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Autore: Nayuki911    17/02/2016    0 recensioni
"Sei terrorizzato dall'idea che possa piacerti un uomo? E che, per di più, quell'uomo possa essere tuo fratello?" Quelle parole lo colpirono come un pugnale piantato nel petto. Per la prima volta, Louis aveva realizzato quanto male potesse fare la verità.
Genere: Angst, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: What if? | Avvertimenti: Incest
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Era notte fonda, il forte odore dei rimasugli di candele appena spente lo aveva svegliato. Aprì gli occhi e guardò il soffitto. Il sole che vi era dipinto lo stava fissando; a volte fungeva da calmante, altre gli trasmetteva un'inquietudine notevole.
Ma qualcos'altro lo aveva destato; uno strofinio di coperte, probabilmente vicino ai propri piedi. Era troppo assonnato per mettersi seduto e capire di cosa si trattasse, aveva ancora in mente il sogno che stava facendo: danzava con alcune dame, una più bella dell'altra.
Sentì una mano sfiorargli un polpaccio, al di sotto della veste. Sicuramente stava ancora sognando. Chiuse gli occhi e lasciò che quella mano proseguisse nella sua ricerca; si lasciò toccare, lasciò che quelle dita affusolate cercassero e trovassero. Si concesse al tocco delizioso, mentre la mano proseguiva imperterrita fino a sfiorargli l'inguine; ebbe un fremito, per istinto si aggrappò alle lenzuola. Sentì qualcosa sfiorargli le gambe, subito realizzò che fossero ciocche di capelli, lunghi, morbidi. Colei che si era infilata cautamente nelle proprie stanze, allo stesso modo ora si insinuava sotto la stoffa della sua veste, andando alla ricerca di ogni millimetro della propria pelle. Sentì le labbra sfiorargli l'interno coscia, un ennesimo fremito lo scosse da capo a piedi. Per mero istinto Louis si afferrò la veste, la tirò su per scoprirsi fino all'addome; molto lentamente indietreggiò sino a sedersi. Dei boccoli neri - o forse castani, non seppre dirlo a causa del buio - coprivano il volto alla dama.

«Mostrati», Louis azzardò, sussurrando quelle parole con una dolcezza quasi insolita. Era strano per lui, Re di Francia, non avere le situazioni sotto controllo; era strano essere all'oscuro dei fatti, anche quelli più banali. La dama lo intrigava, lo stuzzicava, e soprattutto... sembrava non dargli retta. Una serie di infrangimenti, rischi, novità. Si lasciò toccare da quelle mani libertine; concesse a quelle labbra di sfiorargli le zone intime, semplicemente, la lasciò fare. Quale sublime gioco proibito.
La dama raggiunse il proprio petto, poggiandovi le mani. Louis le trattenne addosso; voleva sentirle ancora. Assottigliò lo sguardo.
«Dimmi chi sei.»
Ancora nessuna risposta.
Lasciò la presa di una mano per allungare la propria e raggiungerle i capelli. Li sfiorò gentilmente; li scostò dal viso. 

L'immagine sfocata divenne poco a poco più nitida. 
Fu come se il sangue nelle proprie vene si fosse letteralmente congelato. Louis indietreggiò fino a scontrare la schiena con la testata del letto. 
Philippe, dapprima immobile, sorrise compiaciuto per un breve attimo, portando l'indice alle labbra. 
Gli fece segno di stare in silenzio. 
Superfluo. Louis non avrebbe comunque avuto la forza di dire niente.
 
***********

Si destò dal suo sogno, con gli occhi sgranati verso il soffitto.
Adesso sì che il sole gli appariva più inquietante del solito; sorrideva beffardo, quasi quanto Philippe nel suo sogno.
Perché aveva fatto un sogno simile? 
Sospirò, e sebbene non fosse accaduto realmente e non fosse affatto colpa sua, non poté fare a meno di vergognarsi per quel che la sua mente, quella notte, aveva partorito.
Gli occhi ancora appannati dal sonno si spostarono dalle tende già scostate dalla finestra, ai piedi del letto.
Una figura ancora poco chiara torreggiava sorridente, le mani dietro la schiena.
«..Philippe?»
«Buongiorno, mon frère. E' giunta l'ora di svegliarsi. Il popolo attende di vedere il suo Re.»
Louis deglutì a fatica. Annuì e si mise a sedere. Non ebbe nemmeno il coraggio di guardare suo fratello in viso, e probabilmente, non lo avrebbe più fatto per un bel po' di tempo.

[...]


N.d.A. Sperando possa nascere una piacevole Fanfic, è mia premura renderla scorrevole e di vostro gradimento. Shippate la PhiLouis, vi prego. Con amore, Elisa. ♥ Ps. Ho messo il bollino arancione per ciò che ho in mente di fare in futuro, questo primo capitolo meritava un verde, temo. Vvb.
   
 
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