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Autore: Aranel_    22/03/2009    2 recensioni
Vorrei tanto essere un personaggio di un libro, sarebbe magnifico, solo io e te in pagine e pagine d'amore, no, va bene ora comicio a preoccuparmi di me stesso, sembro un ragazzino alle prese con la prima cotta, però è così bello sentire il cuore battere gridando ogni volta il tuo nome, onestamente non mi stupirei se i miei globuli rossi avessero la tua faccia, perchè ormai sono anni che ti sono accanto, conosco ogni singolo millimetro del tuo volto, a momenti saprò anche quanti capelli hai
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Reita, Uruha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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*Le parti in stampatello sono di Uruha e quelle in corsivo di Reita
I Punti Di Vista Dell'Amore

Eccomi qui, come ogni giorno, sono 5 ore che sono seduto su questo orribile banchetto verde e l'idea che dovrò starci per altre 4 mi rende tutt'altro che felice, la profe parla ma basta guardarsi intorno per capire che nessuno la sta ascoltando, c'è chi scrive, chi colora, chi fissa l'albero fuori dalla finestra, tornano sulla terra solo quando sentono i loro nomi seguiti da un punto di domanda, sono due anni che passo ore e ore in loro compagnia ma ci scommetto che non sanno neanche come mi chiamo.
Non mi è mai importato di essere al centro dell'attenzione, infondo sono un tipo tranquillo, non amo il casino però tra tutti vorrei essere notato da te, solo te, degli altri non mi interessa, sono degli esseri superficiali che pensano unicamente a come si vestiranno questa sera, tu devo dire che non sei propio un poeta dolce e gentile, anzi sei proprio il contrario, ti comporti come i classici bulletti, ti diverti a maltrattare gli altri ragazzi, li picchi e gli prendi le cose che loro reputano importanti per poi buttarle nella spazzatura, normalmente un tipo come te lo odierei, però tu...bo... non so, ti ho come vicino di banco, questo per me è fantastico ma penso che tu cambieresti volentieri posto, infatti sei qui solo perchè come me nessuno ti vuole accanto, io sono quello strano e tu il violento, anche adesso dai sfoggio della tua immensa inteligenza ignorando completamente l'insegnante e tirando pezzetti di gomma alle due ragazze davanti a noi, una ti ignora, lo sa che tanto non smetterai finchè non sarai tu a deciderlo, l'altra invece a volte si gira rivolgendosi a te con degli urletti isterici che ti infastidiscono ancora di più del fiume di parole che la profe dice initerrottamente da ormai due ore. Ma quanto sei bello, quegli splendidi capelli biondi, gli occhi immensi in cui ti ci perdi già dopo un attimo e trovo carina perfino quella stupida fascetta che porti sempre, anche se un po la odio perchè copre una parte del tuo viso meraviglioso, ma va bhè, la perdono, infondo fa parte di te.
Cavolo che tortura averti qui, così vicino, quanto vorrei...ALT!! Fermo Uru, non ricominciare con le fantasie o questa volta gli salti addosso veramente! Non ho mai capito perchè sei così violento e non ho mai neanche avuto il coraggio di chiedertelo, anche perchè le uniche parole che ogni giorno mi rivolgi sono: fammi copiare i compiti! Anche se ora che ci penso a me non hai mai fatto nulla di male, a parte i pugni al braccio che mi dai quando non faccio gli esercizi, però devo ammettere che non mi dispiacciono sono comunque un contatto, un attimo in cui i nostri corpi si toccano, anche se io preferirei ben altro tipo di contatto con te...neheheheh... si si, ok la smetto o mi metto a sbavare sul banco.
Vorrei tanto essere un personaggio di un libro, sarebbe magnifico, solo io e te in pagine e pagine d'amore, no, va bene ora comicio a preoccuparmi di me stesso, sembro un  ragazzino alle prese con la prima cotta, però è così bello sentire il cuore battere gridando ogni volta il tuo nome, onestamente non mi stupirei se i miei globuli rossi avessero la tua faccia, perchè ormai sono anni che ti sono accanto, conosco ogni singolo millimetro del tuo volto, a momenti saprò anche quanti capelli hai, però mi dispiace non sapere nulla su quello che provi o che pensi, non credo tu sia un ragazzo violento senza motivo, anche perchè se no io ora avrei l'abbonamento all'ospedale, ho notato che te la prendi più che altro con quelli che guardano tutti  dall'alto in basso, però non capisco perchè ti arrabbi così tanto infondo a te certo non ti guardano in quel modo, infatti quello è lo sguardo che riservano a me, mi hanno sempre giudicato come un essere insignificante dai tratti strani, ambiguo diciamo, certo,  lo so di non essere perfetto ma io comunque mi vado bene così, non voglio cambiare, chissà però cosa pensi tu di me, non credo che hai dei pregiudizi infondo anche tu non sei proprio mister normalità.
