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Autore: Dazechrome    04/02/2016    1 recensioni
[Ape Escape]
"Le scimmie sono scappate di nuovo e come al solito ne combinano di tutti i colori!"
Stavolta Specter ha ipnotizzato i suoi peggiori nemici per seminare caos e distruzione assieme alle sue scimmie. Riuscirà Kakeru a far ritornare normali i suoi amici?
[Fic ambientata post Ape Escape 3 con tutti i personaggi principali presenti, anche quelli degli spin off]
Specter era seduto sulla sua poltrona, accanto aveva Satoru e Hikaru ai lati e sopra Hiroki con le braccia conserte poggiate. Natsumi lasciò cadere il telefono. Era stato Hiroki a rispondere. - Ehi Natsumi, di che ti preoccupi, tanto non prende qua!
-Specter! - gridarono Natsumi, Kakeru e Rosa all’unisono, quest’ultima con tono disperato. 
-Piaciuta la sorpresa? - disse la scimmia albina, sorridendo beffarda. 
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Furry, Triangolo
Capitoli:
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-È inutile professore, non riesco a ritrovare la base! - disse Charu, arrendendosi al computer. - È come se fosse sparita nel nulla.
-E allora… - l’uomo puntò il dito in alto. - Dovremo fare alla vecchia maniera!
-...cioè? - mormorò Charu con un mezzo sorriso.
-Catturare le scimmie rimaste che quel debosciato di Kakeru non ha preso. - rispose il professore.
-...ah. Certo. Funziona sempre. - rispose Charu, fingendo imbarazzo. - Ma chi mandiamo?
-Bella domanda. Ora che ci penso, perché abbiamo Hiroki libero?
 
-Hanno suonato. - cinguettò Gialla.
-E chi può essere? - bofonchiò Rosa, annoiata.
-Vado io ad aprire. - borbottò Blu. - Ma ora ricomincia Jojo quindi non fate casino.
-Bello Jojo. - commentò Satoru. - Peccato che Hiroki se lo perda.
-Ma ora c’è la nuova serie di Gundam. - disse Haruka.
-Ma oggi c’è anche il nuovo episodio della nuova serie di Pretty cure! - esclamò Hikaru. Si guardò intorno estraniato. - Che c’è? Perché mi guardate così?
-C’hanno fatto lo scherzone, non risponde nessuno. - disse Blu dall’altra stanza. Poi un’esplosione. - AAAAAAAAAAAAAAA
-Hanno distrutto la porta. E avevano suonato. - commentò Gialla tranquilla.
Blu tornò in salotto strisciando all’indietro spaventato mentre tutti gli altri urlarono sorpresi alzandosi di scatto: Sayaka apparve in veste da cowboy solitario, il gigantesco fucile puntato su Blu, con lei i tre Pipotron Red, Blue e Yellow armati di tutto punto.
-Mi dici le regole d’oro del pistolero del west? - disse Sayaka con tono beffardo. - Non avevi finito la lista!
 
-Che cosa sta succedendo di là? - chiese il professore.
-NOOOO AVEVAMO APPENA RIPARATO LA TV - tuonò Blu.
-Professore, dove sono Natsumi e Hiroki? - chiese Charu. - Ma questo è rumore di spari!
-Oh cielo. - mormorò l’uomo, preoccupato.
 
-Sorellina! - gridò Satoru nascondendosi con Hikaru e Gialla. - Calmati!
-Però, guarda come ha decorato i muri. - commentò Haruka ammirando i buchi lasciati dai proiettili. Era finalmente libera. - E voi due, uscite fuori!
-No, a me l’ipnosi è finita! - rispose Satoru. - Sorellina! Torna in te!
Il pipotron Red sparò in aria con il mitra. - Stai zitto! - urlò Sayaka. - DOV’È SPECTER?
-È stato bello averti conosciuto, Rosa, anche se non mi hai mai ricambiato… - mormorò Blu alla sua amata, steso a terra senza forze.
-È con Natsumi! E Hiroki! Nella stanza di Natsumi! - rispose Hikaru tremante. - Abbi pietà!
-Prima regola del pistolero… nessuna pietà. - rispose Sayaka sparando in faccia a Hikaru con la pistola piccola, correndo verso la stanza. - Voi tre… avete degli ostaggi!
-Come! E io? - esclamò Haruka. Il pipotron Blue la prese forte per il braccio. – Tu rimani qua! - disse con la sua voce robotica.
-Dopo tutto quello che ho fatto per Specter? – sbottò la ragazzina. Il Pipotron Giallo fece spallucce.
-Abbiamo un lanciarazzi e non abbiamo paura di usarlo. - continuò il pipotron Red. - È bello grosso.
-MA SE LO SPARI NOI MUORIAMO? - strillò Satoru.
-SAREBBE MOLTO DOLOROSO
 
