Anime & Manga > Magi: The Labyrinth of Magic
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Autore: Kanae_    23/01/2016    1 recensioni
Dal testo:
"Ripetè, a bassa voce, chinando il volto, ormai cupo, senza espressione, come avrebbe fatto a sorridere senza di lui, come avrebbe fatto tutte le mattine senza di lui, senza i loro litigi quotidiani, senza i loro incontri nascosti la sera, senza i suoi baci, senza le sue carezze, senza i suoi modi di fare esperti che mandavano in estasi la donna, ma che allo stesso tempo si arrabbiava per la sua beffardaggine, come... avrebbe fatto?"
-Una What if? sulla SharrYamu (inutile dirlo, ormai), scritta durante le ore scolastiche.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sharrkan, Yamuraiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era successo tutto in un attimo.
I membri di Al-Thamen avevano attaccato Sindria, e Yamuraiha si era ritrovata col combattere contro Apollonius, la quale ne uscì, ovviamente, vincitrice.
Mentre Sharrkan, era in difficoltà con uno dei membri, Byoln.
Yamuraiha non poteva di certo mettersi in mezzo e aiutare lo spadaccino, poiché essa lo rispettava e credeva in lui, questo valeva anche per l'albino.
In un attimo, sotto gli occhi della blu, ci fu la visione di Sharrkan che fu colpito in pieno dietro la schiena da una delle mosse di quel uomo senza Dio.
Nulla di più orribile e doloroso per lei, l'uomo in cui sperava tanto, che le aveva dato amore e tanti attimi di gioia, felicità e tristezza, stava per svanire sotto i suoi occhi?

"Non ti perdonerò mai se tu dovessi morire con una spada in mano.."

Queste erano le uniche parole che uscivano dalle labbra della maga, cercando di trattenere ogni emozione negativa, che prima o poi, sarebbero esplose e uscite fuori.
Byoln si allontanò in una fragorosa risata, soddisfatto di ciò che aveva appena compiuto.

"Voi generali siete così patetici, non riuscite nemmeno a difendere ciò che amate!"

Esordì quelle parole beffeggiando, e divertendosi nella visione dello spadaccino disteso per terra, inerme nel fare qualsiasi cosa.

Non riuscite nemmeno a difendere ciò che amate.

Queste rimbombavano nella mente della giovane donna, lasciando che ogni emozione racchiusa in quel momento, uscisse fuori, davvero poteva restare ancora a guardare quello spettacolo così vile?
La donna si fiondò a gran velocità verso Byoln, colpendolo con la sua magia.

"Sharrar Baraq!"

Pronunciata tale formula, spuntò un enorme drago d'acqua che colpì a gran potenza l'obiettivo, esso fu preso totalmente alla sprovvista.

"Sei così pietoso"

Disse la donna, nella rabbia più totale.
Era tutto ciò che poteva fare, poiché ridotta in condizioni non buone, e le era rimasto tanto di magia.
L'uomo fu stordito per terra dal colpo appena ricevuto, ormai era, finalmente, fuori gioco.

La donna corse dallo spadaccino, e prese il suo volto tra le mani, portandosi con le ginocchia sul freddo terreno, poggiando il suo bastone per terra.
Poggiò la sua fronte su quella di lui, mentre la disperazione iniziava a venir fuori.

"Non ti perdonerò mai se tu dovessi morire con una spada in mano.."

Ripeteva tra le lacrime, che scendevano sul suo viso violentemente, salate come il mare, ricadevano sulla mano dell'albino.

"NON TI PERDONERÒ MAI SE TU DOVESSI MORIRE CON UNA SPADA IN MANO!"

Urlò esausta la blu, non poteva davvero accadere, l'uomo della quale si era innamorata, e che per la prima volta ricambiava i suoi sentimenti, stava svanendo, così, in modo egoistico la vita se lo stava portando via.

"Yamuraiha.."

Piccole parole uscirono dalle labbra dell'albino.
Yamu aprì gli occhi, ancora rigati dalle lacrime e ormai rossi.

"Sharr..kan .."