Finalmente è suonata, la profe esce felice di non vederci più almeno fino a domani, appena varca la soglia e sparisce tra i corridoi si scatena il casino, anzi citando Leonida, si scatena l'inferno!

***
Uffa che noia che è questa lezione, sembra non volere più passare, poi la profe non chiude quel dannato forno! Non me ne frega niente del diritto del lavoro, vorrei solo uscire da qui, da questo pollaio, si, credo che è il modo migliore per definire questo posto, tutti qui dentro sembrano stati fatti con lo stesso stampino e spero vivamente che lo abbiano buttato, anche se si dice che la madre degli idioti sia sempre incinta! Che noia, questo banco sembra un campo di battaglia, è pieno di pezzi di gomma, li tiro a quelle due davanti, non so il perchè, vogilio solo passarmi un po di tempo, però quell'ochetta che continua ad urlarmi dietro con quella vocina stridula è davvero fastidiosa, almeno l'altra si fa gli affari suoi! Però per quanto questo posto sia orribile qualcosa di bello c'è, una sola ma c'è e sei tu, sei qua seduto vicino a me, ti guardi in giro e a volte posi il tuo sguardo anche su di me, non so il perchè, però non credo di esserti molto simpatico, infatti perchè dovrei? Tu sei un ragazzo dolce e gentile mentre io sono freddo e violento, cioè, così voglio far credere, è l'unico modo per proteggerti senza fartelo notare, non sopporto che ti trattino così, tu non te lo meriti, anche adesso sei così carino, gli occhi persi tra i muri della classe, la pelle chiara che si illumina leggermente sotto i raggi fiebili del sole autunnale e poi hai un viso così ingenuo, incorniciato perfettamente dalle ciocche dei capelli, vorrei tanto stringerti a me, ma non posso, come minimo penseresti che ti voglio fare del male e non potrei neanche darti torto, non ti ho mai fatto nulla ne mai lo farei, a parte quei pugnetti che in fondo sono solo una scusa per toccarti, ma tu questo non lo puoi sapere, poi noi non abbiamo mai neanche parlato, io ti chiedo sempre i compiti non perchè realmente non li so fare, ok che non sono una cima ma ci riesco, è solo che questa piccola richiesta mi permette di parlarti, mi sento un po scemo, ma solo un pochino nè... ti vengo dietro dalla prima volta che ti ho visto ma non sono mai riuscito a mostrarmi per come sono, però spero che tu mi capisca ugualmente, hehe, va bene che sei fantastico però ancora sul sensitivo avrei qualche dubbio!
***
Vedo due ragazzi che mi si avvicinano, hehe, se potessero solo immaginare quanto li odio, peccato che se solo provassi a dirgli qualcosa sarebbero cavoli amari, mi stanno chiedendo anche loro i compiti per l'ora dopo, inutile opporsi, meglio dargli ciò che vogliono almeno se ne andranno lasciandomi in pace, infatti senza neanche un grazie se ne vanno soddisfatti ridacchiando, va bhè, ora c'è la ricreazione, non ho nessuno con cui passarla, di solito me ne sto in classe appoggiato alla finestra guardando fuori, ma oggi ho deciso di fare due passi per la scuola, devo distrarmi un po, quegli idioti mi hanno messo addosso una buona dose di nervosismo.
***
Finalmente è suonata e quella brutta befana leva le tende dalla classe, due ragazzi si alzano e vengono verso di noi, ma so che vogliono parlare con te, infatti ti si sono messi davanti e ti chiedono per niente gentili i compiti, ti vedo hai un'aria rassegnata, lo so che vorresti rispondere, dire di no ma sai che ti tornerebbe contro, so anche che è inutile, ma dato che tu non ti puoi difendere voglio farlo io, li voglio punire per il loro comportamento.