Sayaka tornò con Natsumi in braccio e Specter dietro a seguire, trasformata da cavaliere fantastico. - Signori, abbiamo un’altra passeggera e dobbiamo arrangiarci!
-Fermati! - gridò Hiroki, che la stava inseguendo, Charu con lui. - Lascia stare Natsumi!
-È già svenuta. - rispose la ragazzina noncurante. Radunò tutti gli alleati e spinse via Haruka. - Togliti di mezzo, mi basta un gay come competizione! - bofonchiò. Tenne con un solo braccio Natsumi e con l’altro roteò la bacchetta magica, Specter abbracciato alle sue gambe.
-Oh no! - esclamò Satoru.
-BOOM! - esclamò Sayaka, colpendo a terra e causando un’esplosione. Lei, i Pipotron, Specter e Natsumi erano spariti, lasciando solo un buco profondo sul pavimento. Un altro. Satoru si ritrovò in ginocchio anche lui da cavaliere fantastico, con lo scudo puntato. Tutti erano dietro di lui, illesi.
-Blu, siamo sopravvissuti. - bisbigliò Rosa al compagno, in trance e senza alcun segno di rimettersi. - Jojooo…. - ripeteva. - Joooojooooooo……..
 
Sayaka strinse forte Specter, prendendolo in braccio. - Specter! Stai bene? Ti hanno fatto qualcosa? - piagnucolò la ragazzina.
Specter mugghiò. – Sto… sto bene. Non… non mi hanno fatto niente stavolta…
-Su, su. - cinguettò Sayaka. Gli diede un bacio veloce sulle labbra. - Presto starai bene con tutti! Beh, non bene come stai con me, ma quasi. Il necessario.
Specter arrossì. - Ma… tu sei speciale. Nessun altro… - esitò. Poi la baciò sulla guancia, la fronte e le labbra. - Ti voglio bene.
 
-Una voragine. - commentò Hikaru vedendo la fossa in salotto lasciata da Sayaka.
-Questo è il mio buco. Ci sto perfettamente. - disse Haruka, ficcandocisi dentro. - È il buco della vergogna. Voglio morire qui. Sotterratemi.
-È tornata normale. - borbottò Hiroki.
Charu osservò la ragazzina, confusa, ma passò oltre. - E Specter aveva detto che non avrebbe riattaccato il laboratorio.
Satoru si avvicinò minaccioso a Hiroki. - Chi era il gay competitivo di cui parlava Sayaka? - sibilò.
-Ciao - mormorò Hiroki imbarazzato.
Satoru indicò Hiroki e poi Haruka, incrociando le braccia. - Ma quindi Sayaka… tu… Haruka… Specter, insomma…
Hiroki arrossì e non rispose, guardando altrove.
-Cioè, non mi interessa di te… o di lei… che abbiate dubbi gusti... - bisbigliò Satoru, indicando. - MA SAYAKA?
Hiroki ridacchiò nervoso. - Si, me lo sto chiedendo anche io.
-Come può essersi lei innamorata di una scimmia pidocchiosa schifosa viscida con l’aids BAGASCIA! - strillò tutto d’un fiato Satoru, gesticolando.
-Ah ah ah. - rise malamente a distanza Haruka. - AH.
-Lei - riprese Satoru - che dopo aver sconfitto Specter la seconda volta viene e dice “Guarda fratellino! Guarda come lo scasso di botte! Forse stavolta chiederà scusa a Tomouki!”
-L’amore trova sempre una via. - commentò Hikaru. - Pipo! - aggiunse Pipotchi. Il ragazzino ricevette una mazzata da Charu. - È quello che avrebbe fatto Natsumi. - si giustificò.
-Quello non può essere amore, pirla! - strillò Satoru. - Specter è infimo bastardo baldracca CON LA VOCE DA DONNA! Nessuno si innamorerebbe di lui normalmente!
-Infatti è stata ipnotizzata, stai calmo. - bofonchiò Hiroki. - Forse Specter è stato buono con lei per un attimo e ne ha approfittato.
-Specter! Buono! - sbraitò Satoru, incapace di connettere. - Ah. Aspè. L’ha trollata una volta. Ci è riuscito di nuovo.
-Quindi Sayaka ama Specter. Non siamo sicuri che Specter ricambi. Relazione romantica. Annoto. - disse fredda Charu, schioccando le dita. - C’è qualche altro infatuato?
-Non c’è nessuno infatuato qua. - mugghiò Haruka.
-Io lo vedo solo come un… amico? - disse Hikaru, confuso. - Ma quel tipo di robe, no.
-Va bene. - disse Charu. - Satoru, te abbiamo capito. Tu, Hiroki?
-Io? - rispose lui facendo lo gnorri. – Ma quando mai. No no.
Charu alzò il pollice. - Bene, e gli effetti del laser, esattamente, quali sarebbero…?
 
