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Autore: Inquisitor95    07/02/2016    1 recensioni
L'ultimo anno scolastico: il più memorabile, il più tormentato e difficile da affrontare. Nove ragazzi decidono di andare per il fine settimana nella baita di montagna sul Crow's Peak vicino Seattle. La notte di Halloween non è mai stata così divertente per loro, tuttavia qualcosa turberà la loro notte che si trasformerà in un incubo ad occhi aperti nel quale la paura sarà l'elemento base.
[Storia Interattiva]
Genere: Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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17.

Sipario






Alex
Baita degli Williams – 6.25



« Va bene, amico. » dico infine annuendo al piano di James, non sono sicuro che sia la nostra scelta migliore, restare comunque nella baita è pericoloso per tutti e, specie dopo la visione di Sam in cui muoio per mano di un mostro, sento di farmela addosso nella tuta.
Ma non voglio apparire debole, nessuno di noi probabilmente lo vorrebbe.
« Sono sicuro che Nicole e Serena arriveranno presto comunque... » dice molto vago James, non abbiamo notizie di tutti gli altri; Violet è morta e lo so ormai, ma che è successo ad Ingrid e Ben? Penso al mio amico e penso ormai al peggio, l'ultimo ricordo che ho di lui è quando sono uscito a cercare Violet: era nel salotto con gli altri, ricordo di aver pensato che fosse un idiota ad averci detto quelle stupidaggini sulle visioni, infine io stesso sono finito per crederci quando è stato Sam ha parlare della mia. Sembra tutto così assurdo e impossibile, ma quella visione sulla mia Violet era veritiera.
« Sembri così fiducioso... » mi alzo dal posto che ho scavato nel divano e faccio il giro, con gli occhi guardo distrattamente Blair e Sam che stanno parlando, lei indica il camino più volte ma non capisco di cosa parli.
Resta vicina a Sam, che in questo momento è la persona che più vorrei proteggere. Mi sposto per il salotto insieme a James, puntiamo tutto sul fatto di riuscire ad uccidere quella creatura, come se non ci fosse altro modo per resistergli; ovunque fuggiremmo resteremmo bloccati su questa montagna fino all'arrivo dei soccorsi.
Guardo l'orologio nella stanza, nascosto in un angolo e vedo che è quasi l'alba.
Eppure non c'è ancora un singolo raggio di luce fuori dalla baita, il cielo non è più scuro e impenetrabile però resta buio. « Non ti vedo convinto del mio piano. So che può sembrare una cazzata, ma ho bisogno che tu sia mio complice... » James riduce le sue parole a sussurri che fatico a capire. « Specie se vogliamo proteggere gli altri due... » quasi mi si gela il sangue mentre lo dice e istintivamente mi giro verso di lui, incrocio i suoi occhi indagatori.
« Non so di cosa stai parlando... voglio cercare di salvare tutti! » difendendomi gli sto praticamente dicendo che ha ragione e che ho qualcuno di importante da difendere qui.
« È curioso che Sam abbia la tua giacca, ci ho fatto caso prima, ma con tutte quelle corse e possibili morti... » continua a restare vago, sembra intuire qualcosa e gli scappa un sorriso che interpreto come se avesse capito dei baci tra me e Sam.
« Mi ha aiutato e ci ha rimesso il giubbotto, un vero uomo avrebbe fatto lo stesso: proteggere la ragazzina indifesa! » cerco di fare lo spaccone, uso i miei soliti modi ma James continua a guardarmi con un occhio particolare e annuisce chiudendo gli occhi, come per farmi contento.
« Come vuoi tu, avevo solo espresso un mio pensiero... » ridacchia ma poi resta zitto e si volta appena verso gli altri due, guarda con occhi sognanti Blair che adesso si trova seduta insieme a Sam, entrambi continuano a parlare.
Apro bocca nuovamente quando qualcosa all'esterno coglie la mia attenzione, mi avvicino alle finestre e cerco di osservare meglio: l'intera area attorno alla baita è spaventosa, immersa nel buio in quanto sembra che i pali della luce non funzionino più, è già da un po' ma lo noto solo ora. Non so esattamente cosa fosse quel rumore, da qualche parte nel bosco però vedo dei corvi volare e penso che sia stato il loro gracchiare. Mi allontano dalla finestra anche se prima di farlo tiro le tende così da coprire l'interno, come se l'assassino fosse pronto per attaccarci e stesse osservando ogni nostro movimento con facilità.
Nell'attimo in cui resto immobile mi ritrovo immerso nei pensieri riguardo il piano di James ancora una volta: il rischio di morire per entrambi è altissimo, giocare con la creatura potrebbe essere rischioso, eppure uno di noi due deve andare in cucina per il gas mentre l'altro devo distrarre la creatura, ma come si combatte un mostro del genere? Faccio alcuni passi fiancheggiando la parete con la porta del patio.
Mi volto verso James: pensava di andare lui in cucina, forse però potrei farlo io mentre lui distrae la creatura, osservo le scale e poi cerco nuovamente un punto in cui potrei passare per andare in cucina; se dobbiamo fare il gioco di James allora vorrei essere io ad affrontarlo. O lui o me.



