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Autore: Inquisitor95    23/01/2016    0 recensioni
"Shepard era una donna alta rispetto a molte altre della sua età: il fisico slanciato e snello al quale non mancavano le delicate curve femminili, i suoi capelli erano scuri e dopo un'adolescenza in cui li aveva tenuti lunghi aveva deciso di tagliarli fino alle spalle all'età di diciott'anni quando decise di seguire le orme dei suoi genitori arruolandosi. I suoi occhi erano blu come l'oceano, profondi altrettanto e dal delicato taglio." - tratto dal Capitolo primo.
Questa è la mia storia di Jane Shepard: superstite di Akuze, spaziale e dalle potenti abilità biotiche. Si tratta della rivisitazione del primo capitolo di Mass Effect con la mia FemShep. Tra guerra e passione si farà strada per diventare una leggenda per l'intera galassia a partire da Eden Prime.
Genere: Azione, Guerra, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Comandante Shepard Donna, Kaidan Alenko, Liara T'Soni, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo ventesimo

Il ciclo della Mietitura






Shepard rimase scossa alla vista di Saren che decideva di mettere fine alla sua vita, tuttavia ne approvava la scelta.
Aveva fatto la scelta migliore in punto di morte, redimersi. Per lui forse non c'era speranza anche se la comandante la pensava diversamente; il trio della Normandy si avvicinò quindi ai comandi della stazione che stavano ancora mandando il messaggio ai Custodi per aprire il portale della Cittadella, Shepard si mise davanti ai comandi e cominciò ad operare col fine di neutralizzare l'ordine.
« Ci sono quasi... » disse la comandante, il conto alla rovescia stava quasi volgendo al termine, evocò il proprio factotum verde e lo collegò al terminale; quello riprese la sua normale colorazione arancione mentre il programma di Vigil si intrometteva all'interno del terminale.
Il conto alla rovescia venne fermato e annullato, il segnale si fermò di botto e cominciò a disperarsi mentre la comandante sentì i dati affluire al proprio factotum, con quello poteva controllare l'intera stazione della Cittadella adesso. « Comandante mi ricevi? Qui, Normandy. Dimmi che sei tu... » il segnale di Joker apparve lentamente, fu così che Shepard si scoprì sollevata nell'ascoltare la voce del pilota.
« Che bello sentirti di nuovo, Joker. » disse lei, un misto di verità e sarcasmo. « Situazione? »
« Sono qui con l'Ammiraglio Hackett e l'intera flotta dell'Alleanza, ho chiamato i nostri alleati. Sblocca il portale galattico così potremo intervenire e salvare la Destiny Ascension... aspetto il tuo segnale! » disse Joker velocemente, Shepard annuì e chiuse la comunicazione.
« Sei davvero disposta a sacrificare tutte quelle vite umane per il bene del Consiglio, Shepard? Loro hanno sempre diffidato da noi, da te! Suggerirei di lasciare che i Geth terminino i proiettili contro di loro e poi di aprire il portale... » Garrus aveva detto una cosa orrenda: Shepard non avrebbe potuto sacrificare il Consiglio, eppure qualcosa dentro di lei le impediva di dargli completamente torto.
« Qui c'è in gioco molto di più delle vite umane, sacrificheremmo molti dei nostri è vero, ma dobbiamo salvare il Consiglio! » disse invece Kaidan, Shepard rifletté anche su quelle parole, era la cosa giusta da fare. Ma lei lo voleva?
Una parte del suo cuore le diceva che era sbagliato aiutare il Consiglio, se quegli stupidi le avessero dato retta fin dall'inizio tutto questo non sarebbe successo. Adesso ne subivano le giuste conseguenze; pagavano con la vita per l'errore commesso.
Un'altra parte del cuore della comandante però le diceva che doveva fare la cosa giusta come sempre, sacrificare il Consiglio non era la soluzione. Premette velocemente i pulsanti sul terminale.
