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Autore: body_ko    19/03/2009    6 recensioni
Il punto di vista di Brian Kinney su alcuni avvenimenti della III stagione.
Il mio Brian è un pò più cattivo dell'originale.
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian Kinney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sugar Daddy

Queer as Folk 301
Lasciarlo andare era l’unica cosa giusta. Sono io il primo a non accettare compromessi: prendo quello che voglio, faccio quello che voglio, non accetto vincoli alla mia volontà da nessuno… come posso imporli a lui?
Justin è un uomo libero, che ha scoperto quello che vuole, e si adopera per ottenerlo. La mia… stima… di lui, come uomo, come essere umano, non sarebbe così alta se non sapessi che quel biondino è uno con le palle.
Naturalmente, è anche un completo imbecille. Gli ho ripetuto più volte che non si sputa dove si mangia, ma l’inesperienza e la giovinezza non possono essere curate che dal tempo.
So di essere stato generoso con lui, non avrei mai immaginato che un giorno sarei stato lo “sugar daddy” di qualcuno, la cosa ha colto di sorpresa anche me.
E’ stato per via del suo coraggio. Ha rinnegato suo padre, ha combattuto tutto e tutti, ha affrontato me senza mai tirarsi indietro. Volevo dargli quello che meritava. Soldi, successo, realizzazione per il suo talento. La fortuna sorride agli audaci. Justin era un audace, ed io sarei stato la sua fortuna.

Arrogante piccolo bastardo: sarebbe stato quasi degno del suo maestro, se non fosse che mi ha piantato perché ammorbato da una marea di cazzate.
Ho smesso di usare i trucchetti sfoggiati da Ian negli anni 80. Mi è caduto un po’, Justin, perché anche lui, come tutti, sembra preferire confortanti menzogne, alla disadorna verità.
Certo, nessuno è perfetto. E se lui è convinto che l’amore valga più del potere, che i soldi non fanno la felicità, c’è davvero poco da fare. L’età forse porrà rimedio… ma non è neanche detto.
Voglio dire: si è messo con un mendicante! Questa cosa, non posso farci proprio nulla, mi fa morire dal ridere!

Quanto può essere ingenuo un ragazzo di neanche 20 anni? E’ l’ingenuità il suo peccato, ci sono altre cadute per cui avrei dimostrato molta meno benevolenza, non a tutti avrei condonato certe “leggerezze”.
Justin ha infranto molte regole, alcune che aveva fissato lui stesso (a conferma di quanto si può essere stupidi a 20 anni), altre che sono dettate dal semplice spirito di sopravvivenza: non è mai una buona idea tradire Brian Kinney. Insomma, potrei rendergli la vita difficile in questa città.
Forse è così convinto dell’ascendente che ha su di me da non temere le conseguenze.

Sono stato davvero giocato da un ventenne? Non desidero danneggiarlo, nonostante mi abbia reso ridicolo, piantandomi di fronte a tutta Pittsburgh e andandosene dalla festa, che io avevo organizzato e pagato per lui, col suo giovane amante!
Linsay direbbe che è perché ne sono ancora innamorato. La verità è che devo essere impazzito.

 

Queer as Folk 304
Ho cambiato idea.
Succede.
Justin mi ha riportato il mio braccialetto: la grandissima rogna che stava per cadermi addosso si è dissolta in una bolla di sapone.
Sunshine, al solito, mi guarda le spalle. Nonostante Paganini Junior.
Credo sia arrivato il momento di buttare il fottuto violino fuori dalla finestra.

 