Disse, lui la guardò e sorrise, spostando la sua mano, sulla pancia di lei.

"Yago.."

La donna spalancò gli occhi come non mai, guardando come quelli di Sharrkan si chiudevano.

"No.. Non farlo, non abbandonarmi, no.. Non voglio.."

Ripeteva tra i singhiozzi, e le lacrime che non volevano cessare per nulla.
Urlò, un urlo di disperazione mentre la mano di lui, che poco fa era sulla pancia di lei, ricadè sul suolo, senza vita.

*Non ti perdonerò mai se tu dovessi morire con una spada in mano..*

"Io ti amo.."

Disse la water mage, tra le mani stringeva quelle di lui, fredde.

"Non lasciarmi.."

Ripetè, a bassa voce, chinando il volto, ormai cupo, senza espressione, come avrebbe fatto a sorridere senza di lui, come avrebbe fatto tutte le mattine senza di lui, senza i loro litigi quotidiani, senza i loro incontri nascosti la sera, senza i suoi baci, senza le sue carezze, senza i suoi modi di fare esperti che mandavano in estasi la donna, ma che allo stesso tempo si arrabbiava per la sua beffardaggine, come... avrebbe fatto?

"Ti ricordi, quando mi avevi detto di amarmi imbarazzato sul ponte al fiume?"

Sussurrò la giovane, arrendendosi all' evidente scena, al dolore.. faceva maledettamente male.

"Baka..."

Sorrise sforzatamente tra le lacrime, toccandosi anche lei la sua pancia.
Quando si esauriscono le lacrime, aveva ormai esaurito tutto.
Energie, dolore, non avrebbe mai più pianto, le lacrime le aveva consumate tutte in quel momento.
Masrur si avvicinò alla donna, senza espressione, senza nulla, poggiando una mano sulla spalla di lei, che ancora teneva stretto fra se lo spadaccino.

"Non guardarmi, in questo momento sono debole, sono senza difese, senza più nulla.."

"Non si dice che, chi piange non è affatto debole, ma forte?"

Disse il Fanalis, quando ad un certo punto la donna si girò e lo guardò, buttandosi tra le braccia di lui.
Un abbraccio pieno di sfoghi, che nessuno avrebbe mai capito, nessuno poteva, in quel momento, fare qualcosa.

"Master.."

Sussurrò Alìbaba.

"Sharrkan-san.."

Dissero Morgiana e Aladdin.
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Pochi anni dopo..

"Mamma, mamma!"

Urlò un ragazzino dai capelli albini, pelle scura e occhi blu come l'oceano, correndo verso l'unica donna che mai avrebbe avuto nella vita.

"Yago! Cosa c'è?"

Disse chinandosi all'altezza del piccolo, osservandolo confusa, mentre dagli occhi del bambino, iniziarono ad uscire delle lacrime.

"....mi sono fatto male"

Disse imbarazzato e imbroncito.

"Sei proprio come lui.."

Sussurrò la donna sorridendo.

"Lui chi?"

Chiese logicamente il piccoletto.

"Oh allora, sai come facciamo passare la bua ora?!"

Disse sorridendo e aggrottando le sopracciglia la maga, prendendo il suo adorato bambino fra le braccia e correndo di qua e di là come se fossero in un parco giochi, ridendo, per poi sfinire sul primo divano trovato nel palazzo.

"Credo mi sia passato!"

Disse sorridendo calorosamente Yogi alla mamma.
Lei lo prese in braccio, pizzicandogli le guance e unendo la sua fronte con quella di lui.

"Se succede qualcosa, vieni sempre qua dalla mamma, intesi?"

"Si mamma! Infondo, sono uguale a lui, no?"

Disse scendendo da dosso alla donna e correndo via spensierato, lasciando Yamuraiha sorpresa, per poi ridere e voltare lo sguardo verso la spada.
Quella spada.
La spada che possedeva Sharrkan.

"Stupido.."

Sussurrò, prendendo l'oggetto tra le mani, stringendolo, mentre delle piccole lacrime iniziavano a scendere sul suo volto.

"Grazie di tutto.."

   
 
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