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Autore: Inquisitor95    31/01/2016    1 recensioni
L'ultimo anno scolastico: il più memorabile, il più tormentato e difficile da affrontare. Nove ragazzi decidono di andare per il fine settimana nella baita di montagna sul Crow's Peak vicino Seattle. La notte di Halloween non è mai stata così divertente per loro, tuttavia qualcosa turberà la loro notte che si trasformerà in un incubo ad occhi aperti nel quale la paura sarà l'elemento base.
[Storia Interattiva]
Genere: Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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16.

Ritorno






Blair
Sentiero nel bosco – 5.50



La neve continua a cadere senza fermarsi, alzo il viso per guardare distrattamente il cielo e lo vedo ancora scuro, nero in modo che neanche le stelle riescano a vedersi, eppure mi sembra di vedere una luce lontana, forse è la speranza. Sono quasi le sei del mattino e ancora una volta ci troviamo dispersi nel bosco nel tentativo di sopravvivere.
Alla fine abbiamo optato per ritornare alla baita: Sam sembrava piuttosto preoccupato di questo anche per il fatto che aveva avuto una visione su Alex. Non riesco a capire cosa stia accadendo, tutti noi sembriamo avere delle visioni, anche Nicole mi aveva detto che Serena ne aveva avute alcune; abbiamo preferito ritornare alla baita, le aspetteremo lì e quando saremo tutti e sei riusciremo a fare qualcosa di sensato e potremo anche barricarci dentro casa, questo dovrebbe impedirci di cadere subito prede del pericolo e se riuscissimo a difenderci... magari possiamo sopravvivere ed evitare queste due nuove visioni che riguardano la baita.
Sono preoccupata e James lo sente, di fatti si avvicina tirandomi per il giubbotto con dolcezza, mi sorride e per un breve istante ci distanziamo da Sam e Alex che restano vicini l'uno all'altro. Ho notato intesa tra loro, molta intesa.
« Stai pensando alla visione di cui ti ha parlato Nicole? Quella di Serena... » per entrambi è difficile parlarne, di certo mi sento terrorizzata dalla prospettiva di morire, James tiene molto a me e l'idea di vedermi morire...
« Sì, non sono neanche sicura che entrando nella baita avremo più tempo per pensare a cosa fare. Stiamo cadendo direttamente tra le braccia della morte... » sussurro, è al mio fianco quindi non è necessario che parli ad alta voce. Inoltre non voglio che Sam e Alex si preoccupino anche di me.
« Perché non ti sei opposta allora? » chiede, avrebbe senso. Il fatto è che da un lato mi sento come se la baita fosse il luogo giusto dove andare, dove aspettare. Si tratta solo di impedire che le visioni accadano, ma cosa dovremmo fare affinché non si realizzino? Non sono più certa di niente.
« Perché nonostante la mia paura, una parte di me pensa sia la cosa giusta. Inoltre ho come la sensazione di... » non riesco a spiegarlo ma ci provo lo stesso. « È qui che finiremo. Non c'è modo per evitarlo... e forse l'indiano aveva ragione quando diceva che non potevamo impedire le visioni. »
Ormai siamo davanti la baita, ne possiamo vedere il profilo e la vediamo maestosa e piena di pericoli, le luci del salotto sono accese insieme al camino e le luci della cucina si intravedono dalla stanza di Serena ed Ingrid. Camminiamo sempre più velocemente così da raggiungere Sam e Alex e saliamo i primi gradini del patio, i nostri passi fanno scricchiolare il legno. « Ci riusciremo, abbiamo evitato la mia morte e anche quella di Sam e Alex; era la segheria il posto in cui dovevamo morire! Riusciremo a superare anche questo. » dice James pieno di fiducia, entriamo tutti e quattro attraverso la porta d'ingresso che socchiudiamo in modo che possano entrare Serena e Nicole. La ragazza ha le chiavi ma noi no quindi potremmo solo bloccare l'ingresso con i mobili.