-La pace nel mondo? - strillò Kakeru dimenandosi, legato con delle corde. - Tu hai creato un laser per instaurare la pace tra l’umanità stessa e le scimmie?
Sayaka annuì, abbassata con Specter in piedi accanto. - Abbiamo già risolto la crisi in Europa! - rispose lei sorridente. - C’è ancora molta strada da fare, come il rapporto tra oriente e occidente, l’Africa, il Gender e altre cose, ma ci stanno lavorando.
-Che cosa gliene può interessare a Specter o alle scimmie del mondo e dei suoi problemi? - sbraitò Kakeru, scalciando. - Pensi che io ti creda?
Sayaka sospirò e premette un pulsante al computer dietro. Comparve uno schermo e poi l’immagine di Obama alla casa bianca, scimmie lacché vicino alla scrivania. - Oggi è un grande giorno per l’America. - disse il presidente. Passarono delle scimmie che trascinavano Donald Trump legato e imbavagliato. - Innanzitutto potrete dormire tranquilli, il prossimo presidente sarà un degno successore. Secondo ma non meno importante, l’assistenza sanitaria gratuita è finalmente una realtà per l’America.
-No. È un falso. Non ci credo. - mormorò Kakeru.
 
-Tomouki è svenuto. - disse il professore riattaccando il telefono. - Akie non so quanto reggerà.
-Quando verranno? - mormorò Charu
-Quando risorgerà Tomouki. - il professore sospirò. - Allora, chi mandiamo per la pulizia di scimmie rimaste?
-Hiroki sembra il più sano di mente al momento.
 
Gialla diede una pacca a Blu, ancora sotto shock. - Vedi che non abbiamo bisogno della televisione? - disse indicando i ragazzini.
-Non sono mai stata una grande fan delle soap opere. - aggiunse Rosa. - Ma questo è drama di qualità.
-Questo posto è un MANICOMIO - urlò Blu.
 
Kakeru rimase sconvolto, balbettando a caso, quasi immobile. - Continuo a non crederci. Non… non… non è da te, Specter! Dopo tutto quello che hai fatto…! E sei rimasto in silenzio per tutto il tempo!
-Specter non vuole parlare. - rispose Sayaka. - Si vergogna. Sa di aver sbagliato e non ha il coraggio di chiedere scusa.
-...cosa? - Kakeru guardò Specter negli occhi per un attimo e poi Sayaka. - Smettetela di prendermi in giro! Sayaka, torna in te!
La ragazzina sospirò. - E va bene. - mormorò. Specter si tolse il casco, lasciando Kakeru sbigottito. - Che cosa…! - esclamò lui. - Quando ti chiesi di toglierlo la prima volta mi hai risposto che sarei dovuto passare sul tuo cadavere e adesso…!
Sayaka accarezzò i capelli mossi della scimmia. - Quelli erano altri tempi. - rispose lei. - Non era ancora paranoico e insicuro com’è adesso.
Kakeru sussultò. - ...Eh?
-Specter pensa che il mondo - tranne me - lo odi. - rispose Sayaka. - Si sente tutti addosso , è convinto che ogni singolo umano della terra lo detesti e che lui non riuscirà mai a farsi perdonare, non riuscirà mai ad avere un posto su questa terra, nessuno gli vorrà mai bene! Tranne me.
-Quindi… Natsumi aveva ragione. - gorgogliò Kakeru. - Ma allora perché? Perché metterci tutti contro?
Specter diede il casco a Sayaka e si nascose dietro le sue gambe. - Perché nessun altro poteva fare questo lavoro. E poi, l’illusione di essere voluti bene...
-Cosa?
-Anche se è durato poco e non è stato col migliore dei metodi. - Sayaka fece un mezzo sorriso. - Ma ormai è finita, Kakeru. Specter non ha più intenzione, di scappare.
-È... finita? - Kakeru deglutì. - In che senso?
-A Specter non interessa più di conquistare il mondo o fare dispetto agli umani con le scimmie. Vuole solo sentirsi amato.
Kakeru guizzò gli occhi tra Specter e Sayaka, confuso. - Quindi… lui è pentito? Ha intenzione… di ricominciare?
-Certo. I ragazzi sono già tornati normali e… Specter ha intenzione di riparare tutti i danni. - rispose Sayaka, battendo le mani. - È stato un male necessario.
-Che cosa…! - esclamò Kakeru quasi adirato. Non trovò le parole e si fermò. Poi vide Specter avvicinarsi lentamente verso di lui. Apriva e chiudeva le mani nervoso.
-...beh, secondo Specter. - precisò Sayaka.
Kakeru guardò la scimmia. Aveva lo sguardo fisso nel vuoto e andava lento sempre più vicino. Specter poi alzò la testa e lo guardò con l’unico occhio che aveva.
-Non… non ce la faccio a odiarti senza casco. - bisbigliò Kakeru. Specter gli accarezzò le guance e si mise faccia a faccia con lui, toccandogli la fronte. Si girò verso Sayaka per un scrutandola per un po’, come se stesse aspettando un segnale, e abbracciò Kakeru forte.
-Se sono tornati tutti normali, se è tutto vero, se… - sussurrò Kakeru. - Posso perdonarti.
 
