Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Lady_loneliness    24/01/2016    1 recensioni
Si erano conosciute così, loro due, per caso.
Era un giorno freddo, in pieno inverno, durante il periodo natalizio.
La neve scendeva leggiadra, imbiancando in poco tempo tutte le strade, gli alberi, creando così un'atmosfera che Dollie adorava. La rilassava vedere quel bianco candido, rotto soltanto dalle lucine e decorazioni natalizie.
Clara, invece, lo odiava. Odiava quel chiasso, quell'inutile spendere soldi in cose che non sarebbero servite a nulla solo per fare uno stupido regalo a qualcuno.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
( angolo autrice ; )
Premetto che tutto quello che ho scritto in questa shot è puramente inventato, niente è ispirato a fatti realmente accaduti.
Ogni singola parola è venuta fuori di getto, non avevo nemmeno un'idea principale quando ho iniziato a scrivere. ; __ ;
Dunque, ora vi lascio alla lettura, sperando che vi piaccia - e in caso fosse così fatemelo sapere attraverso le recensioni! ( ma anche se non vi è piaciuta, eh. Ogni tipo di recensione è ben accetta. )



 
" But I'll always be invaded by you "

 


Si erano conosciute così, loro due, per caso.
Era un giorno freddo, in pieno inverno, durante il periodo natalizio.
La neve scendeva leggiadra, imbiancando in poco tempo tutte le strade, gli alberi, creando così un'atmosfera che Dollie adorava. La rilassava vedere quel bianco candido, rotto soltanto dalle lucine e decorazioni natalizie.
Clara, invece, lo odiava. Odiava quel chiasso, quell'inutile spendere soldi in cose che non sarebbero servite a nulla solo per fare uno stupido regalo a qualcuno.

Quel giorno, Dollie ancora lo ricordava come fosse stato il giorno precedente, lei era comodamente seduta al tavolo di un caffé, sprofondata nel divanetto di pelle viola a fare piccoli schizzi sul suo album da disegno.
Perché questo le piaceva fare: disegnare. Era la sua più grande passione, fin da quando ne aveva memoria; a casa aveva album interi pieni di suoi lavori, tutti datati, a testimonianza dell'evoluzione del suo talento negli anni.
Dunque, quel giorno si trovava lì, da sola davanti ad una tazza di caffélatte bollente.
Poi la vide.
Alzò per un attimo gli occhi dal foglio, e la vide.
Clara era lì, seduta ad un tavolino poco distante dal suo, con delle amiche. E rise. E Dollie poté giurare di non aver mai udito suono più bello.
Lo paragonò alla risata di un angelo - anche se, effettivamente, lei la risata di un angelo non l'aveva mai sentita. Come si poteva sentire la risata di un angelo se questo non si poteva vedere né tantomeno udire?
Si sentì arrossire a quel pensiero; le guanche presero fuoco, così come la punta del naso, e subito si affrettò a nascondere quest'ultima nella calda sciarpa che la copriva fino alle labbra.
E Dollie, in quel preciso momento, trovò l'ispirazione per l'ennesimo disegno della sua collezione.

Clara aveva appena salutato le amiche, quando si ritrovò quella ragazzina davanti.
Sì, proprio quella che l'aveva osservata di nascosto per tutto il tempo in cui era stata al caffé.
Lei, con quel viso tondo abbellito da qualche lentiggine, dai capelli color rosa confetto con qualche spruzzata di nero qua e là. Lei, con quegli occhioni da cerbiatto nascosti dagli occhiali dalla montatura fina ma troppo grande per il suo visino. Lei, così minuta e delicata da sembrare quasi una bambola vivente.
Questo di Dollie l'aveva subito attratta: non i capelli troppo strani, ma la sua pelle chiarissima, che rispetto alla propria risultava bianco latte.
Clara, a confronto, si trovava decisamente anonima.
Quando si guardava allo specchio vedeva solo una ragazza fin troppo alta e con poche curve, dalla pelle olivastra e dai capelli scurissimi.
Quando guardava Dollie, invece, vedeva tutto ciò che lei non poteva essere. Vedeva la perfezione.
Così iniziò la loro storia d'amore, fra uno scambio di sguardi al caffé ed a seguire uno scambio di frasi lungo la strada fino a casa della più grande delle due.

E proprio ora la maggiore se ne stava su quella sedia troppo scomoda, in quella stanza troppo silenziosa, con l'odore di disinfettante e bruciarle le narici.
Clara se ne stava seduta e stringeva con forza la mano inerme di Dollie.
Come era accaduto l'incidente nessuno riuscì a dirglielo, poiché tutti raccontavano una versione differente della storia.
L'unica cosa certa, in quel momento, era che Dollie era in coma. 
Da mesi ormai stava dormendo - come Clara diceva sempre a Sofie, la sorella minore del suo unico amore.
Da mesi non apriva occhio, non parlava, non si muoveva. Da mesi Dollie viveva nell'oscurità.
Ma Clara le parlava, oh!, eccome se le parlava.
Non smetteva un attimo di parlarle, di raccontarle come era andata la giornata a lavoro e di quali brutte figure aveva fatto in giro - perché dovete sapere che Clara, la ragazza più seria fra le due, era abbonata alle brutte figure che puntualmente faceva in pubblico.
Clara le parlava, e non perdeva mai la speranza.
Mai l'avrebbe persa, perché Clara sperava, anzi, sapeva che Dollie, un giorno non troppo lontano, si sarebbe svegliata da quel sonno profondo e sarebbe tornata da lei.
Magari sarebbe accaduto per caso, mentre lei non c'era, o magari chissà - sarebbe accaduto con un suo bacio che puntualmente lasciava su quelle morbide labbra, proprio come accadde nella favola de La Bella Addormentata nel Bosco.
Perché Dollie era la sua principessa Aurora, e questo non sarebbe cambiato mai.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Lady_loneliness