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Autore: Mama Holy    02/02/2016    2 recensioni
Piacere sono Holyland ^^ questa è la prima storia che scrivo qui spero vi piaccia.
Logan è un ragazzo semplice, spesso fra le nuvole, con una famiglia più o meno di merda e una vita, possiamo dire, tranquilla.
Il suo incontro con Jane cambierà ogni sua abitudine. Una ragazza strana e molto diversa da lui. Misteriosa e interessante, gentile e provocante, volubie o forse senza una personalità. I suoi occhi, due freddi diamanti finti. Bellissimi a prima vista, ma senza alcun valore.
Genere: Angst, Dark, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Shattered

2. Jane

< Ah, Logan > rispose l'altro riprendendosi appena < Tu? >

< Jane > disse in modo completamente calmo la ragazza sui probabili vent'anni.

< Piacere > il tono di Logan era come appena impacciato, forse più per la confusione data dall'apparizione di quella persona dal nulla che per qualunque altra cosa.

L'altra ridacchiò appena alla sua risposta < Piacere mio. A cosa pensavi prima? >

< Prima? >

< Sì, prima che arrivassi > precisò la rossa seduta davanti a lui continuando ad ignorare quei vari momenti di silenzio tra il suo primo saluto, completamente ignorato, e l'inizio della discussione.

< Nulla di che... Solo non sono mai stato in discoteca e mi inizia a far male la testa > ammise Logan mentre rideva appena.

Sorrise poi di più quando sentì la ragazza venirgli appresso ridendo.

< Vedrai domani mattina che mal di testa che ti ritroverai allora >

< Speriamo di no. Domani ho lezione, già fatico a seguire mi manca solo il mal di testa > riprese Logan

< Um capisco, allora spero per te che tu non ti senta male > disse accompagnando le sue parole con un sorriso più dolce e solare di quelli di prima.

< Fai l'università? > chiese poi mentre l'altro continuava a fumare.

< Legge > rispose Logan annuendo.

< Wow, non credevo fossi uno "studioso". Non hai la faccia da uno che studia legge > ridacchiò appena mentre scambiava la gamba accavallando la sinistra sulla destra.

< Lo so > disse Logan sospirando ma tenendo comunque un lieve sorriso < Tu? Studi o lavori? >

< Lavoro, lavoro. Quanti anni hai? > chiese poi senza permettergli di commentare nè di fare altre domande.

< Ventitré > rispose sorridendo.

< Sembri più piccolo sai? > Commentò l'altra ridendo un po' < Io ne ho 20 >

< Invece te sembri molto più grande >

< Cos'è mi vuoi dire che sembro più vecchia? >

< È? No, no, ho detto più grande non più vecchia > si difese mentre l'altra rideva fra sé e sé.

< E tu cosa intendi con più grande? > la sua voce uscì diversa da quella tranquilla di prima era più seria ma allo stesso tempo giocosa... Ma Logan non avvertì il suo cambio di tono.

< Intendo più... più...matura... > rispose mentre l'altra ridacchiava tranquillamente.

< Ok, capisco > disse poi sorridendo tornando parzialmente al tono di prima.

Lagan fece per chiederle altro ma fu fermato dalla voce del fratello che lo chiamava. Xander appena arrivato si zittì quando notò la presenza della donna che gli sorrise.

< Em... Lei è Jane > gli spiegò il fratello minore indicandola.

< Piacere > fece lei al nuovo arrivato.

< Piacere. Sono il fratello maggiore di Logan, Xander > disse con un tono amichevole appena appena forzato prima di far cenno al fratello di andare.

< Mi dispiace portartelo via così, ma dovremo tornare a casa > continuò poi con un tono ed un sorriso più genuini.

< Non importa > rispose lei con un sorriso alzandosi mentre si alzava anche Logan.

< Ci vediamo allora > disse a quest'ultimo avvicinandosi e dandogli quello che poteva sembrare un innocuo bacio sulla guancia per poi allontanarsi.

Logan rimase un po' di sasso a quel gesto.

Xander gli diede una pacca ridendo per farlo sbloccare. < Su, su dobbiamo muoverci e tornare a casa > ed iniziò a camminare verso l'uscita. < Il dittatore sta tornando > aggiunse poi facendosi appena più serio < E se non ci trova a casa dove gli ho detto che siamo finiremo nei guai > aggiunse con una risatina mentre uscivano frettolosamente e rientravano in macchina allo stesso modo.