« Sto sbloccando i portali, Joker. Entrate subito in azione e salvate il Consiglio; qualunque sia il costo... » disse, avviò l'apertura delle braccia della Cittadella e nello stesso attimo aveva già sbloccato i portali permettendo alla flotta dell'Alleanza di entrare nel Sistema Vedova.
I tre poterono vedere dall'ologramma esterno che l'Alleanza entrava in azione attraversando il portale, le braccia della Cittadella si aprivano lentamente e dopo aver distrutto le navi dei Geth avrebbero rivolto il loro fuoco contro la Sovereign che deteneva il dominio della Cittadella dalla punta della Torre del Consiglio.
In pochi istanti Shepard vide il brillare delle navi Geth, finire in pezzi seguiti da esplosioni, sorrise mentre l'Alleanza dimostrava al Consiglio quanto l'umanità potesse essere forte, quanto potessero essere determinati; una volta cessato il pericolo della Destiny Ascension, la comandante vide le navi restanti della flotta Umana che si spostavano verso la Cittadella, poté vederlo non solo dall'ologramma che raffigurava la scena spaziale ma anche dall'esterno delle grandi finestre dove Shepard intravide la Normandy volare via. La comandante sorrise nuovamente, soddisfatta.
I suoi occhi però scesero verso il basso insieme al suo umore, la comandante di fatti osservò il corpo privo di vita di Saren. « Scendiamo. Voglio accertarmi che sia morto. » disse, non si sopravviveva ad un colpo come quello ma era meglio accertarsi della cosa prima di commettere l'errore.
La comandante trovò il modo di scendere nel giardino sotto la sala del Consiglio, camminarono verso la salma di Saren e prendendo la pistola, Shepard sparò due colpi direttamente nella fronte del cadavere, emise un sospiro e l'attimo seguente Saren si rialzò di scatto facendo quasi cadere la comandante a terra, quello le venne contro ma lei riuscì ad evitarlo e restò immobile ad osservare la creatura muoversi.
Saren non era più lui infatti, il suo corpo stava subendo delle modifiche, i suoi artigli si allungarono diventando simili al metallo così come le sue gambe e il torace; la nuova creatura aveva occhi grigi e spenti, manteneva ancora il volto del Turian ma era solo una maschera di pelle in quanto era più simile ad un sintetico che ad altro: la vera opera della Sovereign che si era impossessata del Turian Ribelle.
« Non puoi fermarmi, Shepard. Io sono la Sovereign! » la voce di Saren non aveva quel solito effetto tipico della voce dei Turian, era anomala e artificiosa come quella delle IA.
« Tutti giù! » urlò la comandante quando la forma sintetica di Saren cominciò a sparare con dei fucili improvvisati dagli artigli, la comandante cercò di nascondersi finendo però con gli scudi completamente distrutti e lasciando che i proiettili distruggessero parte della sua armatura.
Saren ricaricò per un lungo istante e la comandante saltò fuori per colpirlo, la creatura però interruppe la ricarica cominciò a saltellare sulle parete per cercare degli appigli che gli fornissero un rifugio sfuggendo quindi ai colpi della donna; anche Garrus e Kaidan diedero però problemi al sintetico in particolare utilizzando le loro abilità di Sovraccarico: entrambi concentrarono l'abilità all'interno della creatura sintetica senza però troppo successo in quanto Saren doveva essere solo per metà sintetico.
La comandante continuò a sparare contro la creatura che continuava a balzare, in quel modo però non aveva modo di colpirlo e presto avrebbero terminato i proiettili se avessero continuato a sprecarli; Shepard trovò riparò nascondendosi al fianco di una grande pianta dal quale poté anche vede che Kaidan stava continuando a correre protetto da una Barriera e sotto il fuoco del nemico mentre Garrus si occupava di colpire il sintetico; a quel punto la comandante ebbe l'idea che sperava l'avrebbe portata alla vittoria: Shepard cominciò a correre senza fermarsi così da mettersi al centro della sala, mosse il braccio così da evocare una Barriera biotica intorno a sé e subito proseguì con l'effettuare un potenziamento degli scudi che le permise di ripristinarne una piccola parte.
