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Autore: Sofia Bellanca    22/02/2016    0 recensioni
Daphne ha conosciuto Aaron, con il quale si è sposata in seguito e sono andati in luna di miele in un'isola pressoché sconosciuta. Da quel giorno Aaron cambia comportamento, diventando sempre più violento e aggressivo, finché il giorno della sua morte Daphne finalmente crede di poter finalmente stare in pace. Eppure non è così. Nell'attuale 2015 sente delle presenza, come se lui fosse ancora lì, per portarla via con lui. E perché il suo cane Dark abbaia di continuo?
Cosa nascondeva quell'isola maledetta? Cosa era realmente successo? Che il passato sia tornato a saldare i conti?
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2000




Daphne entrò nel solito locale: "Da Stephen". Le sue amiche, Molly e Sarah, avevano voglia di bere e divertirsi. Stephen, il proprietario del locale, le salutò appena le vide, erano clienti settimanali, ogni sabato sera facevano una visitina. Era un piccolo locale, uno dei pochi nella cittadina di Hamilton, nel nord degli Stati Uniti. All'interno c'erano vari tavoli, con luci fioche e dei tavoli da biliardo. 

L'enorme bancone di legno stava alla destra, con il proprietario che controllava che la situazione non sfuggisse di mano, e vi erano due camerieri che preparavo bicchieri senza sosta. Di solito lo frequentavano i giovani, coloro che volevano prendersi una pausa dal monotono lavoro, e chissà, fare incontri inaspettati. Daphne aveva da poco compiuti trent'anni, lavorava leggendo manoscritti che le mandavano le case editrici: li valutava e spesso li correggeva. Le piaceva il suo lavoro, ma non la sua vita. Molly e Sarah invece lavoravano come commesse in un negozietto di vestiti, la paga era poca e le tasse erano alte. Annegavano le loro preoccupazioni nella birra e nella vodka, contando in Daphne, che rimaneva sobria per poi riportarle a casa. Daphne non è molto bella, capiamoci, ma ha un suo discreto fascino. Nonostante questo non ha mai incontrato nessuno che voglia stare con lei. Di questo ne soffre molto, spesso infatti, al lavoro, butta via manoscritti d'amore, solo perché hanno un lieto fine, a differenza della sua attuale vita. Non poteva sapere che oggi avrebbe davvero incontrato qualcuno. Daphne si osservò intorno, chiedendosi al solito come mai fosse di nuovo lì.

"Daphne, guarda lì!" Esclamò Molly, indicando degli uomini attraenti a un tavolo di biliardo, avranno avuto la loro età. Daphne seguì lo sguardo dell'amica, guardando con particolare attenzione uno di loro: grandi spalle, robusto, folti capelli mori, niente male, pensò. Quell'uomo, che si chiamava Aaron, osservò a sua volta Daphne, facendola arrossire.

"Guarda come ti fissa quel tipo!" Sussurrò Sarah a Daphne. Daphne sembrava non sentirla, era troppo presa ad immaginare un futuro con lui. La serata si trascorse abbastanza veloce: Aaron si presentò, si ubriacarono insieme, chiamarono un taxi per tornare a casa e da quel momento si sentirono tutti i giorni. Daphne da quel giorno valutò positivamente tutti i libri romantici, con grandissima sorpresa di tutti. Si sentiva felice, come non mai, ormai vedeva Aaron ogni singolo giorno, sembravano due ragazzini. Le amiche di Daphne la invidiavano, loro affogavano ancora con i propri dispiaceri, non avrebbero mai trovato nessuno. Aaron veniva da una famiglia piuttosto ricca, faceva il commerciante come lavoro. Ma a lei non interessavano i soldi, solo riempire un vuoto che sentiva da anni. 

Cinque anni dopo fu il giorno più bello della vita di Daphne.

Stava tranquillamente nella sua casa, leggendo un manoscritto  d'azione, con una tazza di caffè accanto, seduta sulla sua solita poltrona. Il suo appartamento si trova vicino al locale, non è molto lussuoso, ma perfetto per una sola persona. La cucina è molto luminosa e ricca di utensili, nonostante lei non cucini. Per carità, le piace cucinare, semplicemente non trova mai il tempo. Avrà almeno venti libri di cucina, nella libreria all'ingresso. La camera da letto dispone di un letto matrimoniale, comprato apposta per i suoi sogni di trovare l'anima gemella. Il salotto, dove si trova ora, è molto ampio e una piccola radio si trova sul tavolo, con la piccola tv, più larga che alta. In realtà non l'accendeva mai, ma quando venivano ospiti, evento raro purtroppo, la tv serviva ad intrattenere i loro intelletti. Un sasso colpì la sua finestra, Daphne si alzò scocciata, chi poteva essere?! Ora sul vetro si era formata una crepa, avrebbe fatto ripagare il danno a chiunque fosse stato. Con sua enorme sorpresa c'era Aaron sotto casa sua. Aprì la finestra. Lui aveva un vestito elegante, non glielo aveva mai visto addosso, che significava? Altri uomini stavano intorno a lui: uno aveva la cornamusa, un altro la chitarra e l'ultimo un microfono. Ad un certo punto cominciarono a suonare, e quello con il microfono cominciò a cantare una serenata. Daphne sapeva che i sentimenti di lui verso lei erano sinceri, ma rimase piuttosto sbalordita, non aveva ancora capito dove voleva arrivare Aaron. Scese di sotto, correndo come non mai. Una volta sotto vide che Aaron si stava togliendo qualcosa dalla tasca della giacca...una scatolina. Daphne capì immediatamente, lacrime scesero dai suoi occhi, si stava emozionando. "Vuoi essere mia moglie?" Chiese Aaron, come da copione. Lei rispose di sì fra le lacrime, mentre lo baciava.

Se pensate che questo è un libro romantico, mi dispiace, avete sbagliato libro. Lei era convinta che lui le cambiasse la vita. Aveva ragione. Ma non come sperava lei.
   
 
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