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Autore: Rael Reach    19/03/2009    0 recensioni
Un gruppo di guerrieri si perde nello spazio, dove "il nemico" sembra averli circondati, ma il Sergente Sullivan ha ancora qualche barlume di speranza... Forse...
Genere: Science-fiction, Introspettivo, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Log numero 7, Giorno 24 maggio 2297, Sergente Maggiore James Sullivan, Battaglione indipendente, 1a compagnia, gruppo operativo Gamma.

Sono troppi. Dannatamente troppi. Ci stiamo difendendo con onore, e se avessimo supporto tattico potremmo resistere qui fino alla fine dei giorni di questo fottuto pianeta, ma quel "se" lascia ad intendere la situazione. Siamo fregati: non abbiamo munizioni, siamo in inferiorità numerica, il supporto aereo è bloccato dall'AAA (Artiglieria Anti-Aerea, ndRael), il comando vuole classificarci come MIA (Persi in missione, letteralmente "Missed In Action", ndRael), e non sentiamo forze alleate da sei giorni. L'unico fatto positivo è che abbiamo cibo, essendoci rifugiati in una struttura apparentemente con funzione di scorta, ma non sarà il cibo a salvarci.
Il tecnico del nostro gruppo operativo sta ultimando il comunicatore a lungo raggio, utilizzando pezzi presi da rottami, ma con la fortuna che stiamo dimostrando di avere in questi ultimi momenti, saremo intercettati e il nemico scoprirà tutto. Ah, ora mi viene in mente un'altra cosa positiva, non abbiamo perdite, e i feriti sono di quantità minima, solo uno di noi quindici ha ricevuto un colpo, sul fianco destro, ma se la caverà, mi auguro.
Ho ironizzato sulla mia pellaccia mentre probabilmente da qui a poco tempo della mia stessa vita resterà solo un vago ricordo?
Buffo, deve essere questo quello che mi mantiene in forze.
Questa dannata voglia di resistere, di cercare che il mio ricordo si sedimenti negli anni, e che se un mio compagno di squadra si salverà, potrà dire "Quell'uomo era lì, in un angolo, a ridacchiare sulla sua situazione, sapendo che probabilmente sarebbe stato ridotto a particelle subatomiche nel giro di pochi giorni". Se mi vedesse il capitano Reach sarebbe la cosa più triste di questo ultimo periodo. Mi sfotterebbe fino alla fine, dicendo che nel momento in cui bisognava farsi forza e contrattaccare e tentare la vittoria mi sono fermato a riflettere sulla mia morte. Ma non potrà sfottermi mai, perché quando sentirà questa registrazione si renderà conto di quanto nella merda eravamo, e di quello che abbiamo dato per l'Alleanza e il Battaglione Indipendente.
Sullivan chiude
  
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