La comandante vide il suo piano realizzarsi, Saren di fatti spostò la sua mira e si concentrò sul colpire Shepard, nell'attimo in cui però ci fu il silenzio nello spostare i fucili per mirare, Kaidan e Garrus ne approfittarono per scaricare i loro colpi addosso al sintetico che non ebbe il tempo di sparare e ricaricare, la creatura cadde per terra perdendo la possibilità di aderire alle pareti, la comandante allora si spostò verso Saren e lo bloccò col piede per sparare gli ultimi colpi contro il sintetico e lasciando che la creatura spirasse infine, i suoi occhi si spensero e il metallo del proprio corpo si tramutò presto in cenere; definitivamente morto.
« Finalmente è finita... abbiamo fermato Saren! » annunciò la comandante, nel frattempo all'esterno della Torre il combattimento era sempre più acceso, la Sovereign stava lottando contro le navi con tutte le sue forze ma alla fine aveva perso il suo appoggio, probabilmente in quanto Shepard stessa aveva sconfitto la forma fisica del Razziatore.
Ci furono delle esplosioni e delle fiamme comparvero a riempire il cielo, Shepard si coprì gli occhi per poi osservare cosa stava accadendo: il Razziatore era stato distrutto probabilmente anche se non ne era certa vista la pessima visuale che aveva; poteva però osservare qualcosa di gigantesco venire contro di loro, Shepard sbarrò gli occhi quando capì che si trattava di una delle zampe del Razziatore.
Si voltò verso i suoi compagni. « Andate via, presto! » urlò ancora una volta, se non si sarebbero messi in salvo sarebbero presto morti, la comandante ebbe il tempo di percorrere pochi metri prima che qualcosa colpisse la Torre, venne sbalzata via e il buio si impossessò di lei.

* * *

Passarono diverse ore da quando la Sovereign era stata sconfitta, il Capitano Anderson camminava lentamente per i corridoi ancora distrutti della Cittadella, alle sue spalle c'era una piccola squadra di ricognitori, il suo unico compito era quello di scoprire cos'era successo alla Torre visto che Shepard non aveva più mandato sue notizie, né lei né il resto della squadra di sbarco.
Il Capitano si mosse lentamente attraverso i detriti che riempivano la sala, spostando occasionalmente qualche pezzo di metallo, la zampa del Razziatore era entrata in collisione direttamente con la sala e c'erano pochissime possibilità che i tre fossero vivi.
Tuttavia Anderson vide dei movimenti e accorse, trascinò dai detriti il corpo di Kaidan, ancora respirava anche se a fatica visto il pezzo di ferro che si era incastrato all'interno del suo stomaco; il capitano però aveva visto ferite peggiori, il tenente Alenko ne sarebbe uscito sano e salvo. Poco distante da lui anche Garrus Vakarian, il Turian, si stava alzando con l'aiuto della squadra di ricognizione.
« Dov'è finita Shepard? » chiese il capitano.
Garrus abbassò lo sguardo e gli occhi profondamente intristiti, teneva la mascella contratta per la rabbia; Kaidan invece aveva gli occhi tremanti per le lacrime che faticava a trattenere, si morse le labbra per resistere ma le lacrime rigarono lo stesso il suo viso. « Non può essere morta... » realizzò il capitano Anderson, si voltò verso le rovine per cercare disperatamente la comandante, una donna come lei non poteva lasciarsi sconfiggere così!
Ci fu un lungo attimo di silenzio e poi qualcosa si mosse, velocemente e spostando qualcosa di pesante; Anderson alzò lo sguardo insieme agli altri presenti nella stanza per osservare qualunque cosa stesse arrivando a loro, poi comparve: alta e snella, dai capelli scuri e gli occhi blu come l'acqua, Shepard si ergeva vittoriosa in mezzo ai resti del Razziatori, leggermente china e con un sorriso che cercava di mantenere per nascondere la smorfia di dolore.
