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Autore: Haeppy_    21/02/2016    1 recensioni
Questa è una traduzione di "The Incubus" di ReapJewelfish, la storia originale ( è una two shots) è in inglese e potete trovarla sul sito di Asian Fanfic.
Tratto dal primo capitolo:
"Che mi dici dei tuoi occhi ?" l'incubo disse improvvisamente rompendo il silenzio e eventualmente invitando l'umano ad alzare lo sguardo.
"... Cosa?" riuscì a mormorare l'uomo anche se fu a malapena un bisbiglio, quasi silenzioso.
"Mi daresti i tuoi occhi pur di farlo tornare?" continuò chiaro, non preoccupandosi degli occhi rossi dell'umano che continuavano a spalancarsi sempre di più, sempre più pieni di speranza, mentre lo guardavano parlare.
"Lo farei," rispose l'umano senza esitazione, serrando la mandibola con speranza e determinazione. " Che siano i miei occhi, il mio cuore, il mio cervello, le mie mani, gambe, qualsiasi cosa. Te la darei se solo me lo potessi riportare."
"Ma non puoi"
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Donghae, Eunhyuk, Nuovo personaggio
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Salve! Ci tengo a precisare che questa è una two shots, e che quindi la seconda parte è in arrivo, ed è una traduzione di "The Incubus" di ReapJewelfish originariamente postata in inglese qui: http://www.asianfanfics.com/story/view/956631/3/collections-of-oneshots-eunhae-haehyuk
Qui potete trovare l'account dell'autrice: http://www.asianfanfics.com/profile/view/984698
Se vi va di lasciare un commento alla fine sarò io stessa a tradurlo in inglese e recapitarlo all'autrice a cui scommetto farebbe molto piacere sapere cosa ne pensano le lettrici italiane ^^, ovviamente prima di tradurre ho chiesto il permesso all'autrice.
Se doveste trovare degli errori sentitevi liberi di segnalarmeli 

La notte era fredda, quasi come a diffondersi tra le ossa causando dei leggeri scricchiolii, eppure la creatura girovaga con le sue violacee ali scure spiegate ampiamente per continuare a fluttuare e fiutava desideri che avrebbero potuto facilmente saziare la sua fame. Sono passati un po' di giorni dall'ultima volta che la creatura si è nutrita, l'ultima non fu buona ma almeno sufficiente.
Adesso, ha bisogno di più per sopravvivere nella vita moderna, non tanto differente da qualche secolo fa, soltanto che ora gli umani avevano trovato un bel po' di nuove perversioni che stranamente non andavano giù alla creatura.
Era la creatura della lussuria e del desiderio, sì, ma non si nutriva da tutti gli esseri umani, e ognuno aveva un sapore differente.
Sembrava buffo e ironico, davvero, ma più puro era il rapporto e più gustoso era il sapore di un'anima.
Eh beh, inutile dire che pure e intime relazioni erano ormai disseminate tra tutto quel sesso casuale a cui si dedicavano gli umani oggigiorno.
La creatura stava per voltarsi e volare indietro alla sua abitazione quando catturò l'odore di un dolce profumo di solitudine, fece un sorriso radioso prima di precipitarsi a vedere da dove provenisse l'odore. Ci volle soltanto un minuto prima che la creatura atterrasse sulla finestra di una camera, mentre una tremolante luce offuscata illuminava la figura distesa sul letto di un giallo caldo, un colore ben visibile da dove si trovava seduta la creatura aspettando l'esatto momento in fare la sua entrata. Lentamente piazzò le dita sul vetro della finestra, analizzando l'aura dell'essere umano prima di cambiare la propria apparenza e passare attraverso la finestra. 
Quando la creatura notò che la persona distesa era un uomo, pensò di aver preso le sembianze di una donna. Ma quando sentì un rigonfiamento tra le gambe realizò immediatamente che non era affatto diventato una donna, si era trasformato in un lui. Non che gliene importasse, i semplici trasformamenti della creatura dipendevano dalle preferenze della preda. Quindi l'umano preferiva sicuramente i maschi.
Sentì i suoi arti diventare più definiti e pallidi, le sue labbre diventare piene mentre la sua mandibola diventava più profonda e mascolina. Si guardò allo specchio prima di avvicinarsi all'umano, abituandosi alla sua nunova forma, preferita dalla sua preda. Ciò che vide un tipico viso maschile coreano, bello eppure non stupendo come quelle facce causano alle persone di sentirsi inferiori, infatti sembrava amichevole e calorosa. Ciocche bionde gli adornavano il capo, in sintonia in qualche modo con l'adesso pelle chiara e contrastata graziosamente da delle labbra rosse piene. Non importa il suo aspetto però, l'unica cosa importante è che piaccia alla sua preda.
Cautamente procedette più vicino al letto, con le mani che furtivamente cercavano di raggiungere l'uomo oltre la morbida coperta. Quando la sua mano tocco la spalla dell'uomo, egli sobbalzò sorpreso e si girò immeditamente con un viso scioccato, confuso e spaventato alla vista improvvisa dell'estraneo. L'uomo fissò l'altra figura presente, ispezionandola con occhi spalancati, bocca aperta e sommerso da sentimenti contrastanti. Passò un minuto soltanto che parve come un'eternità prima che eventualmente l'umano riuscì a dire qualcosa.