Natsumi apri gli occhi lentamente, stropicciandoseli nervosa. Era stesa su un lettino. Si sedette e si stiracchiò, gli occhi semichiusi e l'espressione vaga.
-Mamma!
La ragazza si svegliò di colpo. - Specter! Che cosa è successo? Dove mi trovo?
Il piccoletto balzò ad abbracciarla, stringendola forte. - Mamma! Mi dispiace, mamma!
Natsumi fece un respiro profondo e ricambiò l'abbraccio. - Devi spiegarmi tutto però.
-Tu non ti arrabbi, vero? - piagnucolò Specter. – Non mi abbandonerai, vero?
Natsumi gli accarezzò la testa e gli diede un bacino sulla guancia. - Non mi arrabbio e non ti lascio. Di tutto a mamma.
Specter si toccò l'occhio lucido. – Non voglio tornare là… non voglio tornare là…
 
-Haruka, esci da ‘sto buco. - borbottò Blu, messo in cerchio con le altre scimmie e Hikaru. - Siamo tutti traumatizzati ma non starai meglio se resterai li.
-E poi dobbiamo ripararlo… prima o poi. - aggiunse Hikaru.
Haruka singhiozzò. - Forse… avete ragione. - alzò la mano che usciva appena dalla voragine. - Qualcuno che mi aiuta? È profondo qui.
Arrivò Tomouki. - Ci penso io. - esordì. Allungò la mano ad Haruka. - Non voglio vedere una ragazzina come te qui sotto a piangere.
Haruka ritornò in superficie e si asciugò la faccia. - Grazie, signor Tomouki. - mormorò. - Come stanno Akie e Satoru?
-Satoru sta avendo una crisi, Akie sta avendo un attacco d’ansia e anche se non si vede io sto morendo lentamente. - rispose Tomouki sorridendo. - Ma l’importante è che siate voi ragazzi a riprendervi. Prima che sia troppo tardi.
-Ah… - mormorò Haruka, imbarazzata. - Certo… ci proveremo.
-E questo buco? - domandò Hikaru indicandolo.
-Ci sotterriamo Specter. - rispose Rosa, ammiccando. - Problema risolto.
 
-L’entrata principale è semidistrutta. - commentò Charu. - C’è un buco al centro della porta scorrevole. Chiunque può entrare.
-Non ricordavo che il fucile del cavaliere solitario fosse così potente… - mormorò Akie, guardando le ante distrutte.
-AVEVANO UN LANCIARAZZI ZIA - gridò Satoru da dentro. - SAYAKA HA SPARATO IN FACCIA A HIKARU E NON È MORTO.
-Oh, bene, pensavo avessero modificato il trasformologio. - disse Akie più tranquilla. - Ma allora perché mi hanno rubato il computer?
-Non c’era altro di importante lì dentro? - chiese Charu.
Akie mise la mano al mento, pensierosa. - No, quel portatile lo usano Satoru e Sayaka quando stanno da me, e ci stanno parecchio. Hanno un fisso a casa. - si fermò a mugheggiare. - Ci sono foto, alcuni miei appunti, quei due giochi che girano su linux e non so. Lo usava principalmente Sayaka.
Charu si surriscaldò per un secondo. - Foto, hai detto?
 
-...e qua che stavi facendo? - chiese Specter indicando lo schermo.
Sayaka ridacchiò. - Stavo scassando di botte un fan particolarmente scatenato per calmarlo, uno di quelli otaku. Satoru ha scattato la foto. La folla lo stava schiacciando ma era un momento da immortalare a qualunque costo.
-...Mi piace. - mormorò Specter, sorridendo compiaciuto. Passò avanti. Sussultò. - E… e questa?
Sayaka vide sé stessa che faceva il segno di vittoria davanti uno Specter esausto e ferito a terra. - Oh, una vecchia sessione di gioco libero. Era una simulazione, niente di che.
-Quindi… mi odiavi a tal punto che… - mormorò Specter tristemente.
-È... stato tempo fa! Io, io- Specter mise l’indice sulle labbra di lei. - No, no. È cattiveria pura. Mi piace.
 
-... io resto di guarda alla porta. - disse Charu fredda col cannone attivato.
-Sicura? - mormorò Hikaru. - Chi potrà mai entrare adesso?
L’androide indicò un cagnolino che correva nella distanza. - Quello.
-Ma… è solo un cane. - disse Hikaru perplesso.
Il terrier si avvicinò alla porta, ma fu intimorito da Charu. - Di qua non passa nessuno. - sibilò col cannone puntato.
-Ma questo non è il cane di Kakeru? - domandò Hikaru, abbassandosi per accarezzarlo. - Che ci fai qua, piccolino?
-Non passa lo stesso. - ripeté Charu.
Il cane abbaiò e si girò all’indietro per poi tornare alle gambe di Charu. - No. - insisté lei.
Hikaru indicò il cielo nuvoloso. - Charu, si sta mettendo a piovere.
L’androide guardò in alto. - Si, come no. - poi un tuono. - Va bene, ma ve ne occupate voi. Io rimango qui.
Hikaru prese il cagnolino in braccio, Pipotchi contento che dondolava sulla sua testa. - Oh, certo. Quando tornerà Kakeru se lo riprenderà.
 
