di dosso e, salutata la ragazza, se ne andò con suo fratello.
«Per una volta, una, sii serio, per favore!» disse Sam, ma Dean sembrava concentrato su altro.
«Amico...» Avevano appena oltrepassato l'uscita del supermercato quando Sam vide suo fratello fermarsi e reprimere ciò che sembrava essere nausea. «Ehi, amico» ripeté Sam. «Cosa c'è che non va?»
«La mia macchina...» sussurrò piano con una fitta allo stomaco. «Sam, dove diamine è la mia Baby?!»
Sam si guardò attorno con un leggero sorriso sulle labbra. «Dean, forse... Forse hai parcheggiato lontano da qui... Oppure stai semplicemente diventando vecch-»
«Non farlo» disse Dean. «Non dirlo.»
«Che cosa?» rise Sam.
«Quella parola!»
«Quale parola?!»
«Lo sai, quale...»
«Ma io-»
«No.»
«Vecchio?» ridacchiò infine Sam.
Dean guardò il fratello con un'espressione un po' arrabbiata, ma poi si arrese: qualcuno, ancora lì in zona, aveva appena rubato la sua macchina! E lui voleva trovare il colpevole ad ogni costo...
«Scusa» disse Sam, il quale ricordò il caso in cui Dean diventò ottantenne in pochi secondi. «Non volevo...»
«Sai una cosa?» esclamò Dean, interrompendo il fratello. «Chi se ne frega?» aggiunse con l'intenzione di dire “Scuse accettate”, ma... «Sammy, guarda qua» disse all'improvviso. Entrambi erano appollaiati esattamente dove Dean pensava di aver parcheggiato la sua Baby, dove ora vi era un posto libero e, per di più, dove una strana sostanza giaceva per terra.
«Ma che diavolo...?»
«Non lo so... È qualcosa di nuovo?»
«Penso proprio di no.» Sam si rialzò in un secondo. «Il mio Ma che diavolo era per te, Dean! Quello è olio!»
«Olio?!» Ora Dean era davvero nel panico. «Olio? La mia povera Baby... Sammy, dobbiamo ritrovarla!»
«Ehm, Dean...»
«Che c'è?»
«Guarda. Quella ragazza» disse Sam indicandogli una ragazza, la quale era ferma immobile dall'altra parte della strada. Ella indossava dei blue jeans ed una semplice maglietta sotto una giacca di pelle nera; numerose borchie circondavano i suoi stivali e, inoltre, quel taglio di capelli corto le davano un'aria ancor più ribelle.
I Winchester rimasero in silenzio per qualche istante, poi Dean assottigliò gli occhi e notò le cicatrici della ragazza. «Ehi, fa' attenzione» disse il maggiore ed insieme attraversarono i pochi metri che li separavano dalla ragazza, ma una macchina tagliò loro la strada e lei sparì nel nulla.
«Che cavolo...?»
«Sammy, sta scappando, andiamo!»
Ed ecco che i due fratelli si ritrovarono a correre con una certa furia nei loro occhi – okay, forse solo Dean, ma non è questo il punto... In realtà, essi la stavano inseguendo senza sapere che cosa li aspettava alla fine di quella corsa.
Sam stava per far cadere un'intera bancarella di torte; Dean saltò più volte per evitare di inciampare in qualche povero cagnolino. E più loro correvano, più la ragazza sembrava sfuggir loro di mano.
All'improvviso, dove non vi era alcun orecchio indiscreto, la ragazza si fermò. Ella si voltò con un grosso sorriso da offrire ai Winchester. Quando essi la raggiunsero, cauti, la ragazza alzò le mani per far notare loro di essere innocente. «State calmi, ragazzi» disse nel vederli tirar fuori le loro pistole.
«Chi diavolo sei, Flash Gordon?» esclamò Sam.
Lei ridacchiò solo un pochino, perché conosceva i metodi di quei due ragazzi e quel giorno stavano facendo le cose un po' al contrario. «Il mio nome è irrilevante.»
Dean fece scattare la sicura. «Ne sei certa?»
Subito la ragazza spalancò gli occhi, terrorizzata. «Okay, okay, ho capito! Vi dirò il mio nome solo se mettete via quelle cose... Per favore!»
Sam e Dean misero via le pistole e tesero l'orecchio. «Quindi?» disse Dean. «Come dobbiamo chiamarti?»
Lei sorrise. «Chiamatemi... Baby.»
Dean soffocò un urletto, sembrando così un bambino a cui qualcuno aveva appena rotto il suo giocattolo preferito. «Cosa» disse in un sussurro. «Sei la mia Imp-? Sam, non ce la faccio.»
«Respira!» Sam guardò suo fratello, poi Baby. Effettivamente, quella ragazza aveva parecchie cicatrici molto strane, ma...
«Io sono la tua cosa?!» esclamò Baby, confusa.
«La mia Impala» rispose il maggiore dei fratelli con un forte dolore allo stomaco. Stava quasi per vomitare!
«Wow... Una Impala... Davvero? Una macchina?» Baby rise come mai aveva fatto. «Sarò onesta con voi, ragazzi» disse dopo essersi ripresa. «In tutta la mia vita, questa è la prima volta che mi scambiano per una macchina» disse per poi ridere nuovamente. «Cielo, no! Mi chiamo Barbra e sono una cacciatrice come voi, ragazzi.»
«Quindi... Se tu sei Baby, ma non sei Baby... Dov'è la mia Baby?!» esclamò Dean senza capire esattamente ciò che stava dicendo.
«Be'... Non lo so... Potremmo lavorare insieme a questo caso... Ma...» Baby guardò Sam con fascino. «Ma Il Capellone passerà questa notte con me...»
«Affare fatto.»
«Aspetta, cos- Dean!»
«Che c'è?» chiese, poi realizzò. «Oh... Non se ne parla!»
Baby fissò Dean negli occhi senza mostrare alcuna espressione. «Okay, ragazzi. Seguitemi» disse. «In questa città penso vi sia un fantasma o qualcosa d'altro a cui piacciono le macchine o forse solo rubare... Ho un piano.»

 

FINE


...forse...

   
 
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