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Autore: just_silvia    14/02/2016    0 recensioni
I "sette" ultimi capitoli del capolavoro di Ai Yazawa, Nana... con alcune guest star di Pardise Kiss. Non me ne vogliate, spero vi piaccia.
[Nana-Paradise KIss][guests:Isabella, Hiro, Joji] [NanaO+Joji]
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Nana Komatsui, Nana Osaki, Nobuo Terashima, Ren Honjo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 91

 

Sai Nana, tutti noi avremmo bisogno di tre vite: una per sbagliare, una per correggere gli errori, una per riassaporare il tutto. La terza vita di quelli che ti hanno conosciuto e che ti hanno perso inizierà quando  tonerai da noi. Ed è questo che voglio veramente, che tu torni da me a qualsiasi costo!
 


Ti abbiamo cercata a lungo Nana, il tempo si è fermato il giorno in cui sei andata via.
Abbiamo provato ad andare avanti, ma le nostre vite sono incompiute, monche di un pezzo troppo importante.
Da quando il primo marzo mi è arrivato quel messaggio in cui qualcuno mi chiedeva di andare da sola all’aeroporto di Tokyo ho fatto fatica a dormire.
L’appuntamento è proprio il giorno del tuo compleanno e il numero ha un prefisso di un posto dove dicono di averti vista. Il messaggio chiedeva di non dirlo a nessuno e ho mantenuto a fatica il segreto. È stato difficile ma per fortuna non ho ancora incontrato gli altri per la ricorrenza della morte di Ren, che eccezionalmente quest’anno abbiamo deciso di commemorare nel finesettimana, tra quattro giorni.
Ho atteso, stranamente sono arrivata un’ora prima dall’orario indicato nel messaggio ma quando l’ora è scattata non ho atteso molto prima di vederti. Sei tu ma non lo sei. La camminata è la tua eppure la tua schiena è più eretta. Il viso è tuo ma i capelli, il trucco sono completamente diversi. Come il tuo stile elegante.
Mi vedi anche tu e appoggi la valigia a terra. Non so se aspetti che io corra da te o il contrario. Voglio sentire il tuo odore, voglio sapere che non sei cambiata e che sei sempre la mia Nana.
Ti raggiungo di corsa, ti abbraccio e quasi sbandi eppure hai piedi fissi, impiantati in terra.
Mi dici di stare tranquilla, che sei tornata e che non perderò più le tue tracce.
Ho tante cose da dirti, voglio portarti da tutti, ti prendo per mano e camminiamo… quasi ti trascino, voglio presentarti a Satsuki ma mi fermi e m’indichi un bar.  “Prendiamoci qualcosa da bere”.
Ordino un caffè, tu un thé da perfetta inglese, hai perso anche l’accento del tuo paesino sostituendolo con un lieve accenno di british, sembri proprio una mezzosangue giappoeuropea. I tuoi capelli , molto curati, sembrano quasi di un biondo naturale… se non ti avessi conosciuta prima, tuttavia forse nemmeno quelli di prima lo erano. Mi chiedi di aggiornarti mentre esageri con lo zucchero nella bevanda. “È strano tornare a casa... è tutto uguale... gli stessi odori... le stesse sensazioni... le stesse cose... ti rendi conto che l'unico a essere cambiato sei tu” commenti,  poi il primo di cui mi chiedi è Yasu, lo chiami ancora il‘Pelatino’.
“E’ un avvocato ovviamente e sta ancora con Myu.” Ti spiego che si è dato un gran da fare per trovarti, da quando abbiamo perso le tue tracce in Belgio, aveva  più mezzi dato il suo lavoro e che non è stato più lo stesso, come tutti noi. “Sarà ansioso di riabbracciarti.”
Sorridi malinconica e sostieni che ti dispiace ma che, in un certo senso, dovevi fare il percorso che hai fatto. “Forse stavolta lo starò a sentire e incontrerò Misuzu Uehara” , sua madre, eppure nessuna delle due vuole parlare di questo adesso.
In ordine, non d’importanza, mi domandi di Takumi e spiego che siamo ancora sposati ma che non stiamo più insieme da quando è nata Satsuki.
“Allora era una bambina”, ti chiarisco di no, che è nato un bambino e che l’abbiamo chiamato Ren.  Per un attimo tremi. Ti racconto che è un bellissimo ragazzino, che suona la chitarra egregiamente ma che vive a Londra con Takumi la maggior parte del tempo. T’incupisci, forse il timore di essere scoperta prima del tempo, prima di essere pronta a tornare. Forse è stato bene che non ti abbiamo raggiunta in quel locale dove ti hanno fotografata.
Chiedi allora di chi è quel nome femminile e ti rivelo che per ricostruire il rapporto abbiamo provato ad avere un altro figlio, con la sicurezza che fosse realmente di Takumi.
“Realmente, perché il piccolo Ren…?” ti confido che più cresce e più somiglia a Nobu, ma che non abbiamo mai verificato e che Takumi lo tratta come sangue del suo sangue. Appena te lo dico mi rendo conto che l’ho detto ad alta voce solo a te.
Allora con un sorriso mi chiedi di Nobu, se poi ha sposato quella pornodiva. Ti dico che si sono lasciati e che io e lui stiamo insieme da poco dopo la nascita di Satsuki, ma non ufficialmente e che in un certo senso aspettavamo il tuo consenso, anche per divorziare da Takumi.
“Sai che ce l’hai il mio consenso”.
