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Autore: EmilyG66    12/02/2016    1 recensioni
La mia prima fanfiction nel grande e magico mondo di Harry Potter in cui Draco è una Veela ed Hermione è la sua compagna.
Per essere più precisi Malfoy ha una parte di sangue Veela in corpo e non si trasforma in un uccello. (Arpia)
(Altre storie Veela presenti nel sito inglese: https://www.fanfiction.net/community/Veela-Stories-About-Draco-and-Hermione/50814/ )
I personaggi non appartengono a me ma alla Rowling.
Ps: In questo racconto Draco non beve, non fuma, non si droga, non “dorme” con tutte le ragazze della scuola e suo padre non lo disprezza.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La stazione di King’s Cross era davvero affollata quel giorno e piena di giovani maghi che non vedevano l’ora di andare ad Hogwarts.
Il treno del binario nove e tre quarti era lucido, splendente e sbuffava pronto per partire mentre maghi e streghe si apprestavano a salutare familiari e amici.
In quel trambusto e in mezzo alla folla si muoveva lentamente Draco Malfoy.
Un ragazzo bello, alto, con la pelle pallida, i capelli biondo platino e un paio di occhi stupendamente grigi, anche se un po’ tristi in realtà.
Il suo viso di solito solcato da un sorrisetto impertinente ora era cupo e spento.
In quei mesi di vacanza che lo avevano separato dalla scuola Draco era cresciuto diventando più maturo e consapevole.
Aveva abbandonato tutte quelle cose che un tempo riteneva importanti sostituendole con il timore per la sua vita, quella di suo padre e quella di sua madre.
Lui era cambiato e sapeva che quest’anno ad Hogwarts sarebbe stato tutto diverso perché i giorni in cui si era divertito a fare scherzi con Tiger e Goyle erano ormai finiti.
Alzò lo sguardo per vedere dove stesse andando e notò tra la folla in lontananza il suo migliore amico Blaise Zabini che lo salutò con un gesto della mano.
Draco ricambiò appena con un cenno del capo e si diresse verso una delle entrate del treno.
I suoi bagagli erano già dentro e a lui non restava che salire e prendere posto.
Stava per fare il primo gradino immerso nei suoi pensieri quando sentì un brusco rumore davanti a lui.
Alzò lo sguardo in tempo per vedere il corpo di una ragazza che cadeva all’indietro.
Con una prontezza di riflessi Draco afferrò quella figura per i fianchi impedendo l’impatto, ma come le sue pallide mani vennero a contatto con quel corpo una scarica elettrica lo attraversò.
Subito il mondo sembrò fermarsi e andare a rallentatore.
Il Serpeverde avvertì le voci delle persone come se fossero lontane, la sua mente divenne sgombra da ogni pensiero e sentì solo il battito del proprio cuore pulsargli nelle orecchie mentre il sangue scorreva veloce nelle sue vene.
Fu poi inondato da un intenso calore.
Cosa gli stava accadendo?
Il corpo che sosteneva si rimise in posizione eretta e non appena le mani di Draco lo lasciarono quella sensazione svanì e tutto tornò normale.
Il prefetto Serpeverde abbassò le braccia ed alzò lo sguardo per scoprire chi avesse sorretto.
-Grazie…- disse la ragazza dai folti capelli prima di voltarsi.
La riconobbe subito.
Era Hermione Jean Granger, la strega più brillante di Hogwarts e l’amica di Potter e Weasley.
La Sanguesporco che aveva sempre preso di mira dal primo giorno in cui aveva messo piede a scuola.
La Grifondoro rimase così stupita nel vederlo che Draco pensava avrebbe ritirato il suo ringraziamento.
Non lo fece, anzi stava per allontanarsi come se non fosse successo niente quando fu proprio lui a parlare.
-Di nulla Granger. –le disse alzando le spalle e guardando davanti a se.
Hermione si voltò nuovamente sorpresa.
