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Autore: Kosmos    17/02/2016    1 recensioni
Blaine Anderson è un diciottenne solitario ed ingenuo che vive nel centro di Los Angeles, assieme a suo fratello maggiore, Cooper.
Sarà proprio quest'ultimo, insieme agli affetti di Blaine, ad aiutarlo ad uscire dal guscio che lui stesso si è costruito nel corso degli anni, trascinandolo in una bizzarra ed eccitante avventurà che cambierà radicalmente la sua vita.
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Cooper Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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The Pleasure Corner
Capitolo 1
"Si dice che il cuore sia un organo involontario, perchè non siamo in grado di controllarlo come avviene con gli altri muscoli. E' ironico però, il modo in cui gli altri riescano a maneggiarlo molto meglio di chi lo custodisce dentro di sé dalla nascita, non trovate? Ed è un mistero, il motivo per cui si sente questo bisogno di affidare un pezzo del nostro organismo a qualcun altro."
 
Blaine era disteso sotto le coperte, la pancia adagiata al materasso e il cuscino premuto contro la nuca, in particolare in prossimità delle orecchie per evitare di origliare ulteriori suoni, provenienti dalla stanza affianco alla sua. Non gli sarebbe importato così tanto che a suo fratello Cooper piacesse passare nottate intere in compagnia di belle donne, se non avessero condiviso lo stesso appartamento o perlomeno se le loro camere da letto fossero state abbastanza distanti da garantire la privacy dell'uno e la tranquillità dell'altro. E poco male quando si trattava di ospiti poco rumorose, magari fosse stato così anche quella volta! Sbuffò rigirandosi nel letto e alla fine si alzò a sedere, di scatto accigliato e stufo, chiuse una mano a pugno e fece per bussare contro la parete, adiacente al suo letto, ma proprio in quel momento calò il silenzio più totale, niente più mugolii di soddisfazione, gemiti, parole sporche e soprattutto niente più urla. Era finalmente terminato il momento di idilliaco piacere per entrambi? "Grazie al cielo!" Ora sarebbe arrivato il piacere anche per Blaine, quello del sonno naturalmente. Sistemò il cuscino sotto la testa riccioluta, poi chiuse gli occhi rilassando ogni parte del corpo e cadde quasi istantaneamente in un sonno profondo e privo di sogni. 
 
La mattina dopo, si alzò relativamente presto e dopo aver rifatto il proprio letto, raggiunse la cucina per preparare la colazione.
"Buondì fratellino! Che c'è di buono?" Cooper si sedette scompostamente su una delle sedie causando un rumore fin troppo irritante per i gusti di un Blaine irascibile - a causa delle ore di sonno perdute, che si voltò lentamente nella sua direzione solo per trafiggerlo con un occhiataccia.
"Blaine, hai davvero una brutta cera, hai dormito male?" A volte non riusciva davvero a comprendere se suo fratello maggiore si divertisse a fare del sarcasmo o se fosse realmente imbecille come sembrava. 
"Davvero Cooper, dovresti smetterla di portarti a letto, ogni essere pensante che ti capita sotto agli occhi" Afferrò un'arancia dal cesto della frutta e prese a sbucciarla accuratamente prima di iniziare a preparare una spremuta.
"E se proprio devi farlo, fatti ospitare a casa loro una volta tanto" Sentenziò prima di iniziare a bere il liquido arancione e profumato presente nel suo bicchiere, girandosi completamente verso l'altro che lo guardava con un sorriso beffardo sul volto. 
"Ma questa è casa mia, se non ti sta bene quello che avviene qui dentro, sai dov'è la porta." Blaine avrebbe voluto ribattere ma Cooper aveva ragione, quella era casa sua, e lui era un ospite esattamente come quelle ragazze da cui suo fratello si faceva intrattenere ogni notte, con l'unica differenza che Blaine, almeno, pagava l'affitto e si preoccupava di sbrigare tutte le faccende domestiche. 
