Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Francy_remus    21/02/2016    3 recensioni
«Non mi puoi fare questo!»
«Hermione, ti prego, capiscici»
«Mi vuoi abbandonare qui?»
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
24/12/1994
Notò che c’era qualcuno che piangeva, rannicchiato vicino al muro e seminascosto da un’armatura. Vide un vestito rosa che, tutto stropicciato, compariva dietro la statua d’acciaio. Non chiese il permesso. Si sedette lì, accanto a quell’esserino tanto fragile e poi domandò: «Posso?»
La risposta della ragazza fu alquanto sgarbata: «Ti sei già seduto, ma vattene»
«Granger, non fare così … cos’è successo?» chiese ancora, ignorando che la ragazza stesse cercando di  alzarsi o che gli avesse voltato le spalle.
«Non essere infantile, rispondi» la intimò ancora.
«Sparisci Weasley. Voglio stare sola. E comunque non sono ‘infantile’»
«Invece sì. Vieni, forza» e le offrì la mano per aiutarla ad alzarsi. La portò fino al giardinetto innevato che circondava Hogwarts.
«Tuo fratello è uno scemo. Ha rovinato tutto» si lamentò e pianse la ragazza.
«Quale? Di fratelli scemi e combina guai ne ho quattro»
«Piantala Fred, non sono in vena. Ron, e chi se no?»
«Oh, lui?» domandò gongolante. Era da tanto che aspettava un loro litigio per farsi avanti con Hermione.
«Sì. Stavo baciando Krum quando lui … aspetta … non dovrei raccontarlo ad un ragazzo»
«Io non sono un ragazzo. Io sono il ragazzo» si vantò ridendo. Dentro si sentì come se qualche mago oscuro gli avesse strappato le budella. Si era scordato di quel pallone gonfiato di Krum, il super atleta bulgaro.
«Comunque, baciavo Krum e lui è saltato fuori dal nulla e si è messo a fare mille storie. Mi ha rovinato la serata, quel gran pezzo d’imbecille»
«Vedrai che troverai ragazzi migliori o una nuova chance con … ehm … lui» lo stava per chiamare ‘quel pallone gonfiato’, ma si era trattenuto per miracolo.
Fissando una linea introvabile all’orizzonte (non si vede granché di notte, e se poi ha appena nevicato …), Fred si accorse che la sua vicina aveva freddo.
«Vuoi mettere la mia giacca?»
«Ehm … okay?»
Il rosso le adagiò sulle spalle la sua giacca per proteggerla dal freddo. Lei se la strinse addosso e sentì la colonia che usava Fred. Le venne da sorridere a sentire quel profumo. Si ricordò quanto le fosse sempre piaciuto Fred e quanto ancora le piacesse, ma anche che lui era due anni più grande di lei e che, sempre più spesso, si sentivano storie di ragazze con cui era stato. Circa la metà della popolazione femminile di Hogwarts, indipendentemente da se fossero più grandi o no. Ed Hermione ne era sempre stata gelosa e continuava ad esserlo.
«Grazie» mormorò lei all’improvviso.
«E di cosa?» chiese nuovamente lui, modesto.
«Di avermi ascoltato»
Rimasero entrambi in silenzio, e dopo un po’ se ne andarono a dormire.
Il giorno dopo si incontrarono per i corridoi diverse volte, ma lui la continuava ad ignorare. Lei, ad un tratto, prese il coraggio a due mani e gli chiese:
«Dopo essere stato così gentile ieri sera, oggi devi per forza fare il cafone, Weasley?»
«Granger, chiudi il becco» le rispose davanti a George e Lee. Loro si allontanarono ridendo e lui le sussurrò all’orecchio:«Ci vediamo al limitare della Foresta Proibita tra dieci minuti» e seguì gli altri due.
«Non aspettarti che mi presenti» gli urlò dietro, arrabbiata.
Nonostante tutto, dopo dieci minuti si era liberata di Harry e Ron ed era scesa fino alla Foresta. Lui la aspettava lì, strizzato nel suo giubbotto blu, con una cuffia di lana calcata in testa, che gli conferiva un’aria da bambino sperduto.
«Cosa vuoi, Weasley? Essere di nuovo così gentile ed illudermi che tu sia diverso?» lo attaccò la riccia.
«No. Io ti vorrei solo spiegare» rispose il rosso sincero, ma con un sorriso beffardo disegnato sulle labbra perfette.
«Non ti voglio più …» la frase venne interrotta da un appassionante bacio del ragazzo. “Ma cosa mi è preso? Lo so che mi piace da un paio di mesi, ma baciarla … sono uno stupido illuso …”
«Grazie Weasley. Era quello che volevo capire» rispose lei sorridendo.
«E cioè? Volevi capire se mi piaci o no? O se bacio bene o no?»
«Volevo capire se mi amavi. Ed è palese» lei lo baciò ancora.
«Sei fantastica, Hermione. Sai, riflettevo su una frase che Ginny mi ha detto che le hai detto … quella che fa “Vorrei sapere come fai a sorridere sempre, anche quando devi affrontare i problemi” … bhe, io affronto i problemi col sorriso perché penso sempre a te e tu sei il mio sorriso» mormorò il ragazzo.
«Sai, Fred, non ho mai incontrato un ragazzo più tenero di te»
Un altro bacio. Poi ancora uno. Nuovamente le loro labbra si incollarono. Continuarono così per quasi tutto il pomeriggio. Nonostante Hermione avesse solo 14 anni, era convinta di aver già trovato il vero amore.
 