Queer as Folk 305
Quello che differenzia gli uomini dagli animali è soltanto una cosa: la capacità di premeditazione. Non è mai saggio mettersi contro qualcuno che, oltre alla volontà di nuocere, ha soldi, potere, conoscenze… fantasia.
Sono un pubblicitario: la fantasia non mi manca.
Ethan, povero ragazzo, non mi ha neppure sentito arrivare. Ha pensato che quella offerta di lavoro così allentante - dischi, concerti, nientemeno – fosse la ricompensa per la sua dedizione, il suo impegno.
Non è così che va il mondo.
Magari ha veramente del talento, e forse da vecchio qualcuno si sarebbe accorto di lui, ma quanti anni di elemosina si sarebbe dovuto sobbarcare prima? La vita non è benevola, non è generosa e nessuno ottiene mai quello che si merita.
E naturalmente, il giovane Ethan, ha finito per mettere se stesso, la propria carriera, prima dell’amore. Con un piccolo incitamento da parte mia. Sarebbe stato quantomeno imbarazzante se, dopo gli sforzi profusi per preparargli la strada, il ragazzo non si fosse deciso ad imboccarla.
Mi aspettavo qualche resistenza in più, è bastato un discorsetto di un quarto d’ora, non c’è niente di nobile nell’essere povero, ed è andato. Non credo si sia, sul momento, reso conto di cosa stesse accettando.
E Justin è venuto da me, perché non è stupido ed ha riconosciuto il tocco del maestro. Il dolore nei suoi occhi mi ha quasi intenerito (quasi), si è reso conto che la sua deliziosa barchetta dell’amore comincia ad imbarcare acqua, ma non ne può certo incolpare me.
Ho predisposto il gioco, ma non ho costretto Ethan a giocarlo. Poteva benissimo decidere di continuare ad essere un pezzente… e mantenere la sua – chiamiamola – integrità. Non l’ha fatto, ha accettato di vivere una menzogna pur di avere successo: non proprio la perla di fidanzato che Justin pensava d’aver trovato, vero? Non poi così perfetto. Soprattutto non perfetto per chi ha rischiato la pelle, pur di affermare la propria identità di omosessuale.

 

Queer as Folk 306
Ethan ha regalato a Justin un anello. Che cosa romantica. E Justin non ha mancato di farmi notare che non ne capisco un cazzo di romanticismo. Non è mica vero.
Certi simboli di consacrazione dell’uno all’altro non mancano mai di commuovermi.
E non mi meraviglio mai degli assurdi giochetti di cui la mente umana è capace, per nascondere una scomoda verità.
Vedo Ethan che promette quello che non può mantenere, per rispondere alle aspettative dei begli occhi innocenti di Justin. E quanto può essere egoista tutta quella innocenza. Avida. Vuole il suo amore soltanto per se. Ethan mi fa quasi pena: dev’essere brutto per un uomo scoprire di essere impotente, incapace di rendere felice la persona che si ama.
Scoprire di non valere abbastanza.
Justin lo farà a fettine sottili sottili, e se lo mangerà condito con un po’ di limone. Se Ethan pensa di essere un poveraccio adesso, è perché non ha idea di come sarà ridotto quando Justin avrà finito con lui.

Intanto Ethan dovrebbe aver ricevuto il regalo che io gli ho mandato per il suo primo concerto. Siamo tutti in vena di regali in questo periodo! Credo che lo gradirà molto: è un cucciolo moro, adorante e affamato di attenzioni. Sarebbe davvero incredibile se lo rifiutasse, ma chissà… alla fine Paganini Junior potrebbe anche riuscire a stupirmi.

 

Queer as Folk 307
Ethan non mi ha sorpreso, anzi ha risposto in pieno alle mie aspettative. D’ora in poi non lo nomineremo più, se non con lieve imbarazzo, come una caduta di stile, un accostamento di colori meno che brillante.
Justin mi ha detto che stanotte ha dormito a casa di Daphne, era decisamente rattristato, gli ci vorranno almeno un paio di giorni per riprendersi. Forse meno.
Io, d’altro canto, mi sento assolutamente favoloso!
Niente mi mette di buon umore come giocare e vincere.

 

Queer as Folk 309
Ho ricevuto una telefonata dal mio amico discografico. Sembra che Ethan sia scomparso, è saltato tutto: concerti, dischi… Justin non lo sa, adesso ha talmente tante cose per la testa, che del suo “fu” grande amore neppure si ricorda.
Ho un brutto presentimento riguardo a questa faccenda, mi ronza nella testa una sola domanda: fino a che punto può essere melodrammatico un ventenne? La risposta non mi piace affatto. Così ho pagato un investigatore privato per trovarlo, e dirmi che non sta penzolando appeso a qualche soffitto, o galleggiando nel fiume alla Ofelia.
Soldi buttati. Il mio uomo non è riuscito a rintracciarlo, ha soltanto recuperato da un robivecchi il suo violino che giace del tutto inutile sulla mia scrivania. Non ho mai sopportato la musica del violino. Mi sembra sempre che stiano torturando un gatto. Questo aggeggio è anche vecchio e malridotto, non è abbastanza presentabile neppure per darlo in beneficenza.
Credo che lo userò per accendere il fuoco.
Stasera bistecche ai ferri.

  
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