Stanno uscendo dall'istituto per fumare nel cortile, ma non possono passare, ci sono io che li blocco per poi afferarli saldamente dal braccio e tirarli in una stanzetta nascosta che pochi hanno mai notato, anche adesso cercano di fare gli sbruffoni ma appena mi avvicino cominciano a tremare e a mugulare qualche parola confusa, li sbatto contro il muro, ora chiedono scusa anche se dicono di non aver fatto nulla, mpf! Hanno davvero una strana concezione del nulla.
***

Cammino tranquillo per i corridoi, mi sento chiamare in vari modi dai soliti ragazzetti, che storie, non sono una bambolina e soprattutto non sono una troietta!
Uff...volevo tranquillizzarmi un po invece è tutto peggiorato, sento degli urletti, ma da dove vengono? Da li dietro, wow non mi ero mai accorto di questa stanzetta, ora sono curioso, voglio sapere che succede... Reita? Eheheh, se ci sei tu penso di sapere cosa sono quegli  urli, infatti è come pensavo, stai picchiando dei ragazzi...ma... sono quei due di prima, che buffa coincidenza, però che bella sensazione!! Se la sono proprio meritata! Ooooops, credo di essermi fatto beccare, entro del tutto, solitamente dopo aver pensato una cosa del genere comincerei una serie di doppi sensi infinita, ma non mi pare propio il caso, ti sei fermato di colpo e mi stai fissando, io ti guardo intimorito, forse hai paura che vada a chiamare qualche professore? No, tu non ti faresti problemi per loro, hai smesso di fissarmi e velocemente mi sei passato accanto spingendomi via e sparendo dalla mia vista, ora più che mai non ti capisco, lo sguardo che hai fissato in me non era di rabbia come quello di prima,  ma quasi di ...paura... ma dai Uru non sparare cavolate! Figuriamoci se uno come Reita ha paura di te! Chissà dove se ne è andato, bhè io intanto me ne torno in classe, non vorrei che quei due se la prendessero con me.
***
Comincio a picchiarli, pugni e calci a non finire... un momento, la porta è socchiusa c'è qualcuno che guarda, ma chi è? Oddio ma sei tu!
Entri del tutto, mi guardi spaurito, ti guardo anche io, mi sono fermato, non so cosa dire o fare, non avrei mai voluto che tu mi vedessi in questo momento, starai pensando che faccio schifo, che sono solo uno di quei bulletti che si vedono al telegiornale.
Non riesco più a sorreggere il tuo sguardo, scappo fuori spingendoti via, voglio andare in classe e calmarmi un po.
***
Rieccomi qui, c'è la porta chiusa, sarà stato qualche professore, ma non importa io entro ugualmente e mi sa che tu hai pensato la stessa cosa, sei li, appoggiato alla finestra dove di solito sto io, mi avvicino a te, non mi stai guardando, però sono sicuro che mi hai sentito entrare, per la prima volta ti chiamo per nome ma tu non rispondi, ti appoggio una mano sulla spalla cerco di forzarti e girarti, mi assecondi, mi ritrovo a guardarti nuovamente negli occhi, in un attimo sento il coraggio mancare, voglio scappare, ci provo ma non ci riesco, mi hai afferrato per un braccio e non ho nenache il tempo di rendermene conto che sento quelle labbra che ho sognato per anni premere sulle mie, non so e non voglio sapere il perchè ma come se fossi tu a chiedermelo la mia lingua comincia a premere, chiedendo l'ingresso alla tua bocca, accetti la mia piccola intrusione e mi fai passare, il nostro prima casto bacio diventa un gioco d'amore, è stupendo, vorrei che questo momento non finisse mai, ci stacchiamo un momento per riprendere fiato poi riprendiamo subito, sento dei rumori, ma non voglio lasciarti, vedo la porta aprirsi, entrano gli altri nostri compagni di classe, cominciano a ridere, alcuni mi chiamano chiedendomi se sono libero quella sera per fare qualche cosa anche con loro, sento le guancie diventare rosse e le lacrime affacciarsi dagli occhi che già bruciano, provo a staccarmi ma tu mi stringi in un forte abbraccio sento perfino i battiti del tuo cuore come se stessero battendo in me, approfondisci ancora di più il bacio, non vuoi lasciarmi andare ma l'ingresso dell'insegnate ti obbliga a farlo, ma prima di lasciarmi definitivamente mi guardi negli occhi e con una carezza mi asciughi una lacrima che prima mi era scappata, torniamo a sederci, ti guardo e tu mi sorridi, è la prima volta che lo fai, sei ancora più bello, però io voglio sapere se quello che provi per me è quello che io provo per te.