Serena
Sentiero nel bosco – 6.05



Tremo per la paura, sento che sto per impazzire. Io e Nicole ci troviamo nascoste dietro un cazzo di cespuglio e sembra che lei abbia tutte le intenzioni di attaccare quel pazzo. Vorrei che non lo facesse ma la paura mi paralizza gli arti e non posso allungare il braccio per fermarla. Mi rendo conto che non c'è bisogno di farlo in quanto Nicole mi rivolge un'occhiata che interpreto chiaramente: -Andiamo via!-
Nicole per prima si sposta sul sentiero che sta dietro di noi, la seguo senza esitazione perché non voglio restare un altro istante con l'assassino in circolazione, ovunque è meglio che stare qui e in silenzio quindi ci allontaniamo.
Ben presto la minaccia dell'assassino passa e neanche sento più il suo opprimente respiro sul collo, mi accorgo solo ora che io e Nicole stiamo continuando a camminare chinate come se quell'uomo potesse scorgerci da un momento all'altro. Continuo a guardarmi indietro ma lui neanche sembra cercarci, ormai siamo distanti e tiro un sospiro di sollievo quando riconosco la scorciatoia che Ben ha indicato a tutti per poter raggiungere la baita.
« Va tutto bene? » chiedo con fatica a Nicole, so per certo che non sta bene e quindi non posso fare nulla per consolarla, la ragazza neanche mi rivolge uno sguardo, sembra distratta da qualcosa e continua a camminare senza fermarsi per il sentiero che ormai riconosciamo, tra cinque minuti saremo alla baita, e questo comincia a spaventarmi ancora.
« Aspetta; si può sapere dove stiamo andando? » chiedo preoccupata cercando di attirare la sua attenzione,
Nicole continua ad ignorarmi e alla fine sono costretta a piantarmici davanti così da poterla fermare, ha il viso chino e quasi si scontra contro di me, questo la costringe ad alzare lo sguardo.
Vedo il suo volto rigato dalle lacrime e mi sento quasi in colpa per aver interrotto il suo pianto, avrei dovuto stare zitta e non dire nulla, avrei dovuto evitare di parlarle di Ben, negare quello che sapevo.
Ma in fondo sento di aver fatto la cosa giusta e per quanto questo le possa provocare dolore penso di aver fatto bene a dirle la verità, meglio che lo sappia direttamente da me che da qualcun altro...
« Dovremmo andare alla baita. Blair e gli altri si stavano spostando verso in quella direzione; se stiamo separati finiremo per farci ammazzare tutti quanti... » alza lo sguardo e seguo il suo esempio osservando il cielo stellato, la neve ha smesso di cadere e questo significa che i soccorsi potrebbero arrivare da un momento all'altro, forse ricongiungersi è una buona idea in quanto almeno ci troverebbero tutti insieme.
« Va bene, allora ti seguo. » il resto della strada lo percorriamo in silenzio fino a che non giungiamo davanti al profilo dal tetto spiovente che ha la baita, è incredibilmente piacevole da guardare e sembra quasi una visione, ci affrettiamo e corriamo sul vialetto, le luci del salotto sono accese e traspaiono attraverso le tende tirate.
Nicole tira fuori le chiavi di casa e le mette nella toppa per poi girarle, la porta è aperta e questo significa che ci sono già i nostri amici all'interno.
Ci spostiamo subito verso sinistra entrando nel salotto e sono tutti e quattro là: Sam e Blair stanno su uno dei divani a parlare mentre Alex e James sono dall'altro lato che parlottano tra di loro; quando entriamo tutti ci fissano, ma noto che in particolare Nicole rivolge il suo sguardo ad Alex, due persone per loro importanti sono morte ed entrambi sembra che si parlino nella mente.
I due corrono contro e si abbracciano affettuosamente, Nicole poggia la testa sulla spalla del ragazzo e mi avvicino a loro. « Nicole, almeno tu stai bene! È successa una cosa... Violet... è... » il ragazzo balbetta poche parole e Nicole continua ad avere il viso in lacrime, annuisce perché sa che cosa è successo. Dubito che Alex sappia di Ben.
« Lo so! » Nicole fa una pausa e un grande respiro. « Ben... » non ci vuole molto per spiegare la situazione ad Alex che sembra sul punto di scoppiare in lacrime quando la ragazza finisce di parlare, nuovamente lei si trova a piangere e l'intero salotto sembra stare nel silenzio riempito dal pianto dei due.
Vorrei stringere Alex e coccolarlo, è un momento molto difficile per lui e sta soffrendo, vorrei alleviare quella sensazione che sta provando ma quando mi avvicino vedo che Sam fa lo stesso e si mette al suo fianco. Gli sussurra qualcosa e mi sento parecchio confusa: Sam che consola Alex? Forse sono finita in un'altra dimensione!
Faccio per aprire bocca quando ancora una volta vengo investita da quella sensazione che precede le visioni sulla nostra morte, visioni che sono sempre più imminenti visto che siamo tutti e sei alla baita.
Mi viene mostrato nuovamente il soggiorno della baita, a differenza della prima volta c'è la luce del salotto a riempire la stanza con la sua luce, ma non è la sola cosa diversa: James si trova in un angolo vicino allo stereo nel salotto, vicino alle finestre coperte della tende, sembra in ansia per qualcosa; Alex si trova a scendere dalle scale ed entra nel corridoio che porta alla cucina ma non ho il perché si stia spostando, si muove lentamente e con attenzione; infine vedo Nicole che si trova nascosta vicina alla porta della studio e resta chinata in modo che la creatura che si trova al centro della stanza non la veda: c'è un leggerissimo rumore da dove si trova la ragazza e la creatura chiaramente la sente, si sposta quindi superando i divani e la ragazza comincia ad urlare, il mostro spinge Nicole contro la parete attrezzata mandando in frantumi i vetri, prende poi la testa della ragazza e la spinge contro una lastra appuntita ancora intera, la ragazza viene trapassata e muore sul colpo.
Quando torno alla realtà non sento neanche tanto il distacco dalla visione in quanto ho come la sensazione che tutto questo avverrà ben presto; la creatura troverà il modo di venire qui da noi e ci ucciderà tutti!
Le parole dell'indiano mi ritornano alla mente quando dice che rivelare le visioni potrebbe farle accadere, parlare di quella di Blair ci ha portate proprio qui dove non vorrei essere. Che devo fare con questa qui? Devo parlarne con Nicole o stare zitta?