Col passare del tempo si stava rendendo conto di quanto fosse stata stupida ed avventata la decisione di andare a vivere da suo fratello, però d'altronde, non poteva permettersi un altro appartamento e questo lo sapevano entrambi. Strinse le labbra, abbassando lo sguardo e incrociò le braccia al petto, aveva bisogno di procurarsi un altro lavoro, uno che gli desse la possibilità di guadagnare abbastanza soldi da permettersi, finalmente, una casa tutta sua.
"Avanti Blaine, potresti divertirti un po' anche tu. Ce ne sono tanti di ragazzi in città, se solo ti decidessi ad uscire una buona volta. Te ne stai sempre chiuso dentro quella stanza, a fare chissà cosa."
Blaine arrossì e si accigliò di nuovo, non amava parlare di quegli argomenti, soprattutto se il suo interlocutore era suo fratello Cooper. Lo vide alzarsi dalla sedia e raggiungere il frigorifero, da cui prese delle uova - finalmente si serviva da solo! Poi si girò nuovamente verso di lui, come se si aspettasse una risposta. Blaine era sempre stato un ragazzo molto solare e spensierato, ma spesso si precludeva la possibilità di condividere i suoi interessi e le sue passioni con altri, per paura che la gente lo giudicasse però era conscio che ciò, oltre a tenerlo al sicuro dalla cattiveria della natura umana, lo costringeva anche ad una profonda solitudine e ad una conseguente infelicità. 
"Cos'hai in mente?" Si decise a chiedere alla fine, quasi timoroso della risposta che ne sarebbe seguita. Infatti, Cooper fece una smorfia compiaciuta - per nulla rassicurante e gli si avvicinò, cingendogli le spalle con un unico braccio "Tutto ciò che ti serve sapere è che devi farti trovare pronto per le undici e mezzo di stasera, per quanto riguarda il resto, dovrai soltanto affidarti a me"
Blaine deglutì e si limitò a guardarlo con un'espressione stranita, non era sicuro che quella di dare fiducia a suo fratello maggiore fosse una buona idea, e se lo avesse portato in qualche bordello? A lui le donne non interessavano di certo, men che meno le prostitute. 
"Cooper..." Quest'ultimo scosse la testa prima ancora che lui potesse terminare la frase, come a fargli intendere che non ammetteva alcun tipo di replica e poi riprese a cucinare le uova, ignorandolo totalmente.
 
Blaine passò il resto della giornata - tra una faccenda e l'altra, a rompersi il capo sul possibile luogo in cui suo fratello maggiore avrebbe potuto portarlo, qualsiasi altro suo coetaneo ne sarebbe stato addirittura felice ma lui non era un diciottenne ordinario, ed era intimorito dalla gran parte delle attività che gli altri ragazzi consideravano divertenti. Ciò lo dimostrava anche il suo tenersi volutamente alla larga da qualsivoglia tipo di esperienza. Infatti, pur essendo oggettivamente un bellissimo ragazzo, non si era mai concesso neppure la minima occasione di amare un altro ragazzo e di lasciarsi amare a sua volta. Perchè? Lui lo avrebbe definito semplicemente disinteresse ma questa versione era profondamente contrastante con quello che invece era il suo lato romantico e bisognoso di affetto. Lato che mostrava raramente a qualcuno, per paura di ricevere in cambio soltanto dolore. Comunque Blaine non era privo di un gruppo di amici, o meglio di amiche, sì perchè - come sarà già chiaro, il sesso maschile per lui era tanto attraente quanto repellente, gli piaceva guardare i ragazzi solo da lontano o su di uno schermo, non si sarebbe mai e poi mai sognato di fare amicizia con una persona del suo stesso sesso.
In ogni caso, neppure le sue amiche - così come Cooper, erano mai state capaci di tirarlo fuori dalla sua tana più di una volta ogni tre settimane, si accontentavano di sentirlo tramite Skype e di andare a trovarlo quando erano esonerate dagli impegni lavorativi. 
