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Autore: lidyalinne    13/02/2016    16 recensioni
Durante l'aggressione a St. Antoine, Oscar si rende conto d'amare Andrè; contusi e feriti ma salvi, Oscar ha un solo pensiero: rivelare ad Andrè che lo ama, dopo aver rischiato di perderlo. Corre nella sua stanza e aspetta che si risvegli....
Questa one-shot partecipa al contest "Sugar Love".
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 VIVA CON TE


Il cuore mi pulsa nel petto fortemente, martellante, direi quasi violentemente; forse mi scoppierà…se non mi calmo….
Prendo un respiro, due… ma il cuore non rallenta i battiti mentre scendo le scale, aggrappandomi al corrimano, e sento, lieve, il frusciare dei miei stivali sul velluto che ricopre i gradini.

Deglutisco e ora sono le tempie a pulsare…
Non ho mai provato un’emozione così grande e destabilizzante e non so come gestire queste sensazioni potenti che sono esplose nel cuore e che si riversano nelle vene così ruggenti e impetuose.

Sono senza difese contro me stessa…e non l’avrei mai detto.

E non posso nemmeno fuggire, come ho fatto con Fersen, al ballo, no….non posso scegliere questa comoda e indecorosa scappatoia….
Non ho più tempo da perdere…non posso differire e procrastinare all’infinito il confronto con me stessa e con i miei sentimenti, non dopo che la vita mi ha mostrato quanto possa essere caduca e cattiva.

La vita ti dà e ti può togliere senza che nessun essere umano possa far nulla per impedirlo e io ho rischiato di perderti senza che tu potessi sapere quanto ti ami…

Ecco, ricomincio a piangere…piango da ore, per te, per te che stavi per lasciare la pelle in quell’inferno di uomini e donne che, distrutti dalla fame e privati della loro dignità, volevano accontentarsi di un po’ di effimera giustizia e forse anche comprensibile vendetta contro noi nobili, uccidendoci, Andrè….
Ma tu saresti morto ingiustamente perché sei uno di loro, sei un meraviglioso uomo del popolo francese che semplicemente ha dedicato la sua vita a me, vergognosamente nobile in questa società maligna.

Se non fosse stato per Fersen, saresti morto….saresti morto! E io sarei rimasta senza respiro…senza vita….perchè la mia vita sei tu!
Dovevi rischiare la morte perché io mi rendessi conto del mio amore per te?

Solo così?

Solo messo di fronte alla possibilità di perderti per sempre, il mio cuore si è mosso? Si è liberato della corazza di viltà che lo imprigionava in un sentire anonimo, freddo, vuoto, senza senso?

Non me lo perdono, Andrè, no! Quanti anni ho lasciato passare prima di capire quanto tu fossi importante per me!
Quante meravigliose sensazioni ho lasciato fluire nel niente e che ora non so più trattenere?

Come non riesco a trattenere queste lacrime che si riversano salate sul mio viso e copiose, continue, inarrestabili
E come questi battiti che si rincorrono nel mio petto, senza sosta, come a volere mettere in allenamento il mio cuore all’amore, dopo anni di inerzia.

Sto sorridendo tra le lacrime…di me, folle e pazza ad aver creduto di poter dimenticare me stessa, il mio essere donna….che stupida sono stata!

Tanta buona volontà, ferrea disciplina, richiamo convinto alla razionalità e poi?

Poi…..è stato solo tempo perso o forse no, forse era questo il cammino che doveva fare la mia anima per giungere alla sua unica meta: te.
Il terrore che ho provato stanotte sta svanendo e per quanto male mi abbia fatto, mi sta portando a te, senza ripensamenti, dubbi, paure….
Ho solo emozioni che mi prendono in ogni parte del corpo…..

Ecco…sento anche una fitta nella pancia e strane contrazioni al basso ventre..
Sono vinta, Andrè, sono vinta…

La donna ha preso il sopravvento su ciò che sono sempre stata….
La donna innamorata si sta perdendo in desideri mai sognati e mai provati per te, in emozioni dolcissime, bellissime, travolgenti e io….io…mi sto lasciando andare ad esse….

Brividi inarrestabili corrono lungo la schiena, un'altra fitta al ventre e mentre non smetto di piangere, rido…

E’ follia questa?

Follia d’amore?

E’ questo l’amore vero cantato da Ovidio, Dante, Shakespeare?

Sì, è questo, Andrè….non ho dubbi.

