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Autore: giulietta sprint    25/01/2016    0 recensioni
Nel momento in cui nasce un bambino, anche una madre sta nascendo.
Specialmente quando si tratta del primo figlio.
E' una dura lotta contro la gravidanza, il parto e l'inesperienza.
Winry ne è consapevole ma non si scoraggia... perché per una donna diventare mamma è il dono più bello che la vita dà
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Elric, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Winry Rockbell | Coppie: Edward/Winry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'The Elric's Family'
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Capitolo 3: Danza del latte
Nel cuore della notte un piantò riecheggiò per tutta la casa. Non voleva cessare e quando divenne ancora più forte capì che era l’ora di alzarsi. Erano passati pochi giorni e ancora non si era ripresa dal parto... Ma Edward era rimasto sveglio per intere nottate e forse era il caso di dargli una mano.
Grazie alla luce della luna poteva intravedere la culla del bambino che si muoveva leggermente e, appena si sporse su di essa, notò il piccolo con dei ciuffi d’oro piangere incessantemente.
Con delicatezza lo prese in braccio e, per farlo calmare, cominciò a cullarlo lentamente accennando una melodia che gli cantava sempre sua madre quando era bambina.
Il piccolo, che avevano deciso di chiamarlo Thomas, pian piano cessò di piangere e osservò il volto di sua madre che non smetteva di canticchiare. La bionda poteva notare benissimo quanto fosse simile al marito con però una piccola eccezione: gli occhi. Erano di un blu acceso come i sui.
Era così strano eppure eccolo lì: Il frutto dell’amore tra lei e Edward. Lo dimostravano i lineamenti e l’atteggiamento... Molto simile al suo.
Lanciando uno sguardo all’orologio appeso al muro decise che forse era il caso di allattarlo e, sedendosi su una sedia a dondolo, sbottonò la sua camicia da notte facendo avvicinare il bambino al seno. Quando cominciò a succhiare, ridacchiò pensando al marito e all’odio profondo che provava verso il latte... Di sicuro non aveva preso da lui (e meno male!).
Al bambino gli piaceva molto e con le manine premeva leggermente sul seno come se lo volesse stringere.
- Sembra un gattino che fa la “danza del latte”-
Winry sobbalzò girandosi di scatto verso l’entrata della porta. Non si poteva vedere a causa dell’oscurità ma dalla voce poteva intuire che fosse Edward- Che ci fai qui?- chiese confusa.
- A letto non c’eri e così ho pensato che fossi qua con Tom...- sussurrò sbadigliando- Scusami ma tutte queste poche ore di sonno mi hanno massacrato-
- Non ti preoccupare...- sorrise continuando ad allattare il figlio- A proposito... cos'è questa storia della “danza del latte”?-
Il biondo accese una piccola lampada posta sopra il mobile, prendendo poi una sedia e poggiandola accanto a lei- E’ solo una cavolata che mi ha spiegato Alphonse anni fa...- sussurrò grattandosi la testa.
- Be’ spiega pure... tanto ormai siamo svegli- gli fece notare indicando con la testa il piccolo- Questo marmocchio finché non è sazio non smetterà di bere!-
- Ancora non capisco come faccia! E’ così viscido!-
- E meno male che non la pensa come te! Altrimenti non crescerà mai!-
- Stai insinuando che sono basso?- esclamò leggermente irritato. Odiava che dopo tutti questi anni ancora veniva definito in tale modo.
- Dai... Spiegami questa cosa della danza...- continuò sospirando. Se avessero tirato fuori l’argomento sulla sua statura si sarebbe scatenata una guerra!
Dopo aver sbuffato Edward cominciò- Viene definito “impastare” e lo fanno i gattini intorno al capezzolo della mamma per la secrezione del latte-
- Detto così non è per niente carino...- gli fece notare, sbadigliando anche lei e facendo addolcire lo sguardo del ragazzo: Vista così, mezza assonnata e in versione mamma era bellissima.
- Scusami deformazione professionale- rispose- I gatti lo fanno anche per indicare una situazione di rilassatezza e contentezza emotiva...- E dopo aver guardato la faccia confusa della moglie continuò- Vuol dire che è rilassato e contento...- E toccò il piedino del bebè coperto dal pigiama che May gli aveva regalato.
Finalmente l’allattamento finì e Winry continuò a cullarlo per farlo addormentare- E’ strano sentirti dire queste cose... Di solito parli di scienza e alchimia...-
- Be’ ho osservato il bambino e mi sembrava felice... Come se non vedesse l’ora di stare in braccio a te... E poi fa dei versetti molto simili a quelli di un gattino- spiegò mentre lei lo ripose nella culla.
- Sai... Mi piace questa versione di te...- disse spegnendo la luce della lampada.
- Quale versione?-
- Quella del “papà dolce”- continuò dirigendosi con lui verso la loro camera da letto.
Edward la guardò con gli occhi leggermente socchiusi- Io non sono “dolce”-
- Oh si mio caro! Sei un tenero dolcetto!- rise sedendosi sul letto.
- Che ne dici allora se ti mostro un'altra versione?-
- Quale?- chiese lei con sguardo malizioso avendo subito intuito.
- Quella del “marito passionale”- concluse baciandola e sdraiandosi con lei sul materasso.


 
 
***spazio autrice***
Scusatemi se sono completamente sparita e non ho postato più nulla! Ma sapete la scuola non mi lascia mai un po’ di tempo libero!
L’idea della “danza del latte” mi è venuta da una vecchia storia che mia mamma mi ha raccontato e facendo qualche ricerca ho scoperto questa particolarità dei gatti :)
Questo capitolo lo volevo mettere per festeggiare i miei 5 anni sul sito! (troppo troppo tempo!)
Alla prossima!
Un bacione
Giulia

 
   
 
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