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Autore: Sad_KQar    16/02/2016    2 recensioni
Dal testo:
"Simile a una macchia di sangue il fiore cremisi si alllargòin tutta la sua bellezza."
Ai miei occhi non può che appartenere al genere delle orchidaceae.
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anomen la  aspettò,osservandola per un lungo momento,incapace di distogliere lo sguardo dai  suoi capelli chiarissimi  che il sole rovente accendeva di mille riflessi:li vide scivolare sul suo volto bellissimo,sfumandolo di un incantevole velo di lunghi,morbidi boccoli che le carezzavano le spalle delicate,scivolando sul suo corpo perfetto sino a sfiorarle i fianchi morbidi e snelli  in un fruscio di seta.

Per un istante la sua espressione si indurì.

Con un solo,abile passo le si mise a fianco.

Lei alzò immediatamente  il viso dalla mappa,accogliendolo con un sorriso:

-Cavaliere.

Lo salutò con la voce venata di un piacere così intenso e sincero da stringergli il cuore.

-Mia Signora.

La ricambiò con un inchino,attendendola mentre ritirava la mappa nella custodia,assicurandola alla cintura.

-Permetti?

Chiese poi offrendole il braccio.

La maga vi si appoggiò con la consueta leggerezza,osservando il suo volto tra le lunghe ciglia nere,soffermandosi sulla sua fronte alta e pallida,sottolineata da un sottile ricciolo nero che una bava di vento afoso scompigliava appena,gli occhi neri che sembravano aver perso il consueto riserbo,la barba e i baffi regolati di fresco che incorniciavano una bocca piena e delicata,appena schiusa in un sorriso in tralice stranamente divertito.

Prima di dover trattenere una mano abbassò lo sguardo:

-Ti ringrazio.

Gli rispose gentilmente,sforzandosi di trattenere i pensieri che volavano,passeri impazziti di gioia, ogni volta che lui era al suo fianco,sensazioni smorzate che si acuivano all’improvviso al suono della sua voce,desideri cui non osava dar voce ogni volta che i loro occhi si incontravano troppo a lungo..

Imbarazzata abbassò lo sguardo.

Il chierico atteggiò le labbra in una smorfia  decisa.

Si permise di sorreggerla per il gomito mentre attraversavano la strada carraia verso l’ombra relativa di un filare di alberi da frutto,accompagnandola in silenzio per lunghi minuti,notando la curiosità dei suoi occhi sollevarsi su di lui, abisso da scoprire poco a poco, e lo splendido,vago rossore sfiorarle le gote.

Le sorrise all’improvviso poi,con un gesto carico di tensione,la trattenne,porgendole un panno di lino,finemente smerlato,ripiegato su sé stesso.

Myrha alzò il viso bellissimo,incontrando i suoi occhi:senza abbassare lo sguardo lo aprì.

Simile a una macchia di sangue il flore cremisi si allargò in tutta la sua bellezza.

Grande quanto la sua mano aperta,i sepali che formavano il perigonio erano carnosi e lucidi,stranamente delicati,di un cremisi intenso mentre i petali che  lo completavano,più grandi e lunghi,arricciati in punta,si allargavano intorno al labello in un velluto cremisi screziato di porpora scuro,così croccanti di rugiada da farle capire con quale attenta reverenza fosse stato raccolto e riposto.

Per me..

Il pensiero affannato ,palpitante,le invase la mente..

Lo ha colto per me..

Il profumo dolce,inebriante,la avvolse,rendendo la presenza di Anomen ancora più forte.

Incapace di distogliere lo sguardo dai suoi occhi scuri si portò il fiore al volto,inalandolo.

-E’ splendido..

Sussurrò con un filo di voce,piena di meraviglia,il cuore che pulsava a precipizio.

Il chierico sorrise a sua volta:

-E’ una rhodelia cremisi.-Spiegò con voce bassa che risuonò come bronzo fuso alle sue orecchie.-Cresce solo da queste parti e,anche qui,è un fiore molto raro e prezioso.-Posò una mano robusta sotto quella di lei:il suo tocco fu delicato e leggero.-E’ il fiore dei guerrieri e degli amanti..Il suo colore è il cremisi del sangue appena versato, della passione più profonda eppure il suo profumo è dolce come il primo bacio dell’amore..

La mano di Myrha ebbe un fremito.

Un rapido sorriso sfiorò le labbra del sacerdote che le sollevò il viso con l’altra mano, tremando di mille emozioni trattenute,intrappolandola a sé,immergendosi nei suoi abissi  nerissimi che svelavano a poco a poco il suo cuore.