25/12/1994
«Tutto il pomeriggio con qualche tipa?» chiese George indiscreto all’ingresso del fratello.
«Sì»
«E chi è stata la fortunata?»
«La Granger»
«Hermione? L’amica di Ron?» domandò allibito; il gemello annuì con la testa, allora continuò: «Ma come i è saltato in mente? Bacia bene?»
«Sì, non bacia male … se non ho capito male, era il suo secondo bacio»
«Il primo a chi l’ha dato?»
«Forse Krum … ma Ron deve averli interrotti sul più bello» ghignò Fred.
 
30/05/1996
«Non mi puoi fare questo!»
«Hermione, ti prego, capiscici»
«Mi vuoi abbandonare qui?»
«Mio fratello non ti abbandonerebbe mai, ma lo facciamo per il nostro bene, mio, tuo, suo, e per quello di tutti gli studenti di Hogwarts, e per tutti i professori tranne la Umbridge, per le nostre famiglie …»
«Ho capito, George» tagliò corto lei «Ma non ci vedremo più, allora?»
«Nelle vacanze verrai alla Tana, presumo. E poi ci scriveremo, magari ogni tanto passeremo a salutare i cari professori» strizzò l’occhio Fred. Poi si alzò e si sedette vicino ad Hermione, abbracciandola.
«Angelina non si lamenta che la lasci sola?»
«No. Ci ha incoraggiato a farlo» sogghignò George.
«Se lo fa lei» Hermione si interruppe per baciare Fred «Posso farcela anche io. Ci vedremo quest’estate, ragazzi» sorrise, sforzandosi. Avrebbe voluto che Fred rimanesse sempre vicino a lei, anche se lo sapeva, non era possibile. Si baciarono davanti a George, che fece facce del tipo “vomito” o “nausea”.
 
02/05/1998
«Hermione» mormorò il ragazzo alla vista dell’amata.
«Fred» rispose lei emozionata. Gli corse incontro e gli volò letteralmente in braccio.
«Hem Hem, avremmo un lavoretto. Gli sbaciucchiamenti dopo» biascicò Ron, che ricevette un calcio da sua sorella Ginny.
«Forza, muoviamoci» intimò Harry.
Hermione sorrise dolce a Fred e lo salutò con un bacio, prima di scendere nella Sala Grande, gremita di studenti.
 
«George? Fred? Chi è?» domandò una Hermione all’orlo delle lacrime.
«F-f-fred» singhiozzò Percy da dietro.
«NO! NO, FRED. NON PUOI!» urlò lei con quanto più fiato aveva in corpo, accasciandosi accanto al cadavere. Non ci voleva credere, poverina, ma percependo il contatto con il freddo corpo inerme, se ne rese conto. Il suo Fred era morto. No, non poteva essere così. Il suo Fred era un ragazzo combattivo, avrebbe provato a salvarsi, anche se nessuno ci credeva più. Lei aveva bisogno, lei voleva credere che quel brillante diciannovenne dai folti capelli rossi e i grandi occhi azzurri si sarebbe alzato a breve dicendo che era al massimo svenuto.
Qualcuno le prese le spalle e fece segno di alzarsi. Erano una delle ultime famiglie rimaste. Harry aveva sconfitto Voldemort e ora stava con Ginny e Ron. Ne era sicura. Si voltò lentamente e mollò la presa sulla maglia di Fred; dove lei aveva stretto i pugni erano rimasti dei segni di “vestiti stropicciati”, e nelle mani della ragazza si potevano notare i profondi solchi lasciati dalle sue unghie.
«Devo parlarti» mormorò George, con gli occhi lucidi e stanchi di chi ha pianto per tutto il giorno. La aiutò ad alzarsi e la condusse in un corridoio secondario di Hogwarts che non era stato distrutto dai Mangiamorte.
«Fred mi ha detto di riferirti che ti ama molto e che vorrebbe che tu ti dimenticassi di lui» sussurrò.
«Come faccio a dimenticare una persona che per me è sempre stata e sempre sarà tutto?» domandò, con le lacrime agli occhi, che iniziavano a cadere fragili sulle sue guance rosee.
«Non lo so» ammise il ragazzo «Anche a me ha detto lo stesso e » ma si interruppe e iniziò a singhiozzare.
La ragazza fece un passo verso di lui e, nonostante fosse molto più alto, riuscì a fargli appoggiare la testa sulla sua spalla. Piansero insieme per molto tempo, e da lì capirono cosa significhi condividere il dolore, anche se ognuno dei due era consapevole di non provare i medesimi sentimenti dell’altro. Lei sapeva anche che lui era innamorato di Angelina, e che lei, Hermione, sarebbe rimasta single. Non voleva soffrire ancora, non a causa di un ragazzo. Il suo fidanzato era morto, ma l’amore della ragazza non sarebbe mai tramontato.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Francy_remus