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Autore: Yssis    05/02/2016    3 recensioni
Quarta classificata al contest "I still haven't kept my promise" indetto da E u c h a r i s sul forum di Efp
Riferimenti al manga ~ Shinji, in questo caso narratore onnisciente, parla a Hikari, la capoclasse, raccontandole i fatti antecedenti alla battaglia che vede coinvolto il suo compagno, Toji Suzuhara, per la prima, drammatica volta. Un narratore coinvolto nelle vicende che si susseguono, inseguendo una promessa fra due adolescenti compromessa da qualcosa che sfugge alla loro comprensione e alla nostra.
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hikari Horaki, Shinji Ikari, Toji Suzuhara
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Aveva occhi di fuoco quel giorno.
Io li ho visti.

Dopo essere stato da lui per pranzo, stavo avviandomi verso casa. Per tutto il tempo mi era parso strano, sfuggente… Però io non capisco le persone. Non so intendere cosa pensino, cosa provino; è del tutto inutile allora che io mi cimenti in tali indagini.
Quando già l’avevo salutato mi sono sentito trattenere per una spalla. In quel momento li ho visti, Hikari. I suoi occhi sgomentati sembravano specchi appannati.

-Shinji. Quando sei salito per la prima volta sull’Evangelion cos’hai provato?
-Eh? Cosa intendi?
-I tuoi sentimenti… Hai avuto paura?
-Perché mi chiedi una cosa simile?

Aveva paura, tanta. Me lo disse tremando, in ginocchio. Mi chiese anche perdono perché tempo addietro mi aveva picchiato, ignorando i miei sentimenti.
Non mi sono mai sentito così ipocrita.
Ho cercato di consolarlo, Hikari, te lo assicuro. Gli ho detto che se la sarebbe cavata… Che non sarebbe mai stato solo… La sua espressione usuale, ilare e giocosa, era sparita.

Te ne sei accorta anche tu. Lo aspettavi un giorno qualunque, un giorno a caso, appoggiata ad un albero sul ciglio della strada: occhi timidi e cuore in tumulto, mentre sentivi il suo passo farsi sempre più vicino.
Appena ti ha scorta ti ha salutata: sei sobbalzata al suono della sua voce.  E’ sempre bello farsi scoprire; è una sensazione piacevole.
Ti sei subito accorta che qualcosa non andava, hai imparato a leggere quegli occhi vispi e frivoli contro cui inveivi così spesso, in classe… Anche la sua espressione era strana, ostentava un sorriso a brandelli, ripiegato su se stesso, con un risultato malinconico e sorprendente. Tuttavia…

-Capoclasse… Io per due o tre giorni non verrò a scuola, ma ti dirò tutto appena torno. Ogni volta che ci incrociamo, finisce che litighiamo: però, quando torno, potremmo anche provare ad andare un po’ più d’accordo.
-Già… Va bene.

Le sue labbra si sono increspate appena, le ombre per un attimo si sono dileguate dal suo sguardo. Tu hai ricambiato il sorriso mentre sentivi il viso andare a fuoco. Quando hai realizzato cosa era effettivamente accaduto lui era già distante… Non per questo hai smesso di sorridere.

Sono sicuro che abbia pensato a quel sorriso, nato dalla sorpresa più assoluta, dalla novità imprevista, quando è salito a bordo dell’Evangelion 03.
Suzuhara Toji… Avevo detto di essere suo amico.
Gli amici non si feriscono.
Suzuhara Toji… Conoscevo i suoi occhi. Erano forti, passionali, carichi di un entusiasmo a me del tutto estraneo: poteva sembrare un ragazzo materiale, manesco, impulsivo. In realtà era dotato di una forte sensibilità, era molto legato ai suoi affetti, soprattutto alla famiglia. Ti prendeva a pugni e poi ti chiedeva scusa. A volte piangeva anche, singhiozzava forte, ma si asciugava subito gli occhi.
Suzuhara Toji… Conoscevo la sua paura. Probabilmente una delle poche cose che ho osato esplorare del suo carattere: me la sono ritrovata faccia a faccia, non ho potuto proprio farne a meno.
In quel momento, ho avuto paura anch’io.

-Un pilota inetto è meglio che taccia e che stia a guardare.