« Tutto bene, Anderson? » chiese lei con sarcasmo, il capitano fece un grande sorriso di risposta per Shepard e poi annuì lentamente, aveva salvato la galassia intera!

* * *

La Cittadella era un posto desolato, o almeno l'intera zona del Presiudim sembrava essere stata il teatro della distruzione e dell'orrore dei Geth, ormai cacciati via anche se non tutti erano stati eliminati, Shepard era molto preoccupata di questo ma non volle esternare questo sentimento davanti al Consiglio.
Stava camminando al fianco dell'ambasciatore Udina e del capitano Anderson, era passata qualche ora dal ritrovamento della squadra nella Torre e il Consiglio aveva chiesto di poter vedere i tre ma in particolare Shepard, colei a cui loro tre dovevano eternamente la vita.
« Ambasciatore Udina, Capitano Anderson, Comandante Shepard, siamo riuniti per esprimere la nostra gratitudine all'Alleanza e al genere Umano per il contributo contro la Sovereign e l'armata Geth... » disse il consigliere Asari per prima, subito dopo di lei parlò il Salarian.
« Molti Umani sono morti, sacrificandosi per la nostra difesa della Cittadella e per noi stessi! »
A quel punto fu il consigliere Turian a parlare esprimendo la sua opinione al riguardo, nonostante le avversità, adesso il Turian aveva occhi piccoli e lucidi. « Hanno dimostrato estremo coraggio nel sacrificarsi per l'intera galassia, e noi del Consiglio ci uniamo al cordoglio per la perdita. »
« Ma non è tutto... » intervenne nuovamente il consigliere Asari rivolgendo il proprio sguardo direttamente a Shepard. « Ti siamo riconoscenti, comandante. Non hai salvato solo noi e la Destiny Ascension, ma tutta la galassia grazie alle scelte che hai intrapreso. » Shepard si lasciò sfuggire un sorriso.
« Le tue gesta eroiche rendono onore al genere Umano e all'Alleanza dei Sistemi, soprattutto. » il consigliere Salarian fece una pausa. Il silenzio fu subito colmato dalle parole del Turian, ma tutti ne concordarono.
« Non possiamo riportare in vita i coraggiosi soldati che hanno trovato la morte, ma possiamo onorare il loro ricordo tramite le nostre azioni... »
Infine il consigliere Asari terminò quel lungo discorso sul valore e il coraggio Umano. « Gli Umani hanno dimostrato di saper proteggere la galassia, si sono quindi guadagnati il diritto di servire il Consiglio stesso! »
Shepard comprese in ritardo la notizia, non erano solo parole, i tre consiglieri stavano affidando all'umanità la possibilità di ottenere un posto nel Consiglio. Una posizione all'interno della Cittadella nonostante fossero gli ultimi arrivati, infine l'umanità aveva conquistato quel posto!
« Come ambasciatore del genere Umano sono onorato nel prendere questo vostro dono e vi ringrazio. » disse Udina, Shepard gli scoccò una veloce occhiata, ora ovvio che lui avrebbe preso quel posto... nonostante tutto ciò che aveva fatto di sbagliato contro Shepard alla fine vinceva lui!
« Ci servirà una lista di canditi, comandante. » disse il consigliere Salarian parlando ancora con Shepard. Lei alzò gli occhi verso quelli dell'alieno. « Ha dei candidati che vuole sottoporre a questo posto? Siamo certi che le sue raccomandazione avranno notevole rilevanza. »
Shepard sentì il sangue affluire al cervello. « Il capitano Anderson! » disse unicamente senza troppe spiegazioni. La risposta di Udina era ovvia visto che si sarebbe aspettato lui di salire sul “trono” del consigliere.
« Ne sei sicura, Shepard? Anderson è più un tipo che prende a pugni le persone... » alludeva a qualcosa, probabilmente Anderson aveva dovuto neutralizzare l'ambasciatore in qualche modo, un po' troppo violento.
« Solo con lei, ambasciatore. Glielo assicuro. » rispose il capitano, era terminato il tempo in cui era lui a sottostare all'altro e Shepard aveva le idee chiare.