“Lo volevo sentire da te, in persona” ti sorrido e tu fai altrettanto. Poi ti racconto che Nobu è quasi sempre nell’albergo di famiglia che ormai gestisce tuttavia nella vostra città Natale ha aperto una casa di produzione. Ne rimani piacevolmente sorpresa e dici che vorresti produrre una canzone con lui, da lui. Notando il mio entusiasmo, mi freni subito: “Una parentesi, con Shin, Yasu e Nobu… non riprendere con i Black Stone. Non avrebbe più senso. Adesso preferisco un genere totalmente diverso. Ma cantare penso che quella sia la mia strada.” Non sai che ho visto delle foto, che ho notato subito che non eri più punk.
Quanto ho sofferto per te, Nana, ed adesso sei qui. Ho paura di svegliarmi da questo bellissimo sogno.
Dici di aver visto un cartellone di un film appena scesa dall’aereo. Il protagonista era uno che somigliava a Shin da grande. Ti spiego che adesso Shin è grande, fa l’attore e quello è proprio il suo prossimo film. Ti dico che la sua manager è Mai (o come la conoscevamo di più Misato).
Sei sconvolta, più volte dici che ‘non ci credi’ ma poi ti fai seria e chiedi se Shin ha più rivisto Reira.
Ti racconto che Reira non si è più ripresa e che è a Londra con Takumi dalla morte di Ren. Mi guardi torva, pensi, come ho pensato io spesso…che tu hai perso Ren, non Reira. Tutti abbiamo perso Ren tuttavia tu hai perso la tua anima gemella.
In realtà infine mi dici: “Voglio che Reira parli con il mio psicologo. È eccellente e mi ha aiutata molto. Si chiama Hiroyuki Tokumori. Solo dopo che guarirà Shin potrà andarsela a riprendere.”
Mi chiedi che fine hanno  fatto i Trapnest… mi aspettavo questa domanda da prima. Ti confermo che si sono sciolti. Che Takumi lavora sempre nel campo della musica, è un pezzo grosso di una grande casa discografica inglese e che Naoki ha suonato come batterista in altre band sia giapponesi che europee. Reira non ha più cantato e che ha ripreso solo quando il piccolo Ren ha iniziato a suonare.
“Ho una gran curiosità di conoscere i tuoi figli” dici.
“Assolutamente sì. Andremo a vivere tutti insieme nell’appartamento 707.”
Abbassi la testa. “Vorrei che stessi con Nobu, è arrivato il vostro momento, non credi? Divorzia da Takumi” mi sento veramente pronta? L’unica cosa che so è che non vedo l’ora di riabbracciarlo e dirgli di Nana.
“Ma tu…? Non resterai a Tokyo?”
“Adesso inizierò a lavorare qui, poi se avrò fortuna girerò un po’ il mondo ma tornerò a Tokyo appena mi sarà possibile.”
Non parlo, come puoi essere rientrata nel mondo della musica e non essermene accorta? Mi vieni in soccorso.
“Tramite Joji Koizumi ho fatto un provino per uno spettacolo, un musical a teatro, per la compagnia dove lui è costumista…e… insomma, ho avuto una piccola parte. Lo spettacolo partirà da Tokyo come anche le prove, che dureranno molti mesi. È una strada lunga ma ho deciso di lanciarmi… mi sento pronta adesso. Poi adoro George e Isabella, sarà bello lavorare con loro. Anche se prevedo grandi litigate con lui!”
“George? Isabella?”
“George è Joji, l’uomo di cui ti ho parlato prima e… be’ direi proprio che è il mio compagno. È un po’ particolare ma mi rende molto felice.”
Rimango interdetta, forse non sono pronta io a vederti con un uomo che non sia Ren.
“Hachi…​nessuno potrà mai prendere il posto di Ren, e Joji lo sa, l’ha sempre saputo e non ha MAI tentato di rimpiazzarlo: ha accolto il suo ricordo e mi ha aiutato a ricominciare a vivere. Mi dispiace solo di non averlo conosciuto prima, altrimenti non avrei sofferto così a lungo​…” mi sorridi per capire se ho afferrato.
Ho capito, sì.  Ren non tornerà e tu devi ricominciare a vivere.
“Be’ quando me lo presenti?”
 “Tra pochi giorni sarà qui.” Sembri sognante però notandomi, ti riprendi subito. “Ora sono pronta a tornare al 707.  Dici che è abitabile?”
“Io, Yasu, Nobu, Shin, Mai e le altre persone a cui hai voluto bene, sono sempre state pronte ad accoglierti in qualsiasi momento. E così il 707. Penso che tu possa stare lì per il tempo in cui il lavoro te lo permetterà ed io, se mi lasci le chiavi verrò sempre a farti visita.”
“Ovviamente. Voglio incontrarti spessissimo e voglio giocare con i tuoi bambini.”
Insieme ci alziamo e usciamo dall’aeroporto mano nella mano, il mio cuore va a mille e ho paura che le persone ti riconoscano, voglio però godermi questo momento. Ti stringo forte la mano.
Dall’aeroporto insieme a noi, ma molti passi indietro, esce anche Minoru Kurada, che sorridente decide tra sé che è arrivato il momento di cambiare lavoro. Era stato lui a dare la notizia che ‘Nana era morta in mare’ e nonostante questo l’aveva cercata ovunque per lunghi sei anni, l’ultimo anno da quando l’aveva trovata aveva seguito da lontano la sua vita, anche un po’ per proteggerla. Nessuno si sarebbe aspettato che Nana Osaki sarebbe risorta, eppure in cuor suo Kurada, il fotografo, ci aveva sperato. “Post fata resurgam” sussurra tra sé.