La cosa incredibile è che nonostante mi stia dicendo tutte queste cose, è solo il mio corpo a sentire davvero questo amore e non poteva essere altrimenti…

Se il corpo non parla ai pensieri, con le sue emozioni, con questo incessante pulsare cardiaco, con la morsa che stringe lo stomaco e il ventre e il calore ardente che brucia le vene, la testa non capirebbe mai l’amore, mai.

L’ultimo gradino, pochi passi ancora e sarò di fronte la porta della tua stanza.
La nonna mi ha detto che stanotte ti hanno dato dei punti sull’addome e per far questo ti hanno dato del laudano per stordirti e poi sei crollato nel sonno, distrutto da una esperienza del genere e dal dolore.
Mi ha detto che stai ancora dormendo e voglio essere io a vegliarti, l’ho detto chiaramente a tua nonna che voleva essere invece lei a farlo.
Ha provato a protestare ma di fronte al mio fermo proposito di stare con te, finché non ti sveglierai, e al mio sguardo severo e deciso, si è arresa.

 
“ Va bene, Oscar, resta con lui…ti…capisco ma chiamami se dovessi aver bisogno di me, ti prego…”

 
Lo farò, se sarà necessario, stai tranquilla”, sono state queste le mie parole rassicuranti e lei non ha insistito.

 
“Oscar…riguardati anche tu, però…ti ricordo che hai subìto una botta alla testa e hai le mani tutte escoriate…”

 
“ Nulla in confronto a ciò che ha patito Andrè, Nanny…io sto benissimo. Adesso vado.”


 
Ed eccomi qua, Andrè…sono davanti alla tua porta, tremo d’emozione e di felicità e ringrazio Dio per avermi concesso la grazia di non averti perso;  di potermi accorgere di amarti e darmi il coraggio di dirtelo…perché devi saperlo.

Scricchiola la porta e la apro lentamente….la stanza è in penombra e vi è un profondo silenzio.
Entro decisa ma lentamente e mi richiudo la porta alle spalle.

Le tende sono tirate e lasciano filtrare, soffusa, la luce dorata del mattino da poco sorto e si posa sul semplice mobilio accarezzando oggetti, libri, sedie in modo gentile.

Un sottile cono di luce, penetrando da un piccolo buco, in basso della tenda, e luccicante di pulviscolo, si posa sui tuoi stivali afflosciati ai piedi del letto e noto sangue raggrumato e polvere e mi si stringe il cuore…

E’ il tuo sangue? Non ci voglio pensare.

Ti vedo: dormi apparentemente tranquillo.

Hai una vistosa fasciatura intorno alla testa che in certi punti si perde tra i ciuffi dei tuoi capelli; hai varie ecchimosi bluastre sugli zigomi e poi intravedo le tue spalle nude coperte da un lenzuolo candido.
Mi avvicino e mi inginocchio…

Il mio cuore freme e palpita in battiti che si susseguono in un ritmo da cardiopalmo e mi viene da piangere…e piango.
Afferro delicatamente la tua mano senza smettere di guardare il tuo volto dolce e bellissimo, nonostante sia tumefatto e gonfio….
Sei bello e…sei il mio amore….sì, il mio amore…

Avvicino la tua mano piena di taglietti e graffi alle mie guance per sentirne  calore e morbidezza e farmi invadere da queste sensazioni.
Con una emozione fortissima che sembra spezzare il mio respiro e stringere lo stomaco, porto le tue dita alle labbra e non posso fare a meno di baciarle, lievemente, con pudore e attenzione, con dolcezza e urgenza.

Oh, Dio….davvero non ci credo che sei vivo, che sei vivo…e se Fersen ci ha salvati io ti curerò e ti farò sentire la mia riconoscenza per quello che sei sempre stato per me e che io non ho voluto o saputo capire per lunghi anni…
.
Ti donerò il mio amore, Andrè, se lo vorrai, e la mia vita che non posso non condividere con te. 
Se fossi morto, io…oh….la mia anima sarebbe morta con te e non avrebbe avuto senso vivere.

Come potrei vivere senza di te?

Santo cielo, non posso neanche pensarci…non posso…

Sento il mio respiro spezzarsi di nuovo e le lacrime scendere traboccanti dai miei occhi...
Atterrano sulle labbra e le bagnano insieme alle tue dita che tengo ancora ancorate ad esse.
Vedo muovere impercettibilmente le tue lunghe ciglia…forse stai per svegliarti?