Hiroki riapparve al laboratorio e non appena toccò terra si accasciò stanco morto. - Le ho prese. Tutte.
Tomouki alzò il pollice. - Ottimo lavoro… ragazzo. Ora rialzati.
-No. - bofonchiò Hiroki. - Mi chiamo Hiroki comunque.
Akie diede una pacca di rimprovero a Tomouki. - Caro. - bisbigliò. L’uomo arrossì imbarazzato.
-Fa niente, ci sono abituato. - gorgogliò il ragazzino. Si rialzò. - Avete ritrovato Specter?
-No. - rispose il professore. - Ma ci siamo vicini.
Hiroki sospirò. Guardò per un attimo alla finestra. Pioveva a dirotto. - Gli altri che fanno?
-Giocano a Cards against humanity. - rispose Tomouki. Hiroki corse via. - SENZA DI ME? - strillò.
Il maxi schermo del laboratorio si accese da solo. - Oh, chi risponde? - chiese ingenuamente Akie indicando lo statico.
-C’è brutto tempo. - commentò il professore.
Tomouki andò in salotto. - Vado a chiamare coso… come si chiama… i ragazzi.
 
-Quando c’era Rossa… giocavamo sempre assieme, tutti e cinque… - piagnucolò Blu.
-Zitto e pesca. - borbottò Satoru. Le tre scimmie e i ragazzi erano seduti a cerchio a terra, il buco coperto con una tavola di legno dove erano messe le carte.
-Sicuro che questo gioco è adatto a noi? - chiese Hikaru guardando le sue carte, dietro di lui il terrier e Pipotchi che giocavano. - Assolutamente. - rispose Gialla.
-Io… uhm, ho i miei dubbi, ma ok. - mormorò Haruka timidamente.
Hiroki batté le mani. - Ragazzi! Posso giocare anche io?
-Prossima partita, ora vai a catturare Specter. - bofonchiò Rosa. - Sciò.
Tomouki diede una pacca potente a Hiroki. - ...ragazzi! Abbiamo trovato Specter! Anche se per la verità ci sta chiamando adesso lui. Dovete venire tutti.
-Noi no. - replicò Rosa, indicando sé stessa, Gialla e Blu. - Ci siamo stancati di stargli dietro.
-Nuova partita? - propose Gialla.
Hiroki rimase paralizzato per un attimo. - Oh, certo. Specter. Vero. - balbettò. Satoru, Hikaru e Haruka si alzarono e vennero tutti al laboratorio.
 
