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Autore: anaiv    10/02/2016    6 recensioni
Sana Kurata ha ventisei anni ed è un'attrice di fama mondiale. Dopo le scuole superiori e un anno di convivenza con il suo fidanzato Akito Hayama, ha deciso di trasferirsi a Londra lasciandosi alle spalle un amore finito male. Ci sarà riuscita?
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Rei Sagami/Robby, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sana

Portobello road di sabato mattina è splendida, brulica di vita e colori. Rei conosce le mie abitudini e s5a che il mio sabato mattina è interamente dedicato alle bancarelle e i piccoli negozietti un po' alternativi che colmano la lunga strada del market. Oggi è sabato e quando le prime luci del mattino hanno invaso il mio appartamento di Notting Hill grande, luminoso e romantico, ero entusiasta. Poi, poi ho provato a sollevare la gamba sinistra e ho iniziato a ricordare perché questo sabato sarebbe stato orrendo e decisamente diverso dagli altri. Ho raccolto la stampella, sono arrivata in cucina e ho preparato il caffè, adesso sono ancora qui e fisso con insistenza il parco che ho di fronte, ma non perché sia affascinata dalla natura rigogliosa e così verde londinese, ma perché l'immagine due occhi color miele continua a non darmi tregua.

Akito.

Ho rivisto Akito dopo sei lunghi anni e le sue parole sono state glaciali. Non mi aspettavo certo che mi abbracciasse o che saltasse di gioia come una ragazzina al concerto della sua pop star preferita, solo non mi aspettavo quella durezza. È sempre stato famoso per i suoi silenzi e il suo essere musone e riflessivo, ma quell'atteggiamento da teppista dannato pensavo fosse sparito. Il vecchio Hayama esiste ancora e solo a causa mia. Sospiro e e bevo un altro sorso del mio caffè come se potesse lavare via l'amaro del nostro incontro, ma non funziona. Oggi c'è il sole – una vera rarità per il clima inglese - ed io sono relegata qui in casa e rimuginare su di uno strano quanto terribile incontro. Mi viene in mente che nessuno dei miei vecchi amici mi aveva avvertita del trasferimento di Hayama e così decido di telefonare all'unica persona che non mi permetterà di dare di matto

- Sana..-

- Fuka -

- Sana...-

- Fuka da quando abbiamo bisogno del logopedista ?- domando caustica

- Scusa è che... insomma...tu sai...-

- Se parliamo del fatto che Akito Hayama ieri pomeriggio mi ha visitata si, so che Akito è qui e non certo grazie a te!-

- Oh amica perdonami! È che non sapevamo se dirtelo o meno, insomma Londra è grande, quante potevano essere le probabilità che vi incontraste?- si scusa con un pizzico di rammarico la mia migliore amica

- A quanto pare le probabilità non sono il mio forte-

- Come è andata?-

- Mi chiedi come è andata?!? Sulserio Fuka?- Fuka sbuffa sonoramente poi si schiarisce la voce

- Ascoltami bene signorina! Ho lasciato che ti sfogassi, ma l'atteggiamento di Akito non è colpa mia!-

- Come sai del suo “ atteggiamento” -

- Merda... Ascolta Sana, ieri Tsu gli ha telefonato e lui insomma...-

- Tsu. Capisco. Tu sai vero che Tsuyoshi non mi rivolge più la parola?-

- Hai lasciato il suo migliore amico nel momento peggiore della sua vita Sana... non tutti sanno quale sia la realtà. O meglio solo io, tua madre e Rei conosciamo il motivo per cui l'hai lasciato e sei andata via. Io ti capisco, ma non prendertela con Tsu, sono convinta che se conoscesse la verità ti chiederebbe scusa e ti abbraccerebbe.- un lacrima silenziosa mi solca il viso, costringendomi ad allontanare la cornetta del telefono.

