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Autore: Ninaly    07/02/2016    2 recensioni
Alec Lightwood vive con il suo migliore amico Jace ma gli nasconde i propri sentimenti. E' evasivo quando la sua ragazza Clary lo va a trovare. Ogni occasione è buona per allontanarsi da loro due.
Isabelle consapevole dei sentimenti del fratello per il biondo cerca di dargli sostegno, involontariamente un giorno gli presenta il miglior sostegno di sempre. Solo che Alec questo ancora non lo sa..
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Clarissa, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Magnus Bane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Moving on..


“Dannazione Jace! Potresti basta chiudere quando ci sono?!” grida Alec portando una mano sul bordo della porta per chiuderla, non prima di aver notato una chioma rossa sul letto dell’amico, precisamente sotto di lui. Alza gli occhi al cielo e si incammina verso la sala con passo lento e strascicato, il biondo stava gridando qualcosa dalla camera ma lui non riusciva a capire bene, non ci stava nemmeno provando a dire il vero. Un leggero fastidio stava tormentando il povero ragazzo al solo pensiero di quella, che ormai sembrava essersi trasferita da loro, fra le sue braccia.
Però nonostante la cosa lo irritasse parecchio non poteva certo dirlo a Jace, sicuramente avrebbe fatto troppe domande alle quali non aveva il coraggio di rispondere, probabilmente quel coraggio non lo avrebbe mai trovato. Quindi ogni volta Alec si limitava a stare in disparte oppure, nelle giornate in cui si svegliava piuttosto irritabile, usciva addirittura di casa per non vedere qualcosa che potesse peggiorare il suo stato d’animo.
Qualche giorno Jace cercava di convincerlo a restare, ma lui trovava sempre una scusa per prendere una boccata d’aria fresca e tenersi lontano. Clary probabilmente si era resa conto del fatto che la stava evitando il più possibile, un giorno lo aveva persino fatto notare all’amico che naturalmente quella stessa sera voleva delle spiegazioni. Per fortuna la conversazione si era conclusa con un “Se lo inventa..” ed un’alzata di spalle innocente, dopodiché si erano entrambi messi davanti alla play per una partita o due.
Dopo aver preso le chiavi e richiuso il cassetto dei ricordi, mentalmente è ovvio, si dirige verso la porta d’ingresso, ma prima che possa mettere piede fuori di casa viene fermato da una voce maschile che avrebbe riconosciuto fra migliaia. “Ti ho chiesto cosa fai oggi Alec.. Perché non mi hai risposto?” chiede il biondo corrugando la fronte confuso, e forse leggermente ferito.
“Non ho sentito..” risponde il moro con sincerità per poi alzare le spalle ignorando il saluto della rossa. “Comunque vado in centro Jace, mi incontro con Izzy.” aggiunge prima di voltarsi nuovamente verso il portone, lo apre e si incammina verso l’atrio senza aggiungere altro. Sente un lontano ‘ciao’ ma lo ignora e quando finalmente raggiunge la propria moto si infila il casco. Controlla il cellulare e digita un veloce ‘Arrivo’ a sua sorella prima di mettersi in moto e sfrecciare fra le vie di New York.

“Ciao!” lo saluta con entusiasmo la ragazza dai capelli corvini e lo sguardo penetrante. Alec risponde con un mezzo sorriso ed un abbraccio veloce, dopodiché volge lo sguardo in direzione di un ragazzo che non aveva mai visto prima, un nuovo amico della sorella? Questo subito porge la mano per presentarsi “Sono Magnus, piacere di conoscerti.”, al che Izzy guarda il fratello quasi implorante, uno sguardo che sembra dire ‘Non essere maleducato’. “Alec.” risponde infine lui stringendo la mano del giovane, dopo qualche secondo però quel contatto sembra durare un’eternità ed il moro inizia a sentirsi a disagio, così ritira la mano portandola vicino all’altra appoggiata sul tavolo del bar.
“Allora..” inizia Isabelle per evitare che un silenzio imbarazzante cali fra di loro “come mai niente Jace? Avevi detto che sarebbe venuto anche lui.”
Lo sguardo del fratello già freddo di suo sembra diventare glaciale mentre esamina l’espressione sorpresa della sorella. Quando poi si volta verso Magnus nota una certa confusione nei suoi occhi e scuote appena la testa sospirando. “E’ con la rossa.” risponde solamente abbassando lo sguardo sulle proprie mani che si stavano muovendo nervosamente, decide di fermarle e le intreccia stringendo con forza.
“Ah..” mormora la ragazza imbarazzata prima di avvicinarsi al fratello appoggiando delicatamente una mano sulle sue per dargli un minimo di sostegno, odiava vederlo in quello stato ma non sapeva nemmeno cosa fare per evitargli tanta sofferenza. Fin troppe volte aveva visto gli occhi di Alec riempirsi di lacrime a causa dei suoi sentimenti per Jace, che entrambi sapevano essere a senso unico.
Dopo qualche minuto il cameriere attira l’attenzione dei tre che ordinano due ginseng per i ragazzi ed un pezzo di torta per Izzy che alza le spalle in seguito ad un occhiata del fratello, Magnus invece prende il telefono per sentirsi meno imbarazzato ma non funziona gran che, per cui lo ripone nella tasca e picchietta le lunghe dita sul tavolo fino a quando non arriva il loro ordine. A quel punto ringrazia il cielo di non dover fare altro che bere.
Passati circa trenta minuti Alec sembrava si stesse riprendendo dal momento di tristezza perché la sorella in qualche modo era riuscita a coinvolgerlo in una conversazione sulle costruzioni, i vari stili e gli edifici che hanno ispirato un certo modo di progettare. Non capiva come fossero arrivati ad un discorso simile ma era felice ci fosse qualcosa ad intrattenerli in quel momento, persino Magnus ad un certo punto era intervenuto spiegando diverse cose che a loro sfuggivano. Era davvero un esperto in arte e architettura, in qualche modo Alec trovava quel particolare davvero interessante nelle persone, lui era interessante.

Le ore erano passate davvero in fretta e sembrava assurdo che fossero già le 18.00, ma a quanto pare avevano parlato per tre ore intere senza rendersene conto. Ad un certo punto però Izzy si alza e sorride ai due leggermente imbarazzata.
“Simon mi sta aspettando, vi dispiace se me ne vado?” chiede guardando prima Magnus e poi Alec, entrambi scuotono la testa sorridendole.
“Divertiti Izzy e non fare niente di assurdo o pericoloso.” le dice dopo un momento di silenzio ricevendo una linguaccia in risposta dalla ragazza che si stava allontanando ridacchiando. Sapeva che non le sarebbe successo nulla, ma essendo il fratello maggiore non poteva non preoccuparsi per lei, specialmente dopo la morte di Max in un incidente stradale. Quell’evento aveva in qualche modo distrutto la loro famiglia ed erano rimasti loro due gli unici a rivolgersi la parola, i genitori invece avevano preso strade completamente diverse.
“Che dici? Andiamo via anche noi? Credo che il barista sia sul punto di mandarci via.” chiede Magnus ridacchiando dopo qualche secondo di silenzio, il moro allora si volta verso di lui ed alza le spalle cercando di trattenere una risata. Naturalmente non ci riesce e si lascia sfuggire dalle labbra quel suono che sembra scaldare il cuore del nuovo amico, che minuto dopo minuto si sentiva sempre più attratto da lui.
“Andiamo allora.” risponde Alec sorridendo all’altro. Per la prima volta dopo tanto tempo è certo che stia cambiando qualcosa nel suo cuore.
Che sia questo il famoso 'voltare pagina'?




   
 
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