Angolo autrice: Sono tornata con una flash fic un po' stupida ahahha. Spero vi piaccia.
Ho alcune storie pronte, altre le sto scrivendo e le posterò al più presto.
Spero che questa storiella vi piaccia.

Raffreddore

-Etciù!- uno starnuto si sentì provenire dall’ufficio della Senior Agent Lisbon.
-Salute, Lisbon!- esclamò il consulente entrando con il suo immancabile thè e del caffè per la donna.
-Jane, smebbila!- fece il broncio.
-Ti adoro quando fai così, sei una piccola bambina imbronciata!- le disse –Ah, comunque prego.-
In risposta ottenne solo un mugugno.
L’uomo, dopo aver posato la tazza sullo schedario, si stese sul divano.
Stava per addormentarsi, quando…
-Etciù!- un altro starnuto interruppe la quiete venutasi a creare.
-Credo che stare sotto la pioggia l’altra sera non ti abbia fatto bene…- mormorò con tono saccente l’uomo, facendo irritare Lisbon.
-E’ colba bua!- lo accusò lei.
A quel punto il consulente sorrise.
-Lo ammetto- incominciò in modo vagamente malizioso –mi è piaciuto molto baciarti appena fuori casa tua e con la pioggia. Faceva molto film romantico.- e alzandosi e camminando verso di lei, aggiunse –e il dopo poi…mhhh, quello è stato…- ormai era ad un palmo dal viso della donna -…strepitoso.- disse lasciandole un bacio sulle labbra morbide della donna e allontanandosi prima che lo colpisse.
-Jane, devi tenere un atteggia- Etciù!-
Con un sorriso sincero Patrick le porse un fazzoletto dal quale lei potè –inverosimilmente- sentire l’odore del proprietario e, senza farsi vedere, sorrise, cercando di respirarlo a fondo.
Alla fine a Lisbon non dispiaceva essersi ammalata…

Angolino: Rieccomi! Fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione, se volete.
A presto e grazie per aver letto,
Laura