Blair
Baita degli Williams – 6.25



« Sto solo dicendo che nella mia visione il camino era acceso e la creatura sembrava neanche accorgersi che Alex fosse nascosto accanto al camino o che Nicole si trovasse sotto il tavolino o James sulle scale praticamente affiancando il mostro! » dico continuando a parlare sottovoce mentre Sam mi ascolta, gli parlo quasi all'orecchio che è ancora funzionante visto che dall'altro lato non mi sentirebbe.
Sam sembra pensarci bene, ha quasi senso il mio ragionamento e anche lui sembra condividerlo. « Pensi che quel mostro di nome Norman sia realmente diventato cieco con l'esplosione nella segheria? » una parte di lui è scettica e posso anche capirlo ma io non voglio desistere; la mia teoria avrebbe senso: la creatura in questo modo sarebbe facilmente aggirabile. Se riuscisse ad entrare potremmo comunque provare a scappare, non so in che modo però...
« Penso di sì. Spegnere il camino sarebbe inutile e farebbe del male soltanto a noi. » indico più volte il camino alle mie spalle e infine sembra che Sam se ne convinca. Il camino deve restare acceso e forse avremo delle possibilità in caso le visioni rischino di avverarsi per tutti.
« Forse hai ragione... » entrambi ci spostiamo verso uno dei divani e ci sediamo comodamente. Restiamo vicini mentre Alex e James fanno lo stesso: sembra che stiano tramando qualcosa, ogni tanto ci rivolgono uno sguardo e in particolare vedo James che mi fissa, se dovessi uscire viva da tutto questo voglio uscire con lui, voglio amarlo perché è inutile che me lo neghi ancora, dopo quasi due mesi di scuola quel ragazzo mi ha conquistato e voglio stare con lui.
Improvvisamente sentiamo il rumore di qualcosa che corre nel bosco, che si avvicina sempre più alla baita, che percorre il legno del patio e che infine si ferma per aprire la porta. Siamo tutti agitati e silenziosi quando vediamo arrivare Nicole e Serena, tiriamo un sospiro di sollievo quando vediamo che stanno bene; Nicole e Alex si abbracciano e cominciano a parlare di Violet, subito segue Ben che scopriamo essere morto nel bosco a causa dell'aggressione di un lupo. Il respiro mi muore in gola che diventa secca.
Sento il bisogno di andare via dal salotto, esco dalla stanza spostandomi verso la cucina e mordendomi le labbra; non posso credere che il ragazzo sia morto, non voglio crederci!
Continuo a stringere la labbra incastrandole tra i denti così forte che sento quasi il sapore del sangue in bocca. Per la mente mi passa l'immagine di Ben sorridente a scuola, pronto ad essere l'amico di tutti, il simpaticone della classe. E più ci penso più sento che tutto questo non è giusto, che in qualche modo ne sono responsabile, forse perché piacevo a lui e mi sono sempre comportata con freddezza nei suoi confronti. “Vorrei che tutto questo fosse solo un incubo!”
Sospiro e mi sento più calma, decido di tornare in salotto insieme agli altri: James stringe un coltello tra le mani e continua a guardare fuori dalle finestre nonostante le tende siano chiuse, la stanza adesso è buia se non fosse per il camino che illumina creando delle ombre inquietanti, devono aver spento le luci! Sam e Alex sono vicini e stanno parlando, lo stesso fanno Serena e Nicole che sono sedute su un divano vicino al tavolino. Solo sussurri riempiono la stanza.
Posso andare dall'unica persona con cui voglio parlare, James distoglie appena lo sguardo e mi rivolge nuovamente un sorriso.
Mi avvicino a lui accarezzandogli il viso con una mano e poi dandogli un leggero bacio sulle labbra. Potrebbe essere l'ultimo bacio, ma non voglio pensarci perché altrimenti comincerei a piangere senza freno.
« Abbiamo un piano nel caso in cui il mostro venga qui. Fuggite tutti dal seminterrato mentre io e Alex cerchiamo di far saltare in aria il mostro. » sto per parlare contrariata da questa folle idea che potrebbe ucciderli entrambi quando lui continua. « So che è una pazzia ma è l'unico modo per farvi uscire da qui sani e salvi. Gli altri conoscono già il piano, l'ho spiegato velocemente; la password della porta è la data di nascita di Ben e quella di Nicole, sono dodici numeri. »
Annuisco in quanto conosco i giorni delle loro nascite, sono stata al compleanno di entrambi in quanto, nonostante Ben sia in classe con noi da solo due mesi per via della bocciatura, passava molto tempo nella nostra classe già prima di essere insieme nello stesso corso.
« Io non andrò via senza di te, senza sapere che stai bene! » dico, non voglio andarmene senza lui al mio fianco, lui però scuote il viso con forza e mi stringe in un abbraccio.
« Ho bisogno di saperti al sicuro altrimenti non riuscirò mai a fare tutto questo, va bene? Ci vediamo fuori. » mi sussurra dolcemente all'orecchio, sembra una promessa tra vecchi amanti, come nei film sull'ottocento.
Annuisco senza fiatare ancora, questo è un piano suicida e James o Alex rischiano di rimetterci la vita; vorrei dirgli le ultime cose, di fare attenzione e magari di cercare di salvarsi se ne avrà la possibilità, però non voglio rovinare questo momento, non è il momento per decidere, è il momento delle conseguenze.



