Calore
“No! nonononono”
No, non poteva essere, non poteva finire così! Ora si che era morta.
Raccolse il vetro rotto da terra.
Era disperata.
Si girò piano, con sguardo furente, verso il ragazzo dai capelli biondi.
Lo avrebbe fatto fuori, oh, eccome se lo avrebbe fatto!
Se lui non avesse deciso che oggi l’avrebbe dovuta infastidire, non l’avrebbe spinta per sbaglio, e lei non sarebbe inciampata… Ergo: Il suo nuovo cellulare non si sarebbe rotto in mille pezzi.
“Cosa. Cavolo. Hai. Fatto?” Chiese, cercando di trattenere a stento la rabbia.
Lui guardò incuriosito il dispositivo rotto per poi ritornare a guardarla confuso.
“E allora? Era solo un cellulare, no?”
“Hai la minima idea di quanto mi sia costato?!?” Gli urlò lei, non vedendoci più per la rabbia.
“Eh?”
“Avevo messo da parte tantissimi soldi per comprarlo!” Gli rivelò, con le lacrime agli occhi.
Lui sussultò, non si sarebbe mai perdonato.
Aveva fatto piangere… la persona che più amava al modo!
Era imperdonabile!
La prese dolcemente per mano, trascinandola verso la città.
“Dove mi stai portando?” Chiese lei, tirando su con il naso.
“A comprarne uno nuovo!” Affermò con sicurezza.
“Cosa?” Sussurrò sorpresa lei, sentendosi stringere di più la mano in segno di affetto.
E, ripensandoci, trovò la sua mano così…
…Calda.