buon compleanno, tesoro! <3
YOU CAN'T ~ IT'S ME
Stava sorridendo.
Ricorderai per sempre la sua espressione. Stava sorridendo, con il viso
macchiato di sangue e gli occhi brillanti e folli nel buio. Quel
sorriso pazzo,
perverso, mentre affondava il coltello nella tua carne infantile. Quel
sorriso
è impresso nella tua mente e non se ne andrà mai
più.
Ti ha tradito. Ti ha tradito. Ti sei fidato di lui ed sei stato
tradito. Mai fidarsi
degli adulti.
Ora giaci a terra, affogato nel tuo stesso sangue. Piccolo,
stupido
bambino: hai imparato la lezione, ora? Mai fidarsi. Il sapore del
sangue te lo
ricorderà.
You can’t.
Non puoi, Saryuu. Non puoi
sopravvivere. Non puoi tornare come prima. Mai più, capito?
Sei condannato.
Puoi piangere quanto vuoi, ma non
puoi.
L’errore che hai fatto non può essere riparato: il
mostro dei tuoi incubi ti ha
trovato e si è insinuato nel tuo corpo, nel tuo sangue.
Adesso quel demone che
si nascondeva sotto al letto ha un nome, una voce e un volto.
Sei in trappola; nascosto in questo costume robotico, che cela il tuo
volto e
la tua identità, ormai non puoi che vagare alla ricerca di lui. La vendetta ti
incendia gli occhi, che brillano al buio come
sentenze di morte.
I corridoi sono bui esattamente come quella notte, ma non
c’è il sangue caldo
che ti scorre addosso, solo un gelo fatto di ingranaggi. La vita ti
è stata
strappata di dosso e adesso non puoi che strisciare con i tuoi compagni
alla
misera ricerca di un riscatto, di una vendetta.
Uccidere. Uccidere. Uccidere.
Quella parola lampeggia nei tuoi occhi e alimenta il battito del tuo
cuore
marcio. E’ come se lo sentissi battere dentro al tuo costume,
colmo di carne
putrida, al ritmo di quella parola che non è una parola,
è una ragione di vita,
uno scopo a cui hai votato te stesso. Uccidere, uccidere i bugiardi.
(DON’T
LIE)
Ma tu non sei nel torto. Ne sei profondamente certo, mentre
corri per i
corridoi in quella notte senza tempo, alla ricerca
dell’ennesimo bugiardo. Alla
ricerca del nemico.
Chi è il nemico? Chi è il responsabile? Chi
è il mostro? Chi è l’omicida? Chi
è
il cattivo, in questa favola oscura? Chi deve essere condannato?
“Puoi davvero rispondere a queste domande? Puoi davvero
condannare con il
costume inzuppato di sangue? You
can’t.”
Ah, Saryuu. Stiamo parlando di colpe?
(NO
TRUTH)
La porta è lì, davanti a
te. Splendidamente aperta.
L’elettricità è finita. La notte
è ancora lunga e nera come l’abisso.
E ti rendi conto che alla fine è soltanto una misera
routine. Una misera
routine con cui sfamare i mostri che abitano dentro di te. La tua sete
di
sangue ti prosciuga dall’interno, il tuo animo imputridisce
nella smaniosa
attesa della vendetta: è il suo
sangue che vuoi, ma intanto ti trascini ogni notte, sempre, senza
riposo, in
quei corridoi che assistono ridendo alle dannazioni degli umani. Hanno
riso di
te, quei muri freddi, mentre il tuo sangue schizzava su di loro, adesso
continuano a ridere mentre li imbratti con le interiora altrui. Li
senti
sogghignare nell’ombra, mentre avanzi verso la porta aperta.
Senti il respiro affannoso della guardia notturna, quel respiro
spezzato e
colmo di terrore che ti è tanto familiare.
Ti sporgi dentro alla stanza, senza riuscire a fermarti. Il desiderio
di
uccidere supera ogni morale, ogni ricordo della vita. Vita? Non ricordi
di
averla mai assaporata per davvero, ti è stata tolta quando
eri troppo piccolo per
accorgerti del suo valore… Che diritto hanno gli altri di
possederla, se a te è
stata strappata con tanta violenza?
E ti rendi conto che non è routine, non è istinto
a muovere il tuo corpo. E’
pura disperazione.
(HOPELESS)
Il terrore negli occhi di quell’uomo è
insopportabile.
E’ in piedi, contro alla parete opposta alla porta, e impugna
una pistola con
le mani che tremano convulsamente. Ti prendi il tempo per osservarlo,
per
imprimerti nella memoria il suo viso pallido e segnato, i suoi capelli
color
menta, i suoi tratti spigolosi. Lo osservi con la brama di distruggere
che ti
tinge gli occhi di rosso, facendoli scintillare al buio.
L’uomo scoppia in un pianto di terrore quando avanzi dentro
alla stanza. Spara
due colpi, ma le pallottole cadono nel vuoto.
Anche se ti avessero preso non ti avrebbero fermato: il tuo corpo
robotico non
può essere bloccato da nulla, la tua ferocia non
può essere rinchiusa.
Continui ad avanzare, cibandoti dei respiri affannati
dell’uomo, smaniando nel
desiderio di attaccare… Esattamente come una bestia in
gabbia che aspetta solo
il momento di essere liberata.
-Quante volte hai
mentito?
Quante volte hai ferito?
Quante volte hai
nascosto le tue colpe?
Quante volte hai
preferito incolpare altri?
Quante volte hai fatto
soffrire le persone?
Non si può
scappare per sempre… Asurei Rune.-
I suoi occhi si specchiano nei tuoi. Sono spalancati,
palpitanti di terrore
e lacrime. L’acquamarina delle sue iridi non è
limpido, però: è sporcato da
segreti, parole non dette, colpe mai confessate. E’ un colore
torbido, debole,
corrotto. Lui è corrotto, come ogni adulto, come ogni
umano… Mai fidarsi, mai
fidarsi, perché nessuno è sincero, nessuno
è onesto, nessuno è innocente.
(THIS IS THE
END)
Nei suoi occhi vedi riflesso te stesso. Nei suoi occhi, vedi riflesso lui.
Nei suoi occhi, come in uno spietato specchio, rivedi quella
paura, quella
supplica disperata che ha animato le tue iridi. Rivedi te stesso,
mentre quel
demone ti faceva a pezzi.
Ah, Saryuu. You
can’t. Non
puoi
tornare indietro. La tua anima ormai è persa, è
stata distrutta insieme al tuo
corpo da bambino… Hai perso te stesso. Sei solo un misero
fantoccio, una
marionetta corrotta dal gioco del tuo carnefice.
Ma non puoi sottrarti al tuo ruolo. Sei condannato, ricordi? Anche se
il sangue
continua a scorrere… Anche se il tempo passa…
Anche se la tua carne si
decompone… Non hai possibilità di tornare
indietro. La tua anima è legata a
questo costume imbrattato di sangue e così
resterà… Per tutta
l’eternità.
Così non ti fermi, mentre le tue mani squarciano la carne
dell’uomo. (YOU
CAN’T)
I tuoi occhi brillano al buio, il sangue ti schizza addosso in una
danza
macabra. (YOU CAN’T)
Le urla dell’uomo distruggono il silenzio della notte...
E’ la fine di questo
gioco. (YOU CAN’T)
La verità, riflessa nel sangue scuro, ti si rivela in tutta
la sua crudeltà.
Il demone che popola gli incubi…
Il mostro sotto al letto…
Il colpevole in questo gioco senza fine…
“IT’S
ME”