"Hyukjae?"

La creatura la quale aveva preso una forma umana sorrise quando il nome venne menzionato, pensando che la sua apparenza doveva essere di qualcuno che la sua preda adorasse molto.
Portò le sue mani più vicine al volto dell'umano, le sue dita accarezzavano in modo gentile e seducente la soffice pelle, come ad incoraggiarlo a fare qualcosa.

"Sì, sono io..." Si avvicinò con un movimento fermo per baciare le calde labbra dell'uomo, rendendosi conto che proabilmente egli avesse una profonda relazione con il suo Hyukjae, così decise di essere deciso piuttosto che cauto per non mostrare segni di sitazione che avrebbero potuto far scoprire il suo travestimento. Eppure...

"Non sei lui... vero ?" L'umano biascicò mentre le sue mani si poggiarno sul petto della creatura per fermarlo dall'avanzare.

Hyukjae spalancò gli occhi sorpreso, quasi stupito dal fatto che quest'essere era riuscito a rivelare la sua copertura nel tempo di qaulche secondo, "come lo sai ?"

"conosco il mio Hyukjae, non mi faccio ingannare," disse, con gli occhi che inspezionavano freneticamente la figura di fronte a sè, "però tu sembri esattamente come lui... che cosa sei ?"

"beh... dato che attualmente sono un maschio, sono un incubo" un sorrisetto si formò sulle sue labbra piene, " anche se vedendo che bel pezzo d'uomo che sei, avrei pensato che avrei avuto delle tette e una vagina."

Il crudo commento fece alzare un sopracciglio all'uomo, " è decisamente strano vedere la sua faccia parlare in questo modo... ma buono, mi ricorda che tu non sei lui"

"È il tuo amante ?"

Sorrise un poco tristemente prima di rispondere, "sì, lo è."

"Perché hai un'aria triste ? Dov'è ? Perché stai dormendo da solo in una notte d'inverno fredda come questa ?"

L'umano si morse il labbro inferiore come a controllare le sue emozioni, poi pronunciò lentamente, "Non c'è più"

L'incubo non rispose a ciò che disse, capendo perché l'umano fosse così solo che perfino lui poteva fiutarlo. "Scusa ti ho disturbato," disse con disagio, era la prima che diceva scusa a una sua preda dato che ognuna di loro finiva sempre così piena di estasi da non badare alla creature che l'aveva disturbata nel bel mezzo della  notte.

"No, è tutto okay non stavo dormendo. Io..." fissò lo sguardo sulla luce tremolante della candela posata sul comodino accanto al letto, "mi mancava..."

"Perché la candela ?"

"Oh, io e lui solitamente chiacchieravamo e ci confidavamo i nostri piccoli segreti nel buio della stanza, distesi sul letto con una candela soltanto che ci illuminasse... Era una idea sua, poteva sembrare un duro e un pochino un delinquente dallo spirito libero, ma era un uomo davvero gentile e romantico nel cuore," l'umano sogghignò leggermente mentre fissava dolcemente la felbile fiamma gialla.

"Posso totalmente immaginarmi che era un duro, voglio dire, quale persona al mondo si tingerebbe mai i capelli di questo colore ? Non sono quasi bianchi ?" l'incubo tirò alcune ciocche per enfatizare, " però stranamente gli stanno bene."

Rise, "avresti dovuto vedere il colore dei suoi capelli prima, rimarresti stupito! Credo che li abbia provati tutti i colori!"

