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Autore: Ninaly    05/02/2016    3 recensioni
Raccolta di oneshots sulla serie televisiva nelle quali esporrò il mio punto di vista, oppure riscriverò una scena particolare di un episodio che avrei sviluppato in modo differente. Principalmente saranno incentrate sul personaggio di Alec, il mio preferito, ma scriverò anche qualcosa sugli altri. Spero siano di vostro gradimento!
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Alec Lightwood/Magnus Bane


"No, il demone sta mentendo.." aveva detto prima di spezzare il cerchio. Tutto ciò che venne dopo fu un susseguirsi di azioni confuse e disperate per salvare Jace, che non si sa come era finito fra le braccia del demone. Qualche minuto più tardi si trovano tutti intorno al biondo che giace a terra privo di sensi, Clary gli tocca la schiena più volte scuotendolo, nel vano tentativo di risvegliarlo. Il suo parabatai si inginocchia al suo fianco e lo guarda preoccupato, il senso di colpa che aumenta i battiti cardiaci del giovane impedendogli di pensare con lucidità. Lo scambio verbale fra Magnus e la rossa rimane qualcosa di confuso alle sue orecchie, ciò che occupava la sua mente era ben altro.

Quando finalmente il ragazzo si risveglia con un paio di colpi di tosse Alec si alza lentamente cercando di non farsi notare più di tanto e si allontana, sollevato ma pur sempre terrorizzato all'idea di dover spiegare la sua reazione al parabatai. Dopo qualche passo si volta per guardare la scena: Jace di fronte a Clary, gli occhi dei due che si incontrano, i volti ad una minima distanza fra loro, uno scambio di sguardi talmente intimo che lo costringe a voltarsi nuovamente pur di non vedere altro.
Con sua grande sorpresa pochi secondi dopo il giovane stregone lo raggiunge, si aspettava qualche rimprovero ma non fu ciò che sentì. "Non ti devi vergognare.." gli dice semplicemente fermandosi al suo fianco. Al suono di quelle parole Alec irrigidisce la mascella ed il suo sguardo si fa più freddo. "Non so di cosa tu stia parlando." afferma con voce gelida, gli occhi blu rivolti verso un punto indefinito per evitare di incontrare quelli del ragazzo, sicuro che avrebbe letto la sua mente con una semplice occhiata.
"Lo capirai.." risponde Magnus prima di allontanarsi, il cacciatore si volta nella sua direzione e lo segue con lo sguardo fino a quando non sparisce nell'oscurità di un lungo corridoio. Dopodiché anche Izzy tenta di parlargli ma Alec, pur amando la sorella con tutto il cuore, non può fare altro che voltarle le spalle per uscire dall'edificio ed incamminarsi verso il centro della città in cerca di un po' di pace.

Un'ora dopo Jace, Clary ed Isabelle erano già tornati all'Istituto per far riposare il biondo, nonostante lui continuasse a ripetere di stare bene entrambe le ragazze sapevano quanto ne avesse bisogno dopo essere quasi morto per mano di un Demone Superiore, che sorprendentemente l'apprendista cacciatrice aveva ucciso senza fatica. Alec invece non si era fatto vedere e quando Hodge aveva chiesto alla sorella dove fosse lei aveva risposto con un'alzata di spalle ed un "Da Simon per controllare le sue condizioni". Subito l'uomo si era insospettito, conosceva il ragazzo fin troppo bene da sapere che sarebbe stato l'ultimo ad interessarsi della salute di qualcuno incontrato da poco al punto da fargli visita. Alla fine però le aveva concesso il beneficio del dubbio e si era concentrato sull'altro giovane dell'Istituto.

Nel frattempo Alec aveva la testa immersa nei ricordi di quella stanza, di quel momento imbarazzante e assurdo che aveva creato scompiglio. Era a causa di quel malinteso che Jace aveva rischiato di essere ucciso, aveva rischiato di perdere il suo migliore amico e fratello per una stupidaggine solo perché si era fatto prendere dal panico, lui che si doveva prendere cura dei due fratelli essendo il più grande si era trovato ad essere il più debole quel giorno. E quando il ragazzo, troppo distratto per fare caso a ciò che lo circonda, gira in un vicolo buio non si rende nemmeno conto di una cosa insolita. Solo quando un bagliore bianco si avvicina velocemente a lui alza lo sguardo giusto in tempo per riuscire a schivare un attacco buttandosi verso destra andando a colpire il muro di un edificio. Dopo pochi secondi una seconda lama tenta di ferirlo ma questa volta è preparato e contrattacca agilmente allontanando il suo primo aggressore con un pugno allo stomaco seguito da un calcio sul naso. Purtroppo quello non era solo, aveva portato degli amici ed Alec pur essendo un cacciatore di alto livello non poteva sconfiggere quattro membri del Circolo da solo.