Sam
Baita degli Williams – 6.35



Non ci sono parole che posso usare per consolare Alex, gli resto comunque vicino affinché possa sapere che può contare su di me per qualunque cosa.
Incredibile come possa cambiare una persona, se c'è qualcosa che ho apprezzato da questa serata è proprio come Alex mi ha sempre difeso, a quale prezzo però ho dovuto capire tutto ciò? Metà del mio udito completamente andato? La vita di Violet e Ben?
E Ingrid ancora non si è fatta vedere, non che qualcuno di noi l'abbia contattata, ma ho come la sensazione che per lei non ci sia più speranza. « Ben... è morto. » le parole di Alex escono come dei sussurri mentre le pronuncia, resto in silenzio finché lui non alza gli occhi verso di me, sono lucidi e rossi.
« Io... sono qui. Se ti serve qualcosa... » non posso continuare la frase perché sarei ridicolo, non posso capire quello che lui sta passando quindi me ne vado.
Una parte di me verrebbe lasciarlo da solo affinché pensi e rifletta, un'altra parte gli vuole stare vicino in un momento così difficile. Mi avvicino alla porta del salotto che dà sul patio, è ancora bloccata e questo non mi fa sentire al sicuro.
Continuo a spostarmi per la stanza avvicinandomi alle finestre dal quale James e Blair si allontanano, passano alcuni minuti finché un ruggito non riempie il bosco ed echeggia fino ad arrivare a noi, riconosco l'urlo della creatura.
Mi volto indietro e tutti noi ci guardiamo in faccia spaventati, qualcosa salta fuori dal bosco e ci spostiamo così da avvicinarci al seminterrato, qualcosa però cade sul tetto della baita e probabilmente lo sfonda riuscendo ad entrare, sento i suoi passi pesanti e quasi sembriamo dimenticarci del piano che avevamo visto che la creatura sta per arrivare; Serena corre subito verso l'ingresso come se volesse scappare da quella porta; vedo Blair che per prima scende le scale del seminterrato come tutti noi dovremmo fare mentre James e Alex prendono posizione cercando di attuare il loro piano suicida, uccidere questo mostro non sarà facile ed ho paura che qualcuno morirà nel tentativo.
Cerco Nicole e la trovo nascosta dietro uno dei divani,un secondo tonfo coglie la mia attenzione: viene dalla stanza di Ingrid e Serena.
Realizzo tardi che ormai non possiamo correre come deciso, sono fermo accanto alle tende mentre la creatura avanza nell'ombra del salotto, il viso mostruoso e deforme illuminato dalla sola luce del camino, colgo un'inquietante lampo nei suoi occhi azzurri mentre digrigna e cerca qualcuno di noi con il solo olfatto e l'udito.
La creatura però non sembra riuscire a vederci: Blair aveva ragione, l'esplosione della segheria di certo ci ha favorito in tutto questo, la creatura è stata accecata!
I suoi occhi mi fissano attentamente e questo mi fa pensare che potrei essere il bersaglio della sua sete assassina.
Evito di respirare e così facendo mi sposto dietro le tende che mi sembrano un buon rifugio al momento, cerco di cogliere i movimenti degli altri ragazzi, Alex e James hanno intenzione di fare il loro gioco di squadra fin da subito. So che dovrei andare verso il seminterrato, ma la creatura si sposta verso il centro del salotto e questo mi fa tremare e non posso muovermi davanti a lei con facilità perché sentirebbe il mio odore o il rumore dei miei passi sul legno.