"Davvero ? Wow, è piuttosto eccentrito, vero ?

"Insomma no, non davvero... Era... una persona non brava ad esprimere ciò che provava, spesso si teneva le cose dentro. Era più un introverto che altro, ma cercava di fare il suo meglio per non mostrarlo così da potere apparire come un clown alle feste e potersi tingere i capelli con tutti i colori più stravaganti. Ma a qualunque costo, rimaneva... sè stesso... apparentemente mostrando molto alla genta anche se alla fine non mostrava nulla veramente." Le labbra sottili dell'uomo si arricciarono verso l'alto, " Amo tutti i colori dei suoi capelli, ma più di tutto li amo neri perché quello è il vero lui."

"Lo ami davvero tanto, non è così ?"

L'umano alzò lo sguardo per guardare la creatura prima che un grande sorriso adornasse il suo viso splendidamente, "Sì, non esistono parole che possano spiegare perfettamente ciò che provo per lui"

La loro piccola conversazione si ammutolì, mentre l'incubo provava imbarazzo per essersi trovato in una situazione strana e insolita come questa perché la maggiorparte delle persone lo avrebbe bramato, desiderato, eppure questo umano qui nonostante la costante solitudine, si immergeva solo nei ricordi rievocati del suo amante senta neanche provare una mossa con l'incubo con le sembianze di Hyukjae. Era confuso su cosa fare con questo uomo, iniziando a chiedersi se forse se ne sarebbe dovuto semplicemente andare e dimenticarsi di nutrirsi per quella notte.

Ma in quel momento l'umano ruppe il silenzio, "Qual'è il tuo nome ?"

"Cosa ?" la creatura chiese sbigottita alla domanda imporvvisa. "Il mio nome ? Uh... Non te lo posso dire, se vuoi mi puoi chiamare come vuoi."

"Oh giusto, è nel tuo nome che risiede il tuo potere, vero ? Scusa..."  disse comprendendo anche se sembrando un pochettino giù alla risposta.

"Se hai davvero bisogno di un nome con cui ciamarmi, che ne dici... dato che ho le sembianze di Hyukjae per ora... di Eunhyuk ?"

Gli occhi dell'umano si spalanzarono mentre alzava le sopracciglia, "Eunhyuk ? È un nome strano... Ma va bene..." Dopo di che si distese sul letto mentre osservava la creature sorridere alla sua approvazione.

"Vieni Eunhyuk, coccoliamoci," disse a braccia aperte, indicanto alla creatura di sdraiarsia accanto a lui. 

"Coc... Coccole ?" non riusciva a credere a ciò che cosa aveva appena sentito, gli aveva davvero appena chiesto di fare qualcosa di così innocente ?

"Sì, coccole... Hmmm, ci abbracciamo ? Non possiamo ?"

"Cioè... Possiamo" possiamo fare anche molto di più di quello, pensò. " È semplicemente strano che qualcuno mi chiedesse qualcosa del genere..."

L'umano si corrucciò, "Perché è strano ? Non sei abituato al contatto intimo ?"

"Infatti, ecco perché è qualcosa di... Uh, nuovo ?"

"Fidati di me, troverai questo molto più intimo delle attività sessuali," disse ridendo e circondando la creatura con le sue braccia quando finalmente si distese nel letto. L'incubo lentamente posando le sue braccia intorno il torso dell'umano, quasi esitando.

"Cosa provi ?" l'uomo domandò con un soffice sorriso e chiudendo gli occhi.

"Uh... Calore ? E... Conforto ?" rispose confuso, trovando il contatto strano ma allo stesso tempo appagante.

"Non ti da' un senso di soddisfazione ? Contentezza?"

"... Sì," mormorò delicatamente cercando di non annegare col suono dei battiti del cuore, il delicato rumore dell'aria che attraversa i polmoni. Braccia si stringono attorno al corpo per sentirne la carne, delicata ma compatta, sentendo i loro corpi urtarsi dolcemente portando dei sorrisi sui loro visi. Poi imporvvisamente aprì gli occhi e scattò sorpreso.

"Cos-"

"Mi sto nutrendo!" l'incubo urlò confuso, "riesco a nutrirmi dal contatto! Com- Com'è strano!"

L'umano rise di cuore di fronte alla sua reazionw, "te l'ho detto."

"Cosa, non stiamo facendo niente! Quindi come fai a sentirti così euforico?"

