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Autore: polutropaul    17/02/2016    0 recensioni
La relazione di John e Paul (o parte di essa) raccontata attraverso i loro sguardi.
Dal primo capitolo: "Ad un certo punto succede qualcosa. Alcuni lo definiscono un disastro, altri il più grande miracolo dopo l'invenzione dell'aeroplano e della CocaCola. Ad un certo punto, John vede Paul."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1957
C'è questo ragazzo, sul palco, che attira tutta l'attenzione.
Non è niente di speciale: la band di per sé lascia abbastanza a desiderare e comunque a Liverpool ce ne saranno altre cinquantamila identiche, data la semplicità degli strumenti e la voglia di spaccare e di lasciarsi alle spalle un mondo che non appartiene a nessuno di loro.
Non è niente di speciale lui stesso, a guardarlo bene: indossa un paio di pantaloni neri e una camicia a quadri, il tutto condito con un ciuffo alla Elvis e un naso un po' troppo grosso; ecco, naso escluso potrebbe forse essere uno dei mille teddy boy che girano per il porto in cerca di rock 'n' roll. 

Eppure, le bancarelle sono deserte così come le altre attrazioni della fiera e tutti, proprio tutti gli sguardi sono fissi su quel ragazzino. Sarà il suo modo di muoversi o le facce che rivolge al pubblico - e soprattutto alla parte femminile di esso - o sarà il fatto che non ha ancora azzeccato nemmeno un articolo dei testi che sta cantando.
Potrebbero essere molte altre cose, in effetti; fatto sta che, come un mago, quel John Lennon ha incantato tutti quanti. Nessuno escluso. 

Tra tutte le facce sudate e i vestitini a fiori, però, c'è un'altra stranezza: una chitarra, un completo assolutamente bianco con un fiore fresco nonostante l'aria torrida e, nascosto al di sotto di esso, un bambinetto dall'aria un po' snob. Anche lui è completamente, irrimediabilmente assorto nella contemplazione del ragazzo sul palco. Ridacchia ascoltando le sue parole assurde e i suoi accordi da banjo su una chitarra e non riesce, proprio non ce la fa a levargli gli occhi di dosso. 
Poi, ad un certo punto, succede qualcosa.
Alcuni lo definiscono un disastro, altri il più grande miracolo dopo l'invenzione dell'aeroplano e della CocaCola. 

Ad un certo punto, John vede - forse per sbaglio, forse per destino o forse perché, davvero, che cazzo ci fa uno sfigato vestito così ad una festa di paese?- Paul, il bambino con il fiore. 
Nessuno dei due lo sa, perché Paul abbassa lo sguardo e John fissa il suo sul prominente davanzale di una ragazza due file più avanti, ma la loro vita è appena cambiata. Per sempre.


Qualche ora dopo Paul entra nel salone della chiesa di St.Peter, dove John e la sua band stanno parlando di quanto siano stati bravi, belli e assolutamente perfetti. Il suo amico Ivan è fermamente convinto che dovrebbe conoscerli, perché un talento come il suo non dovrebbe stare rinchiuso nelle quattro mura della sua cameretta. Lui, dal canto suo, non è proprio sicuro di voler conoscere nessuno, tantomeno quando il leader del gruppo si gira a guardarlo - di nuovo - e sfoggia una faccia di bronzo che gli fa venire l'istinto di prenderlo a botte.
O di scappare prima che sia lui a farlo.

Ma niente di questo succede - grazie a Dio hanno tutti qualcosa d'altro a cui pensare - e, forse proprio per questo motivo, accade una magia se possibile anche maggiore: John e Paul si parlano. Oddio, Paul persino canta ed è perfetto e questa volta sono tutti incantati da lui che non ha un palco, un ciuffo alla Elvis e che conosce tutte le parole. 
E questa volta entrambi lo intuiscono, lo percepiscono il disastro imminente.
Tant'è vero che il giorno dopo John corre da Ivan, scrive un indirizzo e corre di nuovo fino a suonare il campanello di una casa che non ha mai visto prima.
Quella dei McCartney.




Note dell'autrice: Ciaao! Non so davvero perché, ma avevo l'intenzione di scrivere una fanfiction su una poesia di Catullo e mi è uscito questo. Che non c'entra niente con la suddetta poesia o con Catullo in generale. Ovviamente. Ogni tanto non mi capisco... Comunque eccomi qua, ho già altri due capitolini belli pronti e li pubblicherò prima possibile, contando che sono libera fino a circa mezzanotte (mancano otto minuti, però...) e poi mai più. Saranno davvero corti e non ho mai portato a termine una long, quindi la vedo molto grigia, ma ci proverò, gggiuro!
A presto, allora, e grazie per aver letto! 
   
 
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