CAPITOLO 22
(Ultimo
capitolo)
La casa di Giulia era colma di ragazzi e di ragazze che ballavano
animatamente al ritmo di una musica quasi assordante. Le poche parole inglesi
dei cantanti rimbombavano contro le pareti dalle tonalità pastello del
salotto.
Giulia era piuttosto preoccupata per i possibili danni che la casa
avrebbe subito e di cui avrebbe dovuto rendere conto ai propri genitori, ma,
nonostante ciò, riusciva a godersi la festa con la dovuta
serenità.
Sara era in cucina e, muovendo la testa al ritmo delle note musicali che
fuoriuscivano dallo stereo in salotto, rovesciava le bibite fresche nei
bicchieri di plastica trasparente per poterli disporre, in seguito, su un
vassoio di carta plastificata.
Le feste natalizie erano
finalmente arrivate e la scuola aveva chiuso i battenti per due settimane, dando
la possibilità agli studenti di prendersi una pausa. Giulia, approfittando della
disponibilità della casa libera e del permesso incondizionato dei genitori,
aveva deciso di dare una festa per
Sara avrebbe ricominciato a frequentare il liceo all’inizio di gennaio e
la vita delle due amiche avrebbe ripreso a scorrere in tutta la sua
normalità.
Le due, infatti, avevano svolto il test di gravidanza per accertarsi che
Sara non avesse ricevuto spiacevoli sorprese dopo il fatto avvenuto il mese
precedente ed erano state rasserenate dal risultato
negativo.
Sara mostrò un grande sorriso entrando nel salotto gremito di gente e,
non appena ebbe posato il vassoio con i bicchieri sul tavolo, questi ultimi
vennero afferrati dai ragazzi, già assetati dopo le prime tre
canzoni.
Giulia si avvicinò all’amica e, cingendole la vita, la invitò a ballare
con lei. La traccia seguente del CD era piuttosto tranquilla e così le due
ragazze ebbero la possibilità di rilassarsi per qualche minuto, dopo aver
provveduto ai preparativi della festa per tutto il
pomeriggio.
- Non è uscita male, vero?
Gridò Giulia per sovrastare il rumore della
musica.
- No, tutt’altro, Giù. Addirittura mi stupisco! Non avevi mai organizzato
nessuna festa e, devo confessarti, ero piuttosto scettica della sua riuscita
però, come vedi, tutti si stanno divertendo.
- Dici che posso stare calma, non è che mi distruggono i
mobili?!
- Ma va! Non sono mica bestie!
Anche Daniele era stato invitato a prendere parte ai festeggiamenti
natalizi e lui e Giulia avevano avuto modo di
parlare.
Il pomeriggio precedente, infatti, la ragazza lo aveva invitato a
trascorrere qualche ora con lei ai giardini del quartiere, così da avere
l’opportunità per parlarsi con calma. Daniele era stato inizialmente freddo e
distaccato, ma quando aveva sentito la voce di Giulia allegra e serena, aveva
chiesto l’orario dell’incontro e l’aveva salutata con un po’ di titubanza.
Si erano dati appuntamento per le tre e mezzo davanti all’entrata
principale del parco giochi per i bambini, ma entrambi, ansiosi di ritrovarsi,
erano giunti al luogo con abbondante anticipo. Il primo impatto era stato
piuttosto imbarazzante, dato che era più di un mese che i due comunicavano con
sguardi astiosi e carichi di rancore, ma il resto del pomeriggio era trascorso
in tranquillità.
Avevano tentato di chiarire ciò che era accaduto tra loro e Giulia aveva
espresso il desiderio di ricostruire l’amicizia che avevano perduto. Daniele
aveva assunto un’aria entusiasta, come se avesse ricevuto la notizia più bella
del mondo e, preso dalla foga, aveva abbracciato colmo d’affetto
l’amica.
Qualche ora dopo, stancati dal freddo e dalla lunga passeggiata che
avevano compiuto lungo il Po, erano tornati ai propri appartamenti e Giulia lo
aveva invitato a festeggiare
Entrambi erano ora intenti a chiacchierare con un altro paio di compagni
di classe.
Passata la mezzanotte le persone cominciarono a sciamare finché la casa
non rimase deserta, fatta eccezione per Sara, Giulia, Daniele e Federico.
Erano tutti e quattro sdraiati sul divano e fissavano con espressione
sorpresa ed assonnata il disordine accumulatosi nel salotto e nelle altre camere
dell’appartamento.
Daniele ruppe il silenzio un po’ per evitare che tutti si addormentassero
e un po’ per accelerare le pulizie.
- Wow Giù…non ricordavo avessi una casa così grande…sicura che dobbiamo
pulirla tutta?
La mora si voltò lentamente verso di lui e gli fece una linguaccia poi si
alzò dal divano ed esordì con una frase carica di un’esagerata
eccitazione.
- Su ragazzi, prima cominciamo e prima
finiremo!
Lei e Sara si occuparono della cucina e del salotto, mentre Daniele e
Federico furono incaricati di riordinare il resto delle
stanze.
Dopo quasi un’ora e mezzo ebbero terminato il lavoro e Giulia rimase sola
nella casa vuota e piena di sacchi della
spazzatura.
Si diresse verso la propria camera e infilatasi il pigiama si avvicinò
alla finestra e prese ad osservare il cielo.
Pioveva. Sarebbe stato meglio se avesse nevicato, i fiocchi bianchi
avrebbero donato alla giornata un’atmosfera perfettamente natalizia, ma a Torino
non nevicava più molto e, anche fosse stato, la neve si sarebbe sciolta dopo
pochi giorni.
La ragazza chiuse le tende e si infilò sotto le coperte morbide e calde.
Quando stava per addormentarsi, il suo cellulare vibrò sul
comodino.
Controvoglia, Giulia lo afferrò e, sbloccata la tastiera, sul display apparve un nuovo messaggio.
DANIELE:
Ehi
Giulia, è stata bellissima la festa e,
soprattutto,
è stato bellissimo rivederti.
Era
da tanto tempo che
non
ci divertivamo insieme!
Buonanotte,
Giù, ci vediamo a scuola!
^^
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Eccomi qua!!