A happy uncle and a new auntie

Hitoshi dormiva tranquillamente nel suo lettino, senza sapere che due ragazzini lo stavano segretamente osservando con entusiasmo.
Il piccolo aveva la boccuccia aperta e un nasino piccolissimo: sulla sua testolina si scorgeva un ciuffo di capelli verdi, poco più scuri di quelli della madre, e le sue guance erano appena arrossate.
«È... bellissimo.»
Purin annuì all'esclamazione di Taruto. «Già. È splendido.»
Kisshu, dietro di loro, poggiò goffamente le mani sulle spalle dei due. «Pai e la pesciolina hanno fatto proprio un bel lavoro, non trovate?» sussurrò, delineando un sorriso.
La Mew Scimmia annuì ancora, dopodiché, cercò l'amico con lo sguardo, ma Taruto stava dedicando troppa attenzione al nuovo nipote per potersi accorgere di lei.
«Fa così perché non ha mai visto un neonato» spiegò il verde, in risposta all'espressione confusa di Purin davanti al comportamento di Taruto. «Vado a vedere se Retasu si è svegliata.»
Non appena Kisshu se ne fu andato, la bionda si rese conto che Taruto non aveva ascoltato la conversazione.
«Davvero non hai mai visto un neonato?»
Nessuna risposta. Ora, l'alieno aveva aperto leggermente la bocca, e i suoi occhi avevano preso a brillare.
«Taruto!»
Il diretto interessato sobbalzò. «Eh!? Cosa?»
La Mew Gialla ruotò la testa di lato: «È il primo neonato che vedi?»
Il castano voltò ancora lo sguardo in direzione del bambino, che aveva iniziato a muovere inspiegabilmente la braccia. «Sì» sospirò, poggiando una mano sul vetro. «Ed è l'essere più grazioso che abbia mai visto in tutta la mia vita.»
Purin sorrise: era la prima volta che l'amico mostrava il suo lato dolce a qualcuno. Taruto giocava spesso e volentieri con i suoi fratellini, ma non gli aveva mai rivolto nessun tipo di complimento.
Poi, un'idea le balenò in testa.
«Avrei una proposta» disse ad un tratto la bionda, prendendo l'alieno a braccetto.
Quest'ultimo, probabilmente a disagio per quel semplice gesto, deglutì rumorosamente e ci mise un po’ prima di parlare. «Sarebbe?»
Il sorriso sul volto di Purin si ampliò. «Tra qualche anno... che ne diresti se noi...»
Il castano inarcò un sopracciglio, confuso quanto curioso, ma attese che l'amica trovasse le parole senza interromperla.
«...avessimo un bambino?»
A Taruto venne a mancare il respiro.
Purin osservò attentamente il suo viso cambiare colore nel giro di pochi secondi, preoccupata. «Stai bene?»
L'alieno trattenne il fiato per un'altra manciata di secondi, fino a quando percepì l'imbarazzo salirgli fino alla punta dei codini.
Fu allora che scoppiò.
«Ma ti sei bevuta il cervello, razza di scimmia... razza di... di... grr! Maledetta!»
La bionda si portò entrambe le mani davanti alla bocca, nel tentativo di nascondere l'imminente risata.
«Che hai da ridere adesso!?»
«Sei paonazzo in viso» disse lei, tra una risata e l'altra, «e sei così imbarazzato che non riesci nemmeno a insultarmi come si deve! Sei troppo buffo, Taru-Taru!»
Quest'ultimo strinse con forza le mani a pugno, infastidito dal solito vizio che aveva la Mew Gialla di prendersi gioco di lui.
Subito dopo, però, due labbra morbide sfiorarono appena le sue, e Taruto si beò di quel dolce bacio che gli fece dimenticare quanto era appena accaduto.












Un po' di Tarurin non fa mai male <3 :3 e poi questa fic riposa nel mio pc da giorni, quindi è giunto il momento di pubblicarla xD
No comment per quanto riguarda il titolo, as always ho passato giorni a cercarne uno decente per poi optare per la prima cavolata che mi è venuta in mente :P