Sam e Alex per primi si spostano sedendosi sui divani intorno al tavolino in cui il primo ha visto Nicole nascosta sotto di esso; osservo il tavolo della cena e provo una certa suggestione, questo è il posto in cui morirò? Sento gli occhi pesanti mentre ci penso e cerco di evitare gli sguardi di James che continua a guardarmi preoccupato.
« Quando pensate che arriveranno i soccorsi? » chiede Sam mentre James cerca armi che potrebbero aiutarci, l'unica cosa interessante è la lampada nel salotto, poi però si dirige verso la cucina, probabilmente per prendere i coltelli.
Cerco di parlare facendo in modo che il nodo che ho in gola non riveli il mio stato di panico e paura. « Non ne ho idea, penso che aspetteranno la fine della nevicata... sempre se non ci staranno già cercando... » non penso sia così, è certo che se i soccorsi verranno useranno un aereo visto che non c'è modo di attraversare il ponte ormai distrutto.
Mi avvicino alle tende e alle finestre che si affacciano sul portico esterno, sono accanto allo stereo che era stato acceso da Nicole a inizio serata. Sembra un'altra sera quel momento in cui eravamo tutti tranquilli; oltre Violet sarà morto qualcun altro? Mi si stringe lo stomaco se ci penso.
« Speriamo che smetta di nevicare allora... » dice Sam, è una fortuna che almeno non sia completamente rimasto sordo; chino il viso cercando di sostenermi col mobiletto davanti a me: se penso che il mio amico ha rischiato di morire mi viene da piangere e non riesco a fermare le lacrime, mi mordo le labbra quasi a sangue e cerco di respirare lentamente così da resistere. Non devo piangere, devo essere più forte e non voglio che mi vedano in questo stato.
« Scusatemi, vado in bagno... » dico sgattaiolando nel disimpegno che collega alla cucina, intravedo James che sembra cercare qualcosa per difenderci nella credenza, sarà tutto inutile, non possiamo fronteggiare quel mostro.
Mi chiudo nel bagno e appoggio la schiena alla porta respirando sempre più lentamente. Mi distacco appena dalla sua superficie e mi sciacquo il viso nel lavandino per poi poter vedere il mio riflesso nello specchio. Sono completamente sporca di sangue e ne sento la puzza disgustosa, a quel punto osservo qualcosa di meraviglioso sul lavandino: si tratta di un profumo, allora ho la trovata.
Lo prendo senza pensarci e me lo spruzzo addosso in quantità sperando che questo possa in qualche modo coprire l'odore del sangue; mi lavo le mani col sapone più e più volte così che ogni traccia se ne vada dal mio corpo, laverei direttamente la ferita se non fosse stata fasciata e non fosse da pazzi passare il sapone su una ferita aperta.
Sto per tornare dagli altri nel salotto quando qualcosa mi frena improvvisamente, una sensazione che non provo ormai da molto tempo visto che l'ultima visione che ho avuto è stata prima di andare alla segheria e nella baita stessa.
Il salotto della baita appare sempre più scuro, non tutte le luci però sono state spente: il camino è visibilmente acceso e ne vedo le fiamme illuminare debolmente la stanza; vedo che Alex è fermo accanto al camino, come se cercasse di nascondersi, osserva la porta dell'uscita del salotto come se volesse andarci per aprirla; stranamente poi vedo me stessa, mi trovo e metà della scalina che scende verso il seminterrato, resto immobile perché ho paura di fare rumore e attirare la creatura che si sposta per il salotto; infine vedo James che si trova nascosto sulla scala che va verso l'alto, anche lui come me è sospeso a metà tra due piani; vedo la creatura che si avvicina al camino e quasi sfiora il tavolino dove è nascosta Nicole senza riuscire a vedere chi è nascosto, a quel punto la scena ritorna su James che scavalca la balaustra della scala facendo rumore e attirando quindi la creatura che lo raggiunge prima che quello possa andare verso la cucina, James viene impalato alla parete in quanto la creatura lo solleva e lo impala con un braccio distruggendogli lo sterno.