Fine.
 

Saluti:
 
Buon San Valentino.  È strano che quando ho iniziato questa avventura vi auguravo buon  Capodanno. ^_^
Be’ questo è il mio FINALE. Ho sempre pensato che alla storia originale mancasse solamente quello che è accaduto a Nana e che il percorso in solitaria le fosse servito in modo terapeutico… che poi è quello che ho scritto nella mia fan fiction.
Avevo anche pensato di “resuscitare” in qualche modo Ren, ma è Nana non Beautiful. Eppure volevo per lei anche il finale romantico che si merita. Volevo metterci un personaggio nuovo, un principe azzurro uguale a Ren, ma avevo pochi capitoli per evidenziare lo spessore del nuovo personaggio, quindi ho ripescato Joji, che in Paradise Kiss ha più o meno un finale sentimentalmente sospeso. La ciliegina sulla torta è stata il cambio di look che Ai Yazawa ha disegnato a Nana bionda che canta nel locale inglese. Ho pensato che uno come Joji avrebbe potuto cambiarle così tanto il look. Ad un certo punto ci ho anche visto un risvolto romantico con Minoru Kurada che l’ha cercata per tantissimi anni.
Bene, vi lascio, spero vi sia piaciuta almeno un pochino.
Alla prossima Fan Fiction.
 
Ps: La frase finale significa “risorgerò dopo la morte” che è il motto dell'araba fenice, mitico uccello sacro agli antichi Egiziani. Secondo una leggenda, ogni cinquecento anni si dava fuoco su una pira di legni aromatici, per poi risorgere dalle ceneri.
Nel capitolo invece ci sono le citazioni (incipit) di Alberto Jess, dallo stesso manga Nana e dal film Benjamin Button. Le notizie invece sulla sindrome da abbandono di Nana le ho prese (scopiazzate) da qui:
http://medicinaesteticaonline.net/2013/11/25/la-sindrome-da-abbandono-cosa-e-come-si-cura/
 

 
   
 
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