- Sana ci sei?-

- S-si-

- Non piangere amica mia. Sii forte.-

- Tu sai quanto volessi bene al Signor Hayama e quanto abbia sofferto per la sua morte. È tremendo che Akito pensi che non me ne sia importato nulla.-

- Lo so. Come sta la tua caviglia?-

- Mi duole, ma mi sento meglio- allungo un braccio per sfiorare la caviglia in un gesto incondizionato e lo sento. Il vuoto. La cavigliera non c'è.

- Oh merda!-

- Che succede?-

- La cavigliera Fuka! L'ho dimenticata nello studio di Hayama!-

- Oh no! Manda Rei a recuperarla.-

- Rei non vuole nemmeno sentir nominare il nome di Akito... figuriamoci.-

- E' un uomo adulto, anzi lo sono entrambi. Manda Rei- sospiro e scuoto il capo. Vorrei tanto essere una di quelle foglioline verdi e rigogliose.

 

AKITO

- Avanti -

- Dottore c'è un uomo che chiede di lei.-

- Kayla... sono ancora sbronzo e ti ho chiesto di cancellare i miei appuntamenti. Sei sorda?-

- No dottore e il fatto che abbia scopato con lei tutta la notte non giustifica questo suo tono - risponde piccata

- Scusa. Hai ragione. -

- Non è un paziente, è solo un uomo che vuole parlarle.-

- Digli che lo riceverò tra dieci minuti.-

- D'accordo- Kayla richiude la porta alle sue spalle con violenza lasciandomi intendere che quelle scuse non siano servite poi a molto.

Ho trascorso una notte infernale e lei è stata il mio capro espiatorio. L'ho trattata di merda e non le ho nemmeno offerto la colazione.

Non che mi importi, ma è la mia segretaria e dovrei essere più professionale. Fisso il Big Ben dall'enorme finestra del mio studio e non riesco a mandare via l'immagine di quelle due labbra perfette, nonostante ci abbia provato, provato sul serio. Tsu mi ha detto di impegnarmi e di smetterla di portarmi a letto tutto ciò che respiri, pensa che debba trovarmi una donna da amare.

y

Amare.

Come potrei mai più fidarmi di qualcuno? L'unica donna che abbia mai amato mi ha mollato il giorno dopo la morte di mio padre e oggi si comporta come se nulla fosse, come se fosse una mia vittima. Dio. Volgo lo sguardo verso la stanza e un luccichio attira la mia attenzione. Merda.

Mi avvicino a grandi falcate verso quella stupida cavigliera e la stritolo tra le dita. Perché ogni cosa continua a parlarmi di lei? Non vado più al cinema, non frequento locali dove potrei incontrarla e non guardo più la tv. Che altro dovrei fare?

Lancio quello stupido oggetto verso la parete e mi prendo la testa tra le mani.

- Dottore.- Kayla entra senza bussare e mi fissa sconcertata

- Stai bene?- chiede sinceramente preoccupata

- Si. Si sto bene. Fallo entrare Kayala. Grazie- non ho mai apprezzato molto termini come 'scusa', 'grazie' o 'per favore' , ma negli anni ho imparato quanto siano necessari. E me lo ha insegnato lei. Merda.

- Buongiorno Hayama- questa voce...

- Sagami.- lo saluto con un cenno del capo, evitando di lasciar trasparire alcuna emozione. Cosa che mi riesce sempre alla grande.

- Vorrei la cavigliera di Sana.- ogni volta che qualcuno pronuncia il suo nome è come se piantasse uno spillo all'altezza del petto.

- è lì in terra.-

- Bene. Grazie.-lo fisso intensamente. Non ce l'ho con lui, certo non ci siamo mai sopportati, ma quando è morto mio padre si è reso disponibile così come la signora Kurata e per questo motivo non posso odiarlo. Posso non sopportarlo, ma non posso odiarlo. L'ha portata qui a Londra, ma non è stata una sua scelta, ha fatto solo il suo lavoro. Lo capisco.