Cerca qualcuno con l'olfatto ma sembra quasi perderne le tracce, grugnisce infastidito da qualcosa e poi urla facendomi accapponare la pelle, sento i vetri delle finestre tremare alle mie spalle mentre la creatura poggia le mani sulla superficie del tavolo e lo tira in aria come se fosse un foglio di carta, lo distrugge e continua a cercare qualcuno che eventualmente si fosse nascosto sotto di esso ma è vuoto.
Non posso esattamente vedere i suoi spostamenti ma dall'ombra che traspare dalla tenda sembra che abbia alzato lo sguardo verso di me, ancora una volta mi fissa e tremo al solo pensiero; chiudo gli occhi quasi chiamando qualcuno nel cielo affinché mi protegga e poi li sbarro: la giacca di Alex è in parte imbevuta del mio sangue da quando ho perso l'orecchio, ecco cosa la creatura stava annusando, il mio sangue! Ed è chiaro che solo ora realizzo che morirò.
Non c'è nulla che io possa fare per impedirlo, qualcosa poi accade: la creatura si gira verso l'ingresso e ringhia quasi come se fosse un gatto, mostra i suoi denti affilati che però ricordano esattamente quelli di un uomo qualunque, improvvisamente sembra interessato a Serena.
« Bionda... » la voce della creatura è così fredda e mostruosa che mi si gela il sangue, sento l'aria mancare in quanto sto trattenendo il respiro da almeno cinque minuti probabilmente; sporgo appena la testa così da poter vedere la scena che mi si presenta davanti agli occhi con orrore.
Il mostro allarga gli artigli delle mani e corre verso l'ingresso dove si trova Serena, i miei occhi seguono velocemente quei movimenti e vedo che la ragazza cerca di rannicchiarsi e di tirare degli oggetti alla creatura che però li respinge e allunga una mano per tirarla dai capelli, getta un urlo che mi echeggia nell'unico orecchio funzionante e viene sbattuta a terra con forza e disprezzo.
« Sam, ti prego aiutami! » chiama il mio nome quando i suoi occhi incrociano i miei, non ho il tempo di pensare a come aiutarla, non ho modo di impedire che ciò avvenga: la creatura alza la gamba e pianta il tallone contro la testa della bionda che sbatte con forza contro il pavimento di legno incrinandolo, ma lei continua a sopravvivere.
« Aiuto... » sussurra ancora Serena mentre una macchia di sangue le si allarga sul volto, ancora una volta il piede della creatura si alza e si scontra contro la testa di lei, sfonda il pavimento del tutto mentre delle schegge si infilzano nel volto di Serena che sembra ormai aver perso la vita.
Un'ultima volta il mostro alza il piede in aria e schiaccia la testa, stavolta ha un effetto devastante nel quale il cranio della ragazza si riduce ad una poltiglia di carne e sangue che si allarga velocemente in tutto il salotto e quasi arriva ai miei piedi.
La creatura sembra assetata dal sangue di Serena e mi mordo le labbra così da trattenere l'urlo di terrore.
Improvvisamente, per quanto sia orribile da pensare, il corpo di Serena sta fungendo da diversivo per la creatura; sposto appena la tenda così da vedere il resto del salotto illuminato ma non riesco a vedere i volti degli altri, probabilmente terrorizzati come me.
Osservo Blair che sembra annuire a me, tutti noi dobbiamo spostarci verso il seminterrato e quindi dovrei raggiungerla e questo significherebbe attraversare il salotto intero.
Guardo però la creatura e comincio a dubitare che possa spostarmi adesso visto quanto lei sia vicina, nonostante la mia paura posso spostarmi lentamente e senza fare rumore visto che il mostro sembra concentrato su altro.
Alzo nuovamente lo sguardo e stringo i pugni. Pensando a cosa fare adesso: se andare da Blair lentamente o se aspettare ancora qui.



