Non pensavo che la mia vita potesse cambiare in modo così radicale. Non pensavo che cambiando io avrei cambiato anche le persone che mi circondavano.

Ero sempre stata una persona diciamo abitudinale: non uscivo con gli amici molto spesso poiché preferivo rimanere a casa a leggere o a divertirmi con la mia migliore amica, mi applicavo a scuola, anche se per quello che provavo non riuscivo ad avere dei voti da genio, oppure quando non sapevo che fare disegnavo.

Avevo sempre avuto una capacità nel disegno fin da quando ero piccola (dote di famiglia), e mi piaceva soprattutto disegnare cose astratte o personaggi di fantasia come draghi o vampiri.

Un giorno disegnai un ragazzo, non sapevo chi era ma lo avevo già sognato diverse volte quindi avevo deciso di disegnarlo per non dimenticarmi mai del suo volto: aveva la carnagione abbastanza chiara, dei capelli biondi ma tinti, che comunque alla luce del sole sembravano molto piú chiari, e degli occhi in cui mi perdevo sempre, solo che subito dopo mi risvegliavo dal mio sogno.

Mi chiamo Alexandra Moon, ma per quei pochi amici che avevo Alex, e non sono una di quelle ragazze a cui piace stare al centro dell'attenzione, infatti porto sempre i capelli legati, gli occhiali e un libro con me.

Quella mattina mi svegliai per colpa del freddo che aveva invaso la mia camera entrando da finestra che si era spalancata tutta di un colpo, facendomi prendere un collasso.

Scesi di sotto dirigendosi in cucina. Ero talmente assonnata che andai a sbattere contro la porta e le chiesi anche scusa, sentendo poi le risate del mio dolce fratellino dall'altra parte.

"James caro non dovresti ridere della tua adorata sorellina" dissi versandomi il caffè nella tazza.

"Lo so ma mi fai TAAANTO ridere" disse ridendo e facendo finta di asciugarsi una lacrima.

"Ah ah divertente, tu non dovresti andare a scuola?" dissi in tono di sfida. La scuola di James iniziava una settimana prima rispetto alla mia e della mia migliore amica, Skylyn, quindi io avevo ancora una settimana di relax.

Il mio dolce fratello maggiore mi guardò in cagnesco e si andò a cambiare, scese poco dopo e uscí dalla porta salutandomi.

Nostra madre era morta mentre nostro padre, bhe, non abbiamo sue notizie da molto tempo, quindi io e James abbiamo sempre contanti l'uno sull'altra.

Io mi buttai sul divano con un pacco di biscotti, un libro e il cellulare. Passavo sempre così le mie giornate quando potevo.