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Autore: MartynaQuodScripsiScripsi    16/02/2016    2 recensioni
Le belle ragazze sanno essere molto convincenti. Chi direbbe di no a un visino come quello?
Le belle ragazze con una picca in mano sanno essere ancora più convincenti. Chi direbbe di no a una picca puntata al petto?
Tiffany è una bella ragazza cui Bigodina ha reso i suoi servigi. Tiffany sa essere molto convincente. Anche senza una picca in mano.
Ma Tom Nook è incorruttibile. E Tiffany lo imparerà a sue spese.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nook
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Impossible – Ci hai provato, Tiffany

 

 

 

 

Tiffany – una biondina tinta – uscì dal negozio di Tom Nook con un cipiglio da far paura e funesti pensieri che agitavano la sua testolina troppo grande per il resto del corpo.
Duemila stelline un sofà panna? Quel procione obeso non era altro che un ladro. Metti conto che qualcuno stesse risparmiando per pagare un tremendo debito, non si può chiedergli duemila stelline per uno stupido sofà!
Tiffany girò a vuoto pestando i fiori per la rabbia. Finché non capitò davanti alla porta della città. Nel buio, intravvide le sagome delle guardie, Birro e Fido, che ritte sull'attenti vigilavano giorno e notte armati di picca.
E nella testolina tinta di biondo di Tiffany si fece strada un'idea audace.

“Ciao, Fido” disse. Sfoderò un gran sorriso e il luccichio dei suoi denti fece sobbalzare il cane. Questo abbassò lo sguardo e arrossì, senza dire la frase di rito.
Dentro di sé, Tiffany ebbe un moto di soddisfazione.
“Spero non ci siano problemi se oggi ti chiedo un favore particolare...”
“Ma, ecco, io, veramente...” mormorò Fido.
“Oh, per favore!” implorò Tiffany. Spalancò gli occhi più che poté. Fido guardò e fu un errore.
“Beh, suppongo...Che posso fare per te?”
Tiffany dovette sforzarsi per non fare una risata malvagia.
“Dovresti prestarmi la tua picca” disse, con voce flautata. “Solo per pochi minuti, ne ho tanto bisogno...”
Fido non rispose subito. Guardò il collega, che era rimasto fermo al suo posto.
“Non so, che cosa direbbe Birro?”
“Non se ne accorgerà” liquidò l'argomento la biondina. “Ora, me la presti quella picca?”

E sarà stato perché Fido era così bonaccione e insicuro o perché la nostra Tiffany molto convincente, il fatto è che pochi secondi dopo la fanciulla dai capelli dorati (ho detto dorati, a buon intenditor) galoppava con la picca della guardia in mano verso il negozio di Tom Nook, il procione ladro.
Tiffany teneva l'arnese orizzontale e rischiò d'infilzare il povero Dottor Strizzo che passava proprio di lì. L'eminente saggio delle emozioni si vide caricare da un biondo ariete appuntito, cacciò un urlo a pieni polmoni e si buttò di lato. Tiffany lo oltrepassò sparendo tra i meli.
Il Dottor Strizzo rimase a premersi la mano sul cuore impazzito, maledicendo le sue scelte di vita. Se in gioventù non avesse deciso di provare le emozioni si sarebbe limitato a guardare Tiffany correre, invece di beccarsi una sincope.

Tiffany inchiodò davanti al negozio di Tom Nook, aprì la porta con un calcio ed entrò, la faccia che era una maschera di rabbia. Il procione trasalì. Spalancò la bocca, ma invece di un grido uscì un “Benvenuta, benvenuta!”
E avrebbe continuato, se Tiffany non gli avesse puntato la picca al cuore, come una bionda dea della guerra in procinto di spedire all'altro mondo il nemico.
“Allora, Nook” iniziò con voce cavernosa. “Diciamo che negli ultimi tempi stai diventando un pochino troppo caro. Specie quando una vive in una scatola da scarpe con il tetto e te la sta pagando un occhio della testa. Converrai che duemila stelline per un sofà panna sono fin troppe, no?”
Tacque. Vedeva le gocce di sudore imperlare la fronte del procione e gli aloni viola scuro che si formavano sotto le ascelle della sua giacca.
“Grazie molte!!!” disse Tom Nook. Sul suo viso, i muscoli facciali lottarono contro la paura finché comparve un'espressione di disappunto. “Ma che c'è? Ma...Oh cielo, non hai abbastanza stelline, eh?”
Tiffany sbarrò gli occhi.
“Capisci benissimo che non posso vendere...mi dispiace” concluse il procione.
Nel negozio calò un silenzio tombale. I loro sguardi erano fissi uno nell'altro.
E infine Tiffany, dea bionda della guerra, determinata fino allo stremo, abbassò la picca.
“Tom Nook. Sei un uomo coraggioso.”
Si voltò e uscì dal negozio, strascicando l'arma per terra, soldatessa sconfitta, conscia del valore dell'avversario come Ettore e Aiace che si scambiano doni.






 

 

Okay, è una corbelleria e lo so. Ma spero di avervi strappato un sorriso lo stesso!
MartynaQuodScripsiScripsi
  
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