***
C'è la porta chiusa, non mi importa, io entro, l'aula è deserta e così tranquilla, mi metto dove di solito stai tu, voglio vedere quello che i tuoi occhi hanno fissato per ogni ricreazione che hai passato in questa scuola, chissà se sei ancora li per terra, spero di non averti fatto male, non volevo farti cadere ma solo spostarti un po; vorrei tanto chiederti scusa, ma dubito che tu voglia ascoltarmi, cavolo se sono scemo!
Sento la porta aprirsi e qualcuno entrare, ho già capito che sei tu, i tuoi passi leggeri e delicati sono inconfondibili, mi chiami per nome, che bello non lo avevi mai fatto, però non voglio girarmi, non credo che riuscirei a resistere all'idea di saltarti addosso, neheheh mi sento tanto il lupo cattivo con davanti Cappuccetto Rosso, Reita sveglia! Ma ti pare il momento di pensare a queste cavolate?? No, certo che no, sento la tua mano appoggiarsi sulla mia spalla e fare forza tentando di girarmi, è inutile che ci provi, io sono molto più forte di te, però mi rendo conto che non posso ignorarti per l'eternità, mi giro, incrocio i tuoi occhi, sono ancora più belli, riesco a percepire ogni loro minima sfumatura, però li vedo tremare, ho capito, vorresti andartene ma non te lo permetto, lo so che è un gesto azzardato ma non resisto più, ti blocco e ti bacio, non mi spingo oltre, non voglio obbligarti a continuare, devi decidere tu, io voglio il tuo cuore non solo il tuo corpo, la decisione non tarda ad arrivare, sento la tua lingua spingere per entrare, sei veramente fantastico e mi sa che i miei dubbi sul sensitivo erano sbagliati, tu mi leggi veramente l'anima, ovviamente ti faccio entrare e cominciamo un magico momento d'amore, ci stacchiamo solo per riprendere fiato, ma tanto a me non serve, sei tu la mia aria, il mio ossigeno, è tutto perfetto finchè la mandria non lo interrompe, li sento ridere e rivolgersi a te come se tu fossi una troietta, idioti, anzi no non dovrei farvi di questi complimenti, ti stai agitando ma non ti lascio scappare, ti stringo forte, voglio farti capire che non ti devi abbattere, io ti sono e ti sarò sempre vicino, non vorrei lasciarti mai ma l'entrata di un'altra befana mi costringe a farlo ma prima con un'altra carezza ti asciugo una piccola lacrima caduta per colpa di quelli la.
***
Prendo un pezzo di carta strappato da un quaderno e ti scrivo le classiche paroline magiche: ti amo, lo so che è banale ma credo che siano le uniche parole che rispecchiano al meglio ciò che provo, un sentimento semplice e unico, te lo passo, lo leggi, il tuo volto è impassibile, stai rispondendo, cavolo che ansia, se leggessi che per te è stato solo un gioco credo che il mio cuore si spezzerebbe, ecco la risposta, è strano come tutto ciò che ho sempre desiderato è rinchiuso in un banale foglietto, lo apro... ok, il mio cuore ha perso un battito o forse anche due o tre, in rosso spiccano 4 lettere, tremende, dolorose, IO NO, allora è vero, anche per te  sono la solita puttanella, credo che se potessi morire adesso non sentirei la differenza, il mio cuore è fermo, l'aria esce a fatica, perfino le lacrime si sono asciugate pur di non uscire e vederti, io ci avevo creduto, mi ero illuso che tu provassi veramente qualcosa per me.