"Allora dov'è che ci vediamo questa sera?" Trillò fin troppo entusiasta una voce femminile, dall'altra parte del telefono, nonappena Blaine si fu affrettato a rispondere.
"Non lo so, Rachel. Non ho idea di cosa abbia in mente Cooper, e ho un brutto presentimento..." Mormorò lui con un sospiro misurando la stanza a grandi passi, prima di raggiungere il bagno, intenzionato a darsi una sistemata. 
"Dai, smettila di essere sempre così ostile. E poi ci saremo anche io, Tina e Santana, questo non ti rassicura?" 
"Sì, solo che...beh, mi conosci." Si posizionò davanti allo specchio, scrutandosi attentamente e fece una piccola smorfia di disappunto, non si piaceva, il che non era affatto una novità e probabilmente era proprio a causa di questa sua scarsissima autostima che preferiva evitare di uscire, di conoscere ragazzi e di comportarsi quantomeno come un normale adolescente.
"Ed è proprio perché ti conosco che continuo ad insistere. Ora vado a prepararmi, Blaine. Mi raccomando, mandami un messaggio quando tu e Coop sarete nei pressi di casa mia, perché mi aspetto che veniate a prendermi in macchina! Ti voglio bene" Era sorprendente come quella ragazza riuscisse a liquidarlo ogni volta, senza lasciargli il tempo di ribattere. Posò il telefono sul pianale del lavabo e si guardò un'ultima volta allo specchio prima di entrare in doccia e rimanervi per i seguenti quarantacinque minuti. La parte più difficile fu scegliere che cosa indossare, ma alla fine optò per un paio di pantaloni rossi, una camicia bianca e un papillon rosso anch'esso.
"Non so se mi ricordi più un clown oppure un ritardato. Ma direi, entrambe le cose." Fu il commento di Santana subito dopo essere salita in macchina, gli riservava sempre quei giudizi così carini e rassicuranti che provocavano puntualmente le risa di Cooper, se non fosse stata lesbica e molto più piccola di suo fratello - secondo Blaine, sarebbero stati diabolicamente perfetti insieme. Da tutti era considerata una stronza, ma Blaine le era immensamente affezionato e nutriva per lei anche una profonda gratitudine, dovuta al fatto che se non fosse stato per il carattere forte e aggressivo della latina, lui sarebbe stato ancora vittima dei bulli della loro scuola. Per quanto riguardava Rachel, invece - a lei piaceva molto comandare la gente a bacchetta ed essere sempre al centro dell'attenzione, ma - per quanto adorasse il suono della propria voce, era anche un'ottima ascoltatrice e non mancava mai di dispensare consigli utili a tutti loro. E infine c'era Tina, lei era la classica ragazza che adorava l'idea di avere un amico gay, non tanto per il fatto stesso di poter parlare con lui di ragazzi o di musical e moda, quanto invece, per poterlo trattare esattamente come avrebbe fatto con il proprio fidanzato, né più né meno, ed era esattamente quello che accadeva con Blaine dal primo giorno in cui si erano conosciuti. E, nonostante lui continuasse a nascondere la cosa dietro l'idea che gli orientali non vedessero di buon occhio l'omosessualità - e che quindi lei, essendo di tali origini, non riuscisse a comprendere fino in fondo che a Blaine piacevano i ragazzi, lui stesso era a conoscenza dell'immensa cotta che Tina aveva per lui, ma cercava di non darci peso e soprattutto di non darle segnali sbagliati. 
"Allora Coop, dov'è che stiamo andando?" Chiese Rachel saltando sul sedile anteriore, dove aveva autonomamente deciso di accomodarsi. Cooper si sporse verso di lei e le sussurrò qualcosa all'orecchio, subito dopo la mora si girò a guardare Blaine - seduto tra Tina e Santana, con un sorriso complice che non prometteva nulla di buono. 
"Cos'è quella faccia, Nasona? Fate ridere anche noi, no?" Chiese Santana con il tono di chi è curioso e scocciato allo stesso tempo, Tina dal canto suo, si poggiò allo schienale di Rachel e trillò incuriosita:"Dimmi, dimmi!" 