< Comunque, io l'avevo detto che avresti rimorchiato, me lo sentivo! > disse ridendo mentre accendeva velocemente la macchina.

< Abbiamo solo parlato un po' niente di che >

< Può anche essere ma il solo fatto che abbia iniziato a parlare con te vuol dire che le interessi > rispose con un ghigno l'altro, non ricevendo una risposta dal fratello minore.

< Complimenti comunque > continuò poi.

< Per cosa? >

< Niente male quella tipa > disse ridacchiando.

< Smettila di fare l'idiota inizi ad essere fastidioso. >

lo prese in giro Xander.

< No. Comunque non la rincontrerò più quindi... >

< No, non dirmi che non le hai chiesto il numero?! >

< Err no... Non ci ho pensato... > ammise l'altro passandosi una mano dietro al collo.

< Sei proprio un fesso >Xander rise scuotendo la testa.

< Vaffanculo > borbottò Logan sentendosi sfottere in quel modo mentre l'altro rideva.

< In realtà all'inizio mi ha messo una strana sensazione addosso... Non so perché... > disse dopo un po' Xander più serio.

< Che intendi? > gli chiese l'altro girandosi verso di lui.

< Nulla, nulla. Lascia stare > scosse la testa e parcheggiò la macchina uscendo.

Logan lo seguì e si guardò intorno sollevato quanto il fratello di non vedere la macchina del padre nei paraggi.

 
 

Quando loro padre tornò Logan era in camera sua già da un'oretta a "dormire". Guardava il soffitto sdraiato sotto le coperte calde e soffici del letto. Non aveva sonno per qualche motivo e si limitava a fissare la sua stanza nel completo buio. Aveva anche provato a leggere qualcosa ma non era in vena.

Ogni volta che chiudeva gli occhi ripensava a quella ragazza.

Gli sarebbe davvero piaciuto rincontrarla...

Intanto poteva sentire suo fratello e suo padre parlare in tono serio nel salone. Non capì molto della loro conversazione ma la parola “serial killer” che riuscì a sentire gli fece perdere ogni interesse. Gliene avrebbe parlato suo fratello poi e non valeva la pena sforzarsi di ascoltare quei  discorsi.
E alla fine, verso le due di sera, il sonno lo prese fra le sue braccia dolcemente e poté riposare.

Dormì benissimo quella sera ma forse un po' troppo visto che il giorno dopo si svegliò in ritardo. 
Ed essendosi svegliato tardi, era arrivato tardi all'università. Non era proprio il tipo che corre e aveva proceduto tranquillamente come fosse in un tempismo perfetto.

Il professore fortunatamente non gli disse nulla, infondo veniva sempre ed era difficile che fosse in ritardo. 

Prese i vari appunti un po' più tra le nuvole del solito scrivendo in qualunque spazio di foglio e di libro dove poteva scrivere.

Finite le lezioni per quel giorno prese le sue cose e come al solito se ne andò rivolgendo solo un saluto educato al professore.

 Si sistemò bene la borsa a tracolla nera sulla spalla ed uscì tra le nuvole come al solito dalla scuola tanto che non vide la ragazza dai capelli rossi che lo aspettava all'uscita.

< Logan, hey! > gli fece attirando la sua attenzione e toccandogli appena la spalla.

Logan non riconobbe subito la voce ma giratosi si ricordò subito chi fosse, come avrebbe potuto non riconoscere quel viso? Quel corpo in quel momento nascosto dai dei jeans a vita alta ed un maglioncino grigio chiaro, come avrebbe potuto scordarselo?

< Jane? > chiese sorpreso.

< Allora ti ricordi di me! Sei passato avanti senza nemmeno notarmi > gli fece notare lei ridendo.

< Ah scusa... non mi ero accorto fossi lì... > si scusò Logan mentre l'altra se la rideva tranquillamente.

< Fa nulla, tranquillo > disse

< Ma come hai fatto a sapere dove studiavo? > le chiese poi lui confuso.

< Segreto > rispose l'altra ridacchiando e prendendogli una mano < Ti va di farci un giro? Prendiamo un caffè o un tè, quello che più ti piace insomma >

< Va bene > accettò Logan sorridendo mettendo completamente in secondo piano la libreria, ci sarebbe andato dopo.

   
 
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