« Proprio perché Anderson è un soldato, serve qualcuno che sappia usare la forza e meno le parole, proprio perché lui non è un politico! » una parte di Shepard era felice di potersi vendicare contro il tradimento dell'ambasciatore, una buona parte di lei però era sicura che Anderson avrebbe fatto grandi cose all'interno del Consiglio!
« Sarà ben accetto tra di noi. » disse ancora una volta il consigliere Asari, rivolgendo un sorriso di incoraggiamento al capitano e alzando gli occhi al cielo. « Questo è l'inizio di una nuova Era... » le sue parole però confusero la comandante.
« No. Questo è stato solo l'inizio dell'attacco dei Razziatori; i Geth sono riusciti a fuggire e troveranno un altro modo per ritornare alla carica. Lo stesso faranno i Razziatori. » fece una pausa lunga, non aveva senso restare a parlare, aveva già perso troppo tempo e avrebbe potuto fermare le navi Geth che erano andate via. « Troverò un modo per fermarli. » disse infine la comandante, si voltò dando le spalle ai cinque e incamminandosi verso la stazione dei taxi che l'avrebbe portata all'hangar dove avevano fatto attraccare la Normandy, non potevano perdere ancora tempo.
Nonostante Shepard sapeva che Anderson era dalla sua parte, era anche sicura che lui avrebbe dovuto eseguire in parte la volontà del Consiglio; fece un sorriso all'idea che il capitano, ormai Consigliere Anderson, avrebbe fatto in modo che il Consiglio vedesse le cose dal suo punto di vista invece.
Ad aspettarla all'interno della struttura c'era un uomo nell'ombra, quello fece alcuni passi in avanti mostrando la divisa della Normandy, i suoi occhi dolci e castani si posano sullo sguardo della donna che amava, fece un leggero sorriso e Shepard si buttò tra le braccia di Kaidan senza vergognarsi del fatto che qualcuno potesse vederli, senza pensarci due volte perché finalmente poteva stare con lui.
« Allora... possiamo finalmente prenderci quella licenza? » chiese lui, aveva un sorriso che la comandante fu però costretta a spezzare in quanto non poteva fermarsi.
« Non credo che potremo ancora, » disse lei separandosi dall'abbraccio di lui che però continuava a stringere come se volesse tenerla sempre a sé. « c'è ancora molto da fare, devo trovare il modo di fermare i Razziatori, questo era l'inizio, troveranno un altro modo di tornare e io devo provare con i Geth finché non avrò un'altra pista. »
Shepard era sicura che Kaidan si sarebbe offeso, forse anche arrabbiato, con sua sorpresa però l'uomo le fece una grande sorriso e le diede un leggero bacio sulle labbra, passionale e quasi innocente allo stesso tempo. « Ci avrei scommesso; sappi che io sarò con te ovunque andrai con la Normandy... » anche lui fece silenzio. « Potremo inseguire i Geth insieme, ti starò al fianco fino alla fine! »
« Insieme... fino alla fine? » ripeté lei quasi intontita, cercava di trattenere la gioia che provava; sarebbe rimasta con la persona che amava. Kaidan annuì.
« Sì, finché lo vorrai. » e con quelle ultime parole entrambi si diressero verso il taxi per andare alla Normandy.
Avevano il tempo dalla loro parte, e insieme avrebbero trovato i Geth e li avrebbero fermati.






Angolo Autore:
Buongiorno a tutti ^^ Cari lettori e lettrici, arriviamo finalmente al punto di questa lunga storia che ha rivisto i passi percorsi dalla mia Shepard; spero vi siamo piaciuta e spero abbiate trovato interessante l'evoluzione che questo capitolo ha preso. Fatemi sapere cosa ve ne è parso della mia storia lasciando una piccola recensione e spero di vedervi presto col prossimo capitolo di Mass Effect che vedrà come antagonisti i Collettori. 
Un bacio, Inquisitor95

 
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