***
Torniamo a sederci, ti vedo un po agitato chissà a che pensi, stai scrivendo su un bigliettino, me lo passi, leggo... ma quanto è dolce il mio cucciolo! Però voglio farti penare, voglio vedere come reagiresti ad un mio rifiuto, prendo la penna rossa e ti rispondo che io non ti amo, te lo ripasso ora sei veramente nervoso, vedo che te lo rigiri più volte tra le mani per poi aprirlo, sgrani gli occhi e cominci a tremare.
***
Sento qualcosa grattare sul braccio, è un altro bigliettino ed è da parte tua, lo apro e leggo.
Onestamente non so neanche definire come mi sento, l'unica cosa che riesco a fare è tirarti un calcio alla gamba da sotto il banco, tu ridi, anzi no, ghigni malefico, però non posso negare che sei stato davvero dolce, riprendo i due bigliettini e li unisco con un po di scotch, IO NO--DIRE CHE TI AMO SAREBBE TROPPO POCO, sei propio uno scemo, un dolce e adorabile scemo...
***
Ok, l'hai presa davvero male, è meglio rimediare non vorrei mai perderti per nessun motivo al mondo, figuriamoci per una mia stupida curiosità, stacco uno di quei bigiliettini che si trovano a fine diario e completo la frase di prima, per poi passartelo, appena ti accorgi della sua presenza lo prendi e titubante lo leggi, non ne sono sicuro ma mi è sembrato di sentirti ringhiare, mi fai quasi pauAIA...mi hai tirato un calcio alla gamba, neheheh come sei buffo! Ti sei rigirato mettendoti composto sul banco, prendi i miei due bigliettini e li unisci con dello scotch e appena finisci mi regali un sorriso dolcissimo
***
però adesso mi sorge spontanea una domanda, perchè te la prendi con quei ragazzi? Finalmente te lo chiedo, il tuo volto si tinge leggermente di rosso, prendi la matita e cominci a scrivere, sei lento, ti vergogni lo vedo, ci stai mettendo un eternità, ma alla fine la risposta arriva, mi viene quasi da ridere, lo facevi solo per me, ti dava fastidio che mi guardavano in quel modo, che mi trattavano male e per ultimo buttavi quello che loro reputavano importante perchè anche loro trattavano come fosse spazzatura la "cosa" più importante per te...me... mi stai fissando, sei ancora rosso ma mi dici che solo tu puoi farmi del male e in tono malizioso concludi dicendo che me ne darai prova molto presto, ti rigiri soddisfatto, io ti guardo incredulo e ti rispondo in un soffio, non vedo l'ora, e credo che parole più vere di queste non le ho mai dette, hehehe, la scuola da oggi diventerà sicuramente molto più interessante!!
***
ora però sei tornato serio e hai ripreso a scrivere su un altro pezzo di carta, dopo poco me lo dai, vediamo, emm... a questa domanda vorrei evitare di rispondere ma tu mi guardi impaziente e questo mi fa capire che mi conviene cominciare a scrivere e anche velocemente, prendo una matita e comincio a spiegarti che lo facevo solo per proteggerti, perchè nessuno puo permettersi di farti del male ne fisicamente ne tanto meno moralmente, tu sei la mia piccola perla e mi piaci così, candida e incontaminata, concludo scrivendo che solo io potrei fartene e che presto te ne darò prova, ma è solo una bugia perchè fare del male a te sarebbe come uccidere me stesso, la dimostrazione te la darò certamente, ma sarà un momento dolce, pieno d'amore e di passione, senza sofferenza, in poche parole un esperienza magica, un inizio di una grande e magnifica storia, sento la tua risposta, hehe non sono l'unico impaziente qui!
***
Ora non spero più di vivere in un libro perchè ho capito che la nostra storia è reale e che quindi non ha bisogno di essere scritta da nessuno, solo da noi due, da me e da te, nei fiebili caratteri tracciati da quello che sarà il nostro destino...insieme...
***
Credo, anzi ne sono sicuro, che questo è stato il giorno più bello della mia vita, anche perchè da oggi in poi ogni mio gesto, ogni mia giornata, ora, minuto, secondo, ogni cosa che farò sarà dedicata a te...
***FINE***
Salve a tutti,  questa è un'altra delle fanfiction che attestano il fatto che durante le ore di legislazione sociale/diritto io non ho altro di meglio da fare che inventare certe storie, purtroppo è l'unico modo per stare sveglia! Comuque, spero che vi sia piaciuta
A presto
EriLi

  
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