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Autore: your_princess_n    14/02/2016    0 recensioni
"sei la frase più bella all'interno della mia canzone preferita"
amore, odio, paura, speranza. Non esiste uno senza l'altro, non per loro, non per quelli il cui confine tra essi è molto sfocato
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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forse un giorno capirai 
perchè tutto quello che tocchi muore

 

riaprii gli occhi lentamente e un dolore atroce si diffuse in tutto il mio corpo non appena tentai di sollevarmi da terra. Chiusi gli occhi e feci un paio di respiri profondi, dovevo arrivare al bagno, lì c'era una cassetta di pronto soccorso con cui avrei potuto medicarmi le ferite peggiori. Appogiandomi al muro e barcollando leggermente arrivai al bagno che, ringraziai il cielo, avevo in camera mia. Mi tolsi la maglietta e sussultai alla vista del mio corpo davanti allo specchio. Lividi che variavano dal viola scuro al giallo mi ricoprivano il petto, lo stomaco e le braccia, profonde occhiaie mi contornavano gli occhi di un verde ormai spento e i miei ricci biondi erano sporchi e disordinati. Decisi di farmi una doccia calda, sperando che l'acqua oltre allo sporco portasse via tutto il dolore. Mio padre mi aveva picchiato dinuovo. Senza che me ne accorgessi le lacrime si mischiarono all'acqua calda che scorreva sul mio corpo martoriato, mentre una preghiera silenziosa veniva inviata al cielo. Ci avevo provato con tutte le mie forze, avevo provato davvero a credere che avesse torto... sapevo che quello che mi mi faceva non era giusto, che non fosse normale, ma sapevo anche di meritarmelo, sapevo che lui aveva ragione, era colpa mia, colpa mia se la mamma era andata via, colpa mia se si era creta una nuova famiglia, colpa mia se mio padre aveva cominciato a bere, colpa mia se mi picchiava. In fondo, che cos'atro si poteva meritare qualcuno che era stato talmente cattivo da farsi abbandonare dalla propria madre? niente, ecco la risposta. Spensi l'acqua e uscii dalla doccia coprendomi con un asciugamano la vita, entrai in camera mia e indossai un pantalone di tuta grigio con una maglietta bianca che usavo come pigiama, erano le 19:00 e la mia camera era ancora piena di scatoloni, così, non avendo niente da fare e non volendo andare di sotto, decisi di cominciare a mettere a posto. Con le bombolette sprai disegnai la mano di uno scheletro con la scritta rock n roll su una parete per poi riempire le altre con poster di band come i Green Day, Nirvana e Blink-182 e un orologio a forma di disco in vinile sopra il letto, posizionai i libri di Harry Potter sulla scrivania e una miriade di cd vicino al letto, fuori dalla porta appesi cartelli come Keep Out e pericolo frana, e per finire montai la mia amata batteria sopra un tappeto con la bandiera americana vicino all'armadio nero lucido. Quando finii il tutto erano le 21:00, la parete era quasi del tutto asciutta e io ero soddisfatto del mio lavoro, anche se esausto. Stavo per buttarmi a letto quando sentii bussare alla porta, mi irrigidii subito, ma, appena mi resi conto che se fosse stato mio ''padre'' non avrebbe bussato, mi rilassai leggermente e andai ad aprire la porta. Mi ritrovai davanti un Liam con un sorriso smagliante in viso -ma sorrideva sempre quello?!?- che si guardava intorno curioso, mi spostai per farlo entrare, chiusi la porta e mi sedetti sul letto incrociando le gambe, aspettando che cominciasse a parlare ''direi che ti sei ambientato!'' disse con gli occhi luminosi, devo ammettere che tutta quella positività mi dava leggermente sui nervi. Mi limitai ad annuiree per poi invitarlo a parlare con lo sguardo "la cena è pronta, a mamma piacerebbe che mangiassimo tutti insieme"  disse sbuffando leggermente, mi accigliai "tu... non vuoi?" chiesi un po titubante, lui mi guardò stupito "cosa? no! cioè... si che voglio... è solo... è un pò... strano... non credi?" anche questa volta mi limitai ad annuire per poi avvicinarmi alla porta "dai andiamo" dissi, cercando di sorridere e di non far trasparire il mio disagio e sì. un pò di paura nel vedere qull'uomo. Feci un paio di passi prima che Liam mi fermasse "ei, stai bene? perchè zoppichi?" entrai leggermente in panico, ma, nel modo più naturale possibile, risposi "cosa? o si. sto bene... prima sono caduto, sono una vera frana heehe" lui anuì un po incerto, ma era meglio di niente no?
   
 
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