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Autore: vero_bonnie    12/02/2016    0 recensioni
Dean è all'Inferno, e Sam è rimasto da solo, tormentato da incubi - ma sono davvero un tormento? O sono piuttosto un mondo alternativo dove Sam si rifugia per stare ancora con suo fratello?
Ispirata alla canzone Dark paradise di Lana Del Rey.
Genere: Dark, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dark paradise

 

La musica riempie l'abitacolo dell'Impala. Sam riconosce la canzone: Hell's Bells, degli AC/DC. Una delle tue preferite. Fino a un anno fa. La ascolta in continuazione.

Ti volti: stai guidando, le mani battono il ritmo sul volante, perché tanto 'è un rettilineo, Sammy, non preoccuparti'.

Sa che stai per dirlo. Aspetta.

Ti volti, e sorridi: è quel sorriso che ricorda a malapena, quel sorriso leggero, quel sorriso che avevi quando ancora ti ricordavi come si fa a sorridere. Riporti lo sguardo sulla strada. “Non fare quella faccia! E' un rettilineo, Sammy, non preoccuparti”.

E appena finisci di parlare, Sam ha la certezza che si sta ripetendo ancora.

Fa questo sogno almeno una volta ogni notte, se non di più.

E' un'arma a doppio taglio, naturalmente: una volta iniziato il sogno, non riesce più a svegliarsi finché non finisce – e quando finalmente torna alla realtà è solo l'ombra di se stesso.

Con il passare del tempo i risvegli sono diventati sempre più tragici: nelle ultime settimane ha inghiottito ogni droga su cui sia riuscito a mettere le mani, ha vuotato bottiglie su bottiglie di tutti i superalcolici in circolazione, si è portato a letto ogni ragazza che si sia dimostrata disponibile, si è inciso tagli sulle cosce con il coltello di Ruby.

Eppure continua a pregare di avere questo sogno, perché ogni volta è come un piccolo paradiso privato, per quanto macabro, cupo, malato. Perché ogni volta che chiude gli occhi gli appare il tuo viso, bloccato nella sua testa come una canzone, che gli dice 'è un rettilineo, Sammy, non preoccuparti'. E poi la tua mano sul suo ginocchio. E poi...

“Sei al sicuro, Sam. Sei al sicuro con me”.

Sei al sicuro, Sam. Sei al sicuro, Sam. Sei al sicuro, Sam.

Quella frase rimane sempre con lui quando si sveglia, rimbomba nella sua testa, riecheggia per ore, rimbalzando tra le pareti della sua scatola cranica.

E quando realizza che non ci sei, che non ci sarai mai più tranne nei suoi sogni, Sam vuole morire.

Ma nemmeno questo gli è concesso, e il dubbio che tu non sia dall'altra parte ad aspettarlo è doloroso quanto la tua assenza.

Per cui sopravvive, si trascina attraverso i giorni lenti e infiniti, vivendo solo nei propri sogni.

Dove siete ancora insieme.

   
 
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