Moonlight.
Erano trascorsi pochi mesi da quando l’avevo lasciata, per
me lei è sempre stata la mia unica ragione di vita.
Non mi restava che trasformarmi in una pietra insensibile
per non provare quel dolore atroce e lacerante che sentivo da quel dannato
giorno di metà settembre. Avevo deciso di abbandonarla nel boschetto per il suo
bene e saperlo era come una lieve dose di morfina che alleviava momentaneamente
la sofferenza. Solo che nessuna droga, antidolorifico avrebbe aiutato un
vampiro disperato.
Il mio desiderio non
era possibile sebbene il mio corpo fosse più simile alla pietra che ad un caldo
corpo umano, ma i miei sentimenti per Bella erano più che umani. Solo che un
mostro come me non si merita altro che soffrire. Ogni giorno che passava era
come se fossi ritornato ai miei ultimi giorni di vita, una continua tortura.
In quei giorni mi teneva a galla dal precipizio la speranza
di uccidere Victoria, ma non ero riuscito nemmeno in quella mia unica missione:
salvare la donna della mia esistenza. Dove diammine era quella dannata vampira?
Ormai non rispondevo
quasi più alle telefonate dei miei parenti e le mie visite erano diventate
rade. In fondo nemmeno a loro ero utile. Non ero più l’Edward di un tempo e non
lo sarei più stato, Bella mi aveva trasformato ma senza di lei era come se
fossi diventato ceco nulla aveva più senso senza di lei.
Victoria sembrava
fuggita o magari era nei paraggi a divertirsi con qualche brasiliano, ma non
potevo sapere cosa stava facendo la mia nemica perché ero lontano anche da chi
mi avrebbe potuto aiutare. Certamente Alice, mia sorella, mi avrebbe aiutato ma
mi avrebbe convinto a ritornare dalla sua amica, ma non potevo farlo per la sicurezza
della mia amata.
Ero riuscito a realizzare il mio progetto per diversi mesi,
non credevo di essere così masochista finché un giorno il telefono iniziò a
suonare senza sosta finché esausto non decisi di rispondere …
Dopo quella telefonata nulla fu come prima...
Spazio dell'autrice: questa breve storia
è la visione di new
moon di Edward e del suo dolore di aver lasciato la sua unica ragione
di vita. Ho deciso di rivedere le mie storie. Questa shot ha quasi tre
anni e forse ci sono ancora errori però mi sembra di
averla migliorata.