Ma perché non smetto di piangere?

Non voglio che siano le lacrime ad accogliere il tuo risveglio ma un bel sorriso…eppure non riesco ad arrestare questo flusso di stille brucianti….

Ti accarezzo la fronte con due dita appena: sei un po’ caldo…spero non sia febbre ….
Lascio ancora tanti altri bacetti sulle tue dita….ci sto prendendo gusto evidentemente…

Finalmente sorrido e felice porto la tua mano a discendere lungo il mio collo e la fermo al mio cuore, tra i miei seni e….sussulto appena…
Ho fatto una mossa audace, senza volere, e continuo a sorridere come una stupida...quando mai avrei permesso che la mano di uomo potesse posarsi tra i miei seni?

E lo sto facendo io…buffo, vero Andrè? E però mi piace donarti anche questa mia improvvisa malizia perché l’amore passa attraverso il corpo e io lo sento che il mio si sta agitando stranamente al contatto della tua mano sul mio seno.

Che idea!

Sei malmesso e io penso che…che…vorrei…vorrei che mi…toccassi, che facessi vibrare la mia pelle…oh…sono pazza…pazza….
Le mie dita scendono dalla tua fronte agli occhi e poi iniziano a sorvolare, in accennati sfioramenti, le tue guance gonfie…non posso toccarti, ti farei male e allora mi limito a seguire i contorni del tuo volto con i polpastrelli.

Ti ho sfiorato le labbra e ti sei mosso!

Ti ho fatto male?

Oh, stai aprendo gli occhi…ti stai svegliando…

Sorrido, sorrido finalmente….basta più lacrime…basta…è il tempo della nostra felicità…ma sono emozionatissima, però…
Allontano la mano e nel far questo scosto malamente il lenzuolo e vedo che sei a torso nudo e il mio stomaco si è stretto improvvisamente in un nodo…

Ti sto guardando con occhi diversi e allora noto che le spalle e il torace muscoloso fanno uno strano effetto alla mia pancia che sento contrarre e vibrare….

Ma quando vedo la fasciatura intorno ai fianchi che, al ritmo del tuo respiro calmo, si solleva e si abbassa, mi sento morire dal dispiacere…anche perché, nell’angolo estremo del fianco sinistro, noto una macchia rossastra.

E’ sangue….

Mi alzo e con il fiato sospeso osservo da vicino questa macchia per capire se è sangue fresco….
No, no….è rosso scuro…

Riprendo  fiato, respiro e…sento il tuo odore inebriante…
Di nuovo le viscere che mi si contraggono…
Mi sollevo ma una mano si posa sui miei lombi e mi sento trasalire, con il cuore che mi martella freneticamente…

 
- Oscar….ma…che ci fai qui? Come stai?

 
La tua voce è debole, appena sussurrata e preoccupata…per me…lo so, per me…come sempre.

Ti fisso intensamente, commossa e felice, e mi accorgo dopo lunghi istanti che tengo ancora la tua mano contro il mio petto ma non la lascio andare…non posso…anzi, la stringo un po’ di più e non distolgo il mio sguardo dal tuo stupefatto e dolce.

Sono felice di vederti sveglio, vivo…con me…con me…
.
Avvampo in volto e delicatamente mi adagio sul letto, lambendo il tuo fianco destro e senza alcun controllo, le mie braccia si stringono intorno al tuo collo con molta attenzione.

E dato che non posso poggiare il mio viso sul tuo, adagio la testa sul cuscino e lascio che le mie guance sfiorino leggermente le tue e non posso impedirmi poi ti accarezzarti sotto il mento, godendo del piacere di poterlo fare, di saperti  qui con me.

E ti guardo, ti guardo con occhi che sento caldi e riempirsi di lacrime perché sono felice che tu, seppur malconcio, stia bene.
E mi sento pure perduta nell’amore che provo…che mi travolge inesorabilmente nella consapevolezza che non posso più perdere un solo istante della mia vita senza amarti, con tutta me stessa.

Hai sgranato gli occhi e hai schiuso la bocca in parole che non riesci a dire, poi mormori il mio nome in un afflato emozionato.

 
- Oscar…che…che succede?

