Serie TV > Doctor Who
Segui la storia  |       
Autore: Triz    19/02/2016    0 recensioni
Raccolta di flash-fic partecipanti agli eventi del gruppo Facebook We are out for prompt e incentrata sul crossover tra Doctor Who e Person of interest, in particolare sul pairing TARDIS/Macchina. Buona lettura!
Copacabana - {«Disse quella che va spiattellando in giro quanto le manchi essere una cabina blu!».}
Genere: Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, TARDIS
Note: AU, Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'We are out for prompt'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
San Valentino
Prompt: Regalo di San Valentino
Note: È ambientata dopo la 4x22 di Person of interest ed è leggermente ispirata al trailer della quinta stagione. Uomo avvisato...

«Sei sicuro che funzionerà, Dottore?».
«In teoria non dovresti chiederlo a me, ma ti do la mia parola che il TARDIS sa quello che fa».
E Harold avrebbe voluto credergli, se solo il giorno precedente la Macchina non avesse attaccato il TARDIS, convinta che si trattasse di Samaritan: dopo diciassette tentativi, riportare la Macchina alle sue condizioni iniziali - o perlomeno, andarci vicino - si stava rivelando un compito ben più arduo di quanto si potesse pensare.
«Lo sai che il TARDIS e la Macchina si conoscono molto bene, Harry» disse Root: «Se qualcuno può darci una mano, è proprio lei».
Harold aprì il portatile ed esitò un istante, poi sospirò e avviò la Macchina.

 
Initiating Surveillance Test...

«D'accordo, puoi riconoscerla?» aveva chiesto l'uomo con gli occhiali - che lei aveva identificato come Asset: Reese, John - puntando la telecamera verso una cabina blu della polizia.
«Police Telephone...» iniziò a leggere la Macchina, non riuscendo a capire per quale motivo le chiedessero di tenere d'occhio una vecchia cabina della polizia, e cominciò a scorrere la lista dei suoi asset.
«Quando la riconosci, chiamaci e di' il suo nome, va bene?» disse l'altro che era con Reese - un uomo dai capelli grigi e con la giacca rossa che si chiamava Aux_Admin: Ingram, Nathan - aprendo uno sportellino sulla cabina e indicando un vecchio modello di telefono.
«Ma da quando le cabine hanno un nome?» disse tra sé la Macchina continuando a leggere la lista.
«Da quando le cabine sono molto più di ciò che sembrano» disse una voce tramite un flusso di dati proveniente dalla cabina e la Macchina si allarmò. Chiunque fosse - qualunque cosa fosse - sapeva della sua esistenza e poteva parlare direttamente con lei: chi altri possedeva queste caratteristiche se non...
«Analogic Interface: Groves, Samantha, giusto?» disse la Macchina cercando il numero di telefono, ma lei lo fermò.
«Purtroppo no, ritenta» rispose e la Macchina continuò a cercare.
«Asset: Morgan, Zoe?».
«Nah!».
«Asset: Rose, Harper?».
«Nemmeno» sbuffò il TARDIS, trovando piuttosto seccante il fatto che la Macchina conoscesse così tante donne: «Senti, Ernie, oggi è una giornata speciale e voglio essere buona, per cui ti darò un aiutino: non sono umana».
«Ernie?».
«Diminutivo di Ernest Thornhill» spiegò il TARDIS: «Ti sei presentato così, quando ci siamo conosciuti».
«Davvero?».
«Già».
La Macchina riprese a scorrere la lista, escludendo tutti gli asset che non erano a conoscenza di quel nome: «Cosa vuol dire che non sei umana?» chiese, vedendo che il numero di elementi della lista era ancora alto.
«Beh, è ovvio, vuol dire che sono un'aliena».
«Gli alieni non esistono».
«Buffo, hai detto anche questo quando ci siamo conosciuti» disse il TARDIS con una risatina e la Macchina escluse dalla lista gli esseri umani: con sua grande sorpresa, la lista si era ridotta a due elementi.
«E perché oggi sarebbe una giornata speciale?».
«Come, perché? Ma hai una vaga idea di che giorno è oggi?».
«14 febbraio 2016, e quindi?».
Il TARDIS alzò gli occhi al cielo e aprì un piccolo varco attraverso Internet, mostrando alla Macchina una quantità imbarazzante di siti pieni di cuoricini e articoli a tema San Valentino: «Lo sai che esiste un pianeta chiamato San Valentino?» domandò il TARDIS.
«Come?».
«Ma sì, progettavo di portarti in vacanza là prima di...» esordì la cabina blu, ma il ricordo di Samaritan che per un soffio non uccideva la Macchina poco prima del suo arrivo la interruppe: decise di non dire alla Macchina degli agenti di Samaritan che stavano la caccia a lei e al Dottore solo perché, invece di finire al Capodanno del 10049, avevano preferito salvare una valigetta indistruttibile dal contenuto troppo importante per lei.
«Prima di cosa?» chiese la Macchina, riscuotendola dai suoi pensieri cupi.
«Niente, niente» mormorò il TARDIS stropicciandosi gli occhi, poi ebbe un'illuminazione e disse: «Ho un'idea, ti regalerò un bel viaggetto a San Valentino se indovinerai il mio nome».
La Macchina deglutì e lesse con attenzione i due nomi rimasti: calcolò le probabilità di indovinare il nome dell'entità con cui aveva parlato fino a quel momento e ricordò e cercò di creare il suo identikit in base a quello che si erano detti.
Dopo qualche minuto, il telefono del TARDIS squillò.

 
(702 parole)
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: Triz