Per un attimo pensò che il battito furioso del proprio cuore potesse soffocarlo,poi si riprese:

-In tutto il suo incanto questo fiore mi ricorda te..-Proseguì,la voce un sussurro di velluto caldo e morbido.-Così bella  da guardare e fragile,eppure dotata di una potente natura…-Respirò piano il profumo intenso dei suoi capelli,continuando con passione a stento trattenuta.-Come il tuo profumo che mi attrae cosi  tanto da inebriarmi..

La maga sentì il sangue inondarle le guance diafane,lasciandole il colore delle rose più chiare.

Intimidita dai propri sentimenti non osò continuare a fissarlo ma abbassò gli occhi,il contatto della sua mano calda e ruvida una sensazione di casa che la faceva tremare.

Quante volte.. Pensò.Quante volte ho desiderato ascoltare queste parole..Sentire la sua mano..Vedere i suoi occhi pieni di me..

-Io..

Bisbigliò con un tremito.

Anomen la obbligò con dolcezza a sollevare il volto,lasciando le sue parole a morire  nel silenzio.

Il mare di gioia incredula che vide nei suoi occhi gli mozzò il respiro.

Certo di non osare troppo le sfiorò le labbra rosate con il pollice,rimanendo stupito della loro tiepida morbidezza,così simile ai petali della rodhelia che le aveva offerto.

Continuando a guardarla le accarezzò piano una guancia:

-Sono rimasto ferito dalla tua bellezza sin da quando ti vidi varcare la soglia del Diadema di Rame,Myrha..-Accostò il volto a quello di lei,la guancia contro quella della donna che amava,un istante di eternità che gli strinse il petto in una morsa mentre il tremito di lei si accentuava e il suo respiro si spezzava in mille bolle di luce poi proseguì con voce bassa e dolce-Lo splendore della tua anima mi ha accecato come il sole fissato troppo a lungo,imprimendosi nel mio spirito..-Respirò la seta dei suoi capelli profumati.-I miei sentimenti per te sono cresciuti ben oltre la semplice amicizia..-Osò sfiorarle la pelle con le labbra,timido e audace.-Non sono un uomo ricco:mio padre mi ha scacciato e l’ordine non offre ricchezze..-La sua stretta si fece più tesa.-Posso offrirti solo il mio cuore pieno di te..Soltanto di te..Accettalo..Ti prego.

La voce gli morì nel silenzio che sapeva di offerta e di dono.

Per un lungo istante Myrha non riuscì quasi a respirare mentre qualcosa di immenso le si stava gonfiando dentro.

Lo sentì come un vento profumato di mare,carico del sapore delle onde che si rompevano sulla spiaggia,un vento che sapeva della sola casa che avesse mai avuto.

Anomen..Innamorato di me...Il pensiero le echeggiò nel silenzio dell’anima.Lui che serve la luce innamorato di me che sono tenebra..

Il suo profumo di sandalo,ruggine e muschio la assalì con prepotenza,impedendole di parlare.

Una lunga,lenta lacrima le accarezzò le guance.

Anomen la raccolse con la punta di un dito,gioiello scintillante sotto i raggi di un sole che sembrava aver perso il suo calore mentre l’unica fiamma era la certezza   improvvisa di possedere il cuore di quelle donna-bambina,quella creatura incantata che,nella sua tenebra,si ergeva come un  faro di luce a disegnare una strada nel buio.

Lentamente,badando a non spaventarla,si portò alle labbra la sua mano di bimba,baciandone il dorso,il palmo e indugiando sulle dita,sfiorandole  ad una ad una.

-Ti amo,Myrha..-Continuò dolce,adorante.-Come si ama la notte piena di stelle e come si ama il sole quando dissolve le nubi..

Lentamente,tremando,la maga liberò la mano,il fiore sempre tra loro con la sua storia di silenzio.

La sollevò a sfiorare appena il suo zigomo,scivolare tra la sua barba appena appena arricciata,indugiare sulla sua bocca,essere baciata ancora con una dolcezza avida.

Si perse nel suo sguardo,contemplando il calore della vita che il suo sangue corrotto sembrava negare.

-Come può la luce amare le tenebre?

Sussurrò mentre altre lacrime sfioravano gli occhi.

Il braccio robusto del chierico la strinse in una prigione di morbido acciaio.Si chinò a sfiorarle gli occhi con le labbra.

-La tua tenebra è piena di luce..-Le esplorò delicatamente il volto,ogni parola un tocco nuovo sulla sua pelle:la sentì tremare.-Sei così bella da spezzare ogni mio pensiero …

Per un lungo istante il silenzio fu colmo di parole non dette.

Le ciglia lunghe e nere le velarono gli occhi bellissimi mentre le labbra del chierico le cercavano una bocca che non desiderava altro che la prigionia.

-Sì..

Solo un alito di vento che il tocco avido di Anomen assorbì mentre la sua stretta si faceva più dolce.

-Myrha..

E il nome di lei portò con sé tutte  le stelle del cielo.

  
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