Sagami raccoglie la cavigliera – Ciao Hayama. -

- Ciao – finisce così. Anni addietro ci saremmo ammazzati in una condizione simile, ma non ora. Sono convinto che Kurata non sappia di questa nostra tregua, Occhiali da sole non le avrebbe mai potuto dire nulla e la cosa mi rincuora.

Dopo qualche secondo avverto il bisogno incondizionato di muovermi, di perdermi così chiamo Kayala

- Si dottore?-

- Per favore chiudi la porta alle tue spalle e spogliati. Più tardi ti porterò a cena.- Kayala sorride mentre io provo invano a dimenticare.

 

 

SANA

- Sana!-

- Sono in cucina.- Rei mi raggiunge e mi stringe tra le braccia

- Stai bene piccola?-

- Si. Va meglio.-

- Ottimo. Dobbiamo discutere della proposta di mister Brooks.-

- Non potremmo rimandare?- chiedo mettendo su un broncio adorabile

- No. Lavoriamo.-

- Rei... la cavigliera?-

- Infondo al Thames. Così come hai chiesto.-

- Bene. Ti ringrazio.-

 

 

 

AKITO

Soho non è per deboli di cuore, è un quartiere mistico ed ogni volta è capace di affascinarmi in un modo diverso. Stasera sono in un ristorante giapponese con una splendida bionda che continua a sorridermi e strusciare il piede contro il mio polpaccio.

- Kayla smettila-

- Fai il puritano?-

- No è solo che stiamo cenando.-

- Tu stai ingurgitando sushi come se fosse la tua unica fonte di vita, io sono ubriaca di Sakè – risponde ridendo.

- Il sushi non mi dispiace *-

- bè dal modo in cui lo mangi sembra che tu abbia una relazione con lui-

- Lascia perdere... Akito quello non è la ragazza ritratta nella foto che hai sulla scrivania?-

mi volto all'istante e la vedo. Natsumi.

- Oh no...-

- E' tua moglie?-

- No Kayla lei è...-

- Sua sorella! Piacere di conoscerti Kayla!- Natsumi si materializza alle mie spalle e stringe la mano di Kayla

- Ciao fratellino-

- Come sapevi che mi trovassi qui?-

- Sei un medico e sei reperibile. Non è poi così difficile.-

- Giusto -

- Abbraccia la tua sorellona!- chiede, o meglio pretende, gettandosi tra le mie braccia. Non lo ammetterò mai, ma mi è mancata.

- Ho una splendida notizia, sono incinta!- per poco non rovescio in terra tutto ciò che è in tavola e Kayla batte le mani divertita.

- Tanti auguri!-

- Grazie cara. Akito non dici nulla?-

- Chi diamine è il padre?- Natsumi arrossisce, poi raccoglie il cellulare dalla borsetta e mi illustra una foto. Il mondo smette di girare e il sangue di arrivarmi al cervello. Non è possibile.

 

 

SANA

- Sana – Rei è rimasto a cena , abbiamo discusso dei dettagli del film che dovrò girare con Brooks poi abbiamo deciso di rilassarci con una bottiglia di vino , del fish&chips e una maratona di big bang theory.

- Dimmi-

- Quanto sei brilla?-

- Riesco ancora a contare fino a dieci – rispondo divertita. Negli anni Rei ha smesso di vedermi come una bambina di cui prendersi cura e ha iniziato a considerarmi una donna con cui condividere qualcosa. Siamo sempre stati grandi amici, ultimamente torna spesso in Giappone e penso che abbia una donna, ma non si è ancora deciso a parlarmene. Tempo al tempo. Sarei felicissima per lui, merita sulserio qualcuno che lo ami.

- Che succede?- Rei si alza in piedi e raccoglie un cuscino del divano portandoselo all'altezza del petto

- Diventerò padre -.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

* Akito ama il sushi e quella è la sua espressione tipica per esternarlo.

 

 

Buonasera! Come promesso un nuovo capitolo, mi scuso per eventuali refusi ma sono sotto esame e non ho nemmeno il tempo di pettinarmi i capelli. Spero che il capitolo vi piaccia. Un abbraccio!

  
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