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Autore: Muffins    06/02/2016    2 recensioni
Emma ha sempre fatto fatica ad ammettere e dimostrare i propri sentimenti per qualsiasi persona, maschio o femmina che sia ma perchè con Killian è stato diverso?
da qui ho provato ad immaginare un motivo per cui i dui sono cosi legati sia con la mente che con lo spirito.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era una bella giornata di sole quando aprì gli occhi, cosa strana visto che ero andata a letto poco fa e pioveva a catinelle, pensai mentre lentamente muovevo qualche passo in quella radura circondata da grossi e alti alberi.
L’erba fresca sfiorava e solleticava le mie caviglie lasciate appena scoperte dal pigiama che indossavo.
Ad ogni passo mi trascinavo dietro Teddy, il mio orsacchiotto e ad ogni passo riuscivo a percepire sempre piu chiaro il profumo del mare,  il suono delle onde che si infrangevano tra gli scogli e i gabbiani che cantavano tra di loro.
e poi finalmente la vidi, la baia che tanto avevo cercato. Davanti a me un mare quasi trasparente, una spiaggia bianca e oro.
Il paesaggio alle mie spalle era mutato così velocemente, troppo. Era passato da una fitta foresta ad un boschetto con pochi alberi e l’erba era improvvisamente scomparsa, aveva lasciato il posto ad un dirupo con pietre affilate e taglienti, abbassai lo sguardo da quella paradisiaca baia degna di ogni migliore sogno a quel dirupo buio e nebbioso di cui non si intravedeva nemmeno la fine.
Fu come quando il cuore ti sale in gola per l’ondeggiare troppo veloce dell’altalena, il cuore accelerò e gli occhi da prima spalancati per la meraviglia si chiusero come a voler scacciare quell’immagine.
Ma come accade nei migliori sogni o cominci a volare o il tuo angelo custode corre a salvarti, il mio però non lo ricordava tanto, aperti gli occhi una volta al sicuro tra le sue braccia riusci a definire bene i contorni dell’uomo che mi aveva salvato dal precipizio
e tutto ricordava meno che un Angelo custode


 


emma da piccola con teddy



Scesi rapidamente dalle sue braccia fini ma muscolose e notai che alla fine di una di esse, dove di norma ci dovrebbe essere una mano, un lungo e ricurvo uncino brillava al riflesso del sole.
mi spaventai e strinsi piu forte il mio orsacchiotto, ancora pensavo che un uomo con un uncino poteva e sapeva essere solo pericoloso.
Mi appoggiai con la schiena al al tronco di  un albero sentendomi tremendamente piu al sicuro a quella distanza, abbastanza al sicuro per poter continuare a scrutarlo.
Risali lentamente dall’uncino fino al viso dove un dolce sorriso cercava di convincermi che non c’era pericolo con lui.
i capelli neri si abbinavano perfettamente alla giacca lunga di pelle nera lasciata appena aperta sul petto, una lunga collana con un teschio come pendente ricadeva su di un panciotto nero anch’esso chiuso da un elegante spilla. Continuai a guardarlo puntanto i miei occhi verdi sui suoi incedibilmente celesti.
Mi sembrava di essere rimasta a guardarli per un esistenza intera e invece era stato solo un fugace sguardo, il tempo di un passo che ci divideva.
abbassai lo sguardo sulla mano che mi tendeva e notai che all’altra mano non aveva niente, capi allora che non era pericoloso.
Mi apri in un grosso sorriso e lo abbracciai come per ringraziarlo, da piccola ero un po piu espansiva che da adulta.
Entrambi si sorrise, poi torno alla sua statura normale e dopo avermi accarezzato la testa riprese a camminare come se non fosse successo niente.
strinsi teddy con entrambe le mani e lo segui restando indietro di qualche passo ma non dissi una parola.
scendemmo lungo la scogliera fino alla spiaggia che avevo visto dalla radura e sorrisi, lo segui ancora mentre saliva a bordo della nave che avevo visto.
Staccai il piede dal piccolo molo di legno e Sali anche io sulla grossa nave.
ispezionai la nave da cima a fondo prima di trovarlo steso su di un letto vicino ad un oblò.
aveva chiuso gli occhi come se dormisse, mi avvicinai al letto strusciando le gambe di Teddy per il pavimento polveroso, piano mi arrampicai sul letto e mi sporsi sopra la sua testa, all’improvviso apri gli occhi e sorrise. Quell’incontro con quegli occhi cosi blu mi fece cadere all’indietro e battere il sedere, lui mi guardo poi ridacchio appena e risi anche io grattandomi la testa per nascondere l’imbarazzo << io mi chiamo Emma >>  a quella vocina che mi ritrovavo non riuscì a trattenere un sorriso e mentre pronunciava il suo nome mi svegliai di soprassalto nel letto << K..Killian >> ripetei perplesso al mio orsacchiotto guardandolo seduto accanto a me sul letto.

   
 
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