 
- Andrè….sei vivo…siamo vivi….Ma ho avuto una paura tremenda, ho temuto di perderti e prima di saperti salvo ho vissuto i momenti più brutti della mia vita e pensavo che se fossi morto, sarei voluta morire anch’io…anch’io….Non posso immaginare la mia vita senza di te. Sei tutto quello che ho e che sono…non sono niente senza di te che hai saputo amare questo strano essere nel cantuccio solitario ma gioioso del tuo cuore. Andrè….io ho capito questo, che già sapevo, in un lampo improvviso, quando ho rischiato di perderti, e solo per un semplice motivo: ti amo con tutto il cuore e con tutta me stessa…


Sorrido al colmo della felicità eppure sento delle scie calde bagnarmi le guance….scendono sole le lacrime anche se non voglio….
Tu sollevi le dita per deviare il corso di queste lacrime impertinenti e accogli la mia guancia e il mento nella tua mano calda e vedo luccicarti gli occhi.

 
- Oscar…amore mio! O sono morto o sono rinato….In ogni caso, la mia anima esiste solo con te e per te, non può essere diversamente. Preferirei sinceramente sapere che sono vivo e che tu davvero... mi stai dicendo che mi ami….Oscar…..Oscar amore mio….

 
- Sei vivo, Andrè! Sei vivo…..senti che ti sto accarezzando il collo?

 
- Sì, che lo sento….Vita mia…sono felice. Toccami il cuore…senti come batte? E’ per te che fa così..per te….da sempre...

 
Faccio come dici e la mia mano scende sul tuo petto, all’altezza del cuore e davvero sento che batte accelerato…sento anche la morbidezza e il calore del tuo torace e mi accorgo, non senza arrossire in volto, che è la prima volta che ho un contatto intimo con te, sulla tua pelle nuda.

E allora, fortemente intimidita e imbarazzata, la allontano delicatamente  e risalgo a toccarti il collo.

Ma tu afferri la mia mano e la riporti gentilmente sul tuo petto, là dove continuo a sentire battere, rapido e incessante, il tuo cuore buono.

 
- Oscar….il ritmo del cuore che  inizia a pulsare nel ventre materno è lo stesso del respiro della vita…e la vita è tutto quello che abbiamo e il suo unico nutrimento è l’amore, in tutte le sue forme. Ma per me, l’amore più grande, più necessario è sempre stato per te e ora…ora che anche per te è la stessa cosa…io…io sono davvero rinato.

 
Non puoi fare a meno di piangere nemmeno tu….


 
- Oscar…sono felice….sono felice…
 


Riesci a mormorare stringendomi forte la mano ferma sul tuo cuore.


 
- Andrè…sei dolce, lo sei sempre stato con me….riesco a sentirlo adesso senza alcun velo ad offuscare la consapevolezza di ciò che sei per me…ora lo so…l’ho capito di botto…e ti amo! Dio, come sento forte questo sentimento per te….

 
E in un batter d’occhio, mi sollevo un po’, la mia mano sguscia dalla tua perché voglio abbracciarti forte e lo faccio mentre il mio volto si incunea tra il tuo mento e le clavicole….

Respiro la tua pelle calda e profumata di te, le tue braccia si chiudono sulla mia schiena e insieme piangiamo d’amore e felicità!

Restiamo così a lungo…poi tu mi raccogli il volto tra le tue mani e mi costringi a guardarti…le mani ti tremano e anch’io sto tremando…mi guardi con quei tuoi occhi dolci e lucidi che baluginano di un meraviglioso verde,  ora che la luce colpisce il tuo volto e mi incanto di fronte all’amore della mia vita.

E anche tu di fronte a me….e allora provi ad avvicinarmi alle tue labbra, l’ho capito, non sono così ingenua….

Ti sorrido…mi vuoi baciare….me lo chiedi solo con lo sguardo….

Me lo chiedi? Vuoi il permesso?

Non ho più timidezza….voglio baciarti anch’io: è la cosa che più desidero al mondo!

Mi avvicino io e….ti bacio o sei tu a farlo per primo?

Non lo so…non mi importa….

Adesso sento solo le tue labbra calde sulle mie: è il nostro suggello d’amore.

La nostra vita si è compiuta.

ANGOLO DELL'AUTRICE
Questo è il mio contributo per il contest dedicato a San Valentino....per l'amore grande e potente di questi due amanti meravigliosi! Grazie a chi si è avventurato a leggere fino a qua!
Un buon San Valentino a tutti! W l'amore in tutte le sue forme ed espressioni!
Sandra
  
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