"Perché mi sto coccolando con Hyukjae... Beh almeno la mia mente ti sta immaginando come lui, e questo basta per rendermi felice."

"Oh... perciò lo desideri mentre ti coccoli con lui?" Chiese stupidamente.

Un'altra risata esplose, "Mi chiedo chi è l'innocente adesso! No, scemo... Beh qualche volta, sì, lo desidero quando siamo vicini, ma non è sempre quello il caso. Quando ami qualcuno anche il più semplice dei gesti ti può far sentire affascinato e gioioso, non deve essere per forza sesso. Per me, personalmente preferisco le coccole al sesso. Il sesso è ciò di cui ha bisogno il mio corpo, ma coccolarsi è ciò che mi ja avvicinato a lui emotivamente... Ogni secondo speso con lui è prezioso, mi riempie di così tanti sentimenti, sensazioni nel cuore che per poco non rischia di esplodere ogni volta che ci abbracciamo."

"Oh..." l'incubo mormorò, non comprendendo a fondo il concetto dell'amore, era una creatura generata esclusivamente per vivere grazie alla lussuria in fin dei conti.

"Credo che tu non lo capisca, pensaci come se fosse la stessa cosa del sesso, entrambi provocano euforia. L'unica differenza è che l'euforia proveniente dal sesso si può ottenere anche quando i partecipanti non sono amanti, ma l'euforia che proviene dalle coccole, dal piacersi, solitamente è dovuta all'amore," spiegò l'umano con lentezza.

"Oh! Oh credo che questo spieghi perché ha un sapore così differente! Oh quindi era amore ?" Eunhyuk esclamò in modo eccitato alla realizzazione.

"... Sapore?"

"Sì! L'anime da cui mi nutro durante rapporti sessuali variano di sapore! A volte è buono e ne voglio di più, ma recentemente non ha più avuto un così tanto buon sapore... Capitano ancora alcune anime con un gusto buono, ma sono comunque di meno di quelle cattive. Credevo che avessero un gusto buono perché pure, ma magari era così perché vi era amore."

"Avevano sapore... ?" Huh, figo. Ma cosa intendi per sesso... puro?" le sopracciglia dell'umano si corrucciarono eggermente.

"Quelli senza alcuna perversione." rispose solennemente.

Gli occhi dell'umano si sbarrano prima che si piegasse con una grossa risata, sembrando quasi un maniaco. "Senza perversioni ?! Beh è sicuramente puro così!" continuò con la sua risata, mostrato i suoi denti leggermente storti mentre la sua faccia arrossiva. "Oh mio, tutto ciò è... Non lo so, sei così puro Eunhyuk, e strano. Presumo che tutti questi stereotipi sulla tua razza alla fine non fossero veri."

"Mi sono sbagliato ?" inclinò il capo confuso, non disturbato dal fatto che l'umano avesse riso di lui.

"Ah, puoi continuare a pensare così, penso che non sia completamente sbagliato," una risata delicata scappo dalle albbra dell'uomo eppure alcuni secondi dopo i suoi occhi erano pieni di adorazione. " Sei davvero strano Eunhyuk, sembravi davvero così tanto lui, ingenuo esattamente come lui e ti comporti anche allo stesso modo quando sei confuso, Siete così simili eppure differenti allo stesso tempo, è assurdo."

"Davvero ? Ho semplicemente preso la sua forma ma quello che c'è dentro è il vero me..."

L'umano sogghignò leggermente prima di accarezzare con la mano il dietro della creatura, " se non lo sapessi bene penserei che sei lui..." 

Rimasero in silenzio, coccolandosi stretti con le loro menti dhe viaggiavano senza mai fermarsi. Le mani di Eunhyuk imitavano il movimento di quelle dell'uomo , accarezzando il dietro gentilmente, con affetto. L'umano allora si sentì gli occhi riempirsi di lacrime, realizzando che la sua nostalgia e la sua solitudine non potevano essere alleggeriti neanche dalla presenza di un doppelganger del suo amanante. Sistemò le sue mani per abbracciare la creatura ancora più fortemente sentendosi disperato mentre affogava sempre di più nel dolore che provava il suo cuore per via del suo amore per il 'suo' Hyukjae.