E’ stato mio padre, ti chiedo scusa, Hikari.
E’ stato mio padre a privarmi dei comandi del mio robot, ti chiedo scusa, Hikari.
E’ stato il mio robot, ti chiedo scusa, Hikari.
Sono stato io, sono stato io… Ti chiedo scusa, Hikari.
Lui avrebbe voluto mantenere la promessa. Lui avrebbe voluto tornare da te.

Ho visto davanti ai miei occhi l’entry plug fatto a pezzi.
03 EVA 03.
Solo un numero.
Solo frammenti.
Frammenti di vita.

Il sole tramontava, esasperati raggi bruciavano l’aria mentre gridavo e piangevo, sembravano mani celesti tese verso quell’atroce sacrificio.
-TOJI!!
In questo piccolo angolo di mondo le nostre urla non si trasmettono molto lontano. Rimangono a riecheggiare nel nostro animo, nell’infinito cielo si disperdono subito…

Ore 20.07
Ritrovato pilota dell’unità 03.
Squarcio alla testa.
Gamba destra tranciata.
Milza spappolata.
Battito cardiaco assente.

Era tutto bello, davvero troppo bello, quasi un sogno ad occhi aperti.
Gli occhi di Toji.
Gli occhi di chi ha ancora la forza di lottare, di scherzare, di ridere.
E poi ci sono gli occhi chiusi.
Gli occhi affaticati, che non versano più lacrime. Le lacrime sono secche, fredde, rovinano il viso, lo devastano.
Gli occhi di Toji.
Gli occhi di chi si è illuso di poter tornare.
Gli occhi di chi non può più lottare.

L’hanno trovato con gli occhi ancora aperti, Hikari.
Ha guardato la morte in faccia.
Non ha mai perso di vista ciò che era importante.
Si è fatto dominare dalla paura, è stato conquistato ed annientato.
Nel momento in cui doveva morire, non ha avuto paura.

Prepara dunque il bento più buono del mondo, Hikari.
Preparalo per un ragazzo che ha combattuto una battaglia, una sola, molto meglio di quanto io potrei mai fare.
Preparalo per un ragazzo che non ha mai smesso di tremare, perché il suo cuore batteva troppo forte per fermarsi.
Preparalo per lui, per Toji. Perché gli piacerà molto.

-La la la
La la la
La la la
“Cucina dello sportivo. Porzioni abbondanti.”
Bene, gli farò questo.
La prossima volta chissà se me lo mangerà, il bento…-

Sarebbe un ottimo modo per ritrovarsi: una mezz’ora al giorno, durante la pausa pranzo, su una terrazza soleggiata… Sogni il momento in cui manterrà la sua promessa.
Proverete ad andare un po’ più d’accordo… Questo non vuol dire che smetterà di spiarti sotto la gonnellina quando scendi le scale, questo non ti impedirà di potergli affibbiare qualsiasi genere di lavoretto extrascolastico… Però mangerà il pranzo che gli preparerai tutti i giorni. Tu lo guarderai mangiare, lui farà qualche battuta stupida e potrai picchiarlo affettuosamente, continuando a ridere. Mentre prepari gli ingredienti e la luna splende pallida in cielo, in fondo al cuore sai che manterrà la promessa.
Toji è un bravo ragazzo, starà via due o tre giorni e poi tornerà.

 

 

A.A
Salve a tutti. Questa volta propongo la narrazione di Shinji… E’ il primo esperimento con questo personaggio, spero di averlo reso credibile: mi sono basata al manga e ho cercato di seguire il ritmo della narrazione proposta proprio da quest’ultimo. In particolare, per quanto concerne la vicenda di Toji, ho preferito la versione offerta dal manga rispetto a quella dell’anime: le ripercussioni psicologiche del protagonista mi sembrano più credibili se si accoppa il neo pilota (?) ma mi farebbe piacere sapere anche cosa ne pensano i lettori. Ringrazio infine E u c h a r i s che mi ha permesso di partecipare al suo contest e lascio a lei il verdetto: il contest ruotava attorno ad una promessa… Per il mio scritto ho preferito questo finale: ho permesso ad Hikari di sognare ancora per una sera l’avverarsi di quella promessa mentre i lettori sono gli unici veri consapevoli di tutta la vicenda. Un saluto a tutti, a presto!

  
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