Il colpo è letale per lui. E io ritorno in me al presente.
Ritorno nel salotto quasi di corsa e vedo che Alex è ancora seduto sul divano, insieme a lui sta parlando James che gli passa un coltello, non ne ha altri tra le mani con eccezione del suo, forse non vuole che io e Sam ne impugniamo uno ma tanto so per certo che è inutile! La creatura verrà qui e noi stiamo ancora temporeggiando; mi porto una mano davanti le labbra e sento il bisogno di appoggiarmi nuovamente alla parete per trovare sostegno; poi i miei occhi incrociano le fiamme ardenti del camino e come se fosse sotto un incantesimo mi trovo a camminarci accanto. Sam ha detto che la sua visione era molto scura, ha detto che il camino era spento; nella mia visione però il camino era acceso, nonostante questo particolare la creatura non sembrava vederci bene, era molto vicina a noi e James aveva dovuto distrarre il mostro affinché se ne andasse.
E se fosse importante? Nella visione di Sam era scuro e moriva Alex, nella mia visione con la luce del camino invece era James a soffrirne; se il fuoco avesse attirato la creatura da noi? Questo però avrebbe dovuto cambiare la visione di Sam che non avrebbe senso in quanto la creatura è lo stesso stata attratta da noi ed ha ucciso Alex. « Blair? Stai bene? » è Sam a parlare e mi fa balzare in aria per la paura in quanto ero concentrata sul camino e sulle visioni avute.
« Hai detto che il camino era spento, giusto? » gli dico, Sam mi guarda stranito, mi ha sentito ma non capisce esattamente a cosa mi stia riferendo.
È possibile che il camino spento possa cambiare le visioni, cambiare il modo in cui moriremo forse o darci una speranza, è anche vero che lasciarlo acceso potrebbe servire solo ad attirare le creatura verso di noi, in questo caso James non avrebbe motivo di attirare via la creatura; io mi trovavo nelle scale per il seminterrato, Alex vicino al camino, tranquillo.
Non capisco cosa mi stia sfuggendo, sento però che il camino in qualche modo influenzerà ciò che accadrà.



Nicole
Casa dell'indiano – 5.35



« Va bene, allora ci vediamo lì. » dico parlando al telefono, getto una rapida occhiata alle mie spalle aspettandomi di vedere Serena; so che lei non avrebbe voluto mai ritornare alla baita ma continuo a pensare sia meglio.
Riaggancio il telefono; dopo aver aggiornato Blair sulle nostre condizioni e viceversa posso dire di non avere più le forze di combattere contro ciò che ci aspetta! È tutta la notte che non faccio altro che scappare e riconosco di essere stanca di tutto questo, sospiro pesantemente e ritorno indietro.
Quando mi trovo nel corridoio mi sento persa e resto immobile, qualcosa mi colpisce alla testa, non è una sensazione fisica ma un dolore che non saprei descrivere: una semplice immagine ritorna alla mia mente.
Qualche ora prima, quando scappavamo dall'assassino, Ben e Serena erano insieme, stavano correndo. E poi... Serena è ritornata da sola, l'ho incontrata e non c'era nessuno con lei!
A questo punto mi interessa solo cosa sia successo a mio fratello! Quasi corro verso la stanza in cui si trovano Serena e l'indiano, la ragazza è come spaventata mentre fissa l'indiano che le dà le spalle. « La tempesta sta quasi finendo... se vostri amici avranno chiamato aiuto allora presto saranno qui. »
Non capisco le sue parole, non ho mai detto che Blair e gli altri avessero chiamato i soccorsi, è probabile che l'indiano lo sappia per via di qualche spirito o... non voglio pensare ad altro. Voglio smetterla di pensare alla magia e a tutto questo! Mi volto quindi verso Serena schiudendo le labbra.