-Oh oh oh, quanta gente! Quasi mi imbarazzo! - esclamò Specter sullo schermo, ammirando tutti i presenti alla chiamata, vagamente euforico. La telecamera era particolarmente incentrata su di lui, mostrandolo dalla testa al busto alzato. - Tomouki! Quanto tempo!
Satoru puntò il dito. - Devi ancora chiedergli scusa!
-Zitto, non è il momento! - strillò la scimmia guardando il ragazzino malissimo. Poi sorrise. - Vi è piaciuto l’effetto di questo laser?
-...cosa. - esordì Hiroki.
-Mi sembra tutto positivo, ma da quando le tue scimmie hanno tali conoscenze sociopolitiche? - disse Akie. - Sai, sono curiosa di capire come funziona…
-Ma non hai capito che ha ipnotizzato l’intera popolazione mondiale, zia? - intervenne Satoru. - Per quanto sarà a fin di bene?
-Quel laser è molto, molto potente, Specter. - mormorò Haruka. - Non… abusarne, ti prego.
-Lo hai programmato tu! - rispose la scimmia risentita. - Sai benissimo che effetti ha!
Haruka tremò. - Non… non ricordo…
-Non vi fidate di me, vero? - mormorò Specter. - Pensate che io non possa fare nulla di buono, vero? - gridò.
-...i paradisi gemelli. - borbottò Satoru. - Una soluzione perfetta, astuta e pacifica!
-...Quella è stata una mia idea. - mormorò Tomouki mortificato.
-Beh, poco importa dei suoi vecchi piani, ha fatto esplodere il laboratorio! - esclamò Hikaru. - Due volte!
-Non lo hai fatto anche tu, liberandomi una volta? - sibilò Specter.  
Hikaru gesticolò imbarazzato. - Eh, ehi! - si grattò i capelli nervoso. - Si ma… ho rimediato…
-Specter, dove vuoi arrivare? - esclamò Satoru. - Dove sono Natsumi e Kakeru? Dov’è mia sorella?
Specter fece un mezzo sorriso. - Oh, stanno tutti bene. Sayaka? - chiamò. La ragazzina rispose fuori dallo schermo. - Si, amore?
Satoru ebbe un brivido lungo la schiena, mentre Akie e Tomouki rimasero shockati. - Oh, cielo. - mormorò l’uomo.
-E noi dovremmo fidarci di te? - gridò Satoru con i pugni all’aria. - Ridammi la mia sorellina!
-Beh, l’unico modo per fidarsi… è capire se stai dicendo la verità. - disse Hiroki. Sbatté le nocche sul palmo. - Ossia venire direttamente lì a controllare e magari catturarti.
Sayaka apparve sullo schermo e fece lo stesso gesto. - Ti aspetto, coso. - si levò dando spazio di nuovo solo a Specter. - Io non ci torno lì! - strillò la scimmia.
-Se non vuoi tornare tu rivoglio indietro i miei amici! E Sayaka! - esclamò Satoru. - Non m’interessa di te!
-Non che sia una buona idea lasciarlo solo… - mormorò Haruka.
-Però lo capisco, ora come ora non si può campare qui. Come siamo sopravvissuti? - disse Hikaru.
-Non sono da solo qui! - strillò Specter. Tremava.
Hiroki fece un sorriso amaro. - Oh, certo, ti piace illuderti che Sayaka ti ami davvero o magari vuoi torturare Kakeru e Natsumi per il resto dei tuoi giorni, o addirittura entrambe le cose!
Specter sussultò. – Stai zitto tu! – gridò. Si coprì il viso graffiandosi nervosamente, lo smalto sulle unghie che stava venendo via pienamente visibile. Ridacchiò nervosamente. - Va bene. Va bene. Avete ragione a non fidarvi di me adesso.
-Oh no. - mormorò Tomouki, quasi preoccupato a vederlo così.
-C’è un altro effetto del laser - riprese Specter con respiro affannoso, rigandosi lentamente il viso. - Umani e scimmie stanno ricostruendo ciò che voi avete distrutto. Inizialmente pensavo di non fargli più sapere chi fossero i colpevoli ma ho appena attivato questo switch. Tutti voi adesso presenti! Siete in televisione, sui giornali, su internet, sulla bocca di tutti! Il mondo intero vi odia ciecamente!
-...stai scherzando, vero? - domandò Satoru, turbato.
-Perché non vedi tu stesso? - rispose Specter. - Perché non accendi la tv? Perché non leggi i commenti su un social network a caso? Perché non esci fuori?
-Specter, fermati! – esclamò Haruka. - Avevi detto che non ti interessava più quell’opzione!
-Quindi… fa sul serio…? - balbettò Hikaru con un sorrisino sghembo.
-Oh no, ho solo cercato di evitare di considerarla. - rispose Specter, sorridendo, i pugni sul petto. - Sei una programmatrice eccellente, ma hai nascosto malissimo questa parte. È stato facile riesumarla.
-Ma… intendi tutti noi…? - esordì il professore, che era rimasto silenzioso fino a quel momento. La scimmia ridacchiò ancora.
-Ahah… c’è un computer, qui? Qualcosa per controllare…? - bisbigliò Hiroki.
Rosa entrò imbarazzata con un cellulare in mano. - Ehi ragazzi, che è successo? Parlano tutti di voi su twitter. E non tanto bene. - disse con la vocina piccola piccola. Poi vide Specter. - Oh.
Hiroki si avventò su di lei prendendole il cellulare e tutti dietro di lui a seguirlo, leggendo attentamente. Panico.
-È strano, parlano solo di voi. - mormorò Rosa. - Ho anche controllato le notizie più recenti e voi siete i primi che sbucate. Non ho mai visto qualcosa diventare un trend così in fretta.
Hiroki restituì il cellulare a Rosa, che fece spallucce e tornò in salotto. Tutti si girarono verso lo schermo. Specter rideva maniacale. - Come ci si sente? Come ci si sente a sentirsi odiati da tutto e da tutti!
-Specter, no! - esclamò Tomouki. - Torna indietro, prima che sia troppo tardi!
La scimmia albina rise di nuovo. - Troppo tardi? Per chi? Non mi interessa nulla di voi!
 
-Perché, Specter? - urlò Natsumi in lacrime, scrollandolo in ginocchio. Lui rimase impassibile. - Nessuno ti odia davvero! Per favore…!
-Non è vero. Non mi accetteranno mai e lo sai meglio di me. - rispose gelido Specter. - Loro sanno che sono irrecuperabile.
-Non è vero! Puoi ancora redimerti! - continuò Natsumi. - Fermati! Ti prego!
Specter si girò. - No… sto bene così. - disse con la bocca impastata. - Non m’interessa più di loro.
 
Charu sorrise. - Ha smesso di piovere. - disse. Tornò dentro. - Oh cielo.
Erano tutti al centro del laboratorio, anche le scimmie mostruose, tutti a seguire inquietati il telegiornale che parlava di loro come criminali, la gente che si faceva intervistare velocemente solo per insultare.
-È una vergogna! Quei ragazzini hanno distrutto mezzo Giappone! - urlò un uomo a caso quasi strappando il microfono. - Secondo me nascondono armi nucleari in quel laboratorio, altro che scimmie!
Apparve una donna con un cagnolino in braccio attorniata da scimmie. - Quel professore dal nome strano aveva creato questi caschi per rendere le scimmie violente! Povere creature!
-Io so che uno di loro ha un metal gear! Ma ci rendiamo conto? - disse un ragazzo. - Per tutto questo tempo hanno nascosto un’arma terroristica!
-Questi ci vengono a sparare le scuole! – disse un altro vicino. - Proprio ora che hanno limitato il porto d’armi, loro so’ capaci!
Charu spense lo schermo. - Basta così. - mormorò. - Avete intenzione di catturare Specter o no?
 