Nicole
Baita degli Williams – 6.40



La creatura arriva, noi ci spostiamo verso il seminterrato, all'ultimo istante però non riusciamo ad arrivare alle scale con eccezione di Blair che è la più lontana tra tutti dalla creatura.
Resto immobile nascondendomi dietro il divano che si trova vicino alla parete attrezzata della stanza; dalla mia posizione posso dare rapide occhiate a Blair sporgendo appena la testa, la ragazza sembra non sapere esattamente cosa fare, se scendere gli scalini o aspettare qualcuno, la paura ha paralizzato anche me.
La creatura distrugge il tavolo buttandolo da qualche porta, poi ringhia e infine sento le urla di Serena che chiama Sam e il suono della sua morte.
Sento tutte queste sensazioni sulla mia pelle e mi sento male, lo stomaco gira su se stesso e si intreccia più volte fino a farmi male e darmi sensazione di nausea per quello che penso sia il suono della creatura che banchetta con i resti della ragazza, mi mordo le labbra perché potrebbe capire da un momento all'altro anche a me; restare nella baita non è mai stato sicuro e lo capisco solo ora e chiudendoci qui non abbiamo fatto altro che condannarci probabilmente.
Sento dei passi in giro per la stanza, sono leggeri e penso che si tratti di Alex o di James che stanno per mettere in atto il loro piano, mentre loro distraggono la creatura noi dobbiamo scappare e questo mi fa pensare alla mia fuga.
Sono bloccata qui per ora e quando sto pensando di spostarmi sento dei passi pesanti, la creatura si sposta nella stanza in cerca di qualcun altro da uccidere, siamo rimasti in cinque ormai qua dentro e dobbiamo darci da fare per uscirne. Stringo i pugni cercando di farmi forza e vedo che Blair mi sa facendo dei cenni come per raggiungerla.
Non ho idea di dove esattamente sia la creatura, ho però il terrore che il mostro possa prendermi in qualunque istante e possa fari del male nel caso provassi a raggiungere Blair nelle scale.
Una parte di me quindi vuole ancora stare ferma ad aspettare che il pericolo passi, Blair potrà benissimo vedere la mia mano se la faccio sporgere e potrei farle il segno di scendere per prima.
Potrei raggiungerla e insieme potremmo andare ad aprire le porta del seminterrato. Un rumore mi fa balzare in aria, penso sia stato uno dei nostri a farlo ma non posso vedere chi sia stata, comunque sia devo continuare a pensare al piano e quindi devo decidere per me.
  
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