« Serena? Quando siamo tutti scappati ti ho vista andare via insieme a mio fratello, ma quando prima ti ho trovata nel bosco eri sola e stavi scappando dalla chiesa mi hai detto. » faccio una pausa nel quale lei sembra deglutire, gli occhi sbarrati. « Dov'è che vi siete separati? » chiedo infine.
Non mi interessa neanche dirle le parole di Blair, non so perché sono stata così stupida da pensare che Ben avesse preso un'altra strada o avessi dato per scontato il fatto che fosse al sicuro; ma se lui non è stato con Serena allora... temo che possa essergli successo qualcosa. E il fatto che Serena sembra che stia temporeggiando mi fa insospettire.
« Ascolta Nicole, è difficile da dire... » sta per cominciare un cazzo di giro di parole! Scuoto il viso velocemente perché non mi interessano le parole per addolcirmi!
« No, non è difficile da dire! Dimmi cosa cazzo è successo a mio fratello! » alzo la voce, sono arrabbiata, quasi come se dessi per scontato che è successo qualcosa, ormai credo di averne la certezza; e infine Serena lo conferma.
« È morto! » sono solo due parole e mi sembra che siano in qualche modo riuscite a fermare il mondo o rallentarlo.
Mi sento persa, una serie di brividi mi percorrono la schiena e per alcuni istanti rivedo me e Ben da bambini a giocare insieme immersi tra i giocattoli, ci rivedo insieme nella stessa scuola, il Natale in cui insieme abbiamo partecipato alla recita scolastica, le nostre vacanze in Europa con i nostri genitori, i litigi e gli attimi in cui siamo stati come migliori amici; sento le gambe tremare mentre Serena comincia a spiegare com'è successo, cercando di addolcire la pillola amara ma la sento per metà; i ricordi si concentrano in un unico punto che occupa la mia mente e realizzo solo ora che tutto questo è finito, che non avrò mai più l'occasione di stringere Benny, di abbracciarlo, di sentirgli dire che andrà tutto bene, di dargli consigli per conquistare Blair e lui di darmene per conquistare James. Tutto finisce.
Cala il sipario. Si spengono le luci e improvvisamente è buio, la mia mente è avvolta in una nube scura, realizzo che sto piangendo senza rendermene conto, Serena mi parla e vedo solo le sue labbra muoversi in quanto sento solo il mio cuore pulsare lentamente e il mio respiro affaticato e muto.
« Andrà tutto bene... » come un ricordo sento la voce di Ben che mi sussurra dolcemente queste parole, come se fosse accanto a me a proteggermi. Ma non andrà tutto bene, non ho idea di come affrontare la mancanza di due tra le persone più importanti della mia vita, e l'unica cosa che posso fare...
« Nicole? » continua a chiamarmi Serena, in questo momento vorrei solo darle un pugno e prendermela con lei, avrebbe potuto aiutare Ben e lo ha lasciato morire... in qualche modo voglio che sia lei la responsabile per quello che è successo anche se una parte razionale di me sa che tutto questo non è colpa sua! « Mi senti? » continua.
L'unica cosa che posso fare... è scappare!
Non è molto intelligente da fare e non risolverà nulla, però sento che non posso stare ferma mentre il mondo intorno a me continua a girare senza Ben al mio fianco! Mi giro e quasi sbatto contro la porta d'ingresso, comincio a correre velocemente ignorando la macchina rossa di Ingrid e superando il porticato di una delle baite vuote, dei passi dietro di me e la voce di Serena che mi chiama, in qualche modo cerca di impedirmi di fare sciocchezze come correre nel bosco senza sapere dove sto andando! Le lacrime scorrono velocemente sul mio viso e quasi voglio urlare.
Ho già sofferto la morte di Violet, e adesso la morte ha preso persino Ben; dopo diversi minuti che corro nel bosco mi fermo improvvisamente in una piccola radura, la neve cade lentamente adesso; sento qualcosa di freddo intorno a me, sembra una presenza che mi gira intorno: è come un qualcosa di malvagio, un cattivo presentimento, ne sento gli artigli intorno al collo e non posso respirare: angoscia.
« Nicole ti prego fermati! » Serena mi richiama nuovamente, mi giro verso di lei stringendo le labbra e i pugni, uno in particolare stringe la sua morsa attorno al piede di porco che continuo a portarmi dietro dal bunker.
« Perché? Perché dovrei fermarmi? Mio fratello è morto, era la cosa più preziosa che avevo al mondo, la persona a cui volevo più bene e... » non riesco a ponderare la voce e mi rendo conto che l'assassino potrebbe sentirmi, una parte di me vuole reagire e vendicarsi, ma quella più forte è quella che soffre per Ben e che mi impedisce la qualunque.
« So che stai soffrendo, e non passerà giorno in cui non abbia gli incubi per questo; ho visto Ben morire, ho sentito le sue urla e ho visto il suo sangue e non dico che... » non sembra saper continuare, le vedo gli occhi rossi e anche lei comincia a piangere come me. « Non ho potuto fare nulla, e mi dispiace ma ti prego, non possiamo stare qui e rischiare che qualcuno o qualcosa ci veda, torniamo dall'indiano! »
Tornare dall'indiano? Andare alla baita? Ormai nulla ha più senso, mio fratello è morto! Che senso ha continuare a scappare dopo che si perde la persona più cara al mondo!? Sto per aprire bocca quando la sensazione fredda di prima sembra svanire nel nulla, questo lascia posto a una strana sensazione di calore, quasi che mi culla in un sogno.
Ma non è un sogno e riconosco il salotto della baita; è la mia casa, il luogo dove con Ben abbiamo passati molte vacanze e dove siamo cresciuti ed è terribile doverlo vedere ancora e ancora: è più terribile però la visione della creatura mostruosa, è la prima volta che la vedo e ne ho moltissima paura, si aggira con circospezione vicino alle finestre le cui tende sono tirate, vedo un movimento tra di esse, come se qualcuno vi fosse nascosto ma non vedo chi sia; vedo che Alex si è spostato accanto alla porta del patio nel salotto, come se avesse intenzione di aprirla e di fatti allunga la mano verso la maniglia e la gira lentamente; la creatura però trova qualcosa di più interessante e si gira verso l'ingresso, sento l'urlo di una ragazza che si trova lì ma non vedo di chi si tratta, solo la creatura che spinge la ragazza a terra e le schiaccia la testa con l'enorme piede così tante volte da distruggere il pavimento e farle esplodere la testa mentre il sangue bagna il pavimento di legno.
La visione termina in quanto qualcuno mi trascina via, si tratta di Serena che mi porta a nascondermi in un punto esterno nella piccola radura, ci troviamo nascoste tra alcuni cespugli e alcuni alberi, nell'ombra totale quando vedo una figura comparire in mezzo alla neve; si tratta di un uomo alto, vestito completamente di nero che si gira intorno per cercare qualcuno, noi probabilmente. L'assassino in nero potrebbe essere il guardiacaccia o chiunque dei due abbia ucciso Violet e al momento è girato così da darci le spalle.
Potrebbe essere l'occasione perfetta per colpirlo, ci sono alcuni rametti intorno a lui e sembrano disposti come una trappola però se li superassi potrei uccidere l'assassino con un colpo ben assestato alla testa col piede di porco; se però dovessi fallire metterei a rischio sia me che Serena e non potrei permettermelo; mi guardo indietro sapendo che a pochi metri ci sarà la baita, il punto di incontro con gli altri.
Posso combattere o fuggire.



James
Baita degli Williams – 6.15



Mi sposto in silenzio verso la cucina proprio per cercare della armi, non so cosa potrebbe riuscire ad abbattere quel mostro, ne ho solo visto il leggero contorno e l'ombra ed era terribilmente grosso e spaventoso, ma armi convenzionali non ci salveranno. Quando arrivo nella stanza mi accerto che almeno il suo ingresso nella casa sia difficoltoso se come Sam ha visto sarà qui con noi; metto una sedia in modo che possa bloccare la porta di servizio nella cucina e poi cerco tra i cassetti, ci sono già i coltelli dentro l'apposito contenitore ma voglio qualcosa di più potente, magari dei proiettili visto che la mia arma è rimasta priva di colpi. Non c'è nulla però che possa anche solo vagamente somigliarci. A quel punto mi sposto dall'altro lato della cucina osservando la credenza e cercando qualcosa al suo interno, nel frattempo sento la porta del bagno sbattere perché qualcuno la chiude.
Quasi mi fermo pochi istanti respirando lentamente quando vengo raggiunto da Alex, penso che magari mi voglia aiutare quando si avvicina al frigo e ne tira fuori una birra. La stappa e lascia il tappo sul tavolo per poi cominciare a bere mentre mi osserva attentamente. « Un aiuto sarebbe gradito. » dico io con un pizzico di sarcasmo, lui resta serio e lo stesso atteggiamento lo mantiene mentre mi parla.
« Pensi che anche con delle armi riusciremo a sopravvivere? Stiamo per fronteggiare un cazzo di mostro. Non basterà agitare dei coltelli... » comincia, non capisco se ha un'idea o no ma alla fine lo sprono a parlare.
« Hai un'idea migliore forse...? » chiedo avvicinandomi a lui, continua a sorseggiare la birra e mi passa la bottiglia per farmi favorire, preferirei di no, ma in una situazione come questa non riesco a stare lucido quindi lo assecondo.
Prendo la birra e ne bevo una grande sorsata per poi ripassargliela tra le mani. « L'unico modo che abbiamo per liberarci di quella cosa è molto pericoloso... e nonostante ci abbai provato e fallito, penso sia la migliore idea. »
Rifletto pochi istanti per poi capire di cosa sta parlando. « Vuoi fare esplodere la casa!? » chiedo come se fosse impazzito, dal suo sguardo sembra proprio intendere quello.
« Lo so che è rischioso! Ho rischiato di ammazzare Sam per questo, però penso sia la soluzione migliore! Quella cosa non è ancora morta e non si fermerà finché non ci avranno fatti a pezzi tutti quanti! » prosegue lui.
Non posso di certo dargli torto, l'idea di far esplodere tutto... rischieremmo di morire e per questo dovremmo avere una via di fuga piuttosto facile così da poter scappare in caso di pericolo. Qualunque strada sembrerebbe inutile però...
« Il seminterrato... » sussurro, Alex mi guarda stranito perché non capisce di cosa stia parlando, scuoto il viso come per negare quello che ho detto e questo lo fa andare via dalla stanza. « Potrebbe essere la nostra via di fuga... »
Ricordo distintamente la porta di sicurezza dall'altro lato della grande stanza; possiamo scappare da lì uno per uno e poi chiuderci la porta alle spalle nel caso in cui fossimo inseguiti, la creatura resterebbe bloccata all'interno della baita e potremmo quindi farla saltare in aria. I miei occhi si spostano sul gas della cucina, poi rifletto attentamente sul camino del salotto, potrebbe essere la nostra occasione, il tempo necessario affinché l'intera stanza si riempia di gas fino al salotto e poi tutto salterebbe in aria! Eppure ho la tremenda sensazione che qualcuno di noi potrebbe morire per questo.
Ritorno in salotto con i coltelli stretti tra le mani, mi avvicino quindi ad Alex che si trova ancora seduto sul divano accanto a Sam, i due sembrano borbottare qualcosa, e stranamente non sembrano litigare, anzi, vanno d'accordo.