Ed è in quel momento che un bagliore azzurro arrivato dalle sue spalle colpisce uno dei seguaci di Valentine stordendolo, naturalmente quando si volta la figura dello stregone dagli occhi felini appare davanti a lui. Non sapendo come reagire decide di combattere contro gli altri due rimasti, non era più solo ed aveva una possibilità. Le domande a dopo.. si dice mentre colpisce uno degli uomini.

In seguito ad un lungo combattimento dal quale Alec esce con un livido sulla guancia ed un paio di ossa doloranti, lo stregone ed il cacciatore si allontanano insieme per trovare riparo e, quando finalmente riescono nel loro intento, si siedono uno accanto all'altro per terra senza dire una parola, un silenzio che dura una decina buona di minuti. Nessuno dei due sapeva da dove iniziare.

"Hai avuto modo di distrarti?" azzarda Magnus dopo un attimo di incertezza volgendo lo sguardo alla sua destra per misurare la reazione del bel ragazzo. In risposta gli occhi freddi di Alec si spostano in quelli dello stregone, che lentamente vede l'altro addolcirsi appena. Doveva ammettere che l'espressione più serena gli donava parecchio, anche se non poteva lamentarsi dello sguardo serio e freddo da cacciatore che aveva quel pizzico di sensualità che lo stregone amava nei giovani ragazzi.

"Credo che un attacco dei membri del circolo distrarrebbe chiunque.." risponde con una punta di ironia nella voce per poi provare ad alzarsi. Un tentativo che va a vuoto dal momento che la mano Magnus afferra velocemente la sua trascinandolo di nuovo per terra.

"Sei sempre così evasivo o sono i Nascosti a farti questo effetto?" chiede sinceramente curioso di capire qualcosa in più sul suo modo di agire nei confronti degli altri. Aveva visto come era scappato dopo l'incidente con il demone ed aveva anche capito il motivo della fuga, chissà perché lui continuava a negare l'evidenza, era qualcosa che sfuggiva alla comprensione dello stregone. Proprio quando non se lo aspetta, in risposa riceve una risata fra il divertito e l'irritato, il che lo confonde ulteriormente. Allora Magnus glielo fa gentilmente notare con un'alzata di sopracciglio, invitandolo con un cenno della testa a spiegarsi. Alec alza gli occhi al cielo ed un sbuffo esce dalle sue labbra ma, quando lo stregone sembra doversi arrendere al silenzio, la voce roca del giovane cattura nuovamente la sua attenzione.

"Non sono i Nascosti, sono uno Shadowhunter e devo proteggere gli accordi. Questo spesso include anche voi. Semplicemente non mi piace interagire con le persone." risponde alzando appena le spalle mentre il suo sguardo si abbassa verso le loro mani, che incredibilmente si stavano ancora toccando. Quando i suoi occhi incrociano quelli felini del ragazzo al suo fianco un lieve rossore dipinge le sue guance portandolo a distogliere lo sguardo e spostare la propria mano sulle ginocchia. Quel gesto sembra divertire Magnus perché ad un certo punto una risata rompe il silenzio imbarazzante che si era appena creato.

"Devi davvero capire che non c'è nulla di cui vergognarsi Alec." ripete una seconda volta nella giornata quelle parole guadagnandosi uno sguardo gelido da parte del giovane dai capelli neri. Al che si vede costretto a dover aggiungere qualcosa per non essere frainteso. "Intendo dire che i sentimenti non sono qualcosa che si può controllare, ci sono e basta. Appaiono quando meno ce lo aspettiamo. Si deve solo imparare a seguirli oppure a reprimerli."

"Ma tu non puoi capire." risponde Alec sospirando prima di guardare lo stregone al suo fianco. A quel punto si rende conto che lo sguardo di Magnus stava gridando 'lo capisco', era proprio come un'insegna al neon. Ed è in quel momento che una scintilla anima il blu dei suoi occhi dandogli un motivo per sorridere. C'era davvero qualcuno in grado di capirlo, e forse, se Magnus aveva vissuto un'esperienza come quella e ne era uscito, lo poteva fare anche lui.

Forse alla fine una speranza c'è.





   
 
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