Hiroki venne teletrasportato davanti a una porta nera e sbarrata. Squillò il cellulare. - Specter è proprio lì. Non abbiamo tempo ma se necessario sarà Akie a guidarti contro Sayaka.
-Se necessario? È sicuro che vorrà scontrarsi contro di me! - esclamò il ragazzino preoccupato. Sudava freddo. - Ho sempre perso contro Kakeru e credi ce la farò con lei?
-Ehi Hiroki, io ho fiducia in te! - disse Akie. - Ogni trasformazione ha dei punti deboli, lo so perché le ho progettate.
-E se avesse ipnotizzato anche Kakeru? E Natsumi? - chiese Hiroki, tremante.
-HIROKI! - urlò il professore. - Non voglio questi pazzoidi sotto casa! Non sappiamo quanto sia devastante il laser, quindi muoviti!
Il ragazzino sospirò. - Va bene, sto entrando.
 
Specter era di nuovo seduto sulla sua poltrona, un gomito poggiato e l’altra mano tenuta stretta da Sayaka super acchiappo da un lato. Dall’altro, Kakeru e Natsumi liberi ma in ginocchio, tenuti ostaggi da due virus Charu col cannone puntato alla testa.
-Specter! - gridò istintivamente Hiroki. Poi vide gli altri. - Kakeru! Natsumi!
-Hiroki! - gridarono i due all’unisono. Le virus Charu toccarono la loro testa col cannone. - Silenzio, voi due!
-Hiroki. Gay del mio cuore. - aggiunse Sayaka, scrocchiandosi le dita. - Qual buon vento?
Hiroki ringhiò. - Specter! Devi fermare questo laser!
L’albino ridacchiò. - Com’è non avere un vuoto di memoria dopo l’ipnosi? Come ci si sente ad avere sensi di colpa più grandi di te?
-Stai zitto tu, bugiardo! Ci hai usati e ingannati tutti! - strillò Hiroki. - Non ci fideremo mai di te, neanche con la pace nel mondo!
-No Hiroki, non dirgli così! - esclamò Natsumi.
-Mamma, non m’interessa più! - ruggì Specter. – Non vedi che non mi vogliono?
-Mamma? - mormorò Hiroki. Puntò il dito. - Ah ha! - Sayaka lo fulminò con lo sguardo.
-È stato un lapsus! - si giustificò la scimmia. - Non ho alcuna intenzione di fermare questo laser o farmi catturare!
Sayaka si avvicinò a Hiroki, prendendolo per il colletto, silenziosa. Lo alzò in alto senza fatica. Il ragazzino si dimenò, cercando di liberarsi invano.
-No! Fermati! - gridò Kakeru.
Specter rise. - Posso avere l’umanità ai miei piedi! Potrei essere venerato come un dio! Potrò dominare su scimmie e umani! Sayaka accanto a me, e loro due come prigionieri di guerra! Ti immagini?
Sayaka sorrise a Hiroki, poi a Specter. Tirò il ragazzino verso il baratro alle spalle.
-NO! - gridarono Kakeru e Natsumi con tutto il fiato che avevano.
Sayaka rise e balzò anche lei. - Che cosa? - mormorò Kakeru, sconvolto.
Specter si alzò dalla sedia e fece cenno alle virus Charu di allontanarsi. Dallo spazio vuoto si eresse una gigantesca torre. Sayaka e Hiroki lì sopra, in piedi.
-Specter! - lo sgridò Natsumi, quasi pronta a picchiarlo, nervosissima, ma si fermò non appena vide la scimmia coprirsi la testa e abbassarsi impaurita. – Non voglio tornare! Non voglio tornare! – ripeté con voce tremante.
 
Sayaka sparò il laser in ogni direzione, Hiroki che correva via con il cerchio sprint. - Akie! Come la colpisco?
-Ci sbatti. - rispose la donna in chiamata.
-Questo laser è lento e impreciso! - borbottò Sayaka, continuando a sparare. Poi vide Hiroki andarle addosso e si fermò nella confusione.
-Va bene… - ringhiò la ragazzina. Si ritrasformò, stavolta nel cavaliere fantastico. - Forse non avrei dovuto iniziare da quella più potente.
-E questa? - chiese Hiroki.
-Quando attacca il suo scudo è abbassato e anche dietro è vulnerabile. - disse Akie. - Ma quella bacchetta è estremamente potente!
Sayaka si avventò saltando, colpendolo alla testa. - Purtroppo non è letale, ma il dolore è vero. - disse lei. Hiroki si rialzò da terra in fretta e furia mugghiando. Sayaka si lanciò di nuovo ma stavolta Hiroki colpì prima col bastone stordente.
-Vedi di smetterla! - gridò Sayaka, accigliata. Si trasformò nel cowboy solitario e gli sparò con la pistola piccola. Hiroki strillò e cadde in ginocchio. Mentre si stava rialzando, Sayaka prese il fucile. Il ragazzino mise il cerchio e corse via.
-Hiroki! Quel fucile ci mette tempo per caricare, ma ha un sistema di locking! - chiamò Akie. Sayaka sparò, prendendolo a metà. Hiroki ancora una volta cadde e si rialzò; stavolta corse verso di lei, non dandogli tempo di ricaricare. Cambiò gadget all’istante e saltò colpendola di nuovo col bastone. Sayaka buttò il fucile a terra, frustrata e cambiò di nuovo, stavolta in ninja miracolo. - Mi hai stancato! Ninpo!
La ninja mandò i suoi sosia addosso Hiroki, che riprese a scappare. Ne distrusse uno scontrandosi col cerchio, ma l’altro lo colpì, buttandolo a terra; lo distrusse poco dopo col bastone stordente. Poi Sayaka gli si parò davanti, impedendogli di rialzarsi.
-Sayaka, fermati! - pregò lui, rotolando subito dopo per evitare la sua spada.
-E perché mai? Sta zitto e non farmi sprecare fiato! - gridò Sayaka, quasi conficcando la spada nel terreno per sbaglio. Hiroki rotolò e la colpì alle spalle.
-Mi stai facendo arrabbiare… - ringhiò minacciosa Sayaka, ritrasformandosi. - E adesso balla, stronzo!
 