"Anche lui amava coccolarsi con me," disse distratto, con occhi vuoti, senza fissare realmente lo sguardo su qualcosa. " Amava svegliarmi con un bacio prima di farmi il solletico fino all'esasperazione. Amava scocciarmi con i suoi piedi puzzolenti, mettendoli apposta sul bracciolo del divano dove sapeva che mi piaceva appoggiare la testa. Mi infastidiva sempre ogni volta che lo battevo in qualche gioco, dicendo che non avrebbe mai perso contro di me. Non smetteva più di protestare quando gli chiedevo di andarmi a comprare qualcosa, anche se in realtà mi comprava anche cose che non chiedevo. Mi prendeva sempre in giro chiamandomi nomi, culone, idiota, stupido e quant'altro ma mi avrebbe subito baciato dopo avermi chiamato così.

"Aveva così tanti difetti, odiavo davvero molte cose che faceva, più stavo con lui e più cose scoprivo cose che non mi piacevano. Nonostante tutto però...  il mio amore per lui era perennemente presente, anche quando mi scocciava fino alla disperazione. Anche quando ci mancava poco che mi facesse impazzire, nonostante ciò... Non posso vivere senza di lui, è il mio mondo e si sa che nulla è perfetto. Tra tutte le cose che non mi piacciono, solo per un motivo lo amo. Perché è lui, è Hyukjae, il mio Hyukjae, e qualsiasi colpa gliela perdonerei."

"Lo amo per quello, ma Hyukjae era tante cose. Amavo quando mi bisbigliava nell'orecchio dei 'ti amo' la mattina mentre pensava che stessi dormendo. Amavo come si comportava quando faceva finta che qualcosa non gli importasse mentre in realtà si preoccupava, cercando di nascondere la sua espressio sofferente da me. Amavo come mi tenesse così stretto mentre ci coccolavamo anche se doveva andarsene a lavoro. Amavo quando faceva una parte delle faccende domestiche che spettavano a me, quando mi vedeva stanco o malato, facendo finta che se lo fosse scordato.

"Era tutto ciò che c'è di più dolce al mondo, ma anche di più fastidioso. Potrebbe non sembrare tanto agli altri, ma non lo cambierei per nulla al mondo, e anzi farei di tutto per averlo indietro. Per riavercelo tra le mie braccia di nuoovo, per sentire il suono della sua risata, per vedere il suo bellissimo sorriso, lo sguardo dei suoi occhi scuri, per toccare la sua pelle calda... Darei qualsiasi cosa per riaverlo... Lo voglio... Indietro... Per favore, Oddio..." supplicò con gli occhi serrati e le lacrime che non smettevano di scendere sul suo viso deturpato dalla disperazione e dalla miseria.

Eunhyuk strinse insonsciamente l'abbraccio, come se tentasse di fermare l'uomo dal cadere ancora più giù fino a un punto di non ritorno nella sua disperazione. Le sue mani continuavano ad accarezzare la schiena dell'umano con fare rassicurante, un tentativo invano di far diminuire il dolore ma che comunque valeva la pena provare. Attese che l'umano smettesse di piangere, che risommergesse dalla sua stessa angoscia, ritornando ad essere il dolce e simpatico ragazzo che aveva conosciuto un'ora prima quella notte. Ma non la smise più, l'umano continuò a piangere e piangere finché non rimase più alcun suono, soltanto il suo corpo che tremava e sobbalzava mentre delle lacrime continuava a scorrere.

"Che mi dici dei tuoi occhi ?" l'incubo disse improvvisamente rompendo il silenzio e eventualmente invitando l'umano ad alzare lo sguardo.

"... Cosa?" riuscì a mormorare l'uomo anche se fu a malapena un bisbiglio, quasi silenzioso.

"Mi daresti i tuoi occhi pur di farlo tornare?" continuò chiaro, non preoccupandosi degli occhi rossi dell'umano che continuavano a spalancarsi sempre di più, sempre più pieni di speranza, mentre lo guardavano parlare.

"Lo farei," rispose l'umano senza esitazione, serrando la mandibola con speranza e determinazione. " Che siano i miei occhi, il mio cuore, il mio cervello, le mie mani, gambe, qualsiasi cosa. Te la darei se solo me lo potessi riportare."

"Ma non puoi"

L'umano si zittì, confuso da ciò che la creatura aveva appena detto con voce rigida, "... Cosa ?"

