"Non riesci a vedere che non è importante ciò che si è alla nascita, ma ciò che si diventa?"
(Albus Silente, dal film 'Harry Potter e il calice di fuoco')
(Albus Silente, dal film 'Harry Potter e il calice di fuoco')
"Sirius Black"
Mi avvio verso il Cappello Parlante, sicuro di me come non lo sono mai stato, e come non pensavo potesse esserlo un bambino di 11 anni. L'unica cosa che ho in mente è cercare di fare capire agli altri che non sono come la mia famiglia, che di me non è necessario avere paura a tutti i costi. Discostarmi dalla mia famiglia mi sembra l'unico modo in cui tutto ciò può avvenire
"Un piccolo Black, eh! molto diverso da tutti i parenti lo vedo, sono sicuro al cento per cento per esempio che se dovessi scegliere fra amicizia e vendetta sceglieresti l'amicizia, giusto?"
"Beh certo..."
"Certo si" sta ridendo? questo buffo cappello sta ridendo di me? "no piccolo Black, mi ha fatto sorridere il fatto che tu l'abbia detto come una cosa ovvia. GRIFONDORO!"
Sorrido mentre mi dirigo verso il tavolo sulla destra, dove i colori rosso e oro brillano e gli applausi mi fanno sentire come la persona più amata del mondo. La mia felicità non può che aumentare quando vedo che i tre ragazzi che erano seduti di fianco a me nello scompartimento sul treno per venire qui sono finiti nella mia stessa Casa.
Forse questa volta non ho bisogno di scegliere, forse questa volta Amicizia e Vendetta vanno di pari passo.
*****
"C'è
sempre qualcuno pronto a farci del male e per combatterlo, rischiamo di
risvegliare in noi la stessa malvagità.
Il nostro primo istinto è di cercare la vendetta quando ci vengono portati via coloro che amiamo, ma noi non siamo così"
(James T. Kirk, dal film 'Into Darkness, Star Trek')
Entro in quella casa buia, dalla porta stranamente aperta.
Per tutto il giorno ho avuto una bruttissima sensazione, ma una
missione dopo l'altra non ho avuto abbastanza tempo per ragionarci, non
fino a qualche minuto fa, comunque. Ho pensato potesse essere qualcosa
riguardo al piccolo Harry, ma ora la cosa mi spaventa ancora di
più. Noto subito qualcosa che non va. Ovunque mi giro sento
odore di morte, come se le pareti ne fossero impregnate. Guardandomi in
giro, sdraiato sul pavimento noto una sagoma. Mi avvicino piano
sperando di non avere la conferma di quello che il mio cuore ha
già capito. Mi avvicino ancora e le gambe sembrano cedermi da un
momento all'altro quando realizzo a chi sono giunto davanti. i capelli
spettinati, gli occhiali che nascondono gli occhi nocciola adesso
spalancati, la bacchetta ancora stretta in mano. Mi avvicino ancora
quasi fino a sfiorarlo e lo faccio, lo sfioro chiudendo gli occhi di
quello che ERA a tutti gli effetti mio fratello, chissenefrega del DNA
e del sangue. Cadendo in ginocchio di fianco a lui mi rendo conto con
rabbia che c'è solo un motivo per cui può essere finita
così.Il nostro primo istinto è di cercare la vendetta quando ci vengono portati via coloro che amiamo, ma noi non siamo così"
(James T. Kirk, dal film 'Into Darkness, Star Trek')
Mentre due dei miei migliori amici sono morti, mentre mio fratello è ancora caldo, sdraiato come addormentato, mentre mi smaterializzo per andare a vendicarli uccidendo quello che credevo fosse una persona importante me col pianto del mio figlioccio che mi risuona nelle orecchie, non posso che pensare una cosa:
Forse, per una volta, il Cappello Parlante ha sbagliato, la Vendetta ha superato l'Amore e l'Amicizia: sono pur sempre un Black, no?
*****
“La vendetta
è un atto che si desidera compiere quando si è impotenti e perché si è
impotenti:
non appena il senso di impotenza viene meno, svanisce anche il desiderio di vendetta”
(G.Orwell)
Ho appena finito di parlare con Harry di quanto coraggioso e di quanto
simile a suo padre sia. Non posso che sperare di poter riuscire a
vivere come una famiglia con lui, rimediando allo sbaglio che ho
commesso 12 anni fa, quello che mi ha condannato ad Azkaban. I ricordi
di quei giorni sono ancora segnati indelebilmente dentro il mio cuore.
Quando ho visto Harry la prima volta mi è sembrato di tornare
indietro nel tempo e quando si è gettato al mio inseguimento
perchè avevo "rapito" il suo migliore amico mi è sembrato
di vedere James e Lily in ogni gesto. Come se io potessi fargli male in
qualche modo poi. Sospiro pensando che ora le cose non potranno che
essere più semplici. quando Remus mi ha puntato la bacchetta
addosso mi è sembrato di morire una seconda volta per poi
tornare a respirare quando ridendo mi ha abbracciato. Okay mi sono
anche un po' commosso lo ammetto, ma ehi!, non lo vedevo da 12 anni. La
sensazione di cameratismo che mi ha invaso quando le nostre bacchette
si sono puntate, INSIEME, verso Minus per ritrasformarlo in un umano e
per cercare di ucciderlo, è stata indescrivibile.non appena il senso di impotenza viene meno, svanisce anche il desiderio di vendetta”
(G.Orwell)
Non faccio in tempo a finire di pensare questo che un urlo si propaga nell'aria. Girandomi noto Remus contorcersi e non posso fare a meno di darmi dello stupido vedendo la notte illuminata più del normale. Luna Piena. Come ho fatto a non accorgermene? Mentre mi trasformo, cercando di distrarre Remus dal trio e da Mocciosus, percepisco un movimento veloce vicino a me e girando il muso vedo un insignificante essere umano trasformarsi in un piccolo, insignificante animale. Rincorrendolo riesco a deviare l'attenzione di Remus dalle sue vittime, ma dopo poco tempo che mi rincorre mi supera dirigendosi dalla parte opposta rispetto a quella del topo. Ancora un volta devo scegliere ma questa volta, voglio fare la scelta giusta.
In fondo Silente lo ha sempre detto:
il Cappello Parlante non sbaglia, MAI. Fra l'amicizia e la vendetta sceglierei l'amicizia, ora ne sono sicuro al cento per cento anche io.
Moody's corner
okay okay, perdonatemi per questa piiiiicccola OS.
So di avere in ballo la Long fiction ma la notte, prima di addormentarmi, penso/fantastico e vengono fuori queste cose, soprattutto se il giorno dopo ho un esame e non riesco a dormire.
Fatemi sapere cosa ne pensate
un bacio
Moody96