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Autore: MrsJeon    05/02/2016    1 recensioni
Cadde sul gelido e lucido pavimento a sé
sottostante, non facendo il minimo rumore,
come quando le foglie cadono dagli alberi.
E lui, era la foglia più bella dell'albero.
Eppure, è finito anche lui, per cadere.

- [Yoongi x You.]
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I Need U.
Era lì.
Chiuso a chiave, nel bagno personale di camera sua.
Davanti alla sua figura pallida, le mattonelle bianche e leggermente inumidite.
Le sue iridi scure, di un colore simile a quello del cioccolato fondente, avevano perduto tutta la loro bellezza.
Erano spente.
Assenti.
Perse nel vuoto.
Aveva perso la persona più importante della sua vita.
Colei che gliel'aveva migliorata.
Colei che aveva dato un senso, alla sua esistenza.
Colei che lo faceva sentire speciale.
____, era il suo nome.
Alle orecchie del ragazzo, quel nome era pura melodia.
Solo al sentir pronunciare quelle lettere, il cuore prendeva a battere all'impazzata.
Come se volesse sfondargli la gabbia toracica, per poi schizzare fuori dal petto.
Ma da qualche giorno, ____, era scomparsa.
Sembrava aver intrapreso una nuova vita, ormai.
Yoongi, dal giorno in cui non l'ha più sentita, sembrava essersi spento.
Ciò, si poteva notare dal modo in cui ti guardava.
Dal modo in cui ti parlava, quando capitava.
Aveva anche smesso di conversare.
Si era chiuso in sé stesso. In un mondo tutto suo.
Fatto di rancore, di paure, di ansia, preoccupazioni, pensieri, tormenti.
Veri e propri uragani di emozioni.
Ed eccolo, era ancora lì.
In piedi, con i palmi delle mani tremanti, poggiati sulla ceramica gelida del lavandino.
Su un lato di quest'ultimo, vi era una lametta in metallo, macchiata del sangue fresco dello stesso ragazzo.
Alzò lentamente le iridi color cioccolato, ormai di un colore totalmente spento e dall'aria assente, verso il riflesso nello specchio, mentre delineò le labbra rosee e sottili, in un leggerissimo sorriso tirato.
Ormai, ogni suo sorriso, era sforzato.
Da quando lei, l'unica persona che è riuscita a renderlo davvero felice, era andata via.
Ad un certo punto, lo schermo del cellulare di Yoongi, s'illuminò.
Sul display, vi fu un messaggio.
Era lei.
Dopo anni, che parvero quasi un'eternità.
Un messaggio, contenuto in una nuvoletta bianca, conteneva le parole 
“Mi dispiace.”
Le iridi del ragazzo si posarono sullo schermo del dispositivo, mentre il sorriso che aveva disegnato sulle proprie labbra, prese ad accentuarsi, anche se di poco.
Poi, un altro.

“Yoongi, rispondi.”
Su quello schermo, come risposta da parte del ragazzo, soltanto un visualizzato, evidente anche al dispositivo della ragazza dall'altra parte del telefono.
Il ragazzo aprì un armadietto, contenente delle pillole di un colore bianco, simile all'avorio.
Dei farmaci.
Dei farmaci che non avrebbe mai dovuto assumere.
Svitò lentamente il tappo del contenitore in plastica, accentuando appena di più quel sorriso tirato, che aveva disegnato in volto.
Dalla ragazza, un altro messaggio ancora.
“Ti prego” diceva.
Il ragazzo svitò il tappo, poggiandolo poco dopo sul bordo del lavandino, mentre mise sul palmo gelido ed estremamente pallido, quasi latteo, come il resto della sua pelle, una parte del contenuto della scatola in plastica.
Lo avvicinò alle labbra sottili, dopo aver schiuso queste ultime.
Ingerì rapidamente quelle pillole.
Le mandò giù.
Il suo stomaco iniziò a comprimersi, sempre di più, come se ci fosse un nodo, al suo interno.
Sul suo volto delicato e pallido, comparve un ennesimo sorriso, mentre il ragazzo socchiuse lievemente gli occhi, riducendoli ad un paio di fessure scure.
Ed ecco, un altro messaggio.
“Ti amo.”
Il ragazzo andò a posare lo sguardo sullo schermo luminoso, del dispositivo, ma dopo qualche istante, il suo battito cardiaco iniziò a rallentare.
Cadde.

Cadde sul gelido e lucido pavimento a sé
sottostante, non facendo il minimo rumore, 
come quando le foglie cadono dagli alberi.
E lui, era la foglia più bella dell'albero.
Eppure, è finito anche lui, per cadere.

Sullo schermo del cellulare, un ultimo messaggio, contenuto in una nuvoletta blu:
“È troppo tardi.”

 
   
 
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