E la “sporca mezzo-sangue” (o Sanguesporco o Sanguemarcio)?
E gli insulti?
Dov’erano finiti?
La bruna ipotizzò che Malfoy fosse troppo stanco o annoiato per entrare in conflitto con lei il primo giorno di scuola, quindi lasciò stare e si diresse verso il suo scompartimento.
Draco salì finalmente i gradini, trovò una cabina vuota e si sedette in silenzio.
Il treno partì e lui si immerse nuovamente nei suoi pensieri e in quella strana sensazione che aveva provato prima.
Per tutto il viaggio rimase da solo e Blaise non si fece vedere. Probabilmente era assieme alla Parkinson, visto che ne era innamorato.
Draco sperava davvero che il suo migliore amico lo liberasse da quell’assillante ragazza.
Al ballo del Ceppo era stato invitato proprio da lei e lui, per evitare di essere torturato da altre femmine, aveva accettato concedendole però un solo ballo. Poi il Serpeverde era tornato dai suoi amici e Blaise poté chiedere alla Parkinson di ballare con lui quanto voleva.
Il prefetto sbuffò con frustrazione.
Se Pansy gli avesse fatto la corte anche quest’anno lui le avrebbe spifferato i sentimenti di Blaise in faccia.
Draco si passò poi una mano nei morbidi capelli biondi alzando lo sguardo.
La sua reputazione a scuola non era delle migliori, soprattutto con le ragazze. (Dipende dai punti di vista.)
Aveva fama di grande amatore (donnaiolo) ma non era assolutamente vero.
Quelle erano tutte voci che Draco lasciava correre per non incappare nella persecuzione da parte di ogni ragazza e dei loro filtri d’amore.
Lui non aveva neanche mai avuto una fidanzata, figuriamoci dormirci insieme.
Avrebbe portato disonore alla sua famiglia, inoltre sua madre l’avrebbe ucciso.
Non erano però solo queste le ragioni per cui non aveva mai avuto una storia.
Tralasciando il fatto che la sua famiglia era molto selettiva riguardo alla sua futura sposa (Serpeverde-Purosangue), Draco aveva degli antenati Veela e quindi doveva attendere in caso si fossero dimostrati o meno i sintomi del cambiamento.
Finalmente verso sera raggiunsero Hogwarts e il treno si fermò permettendo a tutti gli studenti di scendere.
Draco stava appunto per incamminarsi quando senza alcun motivo si fermò.
Subito dopo un intenso profumo lo invase e venne sorpassato proprio da chi possedeva quell’odore.
Hermione Granger gli passò affianco chiacchierando animatamente con Ginny Weasley.
Profumava di rose e miele.
Il Serpeverde non aveva mai notato che la Granger odorasse così.
Una mano si posò amichevolmente sulla spalla del Prefetto e lo riscosse.
-Ehi Draco stai aspettando qualcuno o possiamo andare? –gli chiese Blaise.
Il ragazzo biondo lo fissò per un momento poi tornò a guardare la Grifondoro ma si era già mescolata con le altre divise.
-No. Andiamo. –rispose.
Cominciarono a camminare e dopo qualche minuto…
-Draco! Blaise! –li chiamò una voce alle loro spalle.
Draco sbuffò.
-Non gliel’hai ancora detto Blaise? –domandò scocciato al suo amico che gli camminava affianco.
-No. Mi ci vuole un po’ di tempo. –si difese lui.
“No, la verità è che ci vuole coraggio e noi Serpeverde purtroppo ne siamo scarsi.” Si disse ironicamente Draco.
-Ehi potevate aspettarmi! Ciao Draco, come sono andate le tue vacanze estive? –gli chiese Pansy con un tono troppo dolce.
-Come al solito. –le rispose freddo.
Arrivarono alle carrozze che percorsero un bel tratto di strada ed infine si ritrovarono all’entrata del castello.
Varcarono la soglia, andarono nella Sala Grande e presero posto al tavolo dei Serpeverde.