-Almeno… Sayaka mi vuole bene… - mormorò Specter.  
-Ma... l’hai ipnotizzata! - strillò Kakeru.
-Lei mi ama davvero! - esclamò Specter. Natsumi gli mise le mani sulle spalle esili e tremanti. - Se è come dici, perché non le togli l’ipnosi?
Specter tentennò, raschiandosi la guancia lentamente. Mugheggiò. -  Tanto non vi fidate mai di me…
-Allora guadagnati la mia fiducia! Dimostramelo! - rispose Natsumi. - Se hai davvero ragione farò tutto quello che vuoi!
-Natsumi! - esclamò Kakeru preoccupato.
Specter guizzò gli occhi. - E se… e se… e se succedesse che…
Natsumi gli prese di scatto le mani tremanti, tenendole ferme. - Vuol dire che sono io quella che ti vuole più bene!
-Ma… ma… - Specter liberò una mano per stropicciarsi l’occhio. - Io sono il cattivo, è quella la mia parte, non… non mi perdoneranno mai al laboratorio!
Natsumi sospirò. - Non ti piace neanche un po’ quello che stai facendo. Non mentire a te stesso.
Specter si coprì l’occhio. - No! - pianse. – Farai davvero tutto quello che dico io?
 
-Prova a rialzarti, adesso! - esclamò Sayaka, trasformandosi nell’allenatrice di Kung Fu. Hiroki non si reggeva più in piedi. La ragazzina si avvicinò lentamente, l’aura rossa attorno.
-Non… ricordo punti deboli, sai? - mormorò Akie imbarazzata.
Hiroki rotolò per schivare un pugno che squarciò il terreno. - Come non ricordi? - urlò. Gli arrivò un pugno dritto in faccia. - Ora basta, Hiroki! - esclamò Sayaka. Un altro pugno in pancia. Hiroki quasi soffocò dal dolore. La ragazzina si ritrasformò, stavolta in super acchiappo. Lo prese per il collo e lentamente si avvicinò al bordo della torre, pronta a lasciarlo cadere.
-Specter non mi ha dato ordini sul tuo stato vitale. - disse Sayaka, fredda. Guardò un attimo in basso. - Perché stiamo scendendo?
Hiroki toccò terra poco dopo con la punta dei piedi. Sayaka lo buttò a terra con violenza, frustrata. Specter si avvicinò con Natsumi accanto e Kakeru dubbioso.
-Amore… - mormorò Sayaka, guizzando gli occhi verso Hiroki a terra. - Qualcosa non va?
Specter fece un respiro profondo. - Va tutto bene… va tutto bene, Sayaka.
La ragazzina lasciò perdere Hiroki e corse ad abbracciare l’albino. - Hai pianto di nuovo!
Specter ricambiò l’abbraccio lentamente. Affondò la testa sul petto di lei, stringendola forte.
-Che cosa gli avete fatto? - gridò Sayaka a Natsumi e Kakeru. Specter le mise la mano sulla bocca piano piano e si girò verso Natsumi. Sospirò e schioccò le dita. Sayaka rimase confusa. – Amore?
Natsumi si accigliò. - Sicuro che le hai tolto l’ipnosi?
-Certo! Guarda i suoi occhi! - rispose Specter fiero indicandoli. Erano tornati grandi e color smeraldo. - Visto?
-Non… non so che dire. - mormorò Natsumi, sorpresa, Kakeru che osservava ogni singolo movimento di Sayaka. Specter si avvicinò a Natsumi. - Mamma, allora starai sempre con me?
La ragazza fece un mezzo sorriso e annuì lentamente. Kakeru cacciò uno strillo.
Sayaka, in un lampo, aveva toccato Specter e poi era tornata indietro. Fece una posa di spalle incrociando le braccia e poi Specter sparì. - Preso!
  
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