"A cosa servirebbe portartelo indietro se tu fossi ceco ? Vuoi vederlo sorridere e ridere, non è così ? E anche lui vorebbe lo stesso per te. Se non avessi più il cuore o il cervello, non saresti niente, morto. Pensi che a lui piacerebbe vederti morto pur di avere indietro la sua vita ? Si ritroverebbe esattamente come sei tu adesso, miserabile. Se non avessi le mani o le gambe, la tua vita sarebbe difficile, vivere da disabile non è facile. Pensi davvero che lui avrebbe il cuore di vederti soffrire ? E tu donghae, vorresti davvero caricarlo col peso di vivere con la tua disabilità ? Non lo vorresti, no ?"

Un nodo si formò nella gola dell'umano impedendogli di formare parole, tutto ciò gli aveva oltrepassato il cuore, così brutalmente onesto e sincero. Ma cosa più importante, il modo in cui le parole erano state dette e ...

"Come sai il mio nome... ?" senza sapere il perché il suo cuore iniziò a battere freneticamente.

Eunhyuk sorrise delicatamente, senza rispondere. "Lo ami davvero, non è così Donghae ? Sono passati anni senza alcuna speranza, troppo tempo anche per arrendersi allo sperare ad un miracolo. Eppure tu sei ancora qui, a speraere ogni singolo giorno, con le stesse mura e tende che ti accompagnano ogni giorno. Stavi sperando proprio in quello mentre fissavi la luce tremolante della candela ?"

Gli occhi dell'umano erano scuri, profondi e contaminati da così tanti sentimenti diversi, che giravano vorticosamente ma anche... speranzosi. Le lacrime avevano già smesso di scendere, il suo cuore non smetteva mai di piangere, ma ora... non sa più cosa prova.

"Sono pieno," la creatura disse bruscamente, "grazie per l'ottimo pasto Donghae, anche se è stato un poco amaro verso la fine, era lo stesso buono."

L'umano rimase a bocca aperta, stupito dall'imporvviso cambio di umore e argomento. Fissando con occhi aperti la creatura mentre stava iniziando a volare via dalla finestra della camera, "dove stai andando ?"

"A casa, la mia fame è stata saziata," disse alzando e spalle.

L'umano sbattè gli occhi incredulo, ammutolito all'ostentazione, "Ma che-"

"Sai, sono le cose amare a rendere le cose più dolci alla fin fine, non trovi ?"

Il suo cuore si fermò per un momento alle parole pronunciate prima di iniziare a battere all'impazzata nel suo torace, "quelle sono... parole di Hyukjae..."

Eunhyuk soggnignò prima di spiegare ampiamente le sue ali violacee, "Me le ha appena dette."

Era sbalordito e inibito sul pavimento, incapace di sentire qualcosa mentre la sua testa era un casino, finché non sentì la suoneria del suo cellulare risuonare e la voce piangente familiare di una donna che gioiosamente e grata disse

"Donghae, si è svegliato !"



                    Fine.

Non è realmente la fine 
La seconda parte è lungha ben 9k parole quindi non so quando riuscirò a postarla tradotta ma spero presto, si incentrerà su Eunhyuk e... Un personaggio inaspettato, ma possiamo dire che si trattera lo stesso di Eunhae ;), come detto all'inizio spero vi sia piaciuta e se ci dovesse essere una fanfiction in particolare che vorreste vedere tradotta se vi va potreste dirmelo e io potrei tentare di tradurla per voi, per quanto le mie abilità nel tadurre siano penose, se qualcosa non vi è chiaro nella storia chiedete pure e grazie per aver letto !
*per amante si intende ovviamente fidanzato

Sneak a peek di The Incubus: After

"Hyukjae ?" 

In un istante la mia mente si congelò al nome, davvero. È il mio corpo ovvio che lo so, ma il problema è che nessuno dovrebbe essere capace di riconoscermi come il vero proprietario di questa forma, ho fatto in modo con della magia di evitare tutto questo caos. Eccetto per lui, soltanto lui è in grado di vedere la mia forma come Hyukjae. Mi girai, vedendo un ragazzo in piedi non molto lontano da dove ero guardarmi con confusione.

"Donghae ?" Si, riconobbi quella faccia, anche dopo dieci anni, me la ricordo ancora. Sorrisi instintivamente, sperando che si ricordasse di me. Ma con mia grande sorpresa l'espressione su quel viso divenne subito irritata come dissi il nome, sembrava offesa. Huh ? Non si ricorda di me ?

"È raro da parte tua scambiarmi per lui," borbottò avvicinandosi a dove ero seduto.


Oh oh, spero di avervi incuriosito ~







 
  
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