DIMENTICA

Nel grigiore d’un’ansante città di fumo
Mi perdo nei mandala di luci intermittenti:
Luci non vere
Fendono la nebbia
Mentre ridiamo, stupidamente,
Nel pensare ad attimi che si perderanno nel silenzio,
Attutiti dalla neve,
Che scende,
Con calma,
-Non c’è alcuna fretta, sai, io non ho fretta-
Sui resti di ciò che son stato.
Ma di noi, di noi chi si ricorderà?
E nel pensare ai tuoi occhi,
Ai tuoi sorrisi,
Mi manca il fiato.
Parlami, parlami
Ma perché non parli mai?
Che ti passa per la testa?
-Scorre un brivido-
La solitudine è incolmabile,
Così inevitabilmente indomabile
Lo so
Ali spezzate,
Ali spezzate di un angelo che non può volare
Nubi nere,
Nubi nere di una pioggia che non cadrà su di noi.
E’ tardi, e io devo andare, lo sai,
Devo proprio andare, adesso,
Ho molta fretta.
La nostra conoscenza è già polvere
Splendido, raro dipinto
Ridotto a miseri brandelli
Parole sconnesse
Pugnali con cui è pericoloso giocare,
Diamante ridotto a schegge
Piantate nella carne.
Ma tu mi dimenticherai
La nebbia ci porterà a dormire, indifesi
- Perché, a che servono gli scudi? -,
La neve muterà in ghiaccio queste lacrime inutili
E poi mi dimenticherai, perché non è importante,
Non è importante, credimi.
Lontano, una melodia
Giunge a me per pochi istanti
Dicono che piaccia agli spiriti dei morti
-Quante sciocchezze-
I morti riposano, ora
Non tutti
Osservano, nascosti nella nebbia
E tra loro c’è qualcuno che ho amato.
Non ricordo
E’ ridicolo, è così insensato,
Dimentica ogni mia parola,
E ogni mio gesto,
Ogni mio dolce tentativo,
Abbandonalo tra i rovi.