Latch
Quando
entrò in Caffetteria sapeva già cosa lo avrebbe aspettato di lì a
poco.
Dopo
aver pagato la sua ciambella ed il caffè, riuscì a intravedere
Wasabi e gli altri fare colazione in un tavolo vicino alle finestre a
vetri. Era difficile non notare il costume da mascotte di Fred.
La
parte di lui più razionale gli suggeriva di scappare prima che lo
vedessero solo per sfuggire all'interrogatorio, ma la voglia di
rivederli tutti insieme e passare un po' di tempo con loro vinse sul
buonsenso.
«
Ciao ragazzi » li salutò accomodandosi al loro tavolo fra Wasabi e
Honey Lemon. Fu accolto con più entusiasmo di quello che si era
aspettato.
«
Guarda chi ha deciso di farsi vedere » commentò GoGo sbadigliando
nonostante le due tazzine di caffè vuote di fronte a lei, non era
mai stata una persona mattiniera.
«
Tadashi è così bello vederti un po' fuori dal laboratorio! » lo
salutò Honey con un largo sorriso mentre sorseggiava il suo latte
macchiato.
«
Oh! Oh! Wasabi ci ha detto del tuo progetto super segreto! » urlò
Fred eccitato rovesciando quello che rimaneva del suo cappuccino «
Se è per quell'acceleratore di particelle che ti ho chiesto non c'è
bisogno di essere così misteriosi! »
«
Non è un acceleratore di particelle » gli ricordò Wasabi girando
il suo tè.
Fred
si sporse verso Tadashi, guardandosi attorno « Tranquillo, a me puoi
dirlo » sussurrò.
«
Mi dispiace Fred, ma ha ragione Wasabi, non è un acceleratore di
particelle »
Non
ci volle molto prima che tutti quanti iniziassero a guardarlo con
sfuggenti occhiate, in attesa che lui raccontasse qualcosa.
«
Allora... non hai nulla da raccontarci? » fu GoGo a rompere il
silenzio per prima, guadagnandosi una brutta occhiataccia da Wasabi.
«
Avevamo deciso di non parlarne se non fosse stato lui a tirar fuori
la cosa per primo! »
Go
Go alzò gli occhi al cielo « Non prendertela con me, sei tu che ce
lo hai raccontato! Ed era evidente che tutti quanti lo sapessimo »
«
Qualcuno ha trovato la sua Lois Lane o Mary Jane Watson » si
intromise Fred, alzando veemente le sopracciglia.
Tadashi
sospirò, ecco era arrivato il momento, la pace era durata fin troppo
«
Chiedetemi
quello che volete sapere » si arrese alla fine.
«
Lo dici con quella faccia?! » sbottò Wasabi.
«
Dai ragazzi, non possiamo essere così sfacciati... sono sicura che
se fosse successo qualcosa Tadashi ce lo avrebbe sicuramente
raccontato, non è vero? » Honey Lemon lo guardò di sottecchi,
attendendo una sua risposta.
«
In realtà non c'è molto da dire » ammise, in realtà era lui
stesso un po' deluso « Aveva solo bisogno di una mano per il
progetto su cui sta lavorando ed il professor Callaghan le ha fatto
il mio nome »
Fred
lo guardò incredulo « Cosa? Un' altro progetto segreto? A cosa
potrebbe lavorare un bioingegnere...? Forse ad un super-uomo? IO MI
CANDIDO COME ESPIREMENTO! »
«
No Fred niente del genere, e non è segreto, sta lavorando a dei
tessuti intelligenti ma sta avendo problemi con la parte robotica. È
qui che entro in scena io. »
«
Bhé, potrebbe essere comunque romantico, no...? » ma persino Honey
Lemon non sembrava convinta e quando guardò GoGo in cerca di
supporto, lei alzò le braccia.
«
Ah no, non guardare me. Non credo che le nostre concezioni di
“romantico” siano proprio le stesse »
«
Niente castelli in aria, ragazzi, davvero. Il nostro è un rapporto
di solo studio » il cellulare vibrò nella sua tasca.
Quando
lo estrasse, al solo leggere il nome sul display, gli si seccò la
gola.
Era
libero?
Avrebbe
voluto ridare un' occhiata ai codici di programmazione prima di sera
così da poter iniziare ad abbozzare lo scheletro in fibra di
carbonio già la mattina dopo.
Ma
gli dispiaceva dirle di no, forse, se si fosse trattenuto qualche ora
in più stasera allora sarebbe riuscito a far incastrare tutto.
Quando
alzò lo sguardo, aveva quello di tutti gli altri su di lui.
«
Pensate che sia più un tipo da caffè o cappuccino? »