Draco trascinò accanto a se Blaise in modo che Pansy non si avvicinasse eccessivamente a lui, ma lei non lo notò nemmeno e andò a sedersi con qualche sua amica.
Come la sala fu piena il professor Silente fece uno dei suoi soliti discorsi, ci fu la cerimonia dello smistamento e prima che venisse servita la cena il preside si alzò nuovamente attirando l’attenzione di tutti.
-In via del tutto eccezionale quest’anno vorremmo proporre una sorta di esperimento che riguarda tutte e quattro le case. È importante che nonostante le nostre differenze conviviamo tutti in armonia. Pertanto i prefetti di: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde verranno sorteggiati, suddivisi in coppie di case diverse e per tutto l’anno ciascuna coppia condividerà un proprio dormitorio. –come il professor Silente disse questo vi fu un brusio molto sommesso accompagnato da molti reclami.
-Silenzio! Dunque, dopo cena i prefetti si tratterranno mentre i professori riporteranno gli studenti nei rispettivi dormitori. E ora, senza indugiare, buon appetito. –concluse il preside battendo le mani.
Tutti mangiarono fino a scoppiare poi andarono verso i dormitori.
Draco non era entusiasta di questo “esperimento” e come lui neanche gli altri prefetti, infatti ognuno disse la sua ma senza ottenere alcun risultato.
Furono dunque accoppiati:
Antony di Corvonero con Hannah di Tassorosso.
Ron con Ernie, sempre di Tassorosso.
Pansy con Padma di Corvonero.
Ed infine…
-Restano solamente il signor Malfoy e la signorina Granger. – concluse Silente dopo aver sorteggiato i nomi.
I prefetti si mostrarono sconvolti e contrariati tanto quanto i due interessati, anche per il fatto che due delle quattro coppie erano formate da un ragazzo e una ragazza.
-Calmatevi tutti! Sappiamo bene che non è consono che un ragazzo e una ragazza condividano uno stesso dormitorio, ma abbiamo preso delle precauzioni in merito. PER OGNI TIPO DI EVENIENZA…–disse scandendo bene le ultime parole, poi continuò.
-…come porte incantate, quadri spioni e molto altro. Riponiamo inoltre gran fiducia in ogni Prefetto e ci aspettiamo il pieno rispetto delle regole. Pertanto i trasgressori verranno immediatamente degradati dal ruolo che investono. –finì di dire Silente.
Il Prefetto Serpeverde osservò Hermione.
Lei era arrabbiata e sconvolta ma tentava comunque di mantenere un comportamento degno di un Prefetto.
In quanto a lui, Draco poteva solo inviare una lettera a suo padre con un reclamo ma non sarebbe servito.
Doveva imparare a cavarsela da solo ormai.
Quando tornarono i professori ognuno accompagnò i prefetti nel nuovo dormitorio.
Draco e Hermione furono accompagnati dalla professoressa Minerva su per le scale e, dopo una svolta a destra, davanti ad un quadro che raffigurava una donna dall’aspetto severo.
La professoressa recitò la parola d’ordine e il ritratto si aprì per lasciarli entrare.
La sala comune era discreta, c’erano: quadri, finestre, un camino, un divanetto e un tavolino.
Sempre verso destra si trovavano due porte ben lontane l’una dall’altra. Una aveva la maniglia color oro e l’altra color argento.
-La stanza della signorina Granger è a sinistra mentre quella del signor Malfoy è a destra. Dentro ci sono già le vostre cose e due bagni, uno per ciascuno di voi. –disse ad entrambi.
Draco ed Hermione si guardarono intorno cominciando a prendere familiarità con quel posto.
-Vi avverto, se farete qualcosa di inopportuno lo verremo a sapere. Voi siete dei prefetti, siete il buon esempio della scuola. Non fateci pentire di questa scelta. –li ammonì Minerva lanciando ad entrambi uno sguardo serio prima di chiudersi il ritratto alle spalle.
  
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