Ma la sua espressione sembrò cambiare radicalmente una volta ricevuta la risposta. Blaine studiò il suo viso per capirci qualcosa di più - sapendo perfettamente che le loro bocche erano cucite per quanto riguardava lui. Però l'espressione di Tina gli sembrò essere più confusa che altro, come se non avesse realmente capito ciò che le aveva detto Rachel e stesse valutando delle ipotesi. Decise di arrendersi, tanto a quel punto non avrebbe più potuto ribellarsi o scappare, no? Tanto valeva rassegnarsi all'idea che gli avrebbero fatto respirare aria nuova, come diceva Cooper.
Quando l'auto si fermò non riuscì a trattenere la propria curiosità e si affrettò a sbirciare fuori dal finestrino, ma l'unica cosa che riuscì a vedere fu un viale illuminato da lampioni, pieno di negozi, locali ed alberghi. D'altronde cosa si aspettava? Scese dall'auto per ultimo, stringendosi nella giacca e Santana lo prese sottobraccio sussurrando:"Tu ci stai capendo qualcosa? Ho la vaga impressione che ci stiano portando in un bordello, il che non mi dispiacerebbe, a dire la verità." Blaine guardò l'amica e poi sospirò tornando a scrutare preoccupato, la schiena di Cooper che camminava a passo sicuro lungo la via. Non percorsero moltissimi metri prima che suo fratello si fermasse, ma a lui era sembrata un'eternità, specialmente a causa di Santana che non faceva altro che propinargli ipotesi sempre più inquietanti riguardo alla loro destinazione. Ma niente, era inquietante quanto quello che Blaine si trovò davanti, c'era un'entrata che si affacciava su una discesa di scalini, sovrastata da un'insegna al neon di dimensioni quasi insignificanti:-L'angolo del piacere
"Dios mio! E' qualcosa che ha a che fare con il sadomaso?" Esclamò Santana con un tono quasi speranzoso. Blaine non poté fare a meno di rivolgerle un espressione disgustata e poi lanciare a Rachel uno sguardo interrogativo e terrorizzato allo stesso tempo. 
"Da questa parte!" Cooper fece cenno al gruppo di seguirlo e imboccò la rampa di scale "Lasciate ogni speranza o voi che entrate" sentenziò Tina, scoppiando a ridere nel vedere l'espressione contrariata di Blaine. Sembrava quasi di scendere in uno scantinato, ma il calore che c'era all'interno era abbastanza piacevole, Blaine notò Cooper discutere con un uomo delle dimensioni di un armadio - indubbiamente un bodyguard che era a guardia di quella che doveva essere l'entrata vera e propria. Nel frattempo gli venne spontaneo guardarsi intorno e notò più copie dello stesso manifesto, appese in diversi punti delle pareti, aveva uno sfondo rosa shocking tempestato di stelline o brillantini -Blaine non avrebbe saputo dirlo con certezza, sul primo piano era rappresentato un ragazzo esageratamente truccato, che indossava solamente un cilindro, assieme ad un paio di guanti, in cui erano avvolte la mano destra, posata sulla bocca - in un modo che esprimeva sorpresa e sensualità allo stesso tempo, e la mano sinistra che invece era strategicamente posta a coprire la sua nudità. Dopo un attimo di imbarazzo per sé stesso - in quanto era sicuro di essere arrossito, abbassò lo sguardo sulla didascalia che era posta in basso:"Tutti i sabati sera dalla mezzanotte fino alle tre del mattino, per il vostro intrattenimento presenteremo un magnifico spettacolo di Boylesque"
Blaine aggrottò la fronte e si girò immediatamente alla sua sinistra, in direzione dell'unica delle sue amiche che avrebbe potuto dargli una spiegazione concreta:"Santana, che cos'è..." 
"E' ora di entrare ragazzi!" Lo interruppe Cooper, trascinandolo dentro insieme alle ragazze. 
Troppo tardi, lo avrebbe scoperto da solo.
  
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