Il giocatore di football resta da solo in quanto Sam si alza dal proprio posto e si sposta, a quel punto io sostituisco il ragazzo che se n'è appena andato per avvicinarmi ad Alex e per passargli il coltello, nel frattempo sento Blair che esce dal bagno ed entra nella stanza di ritorno, un nuovo profumo aleggia nella stanza proprio mentre entra e mi piace.
« Ecco, questo è per te. Ho pensato alla tua idea... e ho qualcosa in mente. » comincio sussurrando, non bado a quello che gli altri due fanno nella stanza, Alex alza il viso guardandomi con complicità.
« Cos'hai in mente, cowboy? » non capisco il perché dovrebbe chiamarmi così ma immagino sia il suo modo per scherzare quindi gli spiego la mia idea.
« Uscirete tutti dal seminterrato, per farlo ci serve però la password quindi dobbiamo aspettare che Nicole e Serena vengano qui; nel caso in cui la creatura dovesse farci visita sarò io a distrarlo, il tempo necessario per farvi entrare al piano di sotto così che poi posso andare in cucina ed girare i fornelli per rilasciare il gas. »
« Sai che devi spegnere quella piccola fiammella che... » annuisco più volte, so come si fanno certe cose, i film non sempre sparano cazzate. « E tu resti qui? »
« Cercherò di raggiungervi, per questo ho bisogno di un piccolo aiuto per tornare dalla cucina al salotto. » non vorrei chiederglielo ma lui sembra capire al volo che voglio il suo aiuto per poi distrarre la creatura. Sembra digerire bene la cosa anche se è difficile da accettare.
« Cazzo, amico. Finirai per farci ammazzare tutti! » annuisco e fa una mezza risata. « Non sarebbe meglio uscire invece da questa porta? » indica la porta del soggiorno, immagino sia ancora bloccata con la chiave visto che nessuno è entrato in baita, o almeno lo spero.
« Noi tutti potremmo uscire da quella porta, tu invece esci dal salotto e speriamo che quel cazzo di mostro non ci insegua e resti qua dentro! » continua a parlare Alex, io però non sono sicuro che questo sia un buon piano, se la creatura restasse al piano di sopra potrebbe anche uscire dalla baita.
Riuscire a vederci ed inseguirci in qualche modo e noi non avremmo la possibilità di difenderci una volta usciti allo scoperto. « Possiamo pensarlo come piano di riserva.... »
Sono convinto che la mia idea sia meglio: usare il seminterrato come via di fuga: distraggo la creatura fino a far andare tutti gli altri al piano di sotto con eccezione di Alex, vado in cucina e ne approfitto per far riempire il piano di gas e poi ritorno indietro, ho bisogno che qualcuno distragga il mostro altrimenti non avrò modo di attuare il mio piano, una volta che sia io che lui siamo nel salotto possiamo spostarci insieme verso il piano inferiore, anche correndo, per passare la porta e chiudere il mostro dentro; è resistente e non penso che il mostro riuscirà a sfondarla se ci raggiungesse.
Se dovessi immaginare il piano di Alex, dovrei trovare il modo di aprire la porta del soggiorno o romperne la serratura, magari potrei anche scassinarla in qualche modo, qualcuno dovrebbe quindi aprirla per permettere agli altri di fuggire via, dovrei lo stesso distrarre la creatura affinché io possa permettere agli altri di fuggire via da quella nuova porta aperta e potrei poi scappare verso la cucina così da attuare la parte del mio piano, poi fuggire dalla porta che sta lì e che ho bloccato con la sedia e sperare che il mostro resti in casa.
Ho solo due opzioni: seguire il piano di Alex o seguire il mio, sbloccare le porte del soggiorno e della cucina o aspettare che Nicole arrivi così da poter sbloccare la porta del seminterrato. Spero solo che i soccorsi saranno pronti per aiutarci qualunque delle due strade prenderemo e chiunque riuscirà ad uscire vivo da tutto questo.
  
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