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Autore: meriluna    31/01/2016    4 recensioni
< Lo sai, arrossisci quando lui ti è vicino > lo provocò Chadara, ridacchiando.
“Ma non diciamo cazzate, io non arrossisco!”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Agron, Nasir
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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The blush upon your cheek when he's near




<< Lo sai, arrossisci quando lui ti è vicino >> lo provocò Chadara, ridacchiando.

“Ma non diciamo cazzate, io non arrossisco!” fu l’unica cosa che pensò Nasir, guardandola male e tornando a sistemare i sacchi nel baule… arrossendo.

***

Una mano si posò sulla sua spalla, facendolo voltare di scatto col gladio alla mano.

<< Woho! Calma piccoletto! – Agron gli bloccò il polso prima che la lama potesse affondare nella sua carne – È così che fai la guardia? Se fosse stato un romano a quest’ora saresti già nell’Helheimr!>> lo prese bonariamente in giro, gli piaceva da pazzi stuzzicarlo e vederlo tirar fuori gli artigli.

<< M-ma cosa dici! Non ero…! >> Nasir si morse la lingua vedendo il suo sorrisetto divertito accentuarsi – e per un attimo gli s’incastrò il fiato in gola, il sorriso di Agron era capace di far crollare il cielo.

<< Non ero distratto! >> protestò, sottraendo la mano alla sua presa e voltandosi, scendendo un paio di scalini. Aveva la necessità di mettere un po’ di spazio tra se stesso e il germano perché – lo sai, tu arrossisci quando lui ti è vicino – e – fanculo Chadara, io non arrossisco! – ma cos’altro poteva mai essere se non rossore, quello che gl’incendiava la gola e le guance.
Distrattamente sentì Agron ridacchiare mentre scendeva a sua volta per affiancarlo.

<< Sai Nasir, ho notato una cosa… - iniziò con nonchalance, salvo poi passargli un braccio intorno al collo e stringerselo contro – Tu arrossisci ogni volta che sono con te >> gli sussurrò ad un orecchio, godendosi l’assolutamente deliziosa reazione del ragazzo.

<< Ma che cazzate vai dicendo, germano!? L’alcol deve averti definitivamente fottuto il cervello! >> si ribellò, cercando di spostare il braccio che gli avvolgeva il collo ma poi Agron gli riversò nell’orecchio la sua calda e bassa risata e l’attimo dopo le sue labbra gli baciavano una tempia. Il siriano s’immobilizzò, gli occhi sgranati, le dita piantate in quel braccio che aveva cercato di spostate, ora unico appiglio da quel bruciante calore che gli squassava il petto.

Agron premette un po’ di più le labbra, facendogliene assaporare la morbidezza e Nasir serrò gli occhi, prendendo bocconi di respiro irregolari.

Non aveva mai ricevuto un simile gesto di dolcezza, almeno fintanto che Tiberius dominava, e i pochi del suo passato di cui aveva memoria erano talmente intrisi di doloro da causargli sofferenza ogni volta che ricordava.

Con lentezza Agron mise fine al bacio, senza però allontanarsi troppo, in modo da continuare a sfiorarlo quando parlò.

<< Buonanotte, piccoletto… >> bisbigliò ancora, godendo del suo rossore che un giorno, lo sapeva,  avrebbe baciato.

Sfilò il braccio e per un attimo Nasir si sentì perso in quel mare di emozioni, senza Agron come appiglio.

Riaprì gli occhi che fino a quel momento aveva tenuto chiusi, del germano più nessuna traccia e per un attimo pensò di essersi sognato tutto, che fosse stata tutta un’illusione ma poteva ancora sentire quella dolce pressione sulla sua tempia, le orecchie gli fischiavano per il troppo sangue affluito al suo volto e quel calore che non voleva saperne di abbandonarlo.

Un sorriso sbocciò sulle sue labbra.

Maledizione, stava arrossendo!




Spazio autrice

Che dire, mi sono appassionata a Spartacus e alla Nagron, questa storiella si è scritta praticamente da sola, spero non sia tanto pessima.
La canzone che mi è stata d'ispirazione è “Iris” dei Goo